Champions League
Inzaghi in conferenza: in ballo il primo posto
Simone Inzaghi ha parlato alla vigilia di Inter-Real Sociedad. Domani al Meazza arrivano gli spagnoli, qualificazione acquisita, in ballo il primo posto del girone D.
Le parole di Inzaghi sulla partita e sulla squadra in generale:
Che partita si aspetta Inzaghi?
“Una partita difficile, contro un avversario di qualità. Affrontiamo una squadra di assoluto valore, che non cambia se gioca in casa o fuori. Ci vorrà un’Inter importante per fare risultato“.
Domani ci sarà turnover?
“Come sempre cambierò qualcosa, al momento abbiamo qualche difficoltà nelle rotazioni, ci sono giocatori importanti fuori. Non parlerei di turnover, ma di qualche cambiamento. A Lisbona sapevo che i ragazzi avrebbero risposto bene e potevamo permetterci qualche cambio in più”.
“Vorremmo passare da primi in classifica, ci darebbe tanta fiducia, e magari un sorteggio più soft“.
Quanto sarà importante un certo approccio?
“Sarà importante essere bravi in entrambe le fasi. Loro ti pressano e giocano con grande tecnica, hanno principi dello stesso allenatore da anni”.
Come mai più cambi in Champions che in campionato?
“In base a ciò che vedo nella squadra in allenamento. Siamo stati bravi fin ora, noi e la Real Sociedad, loro vengono addirittura dalla quarta urna. Siamo stati bravi a rendere il sorteggio più semplice di quanto sembra”.
“Fa piacere aver fatto bene fino ad ora, ma il calcio va veloce e domani abbiamo un test molto impegnativo. La squadra sa cosa vuol dire arrivare primi”.
Stai per diventare sesto allenatore dell’Inter per presenze. Ti piacerebbe un ciclo Inzaghi?
“L’obiettivo è quello, per tutti. Alla Lazio ho avuto un ciclo lunghissimo. Il mio aspicio è di restare qui più a lungo possibile, ma siamo giudicati ad ogni partita. Bisogna sempre fare la differenza, ed essere più bravi quando arriveranno le difficoltà“.
Le valutazioni sui singoli:
Cuadrado ha chance di partire titolare?
“Due tra lui, Bisseck e Darmian partiranno titolari, lì non ho grandissima scelta. Cuadrado ha dato disponibilità, anche se sta convivendo con un problema“.
Quanto è importante uno come Darmian in rosa?
“Sta facendo molto bene, lui come tutti gli altri. Matteo è uno di quei calciatori che tutti gli allenatori vogliono avere. Due giorni fa ha iniziato a destra, poi si è spostato a sinistra, infine ha concluso da braccetto sempre a sinistra. Siamo contenti di averlo, è un giocatore di livello internazionale“.
Calhanoglu in quel ruolo ti ricorda qualcuno?
“Sono diventato allenatore dell’Inter il giorno del problema ad Eriksen, ho chiamato Marotta e Ausilio per Calhanoglu che si diceva non sarebbe rimasto al Milan. Loro mi dissero di averlo già contattato, per cui era una idea comune. L’infortunio di Brozovic mi ha portato a provarlo da play, è un giocatore importante, ha caratteristiche da play di livello“.
Come sta Pavard?
“Ha superato il test con Thuram a San Siro, quindi può tornare la prossima settimana. Il clima è come lo vedete dall’esterno, sono ragazzi che si trovano bene insieme. Rispettano le scelte che faccio“.
Frattesi è pronto per giocare dall’inizio?
“Sta bene, già in settimana lo avevo visto bene. Prima dell’Udinese avevo il dubbio, in questi due giorni si è allenato bene, è pronto e può giocare dall’inizio“.
Champions League
Champions League, le partite più preziose di sempre
La Champions League ha un record incredibile
La massima competizione europea è stata il palcoscenico di tre delle cinque partite più preziose di sempre. Le altre due, inutile dirlo, appartengono alla Premier League. I valori sono stati estrapolati dal portale Transfertmarkt e si riferiscono ai soli giocatori scesi in campo durante i match. Al quinto posto si trova l’ottavo di andata del 2020 tra l’Atletico Madrid (825 milioni) ed il Liverpool (960 milioni) dove la compagine iberica vinse di misura grazie alla rete di Saul Niguez. La partita valeva 1.47 miliardi di euro. A ridosso del podio Liverpool (825 milioni) contro Manchester City (705.5 milioni) del 2019 valida per la Premier League. In quell’occasione i Reds hanno vinto per 3 a 1 ai danni dei citizens.
Terzo posto per un’altra gara del campionato inglese: il pareggio a reti bianche tra il Manchester City e l’Arsenal di marzo 2024 per un valore complessivo di 1.58 miliardi, lo stesso valore di Manchester City – Real Madrid di quest’anno dove i Blancos si imposero ai calci di rigore. La gara più preziosa di sempre è l’andata dei quarti di finale, sempre dell’anno corrente, con 1.63 miliardi di valore economico. Numeri impressionanti che certificano il buon lavoro svolto dalla UEFA e dalla federazione inglese. Per fare un paragone con la Serie A, la partita più preziosa di sempre è il derby d’Italia tra Juventus e Inter del 2021 con un valore complessivo di 924.50 milioni di euro; i bianconeri vinsero per 3 a 2.
Champions League
Paradosso Dortmund: se perde la Champions incasserà più soldi
Il Borussia Dortmund, dopo 11 anni dopo l’ultima volta, tornerà a giocare la finale di Champions. In caso di sconfitta incasserà più soldi grazie a Bellingham.
Il Borussia Dortmund il 1 giugno tornerà a giocarsi la possibilità di alzare la Coppa dalla Grandi Orecchie dopo ben 11 anni (2013) dove dovette arrendersi agli acerrimi rivali del Bayern Monaco. Adesso davanti ai gialloneri ci sarà il Real Madrid, che ha battuto in extremis proprio i bavaresi in semifinale.
Comunque vada la finale di Wembley, per la società della regione della Ruhr sarà un successo. Infatti, come riportato dalla Blind, il Dortmund si trova in un complesso paradosso. In caso di vittoria la formazione di Terciz, oltre ad alzare la coppa, riceverebbe un bel gruzzolo: circa 20 milioni di euro, quelli che spettano ai vincitori.
In caso di sconfitta però i gialloneri incasserebbero di più. Se il Real Madrid dovesse trionfare, dovrà versare al club tedesco 25 milioni concordati al momento dell’acquisto di Jude Bellingham. A questi si aggiungerebbe la somma di 15 milioni assegnati dalla UEFA alla squadra perdente.
Una situazione strana, che comunque non impedirà al Dortmund di giocarsela a viso aperto contro i Blancos.
Champions League
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League: 18° finale per i Blancos
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha raggiunto la 18° finale di Champions League della sua storia. Nessuno come i Blancos: ben 7 in più del Milan.
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti, nella serata di ieri, ha battuto il Bayern Monaco in semifinale di Champions League e è approdato in finale, dove se la vedrà con un’altra tedesca, il Borussia Dortmund.
I Blancos sono oramai da anni una schiacciasassi nella massima competizione europea. Infatti, grazie alla vittoria in extremis contro i bavaresi, il club di Florentino Perez ha raggiunto la 18° finale di Champions della sua storia. Più di qualsiasi club al mondo.
Ben 7 finali in più di Milan e Bayern Monaco, entrambe a quota 11 disputate.
Si scrive Real Madrid, si legge Champions League
Per capire meglio la supremazia dei Blancos quando si gioca per la Coppa dalla Grandi Orecchie solamente quattro club, negli ultimi dieci anni, sono riusciti a eliminare il Real Madrid dalla competizione.
Nel 2015 toccò alla Juventus di Max Allegri l’impresa del Bernabeu, nel 2019 l’Ajax dei giovani olandesi eliminò mister Zidane, mentre nel 2021 Tuchel con il suo Chelsea fece fuori i Blancos. Solamente una squadra è riuscita nell’impresa di eliminare gli spagnoli per ben due volte negli ultimi 4 anni: il Manchester City di Guardiola. Prima nel 2020, e poi lo scorso anno.
The ONLY teams to knock Real Madrid out of the 🆑 in the last 🔟 years 😳 pic.twitter.com/h1WzbQUB7w
— 433 (@433) May 9, 2024
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