Serie C
Serie C, la riforma Zola promuove in giovani
In Serie C, procede bene la ” riforma Zola”: distribuite alle società di terza Serie ben 4 milioni di euro dalla FIGC per lo sviluppo settore giovanile.
In Serie C procede la seconda fase della cosiddetta “riforma Zola” sui settori giovanili: distribuite alle società di terza Serie ben 4 milioni di euro per investire sui vivai, con giovani che sono aumentati del 10% rispetto allo scorso campionato.

Serie C, seconda fase della “riforma Zola”: distribuiti 4 milioni di euro alle società per lo sviluppo dei vivai, i giovani sono aumentati del 10% rispetto allo scorso anno
In Serie C si cerca di respirare aria nuova rispetto ai precedenti tornei, almeno dal punto di vista dell’impiego dei giovani in campo, punto cruciale non solo per le squadre del campionato di terza Serie ma per tutto il movimento calcistico italiano, visto che sempre da lì esce sempre qualche giovane promettente che poi può andare diventare un grande campione, proprio come lo è stato Gianfranco Zola. Oggi il campione sardo è vicepresidente della Lega Pro e la sua riforma sui settori giovanili ha dato i primi frutti e prime distribuzioni: alle 60 società di terza Serie verranno distribuiti 4 milioni di euro dalla FIGC per potenziamento dei vivai.
I soldi che verranno distribuiti secondo la “riforma Zola” andranno a infrastrutture, logistica, organici, numero squadre e allenatori del settore giovanile. Già i risultati della riforma sono abbastanza soddisfacenti, visto che il numero dei giocatori giovani impiegati in queste prime giornate di campionato è aumentato del 10% rispetto lo scorso anno: 34 a 37 sulle 57 totali.
Ovviamente, Zola si è sentito soddisfatto del lavoro fatto, tanto da affermare che la Lega Pro tornare diventare il laboratorio dei talenti dei calcio italiano, cosa che è necessaria se la nostra Nazionale vuole tornare fare buoni risultati come lo era un tempo, proprio quando Zola indossava la maglia azzurra.
Serie C
Pontedera, Simone Banchieri nominato nuovo allenatore
Simone Banchieri è il nuovo allenatore del Pontedera, per lui un contratto firmato fino al 30 giugno con opzione di rinnovo.

Un nuovo inizio per il Pontedera
Il Pontedera ha ufficializzato l’ingaggio di Simone Banchieri come nuovo allenatore. Banchieri, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno, avrà l’opzione di rinnovo, dimostrando la fiducia che la società ripone nel suo nuovo tecnico. Con la firma avvenuta pochi minuti fa, il Pontedera spera di inaugurare una nuova era di successi e stabilità sotto la guida di Banchieri.
L’esperienza di Banchieri
Simone Banchieri non è nuovo al mondo del calcio, avendo accumulato esperienza in diversi club. La sua nomina al Pontedera segna un passo importante nella sua carriera, poiché avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità in una squadra che ambisce a migliorare le proprie prestazioni in campionato. L’arrivo di Banchieri porta con sé una ventata di novità e la possibilità di implementare nuove strategie per affrontare al meglio le sfide future.
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Fonte: l’account X di Schira.
Simone #Banchieri nuovo allenatore del #Pontedera. Contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo. Pochi minuti fa la firma. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 3, 2025
Serie C
Latina, panchina affidata a Gennaro Volpe
Il Latina ha comunicato l’arrivo in panchina di Gennaro Volpe. Il club laziale occupa il 17° posto nel girone C di Serie C.
Il Latina Calcio 1932 comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Gennaro Volpe.
Serie C
Serie C: fallimenti, esclusioni e squadre a rischio sparizione
Serie C è il terzo campionato professionistico italiano. Negli ultimi anni molti club non riescono a stare in piedi economicamente.

Club in difficoltà e perché la Serie C va male
Dal 2000 al 2024, sono fallite 185 società nel calcio italiano, e di queste 148 erano in Serie C. Questo numero mostra quanto sia fragile il campionato. Anche club con storia lunga rischiano di scomparire.
Nel 2025, già alcune squadre hanno avuto problemi seri. Taranto e Turris sono state escluse per gravi inadempienze. Brescia, società storica, è stata esclusa dal torneo 2025-26 per problemi economici.
Molti club spendono più di quanto guadagnano: un classico all’italiana visto che anche in Serie A la situazione è molto simile.
Debiti e rischi aumentano ogni anno. Per cercare di cambiare le cose, la Serie C ha introdotto un Salary Cap, cioè un tetto massimo sugli stipendi in base ai ricavi del club. Anche le fideiussioni e i controlli per l’iscrizione al campionato sono più rigidi.
Non basta, però. Senza una gestione seria e attenta, il campionato resta fragile.
Il risultato è evidente: club che scompaiono, squadre che saltano la stagione, tifosi delusi. È difficile costruire progetti a medio termine. Ogni anno c’è il rischio che qualcosa vada storto.
Le nuove regole sono un passo avanti. Ma serve anche un cambiamento di mentalità: meno rischi e più programmazione. I club devono pensare alla stabilità economica, non solo ai risultati sul campo. Se questo accadrà, la Serie C potrà tornare un campionato solido.
Per ora, però, rimane un campionato in bilico, dove la crisi è una costante.
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