Serie A
Milan, Ordine: “Fofana serratura di sicurezza, Pavlovic soppiantato nelle scelte. Sul bilancio..”
Milan, Franco Ordine ha commentato, dalle colonne de Il Giornale, le recenti vicende rossonere. Di seguito le sue parole.
Intervenuto su Il Giornale, Franco Ordine ha parlato di Milan a 360°, facendo il punto della situazione in casa rossonera.
Dapprima, ha parlato di campo. “I sei giorni che hanno capovolto il mondo Milan hanno una spiegazione calcistica. Dai 2 punti in 3 partite (Torino, Parma, Lazio) ai 9 in 3 partite (Venezia, Inter e Lecce) toccando quota 11 in classifica, sembra passato un secolo e invece ci sono appena 6 giorni di differenza”.
Entrando nello specifico, Ordine ha citato i motivi alla base di questa ripresa. “La condizione fisica cresciuta è uno dei fattori segnalato dallo stesso tecnico portoghese che ha così sottolineato il contributo finalmente prezioso offerto dagli ultimi arrivati (a eccezione di Pavlovic, soppiantato per ora nelle scelte, da Tomori e in particolare dal lanciatissimo Gabbia). In quest’ultimo elenco spicca l’identità di Fofana, centrocampista con caratteristiche difensive applicato alla difesa rossonera come una serratura di sicurezza“.
Sul finire, anche un commento alle news provenienti da Calcio & Finanza, che vogliono un Milan verso un altro bilancio all’insegna dell’utile e dei risultati positivi. “Di pari passo con il team ci sono anche i conti del club che ha chiuso con un secondo consecutivo attivo (4 milioni) l’ultimo bilancio al netto dei 100 milioni investiti sul mercato grazie ai ricavi che sono saliti vertiginosamente a quota 457 milioni (più 13% rispetto al precedente, senza i profitti delle coppe) e alla plus-valenza ottenuta dalla cessione di Tonali”.
“Ma il dato più significativo che certifica la salute finanziaria del Milan versione RedBird è dato dal patrimonio netto salito dai 177 milioni del 2023 ai 196 milioni del 2024. Sembrano solo numeri, invece sono squilli di tromba nello scenario calcistico italiano”.
Serie A
Como, tegola Addai: l’entità dell’infortunio
Como, stop precauzionale per Addai: problema al flessore ma niente allarme. L’olandese rassicura in vista della sfida contro il Lecce.
Weekend di pausa per il Como, a causa dell’impegno in Supercoppa Italiana che ha visto coinvolto quello che sarebbe dovuto essere il suo avversario di giornata, il Milan, in occasione della sedicesima giornata di Serie A.
I lariani, nonostante non siano impegnati in alcuna partita in questo fine settimana, hanno comunque svolto regolarmente la seduta di allenamento, alla quale però è stato assente un giocatore.
Il nome dell’assente è quello di Jayden Addai, uno dei giovani maggiormente valorizzati da Cesc Fabregas in queste prime quindici giornate di Serie A.
Serie A
Lazio-Cremonese, le formazioni ufficiali
Lazio-Cremonese, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i biancocelesti di Sarri (padroni di casa) e i grigiorossi di Nicola.
Lazio-Cremonese, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Cataldi, Vecino; Cancellieri, Castellanos, Pedro.
All. Sarri
CREMONESE (3-4-3): Audero; Terracciano, Baschirotto, Folino; Barbieri, Grassi, Bondo, Pezzella; Johnsen, Vardy, Bonazzoli.
Serie A
Udinese, indagato per plusvalenza: il caso Mandragora
Udinese deferita dalla FIGC per il caso Mandragora: sotto indagine la plusvalenza del trasferimento con la Juventus e il riscatto del 2020.
Nella giornata di ieri è arrivata una notizia che ha coinvolto l’Udinese. Il club friulano, infatti, sarebbe stato formalmente deferito dalla Procura della FIGC in relazione al trasferimento di Rolando Mandragora dalla Juventus all’Udinese, operazione avvenuta circa otto anni fa.
Si tratterebbe della prima volta in assoluto per il club attualmente allenato da Kosta Runjaic. Nel dettaglio, la FIGC avrebbe messo sotto la lente d’ingrandimento questa trattativa per una presunta plusvalenza, come spiegato da Calciofinanza.com.
Insieme alla società, sarebbero stati deferiti anche il vicepresidente Stefano Campoccia e il consigliere Franco Collavino, ritenuti dalla Procura responsabili di aver violato il Codice di Giustizia Sportiva.
Secondo la Procura, infatti, Campoccia e Collavino, nel luglio 2018, contestualmente alla cessione a titolo definitivo di Mandragora, avrebbero concordato una pattuizione diversa rispetto a quella risultante dai documenti ufficiali, con l’obiettivo di eludere la normativa federale.
In particolare, l’attenzione della FIGC sarebbe concentrata sulla cifra del diritto di riscatto del giocatore, che attualmente milita nella Fiorentina: sebbene formalmente l’opzione di riacquisto fosse fissata a 26 milioni di euro, la stessa sarebbe stata esercitata a 10,7 milioni nell’ottobre 2020, generando così benefici contabili e fiscali sui bilanci 2019, 2020 e 2021.
Udinese, cosa rischia ora?
Secondo La Gazzetta dello Sport, pur avendo dovuto attendere oltre sette anni, la sanzione sembrerebbe destinata a rimanere limitata a un’ammenda, dal momento che si tratterebbe di un solo caso, peraltro mai verificatosi prima da parte del club.
Dall’altra parte, la vicenda era emersa inizialmente nel corso dei processi contro la Juventus relativi a stipendi e rapporti di partnership, con la situazione che si era poi conclusa con un patteggiamento nel 2023, attraverso il pagamento di una multa da 718 mila euro.

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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