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Sassuolo, numeri da horror senza Berardi ma Ballardini spera ne “l’effetto Ronaldo”…
Domenico Berardi salterà l’ultima parte di stagione (e gli Europei) del Sassuolo a causa della rottura del tendine d’Achille.
Sassuolo, i numeri senza Berardi
La centralità di Domenico Berardi nel Sassuolo, soprattutto nel Sassuolo di quest’anno, sarebbe chiara anche senza l’ausilio dei numeri. Tuttavia, la media punti dei neroverdi con o senza il proprio numero dieci ha un altro impatto rispetto a quello che sarebbe lecito pensare basandosi sul “senso calcistico“.
Quest’anno Berardi in Serie A ha giocato 17 partite, durante le quali gli emiliani hanno totalizzato 18 punti figlie di 5 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. Ne consegue che la media punti con lui in campo è poco più del punto per partita.
Senza il proprio fantasista, invece, il Sassuolo ha racimolato appena un punto in dieci partite. Per stilare la media non è neanche necessario l’uso di una calcolatrice, in quanto il calcolo è molto semplice: 0,1 punti per gara.

Credit: Ettore Griffoni
Ballardini spera ne “l’effetto CR7”
Numeri che, definire da retrocessione, sarebbe riduttivo. Questo Sassuolo non ha la minima speranza di salvarsi. Per questo motivo il nuovo tecnico dei neroverdi, l’esperto in salvezze Davide Ballardini, nel corso dell’ultima conferenza stampa si è augurato di vedere nei suoi un “effetto Ronaldo“.
Il tecnico italiano fa chiaramente riferimento al titolo europeo vinto dalla nazionale portoghese nel 2016, con i lusitani in grado di ribaltare il pronostico nonostante l’assenza per infortunio della propria stella.
L’augurio dell’ex-allenatore della Cremonese è infatti quello di vedere una squadra maggiormente responsabilizzata e capace di prescindere dal proprio accentratore di gioco. Non sarà facile, perché il Sassuolo è sì una squadra di qualità anche senza Berardi ma è altrettanto vero che senza il fulcro del proprio gioco la media gol scende sino a toccare gli 0,8 per partita.
Sono infatti otto le reti segnate dagli emiliani senza di lui in campo, mentre con lui la media sale sino a 1,3 gol segnati per partita: diretta conseguenza di 23 gol segnati in 17 partite. E il Sassuolo non potrà neanche poggiarsi su una fase difensiva ermetica, solitamente marchio di fabbrica delle squadre di Ballardini, dato che i numeri da horror toccano anche la difesa dei neroverdi.
Il Sassuolo, infatti, è la seconda peggior difesa del campionato con 55 gol subiti in 27 gare. Peggio ha fatto solo il Frosinone con 56. La media è presto fatta ed è inquietante: 2,03, ovvero più di 2 gol subiti per partita. Per salvare una squadra del genere, Ballardini é chiamato a fare un miracolo.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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