Serie A
Lazio-Roma: le ultimissime
Dopo la sconfitta di ieri sera a Cagliari subita dall’Inter di Luciano Spalletti, il derby di stasera assume ulteriore importanza per la corsa all’Europa che conta. I giallorossi attualmente sono a tre lunghezze dai nerazzuri e con una possibile vittoria di stasera si troverebbero a pari punti. Per i biancocelesti invece, potrebbe essere l’ultima chiamata per rimettersi sulla scia proprio per la corsa alla Champions League.
Derby numero 172 quello di stasera, gli uomini di Simone Inzaghi attualmente sesti a 38 punti, con una partita in meno, a meno sette dal quarto posto dove attualmente si trova il Milan di Gennaro Gattuso. I giallorossi di Eusebio Di Francesco invece, con la vittoria all’ultimo respiro contro il Frosinone, sono a meno uno dai rossoneri e a meno tre dai nerazzuri.
Nelle ultime ore i biancocelesti hanno svolto la rifinitura, saltata da Ciro Immobile a causa del problema alla coscia, sarà convocato ugualmente per la partita, ma con molta probabilità andrà in panchina. Infatti il mister biancoceleste con il forfait del bomber napoletano è pronto a schierare Correa al fianco di Caiçedo.
I giallorossi invece con il recupero lampo di Kostas Manolas, dovrebbero scendere in campo con la formazione tipo. Con un certezza in più rispetto al derby di andata Nicolò Zaniolo, pronto a scendere in campo sull’out di destra. Sarà anche la partita in cui Edin Dzeko dovrà trovare il primo gol in campionato all’Olimpico.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos; Acerbi; Radu; Romulo; Parolo; Lucas Leiva; Milinkovic-Savic; Lulic; Correa; Caiçedo
ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi; Manolas; Fazio; Kalarov; Cristante; De Rossi; Lo.Pellegrini; Zaniolo; Dzeko; El Shaarawy
Serie A
Sassuolo, Ballardini: “Brutta prestazione con il Lecce, ora c’è voglia di riscatto”
Il mister del Sassuolo Davide Ballardini ha parlato ai microfoni del club emiliano visto che il club è in ritiro dopo la brutta prestazione di Lecce.
Sassuolo, le parole di Ballardini
Di seguito le parole dell’allenatore del Sassuolo, ex Genoa, Davide Ballardini rilasciate ai microfoni del club emiliano in vista del match contro la Fiorentina , visto che oggi non è prevista nessuna conferenza stampa perchè il club è in ritiro dopo la brutta prestazione di Lecce:
“Dopo questi giorni di ritiro la squadra credo stia bene perché tutti abbiamo una gran voglia di fare una buona partita dopo la brutta, la bruttissima partita che abbiamo fatto contro il Lecce ma dopo la sconfitta contro il Lecce c’era poco da dire perché davvero è stata una brutta prestazione”.
“Probabilmente la tensione ci ha davvero bloccato molto e quindi non c’era molto da dire. Abbiamo visto la partita, gli errori che abbiamo commesso, i tanti errori che abbiamo commesso, e quindi cerchiamo di fare meglio.
È chiaro che è straordinariamente importante la prestazione che andremo a fare perché bisogna davvero fare una grande partita, perché giochiamo contro una grande squadra e quindi per noi sarà di straordinaria importanza fare una buona partita”.
“Ci aspettiamo la solita Fiorentina anche perché hanno una rosa talmente talmente importante che loro hanno 24-25 titolari, sono giocatori di di altissimo livello e quindi che giochi un 11 o che giochi un altro 11 per loro poco cambia.
Ho detto una grande prestazione, un grande atteggiamento, lo spirito di squadra che la squadra deve avere, servirà tutto questo.
Assenti? Ad oggi noi abbiamo Laurienté che è squalificato, Lipani che adesso deve fare degli esami perché non sta bene e poi il dubbio può essere Thorstvedt che oggi riposa e vediamo domani come sta, ma ad oggi i dubbi sono questi
Serie A
Esclusiva CS, incontro Giuntoli-Elkann: la ricostruzione
Settimana scorsa è andato in scena un incontro fra il direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli e l’amministratore di Exor, John Elkann.
Juventus, la ricostruzione del bilaterale
Stando a quanto appreso dalla nostra redazione, settimana scorsa sarebbe andato in scena un incontro fra il direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli e l’amministratore del Gruppo Exor John Elkann.
Un summit propedeutico a preparare la prossima stagione, dato che quella attuale (se si eccettua la finale di Coppa Italia da disputare a Roma contro l’Atalanta) sta volgendo al termine senza sussulti.
La Juventus è alla ricerca dell’agognato connubio virtuoso fra sostenibilità economica (diktat della nuova proprietà) e risultati sportivi, con Giuntoli che avrebbe confermato ad Elkann la propria volontà di passare tramite Thiago Motta per costruire una squadra nuova, giovane e competitiva.
Giuntoli, che fai con Allegri?
Il sogno della dirigenza bianconera rimane Zidane, ma l’arrivo del francese a Torino è virtualmente impossibile. L’ex-Real Madrid è molto vicino al Bayern Monaco e non si sposerebbe con la progettualità che il nuovo board juventino ha in mente, il quale per tornare in sella chiede espressamente un instant team.
Più defilato Antonio Conte, nome caldeggiato dalla corrente interna capeggiata da Francesco Calvo, che rischia di dover rimandare ancora una volta il ritorno in Italia dato che anche il Milan sembrerebbe aver scelto un altro allenatore per il nuovo corso in luogo del leccese: ovvero lo spagnolo Julien Lopetegui.
E Allegri? In tutto ciò il tecnico labronico non ci sta di certo ad aver fatto da traghettatore. Max sa che la scelta di mandarlo via sarebbe politica e non legata ai risultati, dato che se si giudicasse soltanto in base a quelli non ci sarebbero dubbi sul fatto che meriti di continuare ad allenare la Juventus.
Se Giuntoli è davvero intenzionato ad affidare la rivoluzione tecnica a Motta (per lui pronto un biennale con opzione per un terzo anno) allora dovrà esonerare Allegri. Tutt’al più armarsi di pazienza e trovare una soluzione diplomatica con il livornese, che tradotto significa riconoscergli una lauta buonuscita.
Serie A
Lazio-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Lazio-Hellas Verona è il Saturday Night della 34esima giornata di Serie A. Scaligeri per la salvezza, capitolini per l’Europa.
La Lazio esce dalla Coppa Italia senza la finale (prevedibile) ma orgogliosa di una prestazione (e questo non era facilmente preventivabile) in cui ha spaventato la Juventus e messo seriamente in discussione i favori del pronostico.
Tudor è riuscito a entrare nella testa dei giocatori in poco tempo. Complice anche il rigetto verso i dettami di Sarri, le cui dimissioni hanno avuto l’effetto di eliminare ogni forma di alibi dallo spogliatoio. Parimenti a quanto successo nell’altra sponda della Capitale, quella giallorossa, nell’ambito dell’avvicendamento De Rossi-Mourinho.
Tudor ci sta mettendo del suo e questa Lazio può legittimamente ambire ai preliminari di Conference League. Complice anche le stagioni, ampiamente sotto le aspettative, di Fiorentina e Napoli. Il Verona è un avversario certamente ostico, ma la logica impone di aspettarsi i biancocelesti uscire dal campo vittoriosi.
I gialloblu non possono certamente dirsi fuori dalle sabbie mobili, sebbene il discorso salvezza sembri riguardare esclusivamente Udinese, Frosinone e Sassuolo ma in caso di risultato positivo sul prato verde dell’Olimpico potrebbero dirsi virtualmente salvi.
A quattro giornate dal termine, incrementare (anche solo di un punto) il vantaggio sulla terzultima in classifica (attualmente i friulani con 28 punti, che dò già per sconfitti al Dall’Ara) rappresenterebbe quasi un’ipoteca sulla permanenza in Serie A. Lazio-Hellas Verona ci dirà tanto su quante e quali siano le ambizioni europee dei padroni di casa e se effettivamente gli ospiti vanno considerati già fuori dalla bagarre per non retrocedere.
Lazio-Hellas Verona, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Casale; Isaksen, Guendouzi, Kamada, Marusic; Felipe Anderson, Luis Alberto; Castellanos. Allenatore: Igor Tudor.
VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola, Magnani, Cabal; Folorunsho, Serdar; Lazovic, Mitrovic, Noslin; Swiderski. Allenatore: Marco Baroni.
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