Champions League
La Champions League cambia, pronta la rivoluzione UEFA
Pronta la rivoluzione in casa UEFA per le competizioni europee. Il massimo organo calcistico europeo ha in mente delle novità per le prossime stagioni. Le competizioni dovrebbero essere tre, Champions, Europa League, ed un terzo torneo che inizierà nel 2021.
La nuova Champions manterrà le 32 squadre, ma i gironi saranno 4 da 8 squadre garantendo dunque almeno 14 partite ad ogni squadra. Le prime quattro classificate si qualificheranno agli ottavi e così via fino alla finale. I criteri di qualificazione però cambiano, mischiandosi con l’Europa League ed una nuova, terza, competizione.
Delle 32 partecipanti alla Champions League ben 24 avranno la certezza di rigiocarci l’anno successivo a seconda del cammino fatto nei gironi: in pratica non conterà più la posizione raggiunta nel campionato nazionale di riferimento.
Dai tornei nazionali si qualificheranno soltanto 4 squadre alla futura coppa dalle grandi orecchie e ogni nazione potrà presentarne fino a un massimo di cinque. Le altre 4 società per completare il quadro delle trentadue arriveranno dall’Europa League (saranno le semifinaliste).
32 partecipanti anche per l’Europa League 1, mentre l’Europa League 2 potrà contarne 64: i campionati saranno utili, dunque, soltanto per determinare le squadre della terza coppa, e probabilmente saranno oggetto di rivisitazione.
Tra il 2024 e il 2027 si giocheranno 647 partite europee e, di conseguenza, sarà necessario uno spostamento nel weekend, con Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1 e Bundesliga a metà settimana. Inoltre si passerà da 20 squadre a 18.
Pronta, quindi, una rivoluzione senza precedenti: l’ECA si è fatta promotrice di un’iniziativa che vedrà stravolto l’attuale sistema delle competizioni continentali, in via di approvazione da parte dell’UEFA, che conta di rendere il tutto ufficiale entro il prossimo anno.
Di questo, si discuterà il 17 maggio nell’incontro tra la UEFA e le 55 federazioni europee, oltre che il 6 giugno a Malta nella riunione organizzata dall’ECA di Andrea Agnelli, vera ispiratrice di un ribaltone strutturale che finora ha trovato più di un’opposizione.
Come quella di Urbano Cairo, presidente del Torino che ha invocato una ripartizione più equa delle risorse economiche per non favorire il dominio incontrastato dei club più ricchi.
“Questa riforma sarebbe un danno per le società più piccole che non potrebbero giocare la Champions, basti pensare all’Atalanta. Ci sarebbero i cosiddetti unti del Signore, un danno per i tifosi. Questo progetto non può avere futuro, non è una grande idea”.
Champions League
Champions, scelto l’arbitro della finale: prima col Real
Anche per questa stagione la Champions League è arrivata all’atto finale. Designato l’arbitro che dirigerà la finale di Wembley tra Real Madrid e Borussia Dortmund.
Champions League, designato l’arbitro della finale: non ha mai diretto il Real
Sabato 1 giugnon 2024 andrà in scena a Wembley la finale di Coppa dei Campioni n° 70 della storia della competizione. Lo spettacolo è assicurato con da una parte i vincitori di 14 edizioni mentre dall’altra una squadra alla sua terza finale europea di sempre.
A Londra sono attesi tantissimi dalle due città ma non solo, l’evento richiamerà l’attenzione di milioni di appassionati che sono ansiosi di conoscere la nuova Regina d’Europa.
In vista del grande match, è stato designato l’arbitro che dirigerà l’incontro. Si tratta di Slavko Vinčić, arbitro sloveno con parecchia esperienza internazionale. Il suo storico recita 30 direzioni in Champions League dal 2016 al 2024, prevalenza per le gare della fase a gironi ma da segnalare il quarto di finale di questa stagione tra Borussia Dortmund e Atletico Madrid.
Quest’ultimo è l’unico precedente di Vinčić con una delle due finaliste. Infatti, il Real Madrid non è mai stato arbitrato dallo sloveno.
Inoltre, vanta anche la finale di Europa League tra Eintracht Francoforte e Glasgow Rangers.
Champions League
Se l’Atalanta arriva quarta niente sesta squadra in Champions: con o senza Dublino
L’Atalanta di Gasperini ha quasi conquistato la qualificazione alla prossima Champions, ed ha in mano anche l’accesso per la sesta in classifica.
L’Atalanta di Gasperini ha in mano la qualificazione in Champions League… e non solo la sua. La formazione orobica, che ha vinto lo scontro diretto contro la Roma, ha conquistato quasi matematicamente l’accesso alla prossima massima competizione continentale e avrà anche nelle mani la possibile qualificazione di una sesta squadra italiana.
L’Italia, grazie al Ranking UEFA annuale, ha conquistato il diritto di avere ben cinque formazioni presenti alla prossima edizione della Champions. Inter, Milan, Juventus e Bologna hanno già staccato il pass e l’Atalanta, a meno di scivoloni nelle ultime due, dovrebbe prendersi l’ultimo posto. Gli orobici, d’altro canto, hanno anche la possibilità di qualificarsi alla Coppa delle grandi orecchie grazie alla finale di Europa League.
Dovesse Gasperini alzare la coppa e concludere il campionato al quinto posto regalerebbe la qualificazione anche alla sesta classificata, una tra Roma e Lazio. In caso però dovesse arrivare sopra in classifica, la situazione cambierebbe.
Dovesse chiudere in terza o quarta posizione, anche in caso di vittoria a Dublino, il sesto posto non porterebbe più in Champions.
L’Atalanta ha perciò in mano sia la sua qualificazione sia quella della sesta in classifica.
Champions League
Champions League, le partite più preziose di sempre
La Champions League ha un record incredibile
La massima competizione europea è stata il palcoscenico di tre delle cinque partite più preziose di sempre. Le altre due, inutile dirlo, appartengono alla Premier League. I valori sono stati estrapolati dal portale Transfertmarkt e si riferiscono ai soli giocatori scesi in campo durante i match. Al quinto posto si trova l’ottavo di andata del 2020 tra l’Atletico Madrid (825 milioni) ed il Liverpool (960 milioni) dove la compagine iberica vinse di misura grazie alla rete di Saul Niguez. La partita valeva 1.47 miliardi di euro. A ridosso del podio Liverpool (825 milioni) contro Manchester City (705.5 milioni) del 2019 valida per la Premier League. In quell’occasione i Reds hanno vinto per 3 a 1 ai danni dei citizens.
Terzo posto per un’altra gara del campionato inglese: il pareggio a reti bianche tra il Manchester City e l’Arsenal di marzo 2024 per un valore complessivo di 1.58 miliardi, lo stesso valore di Manchester City – Real Madrid di quest’anno dove i Blancos si imposero ai calci di rigore. La gara più preziosa di sempre è l’andata dei quarti di finale, sempre dell’anno corrente, con 1.63 miliardi di valore economico. Numeri impressionanti che certificano il buon lavoro svolto dalla UEFA e dalla federazione inglese. Per fare un paragone con la Serie A, la partita più preziosa di sempre è il derby d’Italia tra Juventus e Inter del 2021 con un valore complessivo di 924.50 milioni di euro; i bianconeri vinsero per 3 a 2.
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