Conference League
Fiorentina, Vanoli: “Serve vincere per il morale e l’autostima. Rigore? Gud ha detto la verità come l’ho fatto io”
Il tecnico della Fiorentina Paolo Vanoli parla in conferenza stampa alla vigilia della gara di Conference League contro la Dinamo Kiev.
La Fiorentina sta affrontando uno dei momenti più difficili della propria storia. L’ultimo posto in classifica in Serie A pesa sulle spalle della squadra viola, che deve trovare le forze di reagire. In questo senso la gara di Conference League contro la Dinamo Kiev può essere importante per ritrovare la vittoria, e un p0′ di serenità. Con 6 punti raccolti in 4 partite, la formazione toscana occupa il 17° posto nella competizione. Alla vigilia della sfida ha parlato il tecnico della Fiorentina Paolo Vanoli in conferenza stampa.
Fiorentina, le parole di Vanoli
Preparare la partita.
“Consapevoli che come ho sempre detto ogni giorno è importante. Domani ci serve vincere il morale e l’autostima e per il campionato, oggi pensiamo a questo. Il chiarimento con i ragazzi ci penso sempre, non ci dobbiamo mettere contro ma unirci. Noi vogliamo uscirne, capisco che certe cose vengono strumentalizzate. Ma noi cerchiamo il bene della Fiorentina.”
Episodio del rigore di Sassuolo.
“Chiudiamo l’episodio del rigore. io ho fatto il calciatore, oggi sono allenatore. Sono episodi del calcio, fanno parte del calcio, sono anche il bello del calcio. Sul rigore c’erano della gerarchie. Albert e Mandragora. Io devo dire la verità: Albert ha spiegato il perchè non ha tirato il rigore. Ha detto la verità come l’ho detta io. L’obbiettivo era andare in vantaggio e fare gol, non era un rigore sbagliato. Io dico voglio uomini, perchè voglio il valore dell’umiltà e del coraggio. Dobbiamo unirci no il Ds contro Vanoli, oggi c’è il bene della Fiorentina. Quei valori che ho io. Sono tutti momenti che servono per uscirne.”
Parole di Goretti.
“Scelte drastiche oggi sono quelle che dobbiamo essere consapevoli, dobbiamo tirare fuori i valori e trovare la vittoria. La prossima in campionato è una finale, sta tutto nelle nostre mani.”
Bilancio del suo primo mese?

“Un mese di alti e bassi. Io non considero la partita di Genoa. Poi c’è stato un momento in cui sembrava che ci fosse una consapevolezza, oggi dobbiamo trovare questi valori. SOno più importanti della tattica. La tattica non c’entra, oggi siamo deboli. A Sassuolo abbiamo giocato a calcio fino all’1-1 e poi abbiamo detto guarda che sfortuna e ci siamo spenti. Dobbiamo mettere la palla giù e ripartire, solo la fiducia nell’altro ci tira fuori da questa situazione.”
Cosa rappresenta ad oggi la Conference?
“Domani dobbiamo provare a vincere. Potrebbe essere un aiuto morale per uscirne, poi penseremo ad un altra finale. Chi va in campo non è riserva o questo o quell’altro. Un aiuto non a parole ma alla squadra.”
Tempistiche.
“Non mi sono dato un tempo. Il tempo è il presente, oggi non serve la tattica. Oggi quello che serve è la testa, se io trovo il clic qua dentro poi escono le qualità. Io mi sono trovato tante volte sotto. Oggi abbiamo toccato il fondo e gliel’ho detto ai ragazzi. Oggi mi giudicate da allenatore ma i calciatori devono valutarmi da uomo. Oggi devono tutti fare un passo indietro per farne 3 avanti.”
Infortunati.
“Noi dobbiamo metterci a livello di quelle che stanno sotto, se lo fai escono le qualità. Le chance le do a chi se li merita. Robin (Gosens, ndr) si è rifermato ancora per un piccolo fastidio. Si valuterà giorno dopo giorno non ha un problema grosso ma domani non c’è. Fazzini ha un problema alla caviglia e spero rientri con il Verona. Fagioli si pensava si fosse microfratturato il piede ma è da evitare, domani non c’è ma spero di recuperarlo con il Verona.”
Conference League
Conference League, la classifica finale: Fiorentina ai playoff
La 6° giornata di Conference League è l’ultimo atto della League Phase. L’unico club italiano nella competizi0ne, la Fiorentina, termina sedicesima e dovrà fare i playoff. Lo Strasburgo chiude al 1° posto.
È tempo di tirare le somme della 1° fase della Conference League. La 6° giornata della competizione europea, andata in scena ieri sera in contemporanea su 18 campi, tra tanti gol e emozioni, ha designato il quadro finale della classifica. La sconfitta della Fiorentina sul campo del Losanna, condanna i Viola al posto 16°esimo posto finale. I 9 punti raccolti dagli uomini di Vanoli, al netto di 3 vittorie e 3 sconfitte, non bastano ad entrare nelle prime otto e ad evitare i playoff.
Toscani che dovranno ovviamente concentrarsi al massimo sulla Serie A nei prossimi mesi, per provare a risollevarsi dall’ultimo posto, aspettando l’accoppiamento dei playoff di Conference League nel sorteggio del 16 gennaio 2026.
Il primo posto del tabellone se lo prende lo Strasburgo, grazie ai 16 punti raccolti frutto di 5 vittorie ed 1 pareggio. Al 2° posto, con 14 punti, ci sono i polacchi del Rakow. Accedono direttamente agli ottavi di finale anche Sparta Praga, Mainz, Rayo Vallecano, Shaktar Donestk e AEK Larnaca.
Tra le prime otto c’è anche l’AEK Atene, grazie ad un rigore trasformato al 104′ dall’ex Milan e Fiorentina Luka Jovic. I greci superano quindi in classifica proprio gli svizzeri del Losanna, all’ultima azione utile. Stecca l’accesso alle prime 8 anche una delle grandi favorite per la vittoria finale, il Crystal Palace. Alle Eagles costa caro il 2-2 finale contro i finlandesi del Kups: gli inglesi chiudono al 10° posto.
Conference League, la classifica finale

December 15, 2023, Brazil. In this photo illustration the UEFA Europa Conference League (UECL) soon appears on a flag
Le prime 8, che accedono direttamente al tabellone degli ottavi di finale:
- Strasburgo 16 punti (+6)
- Raków Częstochowa 14 pt (+7)
- AEK Atene 13 pt (+7)
- Sparta Praga 13 pt (+7)
- Rayo Vallecano 13 pt (+6)
- Shaktar Donestk 13 pt (+5)
- Mainz 05 13 pt (+4)
- AEK Larnaca 12 pt (+6)
Zona playoff, da 9° al 24° posto:
9) Losanna 11 pt (+3)
10) Crystal Palace 10 pt (+5)
11) Lech Poznan 10 pt (+4)
12) Samsuspor 10 pt (+4)
13)Celje 10 pt (+1)
14) AZ 10 pt (0)
15) Rijeka 9 pt (+3)
16) Fiorentina 9 pt (+3)
17) Jagiellonia 9 pt (+1)
18) Omonia 8 pt (+1)
19) Noah 8 pt (-1)
20) Drita 8 pt (-4)
21) KUPS 7 pt (+1)
22) Shkendija 7 pt (-1)
23) Zrinjski 7 pt (-2)
24) Sigma Olomuc 7 (-2)
Conference League
Fiorentina, Mandragora: “Fascia a terra? No, l’ho lanciata a Marì”
Il giocatore della Fiorentina, Ronaldo Mandragora, ha avuto modo di esprimersi sulla partita persa per 1-0 contro il Lausanne. Ecco le parole dell’allenatore.

HANS NICOLUSSI CAVIGLIA ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, le parole di Rolando Mandragora
“Se ho gettato la fascia a terra? Assolutamente no!” Ha spiegato il calciatore, che poi ha raccontato la dinamica dell’azione incriminata.
“Ci tenevo a venire di persona a questi microfoni per metterci la fascia e chiarire cosa è successo. Quando sono entrato, Dzeko mi ha dato la fascia e per accelerare l’ho lanciata a Viti, ma la fascia è caduta. Non mi permetterei mai di lanciare la fascia a terra: c’è una distinta e l’ho passata semplicemente a Pablo Marì, che era il vice”.
Si esce da questa situazione?
“Noi dobbiamo trovare il modo di reagire e uscire da questa situazione, capisco che venga fuori questa cosa della fascia ma è una cosa che non fa bene a noi. Ho grandissimo rispetto per la fascia, era semplicemente un passaggio di mano della fascia. Dipende solo da noi, dobbiamo trovare la forza di reagire in una situazione sempre più complicata.
Purtroppo non riusciamo a riportare in partita quello che facciamo in allenamento e che ci diciamo, forse abbiamo parlato fin troppo. Dobbiamo reagire con i fatti, siamo delusi e arrabbiati, dobbiamo trovare la forza internamente, dipende da noi.
Cosa ci diciamo? Il mio parlare troppo era inteso nel senso che ci mancano i fatti, ci diciamo che dobbiamo reagire, bisogna tirare un calcio magari ma in questo momento facciamo fatica a trovare anche questo. Non riusciamo a reagire ed è molto complicato così”.
Conference League
Losanna-Fiorentina 1-0: viola piccola e vuota anche in Europa | Le pagelle gigliata
La Fiorentina perde anche a Losanna: altra pessima partita della stagione viola. I ragazzi gigliati fuori dalle prime otto della Conference League.
Altro piccolo obiettivo stagionato fallito. La Fiorentina doveva vincere per rientrare tra le prime otto in Conference League, invece arriva un’altra serata amarissima per i tifosi viola che devono subire il boccone amare dell’ennesima sconfitta stagionale.
La Fiorentina dovrà affrontare gli spareggi a febbraio per accedere agli ottavi della competizione europea.
Altra prestazione pessima della squadra di Vanoli, che ha messo in campo le seconde linee, visto che la sfida all’Udinese in campionato è prioritaria: anche stasera chi doveva dimostrare qualcosa in più si è rivelato una delusione. Pensiamo all’ennesima piccola prestazione di Piccoli, di Sohm, di Nicolussi Caviglia: ma tutta la squadra è stata ancora una volta largamente insufficiente.
Losanna-Fiorentina: le pagelle viola

MARTINELLI 6,5 – Il portierino viola non demerita in questa sua seconda gara da titolare, forse non reativissimo sul gol, ma il centrocampista era molto vicino.
PONGRACIC 5,5 – Troppo falloso tecnicamente, troppe distrazioni in uscita.
PABLO MARÌ 5,5 – Gioca di posizione e spesso viene saltato.
VITI 5 – Partita incerta, fatica a contenere e non riesce mai a spingere.
KOUADIO 5,5 – Alterna cose buone ad altre meno: cresce col passare dei minuti, ma in avanti non è quasi mai un fattore.
Dal 37’st DODÒ – S.v.
RICHARDSON 5,5- Cresce anche lui col passare dei minuti, ma veramente poca cosa.
Dal 23’st MANDRAGORA 5,5 – Non riesce a cambiare l’ordine degli eventi…
NICOLUSSI CAVIGLIA 4,5 – Una grande delusione l’ex Venezia: anche stasera sbaglia troppo
SOHM 4.5 – Pessimo alleato di Nicolussi: fanno a gara a chi sbaglia di più.
KOUAMÈ 5,5 – Titolare dopo tantissimo tempo: rispetto ad altri ci mette voglia.
Dal 5’st FORTINI 5– Il giovane laterale della cantera viola non entra bene: anche lui sbaglia troppo.
DZEKO 5 – Un’ora di niente, prova a cercare palloni sugli esterni, ma è sempre lento e macchinoso.
Dal 23’st GUDMUNDSSON 5,5 – Non entra neanche malissimo, ma sbaglia diversi palloni.
PICCOLI 4 – Il peggiore: sbaglia qualsiasi palla gli passi a tiro. Quel peso della valutazione di mercato lo sta soffocando…
Dal 23’st KEAN 5 – Meglio della coppia Dzeko-Piccoli, ma solo per trovare un motivo per un giudizio
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