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Milan-Udinese 3-2: le pagelle dei rossoneri
Era dal 31 ottobre che il Milan non usciva dal campo dello stadio San Siro con i tre punti in tasca, oggi pomeriggio i rossoneri ci sono riusciti non senza lottare, mostrando la giusta cattiveria e quella voglia di vincere che in altre occasioni non erano state tirate fuori. Quello visto nel primo tempo è un Milan appena mediocre che passa subito in svantaggio a causa di una papera del portiere Gianluigi Donnarumma, autore di un’uscita il cui senso non sarà mai capito e che ha permesso a Stryger Larsen di trovare lo 0-1. I minuti passano ed i rossoneri danno l’impressione di fare il solletico agli avversari, nonostante una serie di calci d’angolo non finalizzati, si va negli spogliatoi con l’Udinese meritatamente in vantaggio.
Nel secondo tempo il Milan scende in campo
Dopo un primo tempo a sonnecchiare, nella ripresa scende in campo un Milan decisamente diverso e lo si vede immediatamente con una pressione asfissiante sugli avversari tanto che Pioli decide di far scendere in campo una terza punta – Rebic – al posto di Bonaventura, sarà la mossa partita. Il croato infatti segna il gol del pareggio su cross di Conti e successivamente viene ringraziato per due volte Donnarumma che riesce a tenere il Milan a galla. Un po’ a sorpresa arriva invece il gol dei padroni di casa ad opera di Theo Hernandez, sempre lui, che con un sinistro al volo fulmina Musso. 2-1 per il Milan. Quando la gara sembra ormai chiusa, ecco il gol di testa di Lasagna su imbeccata dell’ottimo Stryger Larsen. Gara finita? Assolutamente no, troppo grande la fame del Milan, i rossoneri si riversano nell’area avversaria ed ecco la rete di Ante Rebic, autore della sua prima doppietta da quando veste rossonero.
Le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 6,5: una papera da 4, il resto della partita da 8, il portiere rossonero ha il merito di non abbattersi e di salvare il Milan nella ripresa in almeno 4 occasioni. Comunque decisivo.
Conti 6: partita non sufficiente la sua, troppe imprecisioni in entrambe le fasi, ha però il merito di crescere nel secondo tempo e mettere Rebic in condizione di segnare.
Kjaer 6: buon esordio in campionato in una partita più movimentata del previsto, diligente ed attento per tutti i 90 minuti, non fa rimpiangere l’assente Musacchio.
Romagnoli 6,5: preciso e tempestivo nelle chiusura, probabilmente più determinato e cattivo rispetto a precedenti gare dove era risultato particolarmente tenero.
Theo Hernandez 7,5: capocannoniere di questo Milan, una prova eccellente suggellata dall’ennesima rete di pregevolissima fattura. Non voglio scomodare precedenti illustri, ma finalmente il Milan ha un terzino destro degno del suo nome.
Castillejo 7: unisce alla sua incredibile quantità anche quella qualità che in altre occasioni non si era vista, per lunghi tratti della gara sicuramente uno dei migliori in campo.
Kessiè 5: non brilla, decisamente fuori forma e fuori partita, quando gioca da svogliato è irritante.
Bennacer 6,5: molta qualità, una dose di fosforo che al Milan mancava da tempo e che ha trovato con l’algerino nuovamente autore di una gara importante.
Bonaventura 5: il peggiore in campo, ha l’unico merito di lasciare il terreno di gioco, così serve decisamente a nulla. ( Rebic 8: due gol ed un tiro pericoloso di poco fuori, il croato dimostra di essere in buono stato di forma e si candida di prepotenza per un posto da titolare).
Ibrahimovic 6,5: aiuta la squadra in ogni zona del campo, trascina i suoi verso la vittoria, non trova il gol, ma la sua presenza sul campo si sente eccome. Decisivo il suo assist all’ultimo minuto per il gol di Rebic.
Leao 6: gioca molto largo ed in alcune occasioni non entra nel vivo dell’azione. I suoi cross comunque sono spesso pericolosi, ci si aspetta comunque di più da lui.
Pioli 6,5: il Milan del primo tempo era un qualcosa da non insegnare alle scuole di calcio, ha però il merito di leggere bene la partita inserendo Rebic al posto di uno spento Bonaventura ed ha fatto bingo. Un allenatore serve soprattutto a questo, ed il parmigiano per oggi si è abbondantemente guadagnato la pagnotta.
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Lecco, quale futuro per Andrea Malgrati? Tra permanenza e una nuova sfida
Lecco, il contratto del tecnico Andrea Malgrati scadrà il 30 giugno e una sua permanenza non è scontata. Andiamo a vedere quale potrebbe essere il suo prossimo futuro.
Una stagione a dir poco negativa si sta per concludere in casa Lecco. Dopo un solo anno, i lombardi sono costretti a salutare la serie B, conquistata appena 12 mesi fa.
Dopo girandole di cambi in panchina, che non hanno portato frutti, se non un ultimo posto in classifica, è arrivata l’amarezza della retrocessione e un grande punto di domanda per il futuro.
Chi non ha la certezza di rimanere è il tecnico Andrea Malgrati, subentrato il 4 aprile ad Alfredo Aglietti. Nonostante la sua cura non abbia salvato i nerazzurri, infatti, il suo operato ha attirato molti occhi, in Italia e non.
Secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb.com, infatti, i turchi del Samsunspor e un club svizzero si sarebbero interessati a lui. La sua idea, tuttavia, è quella di rimanere in Italia, per crescere, magari alla guida di una squadra che disputerà la prossima stagione in serie B.
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PSG – Borussia Dortmund: le formazioni ufficiali
Alle 21 andrà in scena la semifinale di ritorno di Champions League tra PSG e Borussia Dortmund. Di seguito le formazioni ufficiali.
Le scelte di Luis Enrique e Terzic
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Beraldo, Nuno Mendes; Zaire-Emery, Vitinha, Fabian Ruiz; Dembelé, Ramos, Mbappé. All. Luis Enrique.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Sabitzer, Emre Can; Sancho, Brandt, Adeyemi; Fullkrug. All. Terzic.
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Juventus, il futuro di Alex Sandro non è bianconero
L’intenzione della Juventus è chiara: nel prossimo calciomercato l’obiettivo sarà anche ringiovanire ulteriormente la rosa. Alex Sandro ai saluti.
Juventus, si inizia a definire il futuro per alcuni giocatori in scadenza. Alex Sandro si allontana da Torino
Poco a poco inizia a definirsi il futuro per alcuni giocatori delle Juventus che hanno il loro contratto in scadenza o il cui prolungamento è ancora in bilico.
Tra questi c’è sicuramente Alex Sandro, che in questi ultimi giorni sembra allontanarsi sempre di più dai colori bianconeri.
Il brasiliano vedrà scadere il suo attuale contratto nel prossimo giugno e sia lato giocatore che lato società sembra essere comune la volontà di separarsi in estate.
D’altronde Alex Sandro, che da 9 anni veste la maglia a strisce bianconere, non viene più considerato al centro del progetto tecnico e all’età di 33 anni può valutare la possibilità di un ultimo contratto altrove.
Le possibilità alla finestra non mancano e rimane concreta l’ipotesi Arabia Saudita da cui sarebbero arrivate diverse offerte e non solo.
Il giocatore dal canto suo, gradirebbe anche un ritorno in patria e il San Paolo, in questo senso, attende segnali per fare la prima mossa e proporre ad Alex Sandro un contratto, qualora l’intenzione fosse realmente quella di tornare in Brasile.
Quel che è certo è che le strade si divideranno a giugno, quando il contratto sarà scaduto e il rapporto tra la Juventus e il terzino brasiliano non sarà prolungato.
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