Serie A
Inzaghi contro il suo passato per la vetta
Domenica sera alle ore 20.45, Simone Inzaghi si troverà di fronte il suo passato da calciatore ed ex allenatore. Con la Lazio ha condiviso otto stagioni sul campo.
Simone Inzaghi ha poi guidato la Primavera per due stagioni e successivamente la prima squadra dal 2016 al 2021. Questo incontro è intriso di emozioni per il tecnico neroazzurro.
Nei quattro incontri contro la Lazio, il bilancio di Inzaghi è equilibrato, con due vittorie e due sconfitte, con 6 gol fatti e otto subiti. Nell’ultimo incontro del 30 aprile, l’Inter ha battuto la Lazio con un risultato di 3-1.
Indice
La probabile formazione
Il tecnico dell’Inter dovrà affrontare alcune pesanti defezioni, con De Vrji e Dumfries fuori per infortunio, mentre Pavard è in fase di recupero. Tuttavia, l’assenza del francese non sembra preoccupare il tecnico piacentino, viste le ultime convincenti prestazioni del giovane Bisseck.
La probabile formazione dovrebbe vedere Sommer tra i pali, con il terzetto difensivo Bisseck-Acerbi-Bastoni. Sulle fasce, confermati Dimarco e Darmian, mentre a centrocampo vanno verso la conferma Barella-Calhanoglu- Mkhitaryan, con Frattesi ancora in panchina. In attacco nessun dubbio sulla coppia Thuram-Lautaro.
L’importanza della partita
La sfida tra Inter e Lazio assume un’importanza fondamentale, specialmente considerando il risultato della Juventus. Una vittoria darebbe un importante segnale al campionato, soprattutto dopo le convincenti vittorie in trasferta contro l’Atalanta e il Napoli, il pareggio in casa della Juventus e la vittoria casalinga con l’Udinese.
L’incontro concluderà questo tour de force in campionato. Nelle ultime due sfide di dicembre dovrà affrontare il Lecce a San Siro e il Genoa in trasferta. Successivamente, si riprenderà in casa con il Verona il 6 gennaio, seguita dall’ostica trasferta di Monza.
La delicata sfida di mercoledì
Oltre alla delicata sfida di Roma, l’Inter mercoledì sera dovrà vedersela con una delle sorprese di quest’anno, il Bologna dell’ex Thiago Motta. Lo stesso Bologna che già il 10 ottobre ha strappato un importante pareggio dopo il doppio svantaggio iniziale. Inzaghi si appresta a guidare l’Inter in un doppio impegno che potrebbe delineare il destino della stagione nerazzurra.
Focus
Juventus-Salernitana 1-1, le pagelle
JUVENTUS – SALERNITANA 1-1
Nella partita che avrebbe potuto portare la qualificazione matematica in Champions League si è palesemente confermato che molti giocatori della Juventus non meritano di stare dove stanno!
Le pagelle di Juventus-Salernitana 1-1
SZCZESNY 6: Sul goal preso ha provato a compiere il miracolo ma non ci è riuscito. Per il resto della partita è stato attento.
GATTI 6: Usa le maniere forti agonistiche, quelle che nel calcio si vedono spesso. Nel secondo tempo si propone anche in avanti per provare a dare supporto.
BREMER 6: Unico giocatore che nel primo tempo ci ha messo impegno sfiorando anche il goal dalla distanza. Nel secondo tempo si vede in alcuni tratti come attaccante aggiunto.
RUGANI 5: Poco preciso! (dal 77′ YILDIZ 6: Dribbla, tira, crossa, con lui cambia sempre qualcosa).
CAMBIASO 6: Corre molto, colpisce un palo, cambia spesso posizione e cerca di darsi da fare.
MCKENNIE 5: Si vede che non ne ha più, stremato, si lascia saltare spesso dagli avversari. (dal 46′ MIRETTI 6: Corre ed ha voglia, colpisce una traversa, va ancora vicino al goal con un tiro da fuori).
LOCATELLI 5: Lui il regista di centrocampo non lo può fare alla Juventus, quel ruolo non fa per lui, lento! Mezzo punto in più solo per la deviazione di tacco che consente il pareggio!
RABIOT 6: Colpa sua sul goal della Salernitana lasciando libero Pierozzi di colpire di testa. Poca roba durante la partita ma merito suo per il pareggio mettendoci la zampata per l’1-1.
KOSTIC 4.5: Involuzione di quel giocatore che ci ha abituato a tanti cross correndo su e giù per la fascia. In questa partita ha solamente confermato la sua stagione, insufficiente! (dal 46′ ILING JUNIOR 5: Si impegna ma non basta e non incide, serve molto di più a questa Juventus).
KEAN 4: Assente, fantasma, non tocca mai una palla utile! (dal 46′ CHIESA 6.5: Con lui in campo cambia la solfa, dribbla, gioca per la squadra, si impegna. Il suo contributo sarà fondamentale per la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta).
VLAHOVIC 5.5: Colpisce una traversa da subito e lotta tantissimo per la squadra, poi prende un cartellino giallo forse non giusto e si innervosisce portandolo a spegnersi in campo. (dal 77′ MILIK 6.5: Sfiora il goal di testa costringendo il portiere avversario a compiere un miracolo, dà peso in avanti e ci mette impegno).
ALLEGRI 6: Chiunque può dire la qualunque sulle scelte, su qualsiasi cosa, ma per battere questa Salernitana non serve avere chissà che cosa in campo. Colpa sua? Probabilmente si ma questa è la dimostrazione che in campo ci vanno i giocatori e di certo tanti di questi non meritano la maglia che indossano. Allegri sta finendo la sua storia con la Juventus ma ai giocatori non interessa qualificarsi in Champions League vincendo contro una squadra già retrocessa? La società dov’è? Mistero…
Serie A
Atalanta-Roma: le formazioni ufficiali
Ecco le scelte di Daniele De Rossi e Gian Piero Gasperini per il big match tra Atalanta e Roma delle 20:45, valido per la trentaseiesima giornata di Serie A.
Tutto pronto al Gewiss Stadium, dove alle 20:45 scenderanno in campo Atalanta e Roma, trentaseiesimo turno di Serie A. I ragazzi di Gasperini volano sulle ali dell’entusiasmo dopo l’approdo alla finale di Europa League, e vogliono superare in classifica proprio i giallorossi. Gli uomini di De Rossi non vogliono fallire questo scontro diretto importantissimo per la corsa Champions League.
Queste le formazioni ufficiali di Atalanta-Roma:
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Hien, Djimsiti; Hateboer, Koopmeiners, Ederson, Ruggeri; Pasalic; De Ketelaere, Scamacca. All.: Gasperini
Roma (4-3-3): Svilar; Kristensen, Mancini, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy. All.: De Rossi
Serie A
Torino, sincerità Juric: “L’abbiamo rubata…”
Il Torino vince al Bentegodi contro l’Hellas Verona: un 2-1 in rimonta che tiene vive le speranze granata di tornare in Europa.
Il Torino vince ma non convince.
Il primo ad ammetterlo è il tecnico granata Juric che a DAZN nell’immediato dopo gara ha dichiarato: “Per la prima volta da quando sono a Torino, l’abbiamo rubata. Ce ne sono state tante in cui ho recriminato dopo avendo fatto più degli avversari, mentre oggi non abbiamo fatto bene. Abbiamo avuto slancio nel finale e bravi i ragazzi entrati dalla panchina, ma la prestazione è stata negativa”.
Proverete il rush finale nelle prossime gare? “Sono stati tre anni ottimi, sempre nella parte sinistra della classifica ereditando una squadra che lottava per la salvezza. Tre anni molto intensi e vorrei che si finisse bene, con lo spirito di questa partita”
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