Serie A
Lecce-Como, curiosità e statistiche
Lecce-Como, incontro valido per la 33^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma sabato 19 aprile alle 15.00
Lecce-Como aprirà la 33^ giornata del campionato di Serie A.
La formazione di Marco Giampaolo ospita quella di Cesc Fabregas: obiettivo dei tre punti nel mirino per i padroni di casa impegnati nella corsa salvezza.
I pugliesi possono infatti approfittare dello scontro diretto del weekend tra Venezia e Empoli, con queste ultime posizionate in 18^ e 19^ posizione a soli due punti dai giallorossi.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Lecce-Como.

Marco Giampaolo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lecce-Como: curiosità e statistiche
Tra le squadre contro cui il Como non ha mai perso in Serie A, il Lecce è quella affrontata più volte dai lombardi: quattro vittorie e un pareggio per i lariani.
Il Como ha affrontato due volte in trasferta il Lecce in Serie A, tra il 1985 e il 1989; per gli ospiti una vittoria per 4-1 nel primo incontro e un pareggio 0-0 nel più recente dei due.
Nelle ultime sette giornate di campionato il Lecce ha guadagnato un solo punto, grazie al pareggio contro il Venezia; dal weekend del 21-23 febbraio in avanti, nei maggiori cinque campionati europei solo il Montpellier (sette) ha rimediato più sconfitte dei salentini (sei – al pari di Leicester, Monza, Real Valladolid e Southampton).
Il Lecce ha mancato l’appuntamento con il gol in cinque delle ultime sette partite casalinghe di campionato; nel 2025, infatti, nei maggiori cinque campionati europei solamente il Leicester City (sei) non ha segnato in più gare interne rispetto ai giallorossi (cinque – al pari di Alavés, Hellas Verona e Venezia).
Per la terza volta in questo campionato, dopo febbraio e settembre, il Como ha vinto due partite consecutive; i lariani non arrivano a tre successi di fila in Serie A dal periodo tra maggio e giugno 1952 (tre in quel caso).
Il Como ha vinto l’ultima trasferta di Serie A (3-1 contro il Monza) e nella competizione solo una volta è arrivato ad almeno due successi esterni di fila, nel 1950 (tre).
Secondo il modello degli Expected Points il Como dovrebbe avere 46 punti in questo campionato, mentre in realtà ne ha conquistati solamente 36; l’unica squadra con una differenza maggiore è il Monza (14 punti guadagnati in meno rispetto al modello).
Lecce (43) e Como (42, come la Lazio), sono due delle tre squadre che hanno effettuato più conclusioni in seguito a un recupero offensivo in questo campionato; i lariani (cinque) hanno realizzato ben quattro reti in più dei salentini (una) da queste situazioni di gioco.
Tutte le cinque reti segnate da Federico Baschirotto in Serie A sono state di testa (tre nel 2022/23 e due in questo campionato); dal suo esordio in Serie A, tra i pari ruolo, solamente Bremer (sette) ha fatto meglio con questo fondamentale – il difensore del Lecce, inoltre, è andato a segno per due gare di fila per la prima volta nella competizione.
Tra i calciatori con almeno cinque gol e cinque assist in questo campionato di Serie A Nico Paz (8 settembre 2004 – 6G+5A) è il più giovane; l’ultimo centrocampista del Como a segnare più dell’argentino in una singola stagione del massimo campionato è stato Angelo Turconi (otto) nel 1951/52.
Fonte: Opta per le statistiche di Lecce-Como
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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