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Andreazzoli: “Manca una punta alla squadra”
Alla vigilia dello scontro salvezza Verona-Empoli, Andreazzoli è intervenuto in conferenza stampa. I temi trattati riguardano la delicata sfida di domani, il mercato e gli infortunati.
La conferenza di Andreazzoli
Come stanno Fazzini e Bereszyński?
“Stanno bene, hanno recuperato tutti e due. Sono pronti”.
E Zurkowski?
“Tutti quelli che vengono convocati possono partire titolari. Non c’è nessuna controindicazione nei suoi confronti. Noi lo conosciamo e lui conosce noi. Ha mostrato grande entusiasmo nel tornare a casa. Zurko sta bene. È rientrato in famiglia. Il suo è un inserimento dolce e non traumatico”.

Come ha visto Baldanzi col Milan?
“Sarebbe stato un comportamento inusuale per lui essere al 100% nell’ultima gara col Milan, non era possibile. Noi facciamo valutazioni anche a lunga scadenza. Tommaso ha bisogno di tempo per tornare quello che noi conosciamo, è normale. Ha messo molto impegno in quello che ha fatto e questo ci accontenta sempre”.
Qual è il vero Cancellieri secondo lei?
“Ha dimostrato di non avere ancora tutta questa continuità, ma anche di avere grandi doti. Noi siamo a disposizione. Lui ha molto da dare e ce lo deve dare con continuità. Sta a lui. Il discorso vale per tutti. Se si vuole essere calciatori degni di questa categoria coi fatti e non solo con le parole“.
Che gara si aspetta col Verona?
“Guardando la classifica ti fai un’immagine che non è corretta sui gialloblù. Bisogna guardare le partite. Contro chi giocano e come giocano. Quanto sono propositivi. Quanto hanno a disposizione pur facendo un po’ di mercato in uscita. Il Verona è una squadra importante e la classifica non rispecchia sempre i valori. Credo che neanche la nostra classifica rispecchi quanto la nostra squadra ha prodotto finora”.
Il mercato
Il mister Andreazzoli ha concluso l’intervista rispondendo ad alcune domande sul mercato dell’Empoli:
Come si vivono questi giorni di calcio giocato col mercato aperto?
“È fastidioso. Quella di Gennaio è una finestra esageratamente lunga. Qualche situazione da gestire c’è in tutte le squadre. Preferirei essere al primo di Febbraio, ma la situazione è questa e dobbiamo farci i conti senza lasciarci influenzare. cercando di limitare i disagi. Se questa finestra non ci fosse però per me sarebbe meglio“.
Le manca una punta per il 4-3-1-2?
“Manca alla nostra rosa, non a me. È chiaro che quando fai il computo delle caratteristiche che hai a disposizione sarebbe opportuno averne di diverso tipo. Qualcosa manca sotto questo aspetto, lo sappiamo e penso che non ci sia nessuno meglio di Accardi per rimediare o quantomeno tentare di farlo. Se ci sarà la possibilità di farlo, allora lo faremo. Sono problemi che riguardano lui e non me, per fortuna (sorride, ndr)”.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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