Serie A
Parma, Chivu carica i suoi: “Contro l’Atalanta per conquistarci la salvezza”
Il Parma si prepara alla sfida decisiva contro l’Atalanta. E Chivu è pronto a guidare la squadra verso una salvezza che può arrivare solo con una vittoria.
Chivu: la sfida decisiva
Ultimi novanta minuti di passione per il Parma, atteso domani sera al Gewiss Stadium dall’Atalanta per l’ultima e decisiva giornata di campionato. I crociati si giocano tutto: una vittoria garantirebbe la permanenza in Serie A senza dover guardare agli altri risultati.
In questi istanti, l’allenatore Cristian Chivu sta per presentare la sfida in conferenza stampa. Attesa e tensione sono palpabili, perché la posta in palio è altissima.

(Foto di Salvatore Fornelli)
E’ la partita più importante della sua carriera da allenatore?
“Esiste la possibilità che non sia l’ultima partita, teniamo tutto in considerazione perché è giusto farlo. Dobbiamo accettare la realtà della situazione, siamo pronti, lucidi, quanto serve per inseguire il nostro obiettivo. Io ho sempre trattato ogni gara come fosse la prima o l’ultima, è giusto così, con la stessa passione. Son tutte finali, facevo così quando ero calciatore. Questa è la tredicesima finale, è importante come le altre dodici finora”.
C’è qualche recupero?
“La squadra sta bene, è serena. Abbiamo lavorato bene in settimana, i recuperi sono gli stessi di settimana scorsa. Cancellieri è in gruppo, Mihaila ha fatto mezzo allenamento. Abbiamo perso Leoni, ha un problema al collaterale. Ieri ha subito un piccolo infortunio in allenamento, domani non ci sarà”.
Per la prima volta seguirà la gara da fuori. Come vivrà la sfida? Vogliacco come sta?
“Non lo so, andrò in tribuna. Avrò una visuale migliore per quanto riguarda il campo, la vedrò da una posizione migliore. Vogliacco si è allenato con noi, era a disposizione settimana scorsa per sua volontà anche se non aveva recuperato, ma avrebbe rischiato il tutto per tutto. Questa settimana si è allenato, domani vedremo, abbiamo un’alternativa in più, nonostante abbiamo perso Giovanni. Torna Valenti, abbiamo Circati e Balogh e all’occorrenza anche Delprato”.
Krause ha trascorso la settimana a Parma, cosa vi siete detti e cosa ha detto alla squadra?
“E’ stato presente tutti i giorni, ha visto gli allenamenti, ha pranzato con noi quasi tutti i giorni. Ci ha fatto piacere averlo con noi, averlo in presenza ha un peso ancora più importante e significativo. Abbiamo pranzato tutti insieme, ci fa piacere averlo con noi”.
Cosa bisogna mettere in campo domani? Sarà la prima per Gagliardi:
“Dobbiamo mettere in campo coraggio e personalità, la maturità che serve per determinati momenti. La partita non è mai condotta dall’inizio alla fine, dobbiamo adattarci e adeguarsi. Non devono mancare coraggio e personalità. Il primo tempo con il Napoli sotto questo punto di vista mi è piaciuto molto, non è semplice ma sicuramente si poteva fare di più, potevano darmi di più. Sul mio staff, noi siamo sempre stati insieme, è uno staff pronto e preparato. Sapremo gestire i momenti, con l’impegno che hanno sempre mostrato suggerendomi, abbiamo sempre lavorato insieme, parlando di noi.
Siamo tutti artefici di quello che è la preparazione della partita e della squadra. Antonio ha la possibilità di vedere un po’ meno, solitamente in panchina segue il video, domani lo farò dall’altro. Ci sarà la solita partecipazione e collaborazione, loro cercano sempre di propormi e mettermi dubbi durante la settimana, poi mi offrono conforto nelle scelte. Abbiamo un bel rapporto, siamo tutti partecipi di quello che sono stati questi mesi. Parlo anche di Palombo, Pavarini, tutti i match analyst, staff medico, area performance. Siamo un gruppo unito e lavoriamo per la squadra”.
Come sta Man? Sarà della partita?
“Man ha avuto un problema al tallone, settimana scorsa non si è allenato. Ha provato ad esserci contro il Napoli ma c’era troppo dolore. Questa settimana si è allenato regolarmente, sarà tra i convocati”.
Il futuro di Man dipende dalla sfida di domani?
“Quando si parla di futuro, c’è troppa preoccupazione sulla reputazione. Io ho la coscienza, vale più della reputazione. Una coscienza che rappresenta ciò che sono, non è la reputazione che rappresenta quello che sono o vorrei essere. Mi basta sapere la passione, l’impegno, le ore dedicate per la società e la squadra. Non ho avuto tempo di pensare al futuro, siamo rimasti solo concentrati sull’obiettivo salvezza”.
Che Atalanta si aspetta?
“Hanno da anni un’identità, Gasperini ha trasmesso il suo modo di vedere calcio. Negli ultimi hanno hanno dato continuità all’identità e a tante cose belle sia dal punto di vista del risultato, ma non solo. Scenderanno in campo per giocarsi la loro partita e mettere ancora una volta in mostra la loro crescita degli ultimi anni, non mi aspetto né di più né di meno. Saranno la solita squadra che mostrerà ciò che hanno dimostrato a livello nazionale e internazionale negli ultimi anni, ottenendo risultati importanti”.
Un messaggio per i 1300 nel settore ospiti?
“Speriamo di festeggiare insieme a fine partita, li ringraziamo per il supporto che ci danno, l’amore e l’attaccamento per questa maglia. Come detto nel post gara a Parma, assicuro che anche i calciatori hanno lo stesso attaccamento per questa maglia e per il raggiungimento dell’obiettivo”.
Che cosa dirà alla squadra, come si vive questa partita?
“Abbiamo tutto nelle nostre mani, bisogna presentarsi a Bergamo con coraggio e personalità, sapendo che dobbiamo vincere senza guardare gli altri, questo è sempre stato il nostro approccio, che abbiamo sempre cercato di trasmettere alla squadra. Guardare a noi stessi, non agli altri. Lo abbiamo fatto in alcuni momenti molto bene, in altri meno, ma il desiderio e la volontà ci sono sempre stati. Domani siamo a 100 minuti dal nostro obiettivo, pronti per battagliere, gestire i momenti della partita e far vedere le nostre qualità”.
Serie A
Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali
L’ultima gara in programma nella domenica della 16° giornata di Serie A è quella tra Genoa e Atalanta. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la sfida di Marassi.
La domenica della 16° giornata si chiude allo stadio Marassi di Genova con la sfida tra Genoa e Atalanta. I padroni di casa sono reduci dalla sconfitta interna contro l’Inter, che ha interrotto una serie di 4 gare consecutive senza sconfitte, dall’arrivo di Daniele De Rossi in panchina. Con 14 punti raccolti fin qui, il Grifone ha bisogno di ottenere punti per tenersi a distanza dalla zona retrocessione.
Dall’altra parte c’è l’Atalanta di Raffaele Palladino. i bergmaschi vengono dal successo interno contro il Cagliari, e sono alla ricerca di continuità di risultati. I nerazzurri devono risolvere il mal di trasferta: la Dea non vince fuori casa in Serie A dal 21 settembre scorso. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la gara delle 20:45.
Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali
GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Ellertsson, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Ekuban. Allenatore: Daniele De Rossi.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Musah, Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Maldini; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino.

Serie A
Torino, Baroni: “Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, Baroni: “Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare”
Il tecnico del Torino Marco Baroni ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Sassuolo 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro gli emiliani, quanto conta questa vittoria e la porta inviolata per la settima volta.
“Chiaro che siamo contenti per la vittoria, per la classifica, la società, il presidente, i tifosi, il direttore, la squadra, ma quello che mi rende più soddisfatto è come la squadra ha approcciato perché gli ho chiesto una partita di fiducia e lo abbiamo fatto andando a difenderci in avanti. Questo è quello che voglio. Il Sassuolo non riusciva a gestire la palla, abbiamo creato occasioni. Questo lo ha fatto per la nostra pressione non perché non fosse in giornata. Con questa prestazione è arrivata una prestazione importante e non dobbiamo scendere da questo livello”.
Quanto sono importanti prove come queste per i tifosi?
“È fondamentale e tocca a noi perché il Torino ha una storia bellissima. Il popolo granata è meraviglioso, dobbiamo essere noi a far scattare questa scintilla con le prestazioni e la dedizione. Ho detto alla squadra che chi indossa questa maglia deve sentirsi addosso il mantra ‘vogliamo gente che lotta’ come hanno cantato i tifosi”.
Questo è il settimo clean sheet stagionale…
“Io ho sempre avuto fiducia nella squadra perché la vedevo lavorare. Quando ci sono queste componenti è chiaro che il tuo lavoro può avere i frutti. Noi abbiamo fatto un percorso strano perché dopo alcune difficoltà la squadra si è trovata a fare risultati importanti. Vittorie importanti come la vittoria col Napoli, il pareggio a Bologna e forse contro il Como abbiamo perso 4 giocatori fondamentali e non eravamo pronti a sopperire in quel momento. La squadra poi si è sciolta negli ultimi minuti. Negli ultimi 33 anni solo questo Torino e un altro hanno fatto 7 clean sheet ma siamo la peggior difesa perché 4 partite hanno sporcato questo percorso. Con l’Atalanta in meno di 7 minuti abbiamo preso 3 gol, ma questa partita deve segnare un livello sotto il quale non si può scendere”.
Questa vittoria può essere un trampolino di lancio? Vlasic quanto è importante?
“Sì, può esserlo perché viene contro una squadra che gioca bene a calcio, ha fisicità, tecnica, e vinci con questa personalità, generosità. Vlasic ha messo dentro le due fasi, sta giocando bene da mezzala, sta dando un contributo importante però possiamo e dobbiamo crescere”.
Gli ingressi di Ilic e Simeone hanno spaccato la partita…
“Sì, ci serviva, era anche preventivata. Duvan era più sporco oggi, ma fa parte del recupero, è stato fermo a lungo. C’era lo spazio per andare a far male a loro e credo che chi è andato dentro ha fatto bene. Anche Ilic che ha tanta qualità, ogni tanto si smarrisce ma io lo voglio riprendere perché può dare ancora molto. Tameze ha fatto una grandissima partita, non voleva uscire ma aveva i cramp. Non potevo rischiare perché lì abbiamo due assenze. Bene dai, ci serviva questa personalità e questo atteggiamento nella gara”.
Serie A
Sassuolo, Grosso: “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia.
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.

FABIO GROSSO PUNTA IL DITO ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Sassuolo, Grosso: “Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Torino per 1 a 0 a Reggio Emilia. Tra i temi affrontati, la partita contro i granata, quanto hanno pesato le assenze e se era rimasto soddisfatto dalla prova dell’attacco neroverde.
È un passo indietro per le assenze o un passo indietro e basta? “Per me oggi è una partita con poche occasioni da gol, nel primo tempo siamo entrati timidi e con ritmi diversi da quelli che esaltano le nostre caratteristiche, nonostante questo la gara è rimasta equilibrata. Nella ripresa abbiamo creato diverse occasioni, abbiamo avuto il pallino del gioco, ma poi in una gara così equilibrata l’episodio ti incanala la gara e poi non abbiamo avuto la forza anche per merito degli avversari di rimettere in piedi la partita”.
Le assenze contemporanee di Pinamonti, Thorstvedt, Berardi non hanno pesato tanto? “Non è la cosa che mi piace sottolineare perché nel pre-partita ho detto una cosa che confermo oggi: noi vogliamo che rientrino i nostri ragazzi ma quando ci sono delle assenze ci sono delle opportunità per gli altri e noi oggi avremmo potuto prenderla meglio perché c’erano i presupposti per fare una partita diversa da quella che abbiamo fatto, soprattutto nella prima frazione. La gara è rimasta sempre in equilibrio e lo spunto di questa gara è che quando non sei in grado di esprimere il tuo potenziale siamo rimasti in partita, il dettaglio di quella situazione ha spostato questo equilibrio e ha fatto sì che loro vincessero questa gara. Un’altra esperienza che ci deve dare degli insegnamenti”.
È rimasto comunque soddisfatto del reparto offensivo? Perché ha tolto Volpato e Laurienté? “Sono scelte che uno cerca di fare in maniera ponderata, avere delle energie fresche in determinati momenti della gara. Mi piace avere una coerenza che uso per portare avanti il nostro percorso, per me in panchina c’erano dei ragazzi che avrebbero potuto portare energia perché oggi non è mancata l’attenzione, la concentrazione, determinati episodi avremmo potuto farli meglio. L’analisi generale più che del dettaglio, pongo l’attenzione che negli altri momenti con tanti ragazzi avremmo potuto esprimere meglio e non lo abbiamo fatto”.
Matic un po’ sottotono… “Per valorizzare i giocatori offensivi devi essere bravo a partecipare e a metterli in moto, quando sei poco incisivo non è demerito dei giocatori offensivi, li devi mettere in condizione. Matic è un giocatore talmente forte che fa uno sport di squadra con 10 compagni, vengono esaltate le sue caratteristiche se la squadra ha i giri giusti”.
-
Notizie5 giorni faMilan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
-
Serie A2 giorni faSpunta una “cordata viola” per salvare la Fiorentina
-
Calciomercato6 giorni faMilan, summit di mercato Tare-Allegri: cosa è emerso | Max ne chiede tre
-
Calciomercato2 giorni faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Serie A4 giorni faDaniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
-
Serie A6 giorni faMilan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
-
Notizie5 giorni faMilan, Fullkrug segna poco? No…il problema è un altro!
-
Calciomercato6 giorni faMilan-Vlahovic, piovono conferme: dalla Spagna accordo vicinissimo
