Serie A
Cremonese, una partenza per Monza
La Cremonese sta per salutare il suo consulente Ariedo Braida, prossimo a ritrovare un ambiente in cui ha lavorato in passato.
Cremonese, Braida verso la Brianza
Forse è vero, come diceva Friedrich Nietzche, che la vita è un “eterno ritorno”. Il paradigma dell’asserzione dell’autore di “Così parlò Zarathustra” potrebbe essere Ariedo Braida.
Il consulente della Cremonese, infatti, si appresta a salutare l’ambiente grigiorosso per riabbracciare una realtà in cui ha già operato in passato ovvero il Monza di cui vestì la maglia tra 1975 e 1977 realizzando 14 reti in 55 partite e fu poi direttore sportivo.
Inizialmente era solo una voce di mercato, adesso, invece, vi è anche una data: primo luglio. Proprio da quel giorno la sua strada tornerà a incrociarsi con quella di Adriano Galliani dopo i fasti dei tempi del Milan di cui fu direttore sportivo e generale.
Braida ritroverà quindi un gruppo di lavoro con il quale già operò, con gli esiti fausti che ogni appassionato del mondo della dea Eupalla ricorda bene, tra 1986 e 2013.
Serie A
Torino, Juric: “Il Bologna ha fatto qualcosa di straordinario, vogliamo fare più punti possibili”
Il mister del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna, in programma domani alle 20:45.
Torino, le parole di Juric
Di seguito le parole del mister del Torino Ivan Juric rilasciate in conferenza stampa in vista del match con il Bologna in programma domani alle 20:45 allo Stadio Olimpico grande Torino:
Quali sono le insidie di domani?
“Il Bologna è la squadra che mi ha impressionato di più, hanno uno spirito fantastico. Quando li vedo, sono davvero forti: dobbiamo affrontarli al massimo”
Quali sono le novità di Thiago Motta inserite nel Bologna?
“Dopo tanto tempo, ho visto qualcosa di nuovo e mi è piaciuto. L’ha costruita con il direttore, sono giocatori di caratteristiche europee e il modo di giocare è particolare. Nemmeno fuori dall’Italia si vedono le loro giocate. Sono curioso di vedere Thiago cosa farà in un’eventuale nuova squadra”
Thiago è accostato a grandi club: è sorpreso?
“No, era già un mezzo genio da calciatore. Ha avuto bisogno di tempo, a Bologna ha trovato la sua dimensione. Il suo background calciastico lo porta in una grande squadra, avrà una grande carriera. Sono curioso di vedere come proseguirà la carriera”
A San Siro con la difesa a quattro: andrete avanti così?
“Vedremo. A me è piaciuto tanto il Toro nel primo tempo, abbiamo creato tanto. E’ un’opzione valida”
Avete l’inerzia per cambiare questa mancanza di risultati?
“Sono punti di vista. La parte sinistra è un grande successo, ma non abbiamo toccato i picchi massimi di gioia. Ma ricordo sempre da dove siamo partiti, bisogna stare attenti con le parole”
Come mai il decimo posto è la costante?
“Sono sempre punti di vista. Speriamo di essere ancora nella parte sinistra: sono ottimi risultati. Per fare qualcosa in più, qualcosa è mancato. Poi si faranno le analisi degli errori oppure se abbiamo tirato fuori il massimo. Ho le mie idee su cosa si poteva fare di più”
Quali sono gli stimoli per domani?
“Me l’avete fatta spesso questa domanda…Ogni gara è un’inopportunità, si difende una maglia importante: basta e avanza come motivazioni. Non mi pongo questo problema. Ogni anno abbiamo problematiche di scadenze di contratto, qualcuno in prestito, ma tutti si allenano forte e ci prepariamo per fare il massimo. Se succede qualcosa che noto, reagisci e vai a risolverlo. Ma vedo sempre la squadra sul pezzo”
Domani giocherete a una o due punte?
“Vedremo come affrontarli”
Vincete o perdete, ma siete sempre decimi: la squadra è sempre nella mediocrità. Non è la collocazione ideale il decimo posto? Non solo dal punto di vista calcistico…
“No. Sono sempre punti di vista…In altri posti il decimo posto è un grande risultato, vedendo budget e situazioni è un ottimo risultato. Poi vedendo ciò che penso sulla storia e sulla gioia dei tifosi, il Toro deve avere obiettivo, struttura e lavorare per essere meglio del decimo posto.
Per avere un senso calcistico, anche di emotività della tifoseria. Bisogna provare ad ottenere di più, anche se è difficile. Decimo posto da una parte è un grande lavoro partendo dal 17esimo posto in questo triennio, ma non è gioia vera”
Potrebbero essere le nostre ultime conferenze…
“Ti mancherò? (ride, ndr)”
Qual è il rammarico di Juric in questo momento?
“Abbiamo preso tante buone decisioni, altrimenti non passavi da com’era il Toro tre anni a una situazione comoda e positiva con tanti giovani oggi.
Ma ci sono stati anche errori fatti, come in tutti i lavori. Ci sono state situazioni nelle quali si poteva fare meglio”
E fuori dal lavoro, nel rapporto con la città e con la storia del Toro?
“Bisogna capirvi…Non siete un popolo semplice, molto complesso. Passando tempo con i tifosi, siete complessi: non normali (ride, ndr)…Siete un popolo complesso che bisogna capire, a volte all’inizio non capisci certe reazioni perché non hai il bagaglio per capirli.
La storia è questa, io adesso vi capisco e anche quando parlo con amici tifosi capisco che bisogna non accontentarsi e spingere. Ci sono modi o modi, alcuni per me non sono giusti e dovrebbero essere più intensi”
Cosa avrebbe fatto di diverso in questo triennio?
“Non darei tanta fiducia se uno non ha mai fatto gol o cose simili, penserei più alle statistiche e allo storico dei giocatori. Starei molto più attento a questo”
Si è creata una forbice importante con il Bologna: dove sta la differenza?
“Hanno fatto tutto bene, hanno messo i pezzi del puzzle al posto e hanno preso giocatori europei e giovani. Hanno indovinato tutto con Thiago Motta che è di un altro livello. Hanno una doppia squadra, ci sono 20 giocatori più o meno dello stesso livello. E poi l’allenatore ha fatto la differenza”
Che consiglio darebbe al Toro per crescere?
“Non lo so…Il presidente è ambizioso e vuole fare bene. Io terrei tutti e ne comprerei tre o quattro. Così proverei a cercare di ottenere di più. Oppure vendi tutto e riparti da zero: o bianco o nero, io farei così”
Quali sono le novità di formazione?
“Linetty rientra, mentre Lovato ha avuto un problemino sembra muscolare. E non ci sarà Tameze per squalifica”
L’obiettivo può essere il record del suo triennio, i 53 punti?
“La mia unica delusione è stata il Frosinone negli ultimi quattro o cinque mesi, ci sono rimasti. Per il resto abbiamo espresso un buon calcio. Sono più che motivato per il Bologna, è una squadra importante ed è una novità, puoi vedere se puoi competere con loro.
Anche nelle gare dopo ti danno una grande spinta: il gruppo è sano e vuole fare il meglio possibile. L’obiettivo è fare il meglio possibile, ora pensiamo il Bologna che è una bella prova e vogliamo fare più punti possibili”
Ha pensato che potrebbe essere il suo ultimo 4 maggio al Toro?
“E’ stata una grande emozione. L’anno scorso qualche giocatore non è riuscito a venire mentre Buongiorno leggeva i nomi: dobbiamo organizzalo meglio perché tutti capiscano che cosa significa. Voglio che siano tutti presenti e che ricevano una spinta ulteriore per essere orgogliosi di essere qui. E’ una giornata importante per tutti noi”
Serie A
Bologna, dubbi in difesa per Motta
Il Bologna è già in Europa ed il sogno può cominciare
La sfida in trasferta contro il Torino può anche ammettere passi falsi. I felsinei sono ormai proiettati alla qualificazione europea e contro la matematica nulla si può fare. Il cammino splendido dei rossoblu è stato accompagnato con passione da tutti i tifosi e gran parte del merito va ad un Thiago Motta che è riuscito a trovare la svolta tattica in campo. Per la partita contro i granata i dubbi maggiori riguardano la difesa con Riccardo Calafiori certo della maglia da titolare al centro della difesa ma il suo compagno sarà uno tra Lucumi, Beukema e Kristiansen.
Il pacchetto arretrato è stato uno dei punti di forza della squadra e la compattezza è stata unita alla costanza del rendimento di tutti quanti. Altro nodo importante il trequartista dietro Zirkzee; El Azzouzi è in vantaggio su Fabbian ma verosimilmente ci sarà una staffetta tra i due per provare a mischiare le carte in tavola e mettere ancora più in difficoltà Ivan Juric ed il Torino tutto.
Serie A
Torino, una sfida per il futuro
Il Torino studia da grande e Ivan Juric vuole fare risultato in casa
L’anticipo casalingo contro il Bologna di Thiago Motta è l’occasione perfetta per vedere a che punto sia il processo di crescita dei granata. Il tecnico ha in mente un 3-4-1-2 solido in grado di colpire la retroguardia dei felsinei. Lovato, Buongiorno e Rodriguez sarà il pacchetto arretrato davanti Milinkovic-Savic. Ilic e Ricci agiranno in cabina di regia con Bellanova e Vojvoda pronti ad agire tutta fascia sia in fase di ripiego che in quella di offesa. La chiave di volta potrebbe essere la densità a centrocampo con uno dei tre in difesa pronto a salire a metà campo per dare una mano ed interrompere la manovra del Bologna.
In avanti il solito ballottaggio tra Sanabria e Okereke per affiancare Duvan Zapata; sulla trequarti Vlasic proverà a trasformare i palloni in vere e proprie mine vaganti. Ivan Juric, dunque, sta provando a costruire una compagine ambiziosa per trasformare i piemontesi in vera e propria outsider nella prossima stagione. Le difficoltà maggiori sono in fase realizzativa con appena 31 gol fatti in 34 partite giocate.
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