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Sarri si è scoperto coraggioso troppo tardi. Ora Rocchi e poi Tudor?
Le dimissioni di Maurizio Sarri, all’indomani della sconfitta interna contro l’Udinese, hanno mandato la Lazio in subbuglio.
Stante che Lotito non ha ancora accettato le dimissioni di Maurizio Sarri ed è per questo che l’ufficialità dell’addio tarda ad arrivare, che il matrimonio innaturale fra la Lazio e l’ex-tecnico del Napoli fosse prossimo all’epilogo lo si sapeva da tempo.
Noi di CalcioStyle vi raccontavamo da mesi di una separazione inevitabile in estate. Un epilogo naturale seppur tardivo, in quanto Sarri le dimissioni avrebbe dovuto rassegnarle questa estate (dopo il peggior mercato della gestione Lotito) e non a stagione irrimediabilmente compromessa.
Lazio, tutti i nomi per il post-Sarri
Con una manciata di giornate al termine di un campionato virtualmente finito prima ancora della sconfitta di ieri sera, difficilmente Lotito deciderà ora il tecnico che guiderà il nuovo corso. Sia perché credo sia stato spiazzato anche lui dalla decisione del proprio allenatore, sia perché nessun allenatore di livello accetterebbe di prendere la Lazio in questo momento.
Il favorito della dirigenza capitolina, ovvero Igor Tudor, non vuole prendere la squadra in corsa e soprattutto chiede almeno tre anni di contratto. Troppi per Lotito, che prima di legarsi così tanto a un nuovo allenatore vuole vederci chiaro. Probabile quindi che si vada su un caretaker in grado di traghettare la squadra sino a fine stagione.
La soluzione maggiormente gradita al patron bianco celeste sarebbe quella di Miroslav Klose, che accettando di prendere la squadra in un momento del genere dimostra un coraggio che era tipico della sua maestosa figura anche quando era calciatore. C’è solo un piccolo problema, ovvero che Miro vuole essere pagato.

Fra Rocchi e Klose spunta…Brocchi
Sacrilegio per Lotito, che a questo punto potrebbe varare una soluzione ad interim. Ovvero prendere un componente del quadro societario (quindi già a busta paga) e promuoverlo a capo allenatore. Una scelta che ricadrebbe inevitabilmente su un non-allenatore, o per lo meno su una figura senza esperienza nel calcio professionistico.
In tal senso il primo della lista sembrerebbe essere Tommaso Rocchi. L’ex-capitano bianco celeste ha sempre avuto un rapporto molto stretto con Lotito, ma rappresenterebbe sicuramente una scelta azzardata in quanto il livello più alto a cui ha allenato è l’under 14 dei biancocelesti.
Klose vanterebbe già un curriculum più ricco, essendo stato sia selezionatore delle nazionali giovanili tedesche ma anche assistente al Bayern Monaco oltre che primo allenatore dell’Altach: squadra della massima serie austriaca.
Ed ecco allora che fra i due litiganti a godere potrebbe essere un altro fedelissimo di Lotito, ovvero Cristian Brocchi. Una via di mezzo fra l’esperienza di Klose (ha allenato Milan, Brescia, Monza e Vicenza) e l’aziendalismo di Rocchi. Brocchi accetterebbe un contratto semestrale senza necessariamente un’opzione di rinnovo (esattamente come l’ex-compagno) a cifre decisamente inferiori rispetto a quelle che pretenderebbe il teutonico.
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Il ct dell’Albania Sylvinho : ‘Mancini? Unico come allenatore’
L’ex calciatore e ora allenatore Sylvinho ha raccontato la sua esperienza di vita e carriera in una recente intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com, sottolineando come i viaggi e i rapporti umani l’abbiano arricchito.
Sylvinho, l’ex calciatore brasiliano, si definisce un “cittadino del mondo”. Dopo aver vissuto in Brasile fino a 23-24 anni, ha giocato in Inghilterra, in Spagna, al Celta Vigo e al Barcellona, oltre a fare il collaboratore di Mancini all’Inter e poi nella Selecao. “Ho vissuto di tutto”, ha raccontato a gianlucadimarzio.com.
L’approccio con il mondo albanese gli ha ricordato sfumature verdeoro. “Un ambiente quasi brasiliano. A un albanese piace fare due chiacchiere, passare del tempo insieme. Il contatto è parte fondamentale della comunicazione non verbale. Questo sicuramente mi ha facilitato l’inserimento dentro una cultura e un paese che non conoscevo. Anche in Italia è così”, ha raccontato.
“Tu diventerai un grande allenatore”
Lo spogliatoio è stata la casa di Sylvinho per 15 anni. Poi la nuova veste, spinto anche da un consiglio. “Ivan Carminati, un ex preparatore atletico di Mancini all’Inter, mi disse: ‘Silvio sarai un grande allenatore perché stai facendo un bel percorso’. Io sono un tipo di persone che custodisce queste frasi. Ognuno poi hai propri tempi, così è la vita”, ha raccontato.
Il rapporto con Mancini e l’Italia
Mancini e l’Italia. Due costanti nella vita di Sylvinho: “Ci sono alcuni allenatori che ti lasciano qualcosa: alla Pinetina, alla fine di ogni seduta d’allenamento, Mancini faceva 20 minuti di corsa. Io mi aggregavo e parlavamo di qualsiasi cosa, sia per quanto riguarda il calcio giocato – e quindi gli schemi, i posizionamenti – che la vita. Mancini l’ho vissuto sia da calciatore che da collega. Lui è diretto, se ti vuoi dire una cosa lo fa guardandoti negli occhi: è una persona pura. Ha molta personalità: non è mica semplice gestire le rose che ha allenato lui”, ha detto.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Bayern Monaco, chi si rivede: Davies è di nuovo disponibile 262 giorni dopo!
Alphonso Davies torna disponibile per il Bayern Monaco dopo 262 giorni: una notizia attesa da tifosi e appassionati di calcio.
Il ritorno di Alphonso Davies
Dopo un lungo stop durato ben 262 giorni, Alphonso Davies è finalmente tornato disponibile per il Bayern Monaco. L’esterno canadese, che aveva subito un grave infortunio, è stato incluso nella lista dei convocati per la partita contro il Kompany. Questo ritorno rappresenta una notizia estremamente positiva non solo per il club bavarese, ma anche per i diversi tifosi che hanno seguito con apprensione il suo percorso di recupero.
Davies, con la sua velocità e abilità tecnica, è stato un elemento chiave per il Bayern Monaco nelle stagioni passate. Il suo rientro in campo offre nuove opzioni tattiche all’allenatore e promette di riportare quel dinamismo sulla fascia che tanto era mancato durante la sua assenza.
L’impatto sul Bayern Monaco
Il rientro di Davies potrebbe avere un impatto significativo sulla stagione del Bayern Monaco. La squadra, già forte di suo, ritrova un giocatore in grado di fare la differenza in ogni partita. Con le competizioni europee che incombono e la Bundesliga che entra nel vivo, il contributo di Davies potrebbe rivelarsi cruciale per le ambizioni del club.
L’allenatore del Bayern avrà ora l’opportunità di reintegrare gradualmente il talentuoso canadese, sfruttando al meglio le sue caratteristiche per affrontare le sfide future. I tifosi possono quindi guardare con ottimismo ai prossimi impegni, sperando di vedere presto Davies in azione al massimo delle sue potenzialità.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇨🇦 262 days after his injury, Alphonso Davies is back available for FC Bayern!
On the bench for Kompany tonight. 🍁
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Dec 9, 2025
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Milan, sospiro di sollievo per Leao: la situazione
Milan, lo abbiamo visto uscire ieri sera durante la gara contro il Torino e si è temuto subito il peggio. Vediamo qui di seguito le condizioni di Rafael Leao.
A caldo sembrava uno di quegli infortuni che richiedono tempo, invece la situazione sembra essere migliore rispetto al previsto.
Per Rafael Leao la risonanza ha escluso la presenza di lesioni muscolari.
Il quadro infiammatorio, perfettamente delineato e circoscritto, verrà trattato con specifiche terapie a partire da oggi pomeriggio.
L’obiettivo del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la semifinale della Supercoppa Italiana in programma il 18 dicembre in Arabia Saudita.
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