Serie A
Lazio, addio Immobile: le parole degli ex compagni
Tanti giocatori della Lazio hanno voluto salutare così il loro ex capitano, che lascia la squadra biancoceleste dopo otto stagioni per trasferirsi al Besiktas.
Ciro Immobile e la Lazio. Una lunga storia d’amore, fatta di gol e ricordi indelebili. Dopo 8 stagioni in Serie A con la maglia biancoceleste l’attaccante campano saluta la sua casa per iniziare una nuova avventura al Besiktas.
Immobile ha lasciato dei ricordi indelebili non solo nei tifosi laziali, ma anche nei suoi ormai ex compagni. In tanti hanno voluto ricordare così il loro ex capitano, con messaggi pieni d’amore e d’affetto.

Le parole di Pedro
“È stato un onore avere condiviso lo spogliatoio con te. Sei una grande persona e un vero professionista. Grazie per tutto quello che hai sempre fatto per questa grande squadra. Auguro solo il meglio a te e alla tua splendida famiglia, ci mancherei tanto !! Il bomber !! Il capo !! The king”.
L’augurio di Zaccagni
“Tante cose ce le siamo già dette! Grazie per tutto Ciruzzo, nessuno dimenticherà quello che hai fatto per questa società! Sei stato e rimani un esempio dentro e fuori dal campo. Ti faccio un grande in bocca al lupo per questa tua nuova avventura. Spero di rivederti presto amico mio, Ti voglio bene.”
Il ricordo di Cataldi
“Giocare e condividere lo spogliatoio con te è stato un onore e un piacere. Ci hai fatto esultare per 207 volte. Insieme abbiamo vissuto momenti indimenticabili. Trofei, derby, emozioni. Questo non è un addio, è un arrivederci. In bocca al lupo, Ciro. Ti auguro il meglio. Il tuo nome è nella storia della Lazio e questa sarà sempre casa tua. Ti voglio bene”.
L’in bocca al lupo di Patric
“Siamo stati tanti anni insieme, tante emozioni belle e brutte. Senza dubbio, sono stati di più i momenti belli vissuti insieme. Nutro un grandissimo rispetto per te, lo sai benissimo. Posso solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto qui, sia al livello personale sia professionale. Sei e sarai per sempre storia di questa squadra: questa è e sarà sempre casa tua. Ti ringrazio anche per tutta la dedizione che hai trasmesso in ogni allenamento e ogni partita insieme!! Ti mando un grandissimo in bocca lupo a te e alla tua famiglia!!”
Serie A
Como, cosa non ha funzionato all’Olimpico?
Il Como colleziona la seconda sconfitta di fila, contro la Roma dopo quella con l’Inter, e resta nuovamente a secco di punti. La classifica però sorride ancora.
La squadra di Fabregas esce a testa alta dall’Olimpico ma senza punti. Alcuni episodi hanno condizionato la partita e in campo non si è visto il solito gioco frizzante dei lariani.
Como, Fabregas è tranquillo: “Miglioreremo ancora, sia io che la squadra”
Una gara giocata su ritmi elevati sin dai primi minuti, che hanno costretto gli ospiti a intensificare il pressing offensivo ma allo stesso tempo soffrire quello uomo su uomo voluto da Gasperini. La prima vera sliding door della partita arriva intorno al 30′ con il cambio forzato di Diao, causa infortunio.
La scelta di un tridente leggero dal 1′ ha influito anche sul baricentro della squadra, che nel secondo tempo con l’ingresso di Douvikas (entrato proprio al posto del senegalese) ha conquistato campo e creato maggiori pericoli dalle parti di Svilar.
Per ammissione dello stesso Fabregas tuttavia, è stata la classica partita fisica dove: “O hai tanta qualità e fisicità come loro e vai in porta uno contro uno contro il portiere, oppure se iniziano loro a vincere i duelli è una partita che si può aprire perché c’è movimento, c’è mobilità e chi recupera palla può fare transizioni“.
Dunque anche per via della continua ricerca dall’altra parte di contrasti, situazioni di uno contro uno e transizioni più rapide, la solita strategia offensiva del Como non ha avuto effetto. Il gol di Wesley poi ha destabilizzato ancor di più lo stato psicologico della squadra che, nonostante ci fosse ancora una mezz’ora buona per provare a riprenderla, non è riuscita a trovare la giocata giusta per andare in porta.
Dopo l’Inter il tecnico spagnolo ha spiegato che tra le due squadre c’è stato un gap incolmabile attualmente, citando la prestazione di Dimarco e Bastoni del loro giocare a memoria per sottolineare quanta strada debba ancora fare la sua squadra per arrivare a certi livelli. Tuttavia è da elogiare anche quanto fatto fino a questo punto, dalla Serie B alla stabilità fra le prime 10 (o anche 7) della Serie A.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Fiorentina, torna Christensen: Martinelli può partire in prestito?
La Fiorentina sta vivendo delle grandissime difficoltà in questa stagione, questo è noto a tutti. A gennaio tornerà Christensen dopo il prestito allo Sturm Graz e Martinelli potrebbe partire in prestito.
La Fiorentina si trova all’ultimo posto nella classifca della Serie A, con soli 6 punti conquistati in 15 partite di campionato.
0 vittorie, 6 pareggi, 9 sconfitte, 12 reti realizzate e 26 subite.
De Gea è inevitabilmente calato, dato il rendimento sorprendentemente negativo della viola in questa stagione.

DAVID DE GEA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, il ritorno di Christensen chiude Martinelli
In Conference League era stato lanciato in campo Tommaso Martinelli contro il Mainz, ma dopo quella gara non ha più toccato campo il portiere classe 2006.
Con il ritorno di un portiere più esperto come Christensen, lo spazio per trovare minutaggio diventa sempre meno. Il prestito potrebbe essere la logica soluzione.
Durante la scorsa sessione estiva di calciomercato sono arrivate offerte da vari club di Serie B per il giovane, ma la decisione del calciatore è stata quella di volersi giocatore le proprie carte a Firenze.
Una scelta che ad oggi non sta dando i propri frutti, tanto che un ripensamento sembra essere la strada più probabile per il percorso del portiere.
Crescere in una piazza più piccola, senza errori e con la possibilità di tornare più pronto fi prima, potrebbe aiutarlo a diventare il successore di De Gea.
Serie A
Inter, Dumfries: “Mese difficile, ma ora sto meglio”
Denzel Dumfries si racconta: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle” dopo l’operazione che ha tenuto in apprensione i tifosi dell’Inter.
Il ritorno in campo di Denzel Dumfries
Denzel Dumfries, il terzino olandese dell’Inter, ha recentemente parlato della sua esperienza post-operatoria. Dopo un mese di assenza dal campo, Dumfries ha condiviso le sue sensazioni, sottolineando come il momento più critico sia ormai superato. L’intervento al quale è stato sottoposto ha tenuto in apprensione non solo i suoi fan, ma anche l’intero staff nerazzurro, consapevole dell’importanza del giocatore per la squadra. Dumfries ha dichiarato: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle”, rassicurando così i sostenitori dell’Inter sulla sua prossima ripresa.
L’importanza per l’Inter
L’assenza di Dumfries ha rappresentato una sfida per l’Inter, che ha dovuto adattare la sua formazione in attesa del ritorno del terzino. La sua presenza in campo è fondamentale per la dinamica e l’equilibrio della squadra, grazie alla sua capacità di coprire ampie porzioni del campo e di contribuire sia in fase difensiva che offensiva. Con il recupero di Dumfries, l’Inter può ora guardare con maggiore fiducia ai prossimi impegni, sperando di mantenere una posizione di rilievo in campionato.

DENZEL DUMFRIES IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, Denzel Dumfries dopo l’operazione: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle”https://t.co/sRXROBuz3t
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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