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All Eyes On Me – il focus sul 26° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della ventiseiesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ventiseiesimo turno: City e Arsenal tengono il passo del Liverpool, Aston Villa da Champions. Lo United cade in casa.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 4-1 LUTON (12′ Ogbene, 56′ Van Dijk, 58′ Gakpo, 71′ L. Diaz, 90′ Elliott)

Durano un tempo le sofferenze del Liverpool che ne rifila quattro nella ripresa al Luton, dopo gli altri quattro segnati al Brentford nello scorso turno, tagliando il considerevole traguardo dei cento gol stagionali, soprattutto se si pensa che siamo solamente a febbraio.

L’undici di Klopp, attanagliato dalle assenze tra gli altri di Alisson, AlexanderArnold, Szoboszlai e Salah, va sotto al 12′ con il tap-in di testa di Ogbene sulla respinta di Kelleher e tocca con mano gli spettri aleggianti della gara d’andata. Anche perché sia Gakpo che Luis Diaz sprecano l’impossibile sotto porta.

A livellare il match ci pensa Van Dijk, secondo centro in campionato, con un poderoso colpo di testa sull’angolo di Mac Allister e, appena due minuti dopo, proprio l’altro olandese, Gakpo, vincendo il duello aereo con Osho mette il pallone alle spalle di Kaminski sul secondo assist di giornata di Mac Allister.

Negli ultimi venti minuti di gioco ci pensano Luis Diaz, quinto giocatore Reds ad andare in doppia cifra stagionale, ed Elliott ad arrotondare il risultato e mettere al sicuro i tre punti.

Klopp e i suoi possono, dunque, godersi un’altra giornata in vetta alla classifica e la decima Coppa di Lega della propria storia grazie al successo nei supplementari ai danni del Chelsea, mentre gli Hatters incassano la terza sconfitta consecutiva.

BOURNEMOUTH 0-1 MANCHESTER CITY (24′ Foden)

Il Manchester City passa di misura al Vitality Stadium inanellando il secondo 1-0 consecutivo dopo quello inflitto al Brentford mercoledì scorso nel recupero.

I Citizens restano aggrappati al treno di testa grazie al quindicesimo acuto stagionale di Phil Foden, tornato grande dopo una stagione transitoria, che ribatte in porta il tentativo di Haaland respinto da Neto.

Il quindicesimo successo di fila ai danni delle Cherries arriva grazie ad una coriacea prestazione collettiva in cui spiccano Ruben Dias ed il solito Rodri, al contrario di un Matheus Nunes (non ancora inseritosi negli schemi di Guardiola) e Haaland, nuovamente impreciso sotto porta.

Alla formazione di Iraola va comunque riconosciuto il grande impegno e l’enorme abnegazione, culminata con la doppia occasione non sfruttata da Solanke e Semenyo.

ARSENAL 4-1 NEWCASTLE (18′ (aut.) Botman, 24′ Havertz, 65′ Saka, 69′ Kiwior, 84′ Willock)

L’Arsenal è letteralmente ingiocabile, quantomeno in campionato. Quindici gol negli ultimi tre match disputati ed uno solo subìto, peraltro ininfluente.

Anche contro il Newcastle, costretto a schierare Karius tra i pali vista la defezione anche di Dubravka, non c’è partita: i Gunners la sbloccano al 18′ con l’incornata di Gabriel da corner decisivamente deviata da Botman nella propria porta e raddoppiano con il sesto gol in campionato di Havertz smarcato dall’ottimo assist di Martinelli.

L’undici di Arteta chiude definitivamente i conti tra il 65′ ed il 69′ con il settimo centro nelle ultime cinque di Saka (tredici in Premier) e la prima marcatura di Kiwior sugli sviluppi di un altro angolo. Il gol della bandiera dei Mapies arriva nel finale con l’ex di turno Willock, che rompe il digiuno dopo dieci mesi.

I rossi di Londra riscattano, così, l’1-0 incassato dal Porto nell’andata degli ottavi di Champions e restano a -2 dalla testa della classifica. Il Newcastle, invece, scivola al nono posto complice l’undicesimo ko nel torneo.

ASTON VILLA 4-2 NOTTINGHAM FOREST (4′ Watkins. 29′, 39′ D. Luiz, 50’pt Niakhaté, 48′ Gibbs-White, 61′ Bailey)

Prima vittoria casalinga nel 2024 per l’Aston Villa dopo le tre sconfitte maturate con Newcastle, Chelsea e Manchester United tra campionato e FA Cup.

I Villans allungano sul Tottenham, che dovrà recuperare la gara con il Chelsea, in chiave quarto posto grazie ad un sontuoso primo tempo in cui vanno a segno Watkins, quattordicesimo centro in Premier, e Douglas Luiz, alla seconda doppietta stagionale, che prima finalizza l’assist di Ramsey e poi incorna il cross di McGinn.

Il Forest la riapre tra il tramonto della prima frazione e l’alba della ripresa in cui riesce a battere Martinez per due volte: Niakhatè appoggia con il petto in porta il colpo di testa di Awoniyi e GibbsWhite, terzo centro nel torneo, è bravo a scavalcare con un tocco morbido l’uscita bassa del “Dibu”. A chiudere i conti ci pensa Bailey che senza problemi deposita alle spalle di Sels, ormai portiere titolare, la corta respinta sul tentativo di Watkins.

Sedicesimo successo in campionato per i rossi di Birmingham, mentre la formazione di Espirito Santo resta in sedicesima posizione a +4 sulla zona rossa.

MANCHESTER UNITED 1-2 FULHAM (65′ Bassey, 89′ Maguire, 97′ Iwobi)

Cade per la prima volta nel 2024 il Manchester United dopo quattro successi consecutivi e vede bruscamente interrompersi la propria marcia verso il quarto posto.

Senza Hojlund i Red Devils creano poco e concedono tanto ad un Fulham che nel primo tempo spreca l’impossibile e colpisce un palo da fuori con Wilson. I Cottagers riescono a concretizzare il loro predominio al 65′ con la girata nel cuore dell’area di Bassey, rientrato settimana scorsa dalla Coppa d’Africa, al primo centro in carriera in Premier League sul corner di Castagne.

Dopo lo svantaggio i padroni di casa abbozzano una reazione con Rashford e Garnacho, i cui tentativi vengono neutralizzati da Leno. In prossimità del 90′ arriva l’1-1 che sembra rimettere le cose apposto con Maguire, a secco dal 20 dicembre 2022, bravo a ribadire in rete la corta respinta di Leno sul tiro di Bruno Fernandes.

Nel recupero accade di tutto: lo United sfiora il vantaggio in due diverse occasioni peccando di precisione, mentre il Fulham lo trova al 97′ con Iwobi, che nei primi 45 minuti si era divorato l’impossibile. L’ex Everton ed Arsenal capitalizza la ripartenza condotta da Adama Traoré prendendo in controtempo Onana con un preciso destro sul primo palo.

I Red Devils incassano, dunque, il quinto ko interno del campionato, mentre la formazione di Marco Silva interrompe un digiuno esterno che durava dalla prima giornata.

BRIGHTON 1-1 EVERTON (73′ Branthwaite, 95′ Dunk)

Quinto pareggio nelle ultime sei per l’Everton che sfiora il colpaccio in casa del Brighton. Con il punto conquistato, sommato ai quattro restituiti dalla giustizia sportiva, i Toffees si tirano momentaneamente fuori dalla zona rossa, mentre i Seagulls restano nel vivo della battaglia europea.

L’undici di De Zerbi domina il primo tempo, ma spreca di tutto con Feguson, Adingra e Buonanotte e rischia di andare sotto nel recupero con CalvertLewin che non punisce Verbruggen.

La ripresa, invece, scorre via sui binari dell’equilibrio, rotto al 73′ dal secondo centro in campionato di Branthwaite, il più lesto a risolvere una mischia in area provocata dal lungo rinvio di Pickford, con un poderoso mancino che si infila sotto l’incrocio. I padroni di casa reagiscono ma proseguono nella loro carestia in zona realizzativa, interrotta (con l’uomo in meno visto il rosso diretto a Gilmour) proprio quando in pochi ci credevano dal colpo di testa di capitan Dunk, al quarto gol stagionale, che sale in cielo sul traversone di Gross.

I prossimi avversari della Roma in Europa League torneranno in campo domani per sfidare il Wolverhampton in FA Cup, mentre l’Everton ospiterà il West Ham nel prossimo turno.

WEST HAM 4-2 BRENTFORD (5′, 7′, 63′ Bowen, 13′ Maupay, 69′ E. Palmieri, 82′ Wissa)

Il West Ham torna al successo dopo sei partite, otto se consideriamo la FA Cup, l’equivalente di due mesi, sulla scia del ritorno di Paquetà e dello spiccatissimo estro di Bowen.

Il 20 degli Hammers, a secco dal 23 dicembre in campionato, impiega appena sette minuti ad indirizzare le sorti della sfida con il Brentford, trasformando in oro con il mancino gli assist di Emerson Palmieri e Coufal. L’inglese risulta determinante anche nella ripresa schiacciando di testa in porta il cross di Kudus, garantendo nuovamente il doppio vantaggio ai suoi dopo il 2-1 siglato da Maupay con la sua prima tripletta in carriera, che lo porta a quota quattordici nella classifica marcatori.

Nel finale c’è spazio per altri due gol: quello di Emerson Palmieri (l’ultimo risaliva al febbraio 2023) che infila il pallone sotto l’incrocio con un collo mancino chirurgico, e quello di Wissa, quinto centro nel torneo, che fissa il definitivo 4-2.

Gli Hammers proveranno a sfruttare questa vittoria per ritrovare la continuità smarrita, mentre le Bees, al quinto ko negli ultimi sei match, scivolano al sedicesimo posto.

WOLVERHAMPTON 1-0 SHEFFIELD UNITED (30′ Sarabia)

Vola il Wolverhampton che con questi tre punti pesanti si candida prepotentemente per la lotta europea scavalcando Chelsea e Newcastle in un colpo solo.

I Wolves soffrono oltremodo contro l’ultima forza del campionato, più volte vicina al gol con McAtee, Brewster e Bogle, ma riescono a spuntarla grazie al terzo centro in questa Premier di Pablo Sarabia che supera Grbic con un una spizzata sul cross di AitNouri.

La formazione di O’Neil ottiene l’undicesima vittoria nel torneo, la sesta in casa, dando continuità all’acuto esterno di settimana scorsa nella tana del Tottenham. Le Blades, invece, restano a quota 13 punti in classifica, sempre più lontane da una potenziale e, ormai, insperata salvezza.

CRYSTAL PALACE 3-0 BURNLEY (68′ Richards, 71′ Ayew, 79′ (rig.) Mateta)

Buona la prima per il neo allenatore del Crystal Palace Oliver Glasner, insediatosi settimana scorsa in seguito al commovente addio di Hodgson.

L’ex tecnico dell’Eintracht si affida al tridente Ayew, Edouard, Mateta dal primo minuto, ma è Lerma a prendersi la ribalta nel primo tempo provocando il rosso diretto di Brownhill, reo di bloccare irregolarmente una chiara ed evidente occasione da gol.

La gara si sblocca al 68′ con il primo acuto in carriera in Premier League dell’americano Richards che trafigge di testa l’incolpevole Trafford sul cross di Ayew. Proprio il ghanese firma il raddoppio tre minuti dopo, portandosi a quota quattro nella classifica marcatori, mentre il definitivo 3-0 viene realizzato da Mateta dagli undici metri.

Le Eagles si portano, così, a +8 sulla zona rossa, mentre i Clarets restano sul fondo della classifica in compagnia dello Sheffield United.

 

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

60 26 18 6 2 63:25 +38
2

Manchester City

59 26 18 5 3 59:26 +33
3

Arsenal

58 26 18 4 4 62:23 +39
4

Aston Villa

52 26 16 4 6 56:35 +21
5

Tottenham*

47 25 14 5 6 52:38 +14
6

Manchester United

44 26 14 2 10 36:36 0
7

Brighton

39 26 10 9 7 49:41 +8
8

West Ham

39 26 11 6 9 40:46  -6
9  Wolverhampton 38 26 11 5 10 40:40 0
10 Newcastle 37 26 11 4 11 54:45 +9
11 Chelsea* 35 25 10 5 10 42:41 +1
12

Fulham

32 26 9 5 12 36:42 -6
13

Crystal Palace

28 26 7 7 12 31:44 -13
14

Bournemouth*

28 25 7 7 11 33:47 -14
15

Everton

25 26 8 7 11 28:34 -6
16

Brentford

25 26 7 4 15 37:48 -11
17

Nottingham Forest

24 26 6 6 14 34:48 -14
18

Luton Town*

20 25 5 5 15 35:51 -16
19

Burnley

13 26 3 4 19 25:58 -33
20

Sheffield United

13 26 3 4 19 22:66 -44

– Everton 6 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 2 marzo

Newcastle 16:00 Wolverhampton

Tottenham 16:00 Crystal Palace

Nottingham Forest 16:00 Liverpool

Brentford 16:00 Chelsea

Everton 16:00 West Ham

Fulham 16:00 Brighton

Luton 18:30 Aston Villa

Domenica 3 marzo

Burnley 14:00 Bournemouth

Manchester City 16:30 Manchester United

Lunedì 4 marzo

Sheffield United 21:00 Arsenal

Premier League

Manchester City, Guardiola: “Dobbiamo pensare solo a noi stessi. Su Haaland…”

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Mondiale per Club, Guardiola

Il tecnico del Manchester City Pep Guardiola è intervenuto nel corso della conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno odierno contro il Fulham. Di seguito un estratto delle sue parole.

Le parole di Guardiola

“Tiferò United domani contro l’Arsenal? Sono un tifoso del City e l’obiettivo è battere il Fulham. Questo è tutto ciò di cui mi preoccupo.”

È la corsa al titolo più difficile?
“Il livello è lo stesso delle lotte con il Liverpool degli anni scorsi. Entrambe le squadre sono incredibili e sono state incredibili.”

Il Fulham darà fastidio?
“Siete sicuri che sarà facile? Giocano davanti ai loro tifosi, faranno di tutto per batterci, come noi faremo di tutto per batterli.”

La reazione di Haaland alla sostituzione contro i Wolves.
“Ama segnare e creare occasioni da gol come gli altri attaccanti, come tutti gli attaccanti. Da quando è arrivato il suo contributo è magnifico. Cosa si può dire?”

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Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 36° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentaseiesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentaseiesimo turno: Arsenal sul velluto, cinquina City. Scatto salvezza del Forest.

All Eyes On Me

ARSENAL 3-0 BOURNEMOUTH (45′ (rig.) Saka, 70′ Trossard, 97′ Rice)

Gara senza storia all’Emirates dove l’Arsenal si sbarazza facilmente dell’insidioso, quantomeno sulla carta, Bournemouth, reduce da due successi di fila senza incassare reti.

I Gunners, invece, allungano la loro striscia di successi a quota quattro con annesso terzo clean sheet, incrementando ulteriormente la differenza reti, primo parametro da prendere in considerazione in caso di arrivo a pari punti con il Manchester City al termine del campionato. Il dominio dell’undici di Arteta appare evidente sin dalle prime battute, con Travers costretto a superarsi in un paio di occasioni, ma poi principale responsabile dell’assegnazione del calcio di rigore che sblocca il match per un fallo ai danni di Havertz lanciato a rete. Penalty poi trasformato da Saka che fa sei su sei dal dischetto e sedici nel torneo.

Nella ripresa ci pensano Trossard, al terzo centro nelle ultime quattro, e Rice, migliore in campo e a secco dallo scorso 9 marzo, a chiudere definitivamente i giochi tra il 70′ ed il 97′, assicurando all’Arsenal la ventiseiesima vittoria su trentasei match disputati che coincide con il mantenimento della prima posizione in classifica.

Nel prossimo turno i londinesi voleranno ad Old Trafford, mentre le Cherries, al nono ko esterno sui quattordici totali, dicono ufficialmente addio alle proprie chances europee.

MANCHESTER CITY 5-1 WOLVERHAMPTON (12′ (rig.), 35′, 48’pt (rig.), 54′ Haaland, 53′ Hwang Hee-Chan, 85′ J. Alvarez)

Il Manchester City risponde al tris dell’Arsenal con una sonora cinquina rifilata al Wolverhampton, vendicando il 2-1 dell’andata. Fa festa ancora Guardiola che ottiene la vittoria numero 222 in 301 gare da manager dei Citizens in Premier League, nessuno come lui.

Il tecnico spagnolo può ulteriormente sorridere perché sembra poter tornare a contare sulla miglior versione di Haaland, assoluto protagonista del match. Il norvegese cala il suo primo poker in carriera in campionato, dopo le cinque reti siglate in una singola partita contro il Lipsia nella scorsa Champions League ed il Luton nell’attuale FA Cup, con due rigori nel primo tempo, uno splendido stacco aereo sul cross di Rodri sempre nella prima frazione, ed un altrettanto meraviglioso sinistro a giro all’ingresso dell’area di rigore nella ripresa. Con queste quattro marcature l’ex Borussia Dortmund si porta a quota venticinque in classifica marcatori, allungando a più quattro sull’inseguitore più prossimo Palmer.

Gli altri due sussulti della gara portano la firma di Hwang HeeChan, bravo a sfruttare l’incertezza in uscita di Ederson, e di Julian Alvarez che raggiunge la doppia cifra realizzativa in campionato. Nella prossima giornata gli Sky Blues, ancora padroni del loro destino, faranno visita al Fulham, mentre i Wolves, al terzo stop nelle ultime quattro, ospiteranno il Crystal Palace.

LIVERPOOL 4-2 TOTTENHAM (16′ Salah, 45′ Robertson, 50′ Gakpo, 59′ Elliott, 72′ Richarlison, 77′ Son)

Dopo un aprile piuttosto cupo che ha visto sfumare sia l’obiettivo Europa League che il primo posto in campionato il Liverpool torna a sorridere con un pirotecnico 4-2 rifilato al Tottenham ad Anfield.

I Reds dominano letteralmente i primi sessanta minuti di gioco producendo un enorme quantità di occasioni concretizzandone quattro. A sbloccare il punteggio ci pensa il solito Salah, che torna a segnare su azione in campionato dopo più di un mese, bravo a finalizzare di testa l’assist di Gakpo, mentre il raddoppio è ad opera di Robertson, secondo centro consecutivo, che raccoglie la corta respinta di Vicario sul tentativo ravvicinato dell’attaccante egiziano.

Tra il 50′ ed il 59′ arrivano altri due gol: Gakpo mangia in testa a Romero sul cross di Elliott e fa 3-0, il classe 2003, invece, smarcato ancora da Salah, si inventa un pregevole mancino dalla distanza che si infila all’incrocio dei pali. Con questo assist l’ex Roma diventa il primo calciatore nella storia della Premier a mettere a referto una doppia-doppia in termini di gol ed assist per tre stagioni consecutive.

La reazione d’orgoglio degli Spurs si concretizza negli ultimi venti minuti con Richarlison, che ritrova la rete dopo due mesi, ed il solito Son, che nel finale rischia seriamente di riaprirla sfiorando il 4-3.

La formazione di Klopp blinda, così, il terzo posto prima della trasferta al Villa Park, mentre i ragazzi di Postecoglou, al quarto ko consecutivo, vedono allontanarsi sempre di più l’obiettivo Champions League.

BRIGHTON 1-0 ASTON VILLA (87′ Joao Pedro)

Il Brighton centra un successo che mancava dal 10 marzo in campionato contro il Nottingham, anche in quel caso per 1-0, superando meritatamente un Aston Villa visibilmente scosso dal 2-4 incassato nell’andata delle semifinali di Conference League per mano dell’Olympiacos.

I Seagulls tambureggiano già dai primi minuti con un Adingra davvero incontenibile che prima impensierisce Olsen, e poi smarca Gross a tu per tu con il portiere svedese che riesce ad ipnotizzarlo, ma la stoccata vincente sembra mancare, come troppe volte è capitato in questa stagione.

Stoccata che sembra arrivare a metà ripresa proprio con il centrocampista tedesco che vede, però, annullata la propria rete per un millimetrico fuorigioco sul cross teso di Joao Pedro. Discorso analogo per quanto riguarda il capitano dei Villans McGinn, reo di trovarsi di poco oltre rispetto a Dunk sul tocco di Bailey.

Alla fine l’undici di De Zerbi riesce a passare con il rigore provocato da un fallo di Konsa sull’imprendibile Adingra e ribadito in porta da Joao Pedro, a secco dal 3 febbraio anche per via dell’infortunio patito, dopo la prima respinta di Olsen.

I tre punti, probabilmente, non serviranno al Brighton per tornare in Europa, ma rappresentano comunque una boccata d’ossigeno considerando anche gli ultimi impegni da affrontare con Newcastle, Chelsea e Manchester United. La sconfitta non complica più di tanto, invece, la situazione di classifica della squadra di Emery, ancora a +7 con una partita in più sul quinto posto, a cui basterà una vittoria nelle ultime due per tornare a competere nella più importante competizione continentale.

BURNLEY 1-4 NEWCASTLE (19′ Wilson, 35′ Longstaff, 40′ B. Guimaraes, 55′ Isak, 86′ O’Shea)

Quarto successo nelle ultime cinque con annessi quattordici gol all’attivo per il Newcastle che si conferma il quarto attacco del campionato e rafforza il proprio status di contendente all’Europa.

Tutto troppo facile a Turf Moor per i Magpies che, nonostante concedano una buona opportunità a Bruun Larsen in apertura, chiudono i giochi già nel primo tempo. Apre le danze il tap-in di Wilson che ribadisce in porta la corta respinta di Muric sul destro di Isak, prosegue Longstaff, settimo centro stagionale, che tramuta in gol il cross arretrato di Murphy e sublima il tutto Bruno Guimaraes, terzo acuto nelle ultime cinque, bravo a piazzare sul primo palo l’assist di Gordon.

Ad inizio ripresa, dopo un calcio di rigore fallito, arriva anche lo 0-4 di Isak che si porta a quota venti in classifica marcatori, insidiando il secondo posto occupato da Palmer. L’1-4 di O’Shea nel finale serve solo per le statistiche.

Il Burnley, infatti, vede ampliarsi a cinque punti il distacco dal quartultimo posto e, di conseguenza, incombere su di sé lo spettro della retrocessione, mentre i ragazzi di Howe scopriranno il loro futuro tra due settimane.

CHELSEA 5-0 WEST HAM (15′ Palmer, 30′ Gallagher, 36′ Madueke, 48′, 80′ Jackson)

Il Chelsea vuole crederci fino in fondo: dopo aver sconfitto il Tottenham nella gara di recupero di giovedì la squadra di Pochettino vince, anzi stravince, un altro derby, questa volta contro il West Ham.

Incontenibili i Blues, guidati dal solito Cole Palmer che sblocca il risultato con un piattone mancino potente e preciso da centro area imprendibile per Areola, toccando quota ventuno gol in campionato, e da capitan Gallagher, tre centri e due assist nell’ultimo mese, che lascia impietrito il portiere francese con un ammirevole destro al volo con palla a scendere.

Madueke, anche per lui tre reti nell’ultimo mese, chiude i giochi già al 36′ correggendo in porta l’incornata di Thiago Silva sul corner calciato da Mudryk. Nel secondo tempo trova la gloria anche Nicolas Jackson, a cui la  marcatura doppia gli mancava dalla tripletta al Tottenham dello scorso 6 novembre, che porta le segnature dei padroni di casa a cinque e le proprie a tredici. Per il West Ham ci prova solamente Bowen, costretto ad arrendersi alla sfortuna considerate le tre traverse colpite.

Finale di campionato che si preannuncia incandescente per i blu di Londra, al contrario degli Hammers, le cui vittorie nel 2024 in campionato restano sempre tre a fronte dei diciassette match disputati, i cui gol incassati sono arrivati ad essere addirittura settanta e la cui separazione da Moyes a fine stagione appare inevitabile.

CRYSTAL PALACE 4-0 MANCHESTER UNITED (12′, 66′ Olise, 40′ Mateta, 58′ Mitchell)

Clamoroso e roboante 4-0 a Selhurst Park del Crystal Palace ai danni di un Manchester United praticamente mai sceso in campo.

Il monday night del 36° turno consacra il talento di Michael Olise che con due gol, uno più bello dell’altro, si conferma l’assoluta stella delle Eagles, oltre che un calciatore destinato a palcoscenici decisamente importanti. Sono nove i centri in campionato in appena diciassette presenze (causa infortunio) per il classe 2001 che già in estate potrebbe approdare in un top team.

Ad arrotondare il risultato ci pensano Mitchell, bravo a sfruttare una palla vagante da piazzato, e Mateta, alla quinta rete nelle ultime quattro, che si inventa un coast to coast figlio del suo grande periodo di forma.

La squadra di Ten Hag si fa viva dalle parti di Henderson solamente al quarto d’ora della ripresa con la rete annullata per fuorigioco a Casemiro, davvero troppo poco per una squadra in lotta per un posto in Europa, ora scivolata addirittura in ottava posizione.

Quarto successo nelle ultime cinque per i ragazzi di Glasner che stanno chiudendo alla grande la stagione, mentre per i Red Devils si fa sempre più dura.

BRENTFORD 0-0 FULHAM

Partita avara di emozioni al Brentford Community Stadium tra Brentford e Fulham, due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato.

Nell’altro derby di Londra di giornata le occasioni si condensano quasi tutte nel primo tempo, una per parte: prima Iwobi calcia di poco alto dal limite dell’area e poi Mbeumo colpisce la traversa sugli sviluppi di un’interessante ripartenza da lui condotta. Nella ripresa c’è spazio solamente per la buona opportunità sciupata da posizione favorevole da Raul Jimenez che non riesce a trovare il proprio primo gol nel 2024.

Quarto pareggio nelle ultime sette per le Bees, dunque, mentre è il secondo consecutivo per i Cottagers che restano in tredicesima posizione.

LUTON 1-1 EVERTON (24′ (rig.) Calvert-Lewin, 31′ Adebayo)

Termina in pareggio la gara di apertura della 36° giornata a Kenilworth Road tra Luton ed Everton.

I Toffees partono meglio creando i presupposti per il vantaggio già nei primi dieci minuti di gara con McNeil e Garner poco lucidi nei pressi della porta avversaria. Vantaggio che si concretizza al 24′ con il rigore assegnato dopo revisione al Var da Robinson per una vistosa trattenuta di Mengi ai danni di Branthwaite e trasformato da CalvertLewin, al quarto centro nelle ultime cinque.

Gli Hatters riescono a reagire immediatamente ed a pervenire al pareggio dopo appena sette minuti con il rientrante Adebayo, assente dal 10 febbraio, che addomestica di petto lo spiovente di Sambi Lokonga e scarica in porta un mancino che non lascia scampo a Pickford.

Nella ripresa la squadra di Edwards ci prova, specie nel recupero, prima con Berry e poi con l’ex di turno Barkley, ma anche per via di un pizzico di sfortuna non riesce a portare a casa l’intera posta.

Con questo pari il Luton resta in vita, ma la distanza dal Nottingham quartultimo è ora di tre punti e la salvezza si fa sempre più complicata, mentre l’Everton, assicuratosi già un posto nel prossimo campionato, ottiene il quarto risultato utile consecutivo.

SHEFFIELD UNITED 1-3 NOTTINGHAM FOREST (17′ (rig.) Brereton Diaz, 27′, 65′ Hudson-Odoi, 51′ Yates)

Vittoria di capitale importanza, la prima fuori casa nel 2024, per il Nottingham Forest sul campo del già retrocesso Sheffield United che vale l’allungo a +3 sulla zona rossa.

Le Blades passano al 17′ con il rigore guadagnato e trasformato da Brereton Diaz, ma la squadra di Espirito Santo risponde dopo appena dieci minuti con un favoloso gol di HudsonOdoi che butta giù la porta con un interno destro da fuori area imprendibile per Foderingham.

Il Forest la vince nella ripresa grazie alla prima rete in carriera di Yates in Premier League e al secondo acuto di giornata di HudsonOdoi alla prima doppietta in carriera nel massimo campionato inglese che assicura ai suoi un buon margine di vantaggio sul Luton a due giornate dal termine.

Il Nottingham sarà chiamato a sfruttare questo vantaggio contro Chelsea e Burnley.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal

83 36 26 5 5 88:28 +60
2 Manchester City* 82 35 25 7 3 87:33 +54
3

Liverpool

78 36 23 9 4 81:38 +43
4

Aston Villa

67 36 20 7 9 73:53 +20
5

Tottenham*

60 35 18 6 11 69:58 +11
6

Newcastle*

56 35 17 5 13 78:56 +22
7

Chelsea*

54 35 15 9 11 70:59 +11
8

Manchester United*

54 35 16 6 13 52:55  -3
9 West Ham 49 36 13 10 13 56:70 -14
10 Bournemouth 48 36 13 9 14 52:63 -11
11 Brighton* 47 35 12 11 12 53:57 -4
12

Wolverhampton

46 36 13 7 16 49:60 -11
13

Fulham

44 36 12 8 16 51:55 -4
14

Crystal Palace

43 36 11 10 15 49:57 -8
15

Everton

37 36 12 9 15 38:49 -11
16

Brentford

36 36 9 9 18 52:60 -8
17

Nottingham Forest

29 36 8 9 19 45:63 -18
18

Luton Town

26 36 6 8 22 49:78 -29
19

Burnley

24 36 5 9 22 39:74 -35
20

Sheffield United

16 36 3 7 26 35:100 -65

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 11 maggio

Fulham 13:30 Manchester City

Everton 16:00 Sheffield United

West Ham 16:00 Luton

Bournemouth 16:00 Brentford

Wolverhampton 16:00 Crystal Palace

Tottenham 16:00 Burnley

Newcastle 16:00 Brighton

Nottingham Forest 18:30 Chelsea

Domenica 12 maggio

Manchester United 17:30 Arsenal

Lunedì 13 maggio

Aston Villa 21:00 Liverpool

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Premier League

Manchester United, si riparte da Hojlund per il futuro

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Premier League, Hojlund ai tempi dell'Atalanta

Il Manchester United lavora sodo per tornare sul tetto d’Europa

Chi non ricorda i tempi della squadra guidata da un certo Sir Alex? I campioni che hanno calcato l’Old Trafford sono molti ma nell’era post-Ferguson qualcosa sembra essersi interrotto. Dopo i ventisette anni d’amore l’erede fu David Moyes che, però, durò molto poco nonostante la Supercoppa vinta. Dal 2013 sono solo sei i trofei conquistati dai Red Devils, pochi per un club glorioso come questo. La finale contro i cugini del Manchester City può dare la svolta e può aprire una piccola speranza in ottica futura. In estate è stato acquistato Rasmus Hojlund per 74 milioni di euro.

L’attaccante nato a Copenaghen si è inserito molto bene nella squadra inglese riuscendo a non sentire più di tanto l’impatto con la Premier League. Il contratto scade nel 2028 ma è inserita una clausola di opzione per il rinnovo fino al 2029. In trentotto partite ha segnato 14 gol e dispensato 2 assist, il tutto a 21 anni. Il Manchester United ripartirà proprio da lui con la consapevolezza di aver preso un ipotetico crack per il futuro, con la speranza di tornare sul tetto d’Inghilterra – prima – e d’Europa per tornare ad essere grandi come un tempo.

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