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Pezzotto, è guerra da Agcom: multe fino a 5mila euro
Pezzotto, la stretta di Agcom: il commissario Capitanio su LinkedIn spiega la strategia di intervento per stanare i furbetti dello streaming illegale.
Sarà possibile ottenere dagli operatori anche una lista di indirizzi IP e tutti i dati della persona titolare del contratto Internet collegato in un determinato giorno.
Cos’è il pezzotto
Il pezzotto è un decoder che consente di vedere tutti i canali – in chiaro, pay tv, piattaforme eccetera – e fruire della trasmissione di eventi sportivi, a fronte di piccole quote di abbonamento a operatori illegali.
Ora con una legge antipirateria la battaglia contro questi pirati si va inasprendo.
Come annunciato in un comunicato stampa già il 2 febbraio sono stati bloccati diversi indirizzi IP pronti a diffondere le partite della 23ma giornata del Campionato di calcio di Serie A.
Il manifesto Capitanio
“Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietà intellettuali e diritti di altri” questa la dichiarazione del commissario Agcom Massimiliano Capitanio.
Elenca poi i destinatari delle multe “Gli utenti di pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero)”.
Affida al social LinkedIn questa importante comunicazione, che mette in guardia tutti gli utenti che usufruiscono di questo servizio.
“Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro, e questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario”.
“Anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla (utente avvisato…)” spiega ancora Capitanio.
“Nel frattempo anche la Spagna si muove nella stessa direzione. Un fronte comune in Europa non può che far bene” conclude nel suo post.
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Casini: “Una partita di calcio? Ecco quanto inquina”
Alla vigilia della partita di Coppa Italia Lorenzo Casini ha parlato dell’impatto ambientale legato alle partite di calcio: ecco che cosa ha detto.
Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato al termine di un evento che si è svolto ieri a Roma: l’European Innovation for Sustainability Summit.
Le parole di Lorenzo Casini
Queste le sue parole sull’impatto ambientale, in termini di inquinamento, di una partita di calcio.
“Una partita di calcio in un impianto non attrezzato sotto il profilo dell’ambiente e dell’efficientamento energetico, con 60mila spettatori, produce da sola lo stesso inquinamento di un automobile che fa 40 volte Rona-Hong Kong andata e ritorno. Per compensare le emissioni di CO2 prodotte da una singola partita c’è bisogno di ben 2.500 alberi in un anno”.
Come ridurre l’inquinamento?
“Il calcio, come tutti i settori industriali, produce inquinamento. Questo ha portato, a livello internazionale con il Uefa e poi anche a livello nazionale con la lega di seria A, a porsi il problema di intervenire in modo integrato e strategico. Come? Correggendo il più possibile con interventi di tutela dell’ambiente, sull’illuminazione, sul riscaldamento, sui trasporti.
Basta considerare che il 40% dell’inquinamento di una partita è prodotto dal trasporto che parte da quello delle squadre fino ai tifosi”.
Casini ha poi annunciato quale sarà la prima partita a ridotto impatto energetico: “In Italia, il prossimo 15 maggio, nella finale di Coppa Italia a Roma, per la prima volta ci sarà una partita di calcio disegnata per ridurre le emissioni sotto tutti gli aspetti: dal trasporto alla filiera alimentare fino alla raccolta dei rifiuti.
Si tratta di un progetto che si chiama Road to zero. È il percorso per la realizzazione del sogno di arrivare a una partita di calcio a zero emissioni”.
Focus
Juventus-Salernitana 1-1, le pagelle
JUVENTUS – SALERNITANA 1-1
Nella partita che avrebbe potuto portare la qualificazione matematica in Champions League si è palesemente confermato che molti giocatori della Juventus non meritano di stare dove stanno!
Le pagelle di Juventus-Salernitana 1-1
SZCZESNY 6: Sul goal preso ha provato a compiere il miracolo ma non ci è riuscito. Per il resto della partita è stato attento.
GATTI 6: Usa le maniere forti agonistiche, quelle che nel calcio si vedono spesso. Nel secondo tempo si propone anche in avanti per provare a dare supporto.
BREMER 6: Unico giocatore che nel primo tempo ci ha messo impegno sfiorando anche il goal dalla distanza. Nel secondo tempo si vede in alcuni tratti come attaccante aggiunto.
RUGANI 5: Poco preciso! (dal 77′ YILDIZ 6: Dribbla, tira, crossa, con lui cambia sempre qualcosa).
CAMBIASO 6: Corre molto, colpisce un palo, cambia spesso posizione e cerca di darsi da fare.
MCKENNIE 5: Si vede che non ne ha più, stremato, si lascia saltare spesso dagli avversari. (dal 46′ MIRETTI 6: Corre ed ha voglia, colpisce una traversa, va ancora vicino al goal con un tiro da fuori).
LOCATELLI 5: Lui il regista di centrocampo non lo può fare alla Juventus, quel ruolo non fa per lui, lento! Mezzo punto in più solo per la deviazione di tacco che consente il pareggio!
RABIOT 6: Colpa sua sul goal della Salernitana lasciando libero Pierozzi di colpire di testa. Poca roba durante la partita ma merito suo per il pareggio mettendoci la zampata per l’1-1.
KOSTIC 4.5: Involuzione di quel giocatore che ci ha abituato a tanti cross correndo su e giù per la fascia. In questa partita ha solamente confermato la sua stagione, insufficiente! (dal 46′ ILING JUNIOR 5: Si impegna ma non basta e non incide, serve molto di più a questa Juventus).
KEAN 4: Assente, fantasma, non tocca mai una palla utile! (dal 46′ CHIESA 6.5: Con lui in campo cambia la solfa, dribbla, gioca per la squadra, si impegna. Il suo contributo sarà fondamentale per la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta).
VLAHOVIC 5.5: Colpisce una traversa da subito e lotta tantissimo per la squadra, poi prende un cartellino giallo forse non giusto e si innervosisce portandolo a spegnersi in campo. (dal 77′ MILIK 6.5: Sfiora il goal di testa costringendo il portiere avversario a compiere un miracolo, dà peso in avanti e ci mette impegno).
ALLEGRI 6: Chiunque può dire la qualunque sulle scelte, su qualsiasi cosa, ma per battere questa Salernitana non serve avere chissà che cosa in campo. Colpa sua? Probabilmente si ma questa è la dimostrazione che in campo ci vanno i giocatori e di certo tanti di questi non meritano la maglia che indossano. Allegri sta finendo la sua storia con la Juventus ma ai giocatori non interessa qualificarsi in Champions League vincendo contro una squadra già retrocessa? La società dov’è? Mistero…
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Fiorentina, Buffon: “La Viola merita un trofeo”
Fiorentina: Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale Italiana, si augura che la Viola e l’Atalanta possano vincere le due competizioni europee.
Gianluigi Buffon, ha parlato della competitività del calcio italiano dopo aver ricevuto il Premio Oreste Granillo nella giornata di ieri.
Di seguito le sue dichiarazioni riportate da Sportface.it:
“Abbiamo dimostrato di essere molto competitivi in questi ultimi anni, anche senza vincere trofei.
Fiorentina e Atalanta si meriterebbero di suggellare questa stagione con un trofeo.
Ci sono tutte le basi per tornare a vincere.
Spero che le società e i loro tifosi possano festeggiare”.
Sugli Azzurri con l’Europeo alle porte
“Siamo una squadra consapevole di essere competitiva, con un super ct e tanti giocatori che hanno grande amore per la maglia azzurra.
La loro disponibilità non si trova in ogni occasione, ci sono tutti gli ingredienti giusti.”
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