Calcio Femminile
Calcio femminile, con il professionismo inizia una nuova era
Da oggi, il calcio femminile entra nella sfera del professionismo: si tratta di un traguardo che non è solo formale ma ha conseguenze molto concrete.
Se c’è qualcuno che pensa che questa conquista sia solo un pro forma si sbaglia di grosso: l’accesso al professionismo, infatti, comporta molte tutele alle quali è impossibile accedere da dilettanti. E non solo.
Indice
Calcio femminili, il salario minimo e le tutele previdenziali
Affrontiamo il capitolo remunerazioni: diventando professioniste, le giocatrici di Serie A hanno diritto a un salario minimo. Salario che, grazie all’accordo tra Assocalciatori e Figc, ora ammonterà a 26 mila euro lordi all’anno.
Inoltre, con l’ingresso nel mondo del professionismo, le giocatrici possono accedere a contributi previdenziali, maternità, pensione e tutele mediche in caso di infortuni.
I salari: calcio femminile versus calcio maschile
Queste, senza dubbio, sono buone notizie: non ci sbilanciamo a definirle ottime perché persiste un consistente divario tra gli ingaggi del calcio maschile e quelli del calcio femminile.
Per intenderci, il salario minimo al quale hanno ora accesso le giocatrici di Serie A è quello al quale hanno diritto i giocatori di Serie C.
Di gender gap negli stipendi degli atleti del calcio si parla nella ricerca dell’Osservatorio Betway “Lavorare nel mondo del calcio: ecco quanto si guadagna“: la ricerca evidenzia l’incredibile divario negli ingaggi.
Secondo le stime del report, finora le giocatrici hanno percepito una media di 1.250 euro al mese. Meno dello stipendio medio di un magazziniere, che si aggira attorno ai 1.750 euro.
Sempre per fare un confronto con i colleghi di sesso maschile che giocano in Serie C, questi ultimi vengono pagati mediamente 2.500 euro al mese.
La situazione, prima del 1 luglio
In ogni caso, rispetto al passato, la situazione stipendi è nettamente migliorata: basti pensare che prima di questo cambiamento le calciatrici non potevano percepire più di 30.658 euro lordi a stagione.
Da dilettanti, le giocatrici avevano un unico vantaggio: quello di poter accumulare i rimborsi spesa con un fisso definito insieme alle società.
Calcio femminile, lo status dei club
Le squadre femminili della Serie A sono nate da “costole” dei club maschili. A partire da oggi dovranno diventare società di capitali.
Per potersi iscrivere al campionato femminile di Serie A ogni club dovrà pagare 80.000 euro e disporre di un impianto sportivo che contenga almeno 500 persone.
Il calcio femminile come apripista
La questione delle squadre femminili non investe solo il calcio ma anche gli altri sport. Il prossimo a dover affrontare il problema dovrebbe essere la pallacanestro.
La questione, però, è complessa. Dal canto loro le atlete sono consapevoli di ciò che implica l’accesso al professionismo, anche e soprattutto per le società sportive.
Come ha dichiarato un paio di anni fa la cestista Giulia Rulli: “Per dichiarare le donne professioniste, e dunque portare al professionismo l’A1 femminile, bisogna avere anche una serie di sicurezze economiche alle spalle.
Se dichiarare le donne professioniste significa avere sgravi fiscali solo per il primo anno per le società per versare i contributi dovuti, abbassare gli stipendi del 50% perché bisogna pagare le tasse per via del fatto che le donne diventano professioniste, allora diventa un cane che si morde la coda. Servirebbe qualche ammortizzatore in più”.
La situazione del calcio femminile all’estero
Tornando alla questione degli stipendi, ecco qual’è la situazione all’estero: non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo le donne guadagnano meno degli uomini. Il gender gap non ha nazionalità.
Molto meno: si pensi che la giocatrice più pagata al mondo nel 2021 è stata la brasiliana Marta Vieira da Silva, che gioca negli Stati Uniti, all’Orlando Pride. Lo scorso anno ha percepito uno stipendio annuo di 500.000 dollari USA.
In carriera ha collezionato moltissimi successi, soprattutto indossando la maglia verdeoro della Nazionale brasiliana.
Nello stesso anno, il giocatore più pagato, Lionel Messi, ha portato a casa uno stipendio di 72 milioni di euro al Paris Saint Germain. Con le sponsorizzazioni ha raggiunto 125 milioni di ricavi.
Insomma, è evidente che c’è ancora molto da fare: quello del professionismo è un primo passo per rendere merito alle nostre grandi giocatrici.
Calcio Femminile
Roma Femminile, Betty Bavagnoli rinnova
Betty Bavagnoli rinnova il contratto con la Roma femminile fino al 30 giugno 2027. A partire dal 2021-22 ha intrapreso il percorso come Head of Women’s Football.
Di seguito la nota del club:
“L’AS Roma è lieta di annunciare che Betty Bavagnoli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2027.
Punto di riferimento dell’AS Roma femminile fin dal giorno della sua nascita, ha rivestito fino alla stagione 2020-21 la carica di coach vincendo, proprio in quell’anno, la Coppa Italia, primo trofeo del Club.
A partire dal 2021-22 ha intrapreso il percorso come Head of Women’s Football, raccogliendo risultati importanti: due trofei, Scudetto e Supercoppa e la qualificazione in Champions per tre stagioni consecutive.”
Calcio Femminile
Serie A Femminile: Fiorentina-Roma termina in pareggio
Finisce a reti inviolate la sfida tra le viola e le giallorosse. La Roma rimanda così la festa scudetto alla prossima giornata.
E’ finita in pareggio l’attesa sfida di Serie A femminile tra Fiorentina e Roma. Uno 0-0 che non ha permesso alle giallorosse di celebrare la conquista del tricolore in questa giornata.
Al Viola Park le romaniste non hanno un buon inizio, complice anche un po’ di tensione. La Fiorentina passa in vantaggio con Hammarlund e spaventa gli ospiti, ma l’arbitro annulla la rete dopo aver ravvisato un fallo di Severini su Caesar.
Le giallorosse si scuotono e al 23esimo minuto hanno probabilmente la migliore occasione della gara: Bartoli ha sul mancino il pallone del vantaggio, ma Cinotti salva miracolosamente.
Le ragazze di mister Spugna falliscono così il primo match point scudetto. Nel prossimo turno i capitolini riposeranno ma, in caso di mancata vittoria della Juventus Women, potranno festeggiare il secondo tricolore consecutivo.
Calcio Femminile
Coppa Italia femminile: scelto il luogo della finale
La FIGC ha ufficializzato il luogo della finale di Coppa Italia femminile tra Roma e Fiorentina, in programma il 24 maggio alle 21:30.
Sarà il Dino Manuzzi di Cesena ad ospitare la finale di Coppa Italia femminile, in programma il 24 maggio alle 21:30 (diretta Rai2). Ad annunciarlo direttamente la FIGC attraverso i propri canali ufficiali.
A sfidarsi per il trofeo saranno la Roma, che in semifinale ha battuto il Milan, e la Fiorentina, che ha avuto la meglio sulla Juventus.
Nei prossimi giorni verranno pubblicate tutte le informazioni per l’acquisto dei tagliandi.
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