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Agnelli agli azionisti: “La Juventus sta scrivendo un nuovo record nella storia del calcio”
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha scritto una lettera indirizzata agli azionisti. Ecco le sue parole, così come si evince dal sito ufficiale del club.
La lettera di Andrea Agnelli
“Cari Campioni d’Italia,
è con grande orgoglio che uso questo appellativo nei vostri confronti per la nona volta consecutiva. Il dibattito calcistico tende a consumare rapidamente ogni notizia, ogni partita, ogni stagione, ma è importante sottolineare che una striscia così lunga di successi non ha precedenti nelle grandi leghe europee (Serie A, Premier League, La Liga, Bundesliga e Ligue1). La Juventus sta scrivendo un nuovo record nella storia del calcio, un record che potrà essere valutato compiutamente solo quando i canoni della storia prenderanno il sopravvento su quelli della cronaca. Il traguardo del decimo scudetto consecutivo è una vetta da scalare e non un dato scontato, così come il nostro desiderio di giocare per vincere ogni competizione cui partecipiamo, dalla Supercoppa Italiana alla Champions League, dalla Serie A alla Coppa Italia.
Il documento nelle vostre mani rappresenta l’occasione per fare una sintesi della stagione 19-20, da poco conclusa: non la dimenticheremo per gli eventi inaspettati e dolorosi che l’hanno contraddistinta. Il Covid-19 ha avuto un impatto terribile in tutto il mondo. Il nostro settore industriale è stato, ed è tuttora, tra quelli che hanno subito maggiormente l’impatto della crisi, da ogni punto di vista. Se questa stagione, una delle più difficili nella storia dello sport, ha avuto il suo completamento è solo grazie al lavoro e alla collaborazione tra tutti gli stakeholders, i Governi centrali e locali, la UEFA, l’ECA, le Federazioni, le Leghe ed i Club da un lato, gli sponsor e i broadcaster dall’altro, i quali hanno lavorato incessantemente nei mesi primaverili per individuare tutte le opportune soluzioni per completare la stagione 2019/20 e iniziare la stagione 2020/21. Ultimi ma non ultimi i giocatori, chiamati a una nuova preparazione e a giocare in condizioni surreali per riportare speranza e gioia a chi fa del nostro sport il più bello sport del mondo: i Tifosi! Vorrei qui ringraziare i nostri giocatori che, insieme con lo staff tecnico, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità verso l’azienda e i tifosi; vorrei ringraziare tutte le donne e gli uomini della Juventus, capaci di adattarsi rapidamente al nuovo contesto lavorativo; i nostri partner, che hanno condiviso con noi le strategie per affrontare insieme le difficoltà comuni. Inoltre, vorrei ringraziare le istituzioni nazionali e internazionali, sportive e non, le cui decisioni hanno permesso lo svolgimento di tutte le competizioni per club. A tutti loro va il mio più sentito GRAZIE.
Le scadenze contabili, correttamente, non devono tenere in considerazione elementi dirompenti quali la pandemia di Covid-19, i drastici tagli (temporanei o definitivi) su alcune voci di ricavo o la riduzione di alcuni costi, in larga parte temporanei. Esse segnano una linea di demarcazione temporale che consegna l’esercizio 2019-2020 agli archivi. E la fotografia che ne risulta è un chiaroscuro di complessa interpretazione.
Gli ultimi dieci anni, sono stati contraddistinti da grandi investimenti, supportati da tutti i nostri azionisti, a cominciare dal nostro socio di riferimento, EXOR, che hanno generato una straordinaria crescita nei ricavi. Essi sono più che triplicati passando dai 172 milioni del 10/11 ai 573 milioni di euro del 19-20. Nello stesso periodo la Juventus ha saputo riconquistare centralità e rilevanza sia sul campo, sia fuori dal campo.
L’equilibrio economico, raggiunto nel periodo 2014-2017, ha rallentato il suo percorso a causa di alcune poste specifiche. La nostra posizione finanziaria, a causa dei continui investimenti per garantire quella competitività sportiva necessaria per accedere ai maggiori flussi di ricavo è invece elemento di forte attenzione. La messa in sicurezza è stata dalla scorsa primavera una nostra priorità e lo sarà nel prossimo futuro.
L’impegno di questi anni è stato rilevante e ha saputo garantire risultati di crescita sempre in linea con le aspettative. Tutte le voci di fatturato hanno registrato incrementi in doppia cifra percentuale ad eccezione di una: i diritti televisivi, sia delle competizioni italiane sia di quelle europee. È bene ricordare che tali introiti non vengono trattati direttamente dai club, ma sono licenziati, per leggi e regolamenti, collettivamente attraverso la Lega di Serie A e la Uefa.
Da tempo, in questa ed altre sedi, abbiamo segnalato l’asimmetria di un sistema che pone il rischio imprenditoriale sui club, i quali sostengono tutti i costi del sistema, ma assegna ad altri soggetti una parte rilevante del controllo e, quindi, della generazione degli introiti. Non si tratta di una critica o di una sorpresa ma di uno spunto di riflessione per il futuro: il sistema è costruito in questo modo per garantire meccanismi di mutualità dal vertice della piramide calcistica verso la base. Tuttavia, i segnali di contrazione e qualche inefficienza gestionale, già evidenti negli anni scorsi, rischiano oggi di trasformarsi in un danno evidente per coloro che vogliono contribuire all’evoluzione di tutto il movimento calcistico e, al contempo, garantire un’adeguata remunerazione del capitale investito. Il principio cardine dell’impresa moderna è il controllo delle risorse per le quali si assumono oneri e rischi. La separazione di questo bilanciamento è percepita come innaturale, forzata. È un tema di governance, che gli effetti della pandemia stanno mettendo a durissima prova, minacciando la stessa sopravvivenza dei club, che quei rischi affrontano, senza disporre degli strumenti che consentirebbero loro di mitigarli.
Juventus intende contribuire a questa riflessione in modo attivo, nella consapevolezza del proprio dovere di porre correttivi sul modello di sviluppo della Società, anch’esso da adattare alla nuova realtà di un settore che ha subito una forte discontinuità, ma con la determinazione di trovare all’interno del comparto calcistico una modalità di gestione più efficiente e in grado di affrontare il mercato dei consumatori con formule più adatte allo scenario con il quale, d’ora in avanti, il calcio dovrà entrare in relazione.
Il calcio sta cambiando con l’arrivo di una nuova generazione di atleti e di consumatori. Il mondo, che troverà una soluzione per gestire la pandemia, è già cambiato e in evoluzione. La Juventus saprà stare al passo.
Fino Alla Fine…
Andrea Agnelli”.
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Juventus: il tesoretto arriva dalla Next Gen
Uno degli scopi della Juventus nella creazione della Next Gen era proprio questo. Formare giocatori in grado di garantire anche delle piene plusvalenze.
Juventus, Giuntoli non ha dubbi: per finanziare il prossimo mercato si farà cassa con le cessioni di Soulé, Huijsen e gli altri
La nuova Juventus di Giuntoli avrà basi solide e giocatori formati, giovani ma pronti a garantire fin da subito un alto livello di rendimento, per poter tornare nell’immediato a competere per i trofei che contano.
Da una parte c’è la questione rinnovi, con le situazioni Rabiot, Chiesa e Mckennie su tutte, ancora in stand-by; dall’altra c’è una dirigenza che non vuole scendere a grossi compromessi con nessuno ed è pronta a ripartire con nuove idee.
In mezzo a tutto ciò c’è però una certezza, quantomeno apparente, un qualcosa che sembrerebbe quasi necessario per garantire alla Vecchia Signora un nuovo ciclo vincente: ovvero, nessuno dei giocatori attualmente in prestito resterà a Torino in estate.
Per “giocatori in prestito” intendiamo ovviamente i ragazzi delle Next Gen che avevano già esordito con la maglia bianconera e che successivamente sono stati dirottati in prestito ad altre società che garantivano una crescita e un impiego maggiore.
Da chi possono arrivare le maggiori entrate
Stiamo parlando di Matias Soulé, Dan Huijsen, Enzo Barrenechea e Kaio Jorge, che pur non essendo un prodotto dell’Under 23 juventina, rientra comunque nel ragionamento che facevamo sopra.
L’obiettivo della società bianconera è chiaro, monetizzare al massimo le cessioni e ricavare un tesoretto utile a sistemare la rosa senza dover fare follie sul mercato, sarà complicato quindi vedere operazioni in stile Vlahovic o Chiesa per intendersi.
L’intenzione di Giuntoli sarebbe quella di valutare i cartellini di Soulé e Huijsen sui 60/65 milioni complessivi, dal momento che probabilmente sono anche i due ad avere più richieste dalla Premier e dalla Bundesliga, mentre Barrenechea e Kaio Jorge potrebbero essere utilizzati come contropartite tecniche in altre operazioni.
In più c’è da registrare l’interesse di diverse società di Premier per Iling-Junior ed anche la sua eventuale cessione per una cifra vicina ai 10 milioni, potrebbe rimpinguare le casse della Juventus.
Primi movimenti e prime idee che prendono forma, in attesa anche di capire quale sarà il futuro della panchina.
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Milan, Pioli cambia tutto: fuori quattro big per il match contro il Cagliari
Il Milan sarà impegnato domani sera contro il Cagliari nel match valido per la 36° giornata di campionato. Pioli sembra, però, pronto a stravolgere l’undici iniziale.
Come cambia il Milan
Come riportato dal sito gianlucadimarzio.com, infatti, il tecnico rossonero sarebbe intenzionato ad escludere quattro top dall’undici iniziale: si tratterebbe di Leao, Tomori, Calabria e Theo Hernandez.
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Copa America, i convocati del Brasile: esclusioni eccellenti
Il Brasile ha diramato la propria lista dei convocati in vista della Copa America che avrà inizio il prossimo 20 giugno. Esclusioni a sorpresa per Richarlison, Gabriel Jesus, Casemiro e Bremer.
La lista completa
Alisson
Ederson
Bento
Danilo
Yan Couto
Beraldo
Militão
Gabriel Magalhães
Marquinhos
Arana
Wendell
Andreas Pereira
Bruno Guimarães
Douglas Luiz
João Gomes
Paquetá
Endrick
Evanílson
Martinelli
Raphinha
Rodrygo
Savinho
Vinicius Jr.
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