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Il punto sulla Premier League: promossi e bocciati del campionato più bello del mondo
Premier League – Da oltre trent’anni il Manchester City vive un’ascesa inarrestabile: solo per ricordare gli ultimi trofei, il team di Pep Guardiola ha conquistato il tetto del mondo il 22 dicembre 2023 trionfando nel Mondiale per Club, dopo aver vinto la Supercoppa Europea ai rigori contro gli spagnoli del Siviglia. Il club è diventato una forza dominante nel calcio inglese e internazionale.
In Premier, nel momento in cui scriviamo il Liverpool è avanti, ma bisogna ricordare che la squadra di Guardiola è stata falcidiata da infortuni quest’anno in alcuni tra i suoi uomini più importanti (il capocannoniere Haaland, il rientrante De Bruyne e Doku). Certo Julian Alvarez e Foden sono sostituti di livello, ma non sono una macchina da gol come il norvegese. Secondo le dichiarazioni di Pep Guardiola a Sportitalia.com il giovane, ex Borussia Dortmund, che ha stracciato tutti i record negli ultimi anni, dovrebbe rientrare entro febbraio. Erling Haaland è diventato rapidamente uno dei talenti emergenti nel mondo del calcio.
Il giovane attaccante norvegese, noto per la sua potenza fisica, velocità e prolificità nel segnare gol, ha dimostrato il suo valore dapprima nel campionato tedesco. La sua combinazione di abilità tecniche e istinto per il gol si integra perfettamente nello stile di gioco basato sul possesso palla del City.
Nelle ultime 5 partite il City ha comunque messo a segno 17 gol e l’ultima sconfitta risale al 6 dicembre con il sorprendente Aston Villa di Unai Emery, oggi in piena lotta per un posto in Champions League. Il match vinto al cardiopalma contro il Newcastle non ha fatto altro che aumentare la fiducia e la consapevolezza della squadra, se ancora ce ne fosse stato bisogno.
Anche i bookmakers e le migliori app per scommesse sportive danno favoriti i Citizens per il 2024 sia per la vittoria in Premier League (sarebbe la decima) che in Champions League. Dopo il triplete dello scorso anno, Pep Guardiola è stato premiato dalla FIFA come miglior allenatore del 2023, battendo la concorrenza degli Italiani Luciano Spalletti (che è riuscito nell’ impresa di riportare la vittoria dello scudetto a Napoli dopo 33 anni) e Simone Inzaghi (l’altro finalista di Champions con l’Inter).
I rivali del Liverpool non perdono da 10 giornate
Il Liverpool, formidabile avversario dei Citizens, sulla carta ha un calendario più impegnativo: vedremo se gli uomini di Klopp saranno capaci di mantenere il loro vantaggio e il loro impressionante ruolino di marcia che non li vede perdere da 10 giornate. La vera sorpresa della Premier può davvero essere l’Aston Villa, che a metà campionato è ancora lì con il terzo miglior attacco e la quarta miglior difesa. L’Arsenal ha subito un calo abbastanza drastico, perdendo tanti punti negli scontri al vertice, con le sconfitte con Aston Villa e West Ham e il pareggio contro il Liverpool. Di rilievo la vittoria a novembre contro il Newcastle con i gol di Bukayo Saka e Gabriel Martinelli. A pari punti il Tottenham trainato dai gol di Son al quale si è appena aggiunto un rinforzo del nuovo acquisto proveniente dalla serie A, Dragusin. In questa stagione gli “Spurs” hanno vinto due delle cinque “stracittadine” nel girone di andata, contro Fulham e Crystal Palace e si apprestano a sfidare i campioni in carica del City. Il Chelsea dal canto suo è nono per ora, a ben nove punti dal quarto posto, con una differenza reti di +4, a pari punti con il Brighton di De Zerbi (che ha mostrato sprazzi di grande calcio), un punto dall’altra squadra di Manchester, lo United di Hojlund e Fernandes.
La lotta per la retrocessione: le neopromosse non decollano
In zona retrocessione, la penalizzazione di 10 punti inflitta all’Everton ha portato i Toffies a dover lottare duramente per la salvezza, ma il club di Liverpool è riuscito a recuperare i punti e mantenersi fuori dalla zona calda. Gli ultimi posti sono occupati dal Luton Town, dal Burnley e dallo Sheffield United e il rendimento discontinuo delle tre neopromosse ha permesso a squadre come Fulham, Nottingham Forrest e Brentford di avere un buon vantaggio sulla zona retrocessione.

Prizren,Kosovo – november 19,2016: premier league teams liverpool,manchester city,chelsea,manchester united and arsenal
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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