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Serie A, Napoli-Lazio: il focus del Dottor Sarli
Il primo anticipo della venticinquesima giornata di Serie A vede di fronte due squadre ai piani alti della classifica, la capolista Napoli e la Lazio, quarta a due punti dal secondo posto coabitato da Inter e Milan. Vediamo insieme che partita ci aspetta.
Il Napoli non perde in casa da quattordici partite (12 vittorie e 2 pareggi) la Lazio viene da una striscia di sei partite ottimale (3 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta) e punta al secondo posto che vorrebbe dire Champions sicura. Una partita quindi densa di significato, da non perdere assolutamente.
Il Napoli è reduce dalla vittoria di Empoli (0-2), l’ottava di fila in Campionato, e gli analisti di Opta sono sicuri dello scudetto al 99,9%. I partenopei hanno vinto tutti gli ultimi 6 scontri contro la Lazio e negli ultimi tre hanno segnato una media di quattro goal a partita.
Spalletti punta inoltre a migliorare il suo score contro Sarri (5 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta) e vuole allungare in classifica (al momento +18 su Inter e Milan) e la Lazio sembra la vittima sacrificale preferita della sua squadra.
La Lazio è reduce dal pareggio in Romania (0-0) ma Sarri ha detto che, pur non brillando, la squadra gli è piaciuta. Chiave tattica contro il Napoli sarà la difesa, dato che la porta laziale in trasferta è rimasta inviolata in 20 delle ultime 24 partite in questa parte della Stagione e in Europa detiene il record. Soltanto il Napoli ha subito meno goal (7) della Lazio in trasferta.
Vediamo adesso i giocatori che potrebbero decidere il match.
Per il Napoli fari puntati su Osimhen che ha segnato per otto volte consecutive e punta al record di Cristiano Ronaldo, Batistuta e Quagliarella (11). Per la Lazio attenzione a Luis Alberto che ha segnato contro la Sampdoria, il sesto goal consecutivo in Campionato ad essere arrivato dopo il 55′ minuto.
Indice
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La statistica curiosa
In 5 degli ultimi 6 scontri diretti si è segnato in entrambi in tempi (per il Napoli 5 vittorie e 1 sconfitta).
Serie A, il bilancio finale
Cosa aspettarsi dunque da Napoli–Lazio? Sicuramente tantissimi goal e spettacolo garantito ma anche nervi tesi e un gioco maschio, una partita che potrebbe riservare una pioggia di cartellini, data l’importanza della posta in palio. Con Osimhen e Ciro Immobile lì davanti ci si aspetta sicuramente fuochi d’artificio, soprattutto data la straordinaria forma attuale dei due giocatori.
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Milan, Theo Hernandez incedibile: si lavora al nuovo contratto | I dettagli
Milan, lavori in corso per il rinnovo del contratto del forte esterno sinistro. Andiamo a vedere i passi della dirigenza qui di seguito.
Il Milan considera incedibile Theo Hernandez. Si lavora in tal senso per potergli assicurare il miglior contratto, fatti salvi i paletti di sostenibilità imposti dalla proprietà Redbird.
Il francese sta bene a Milano, tuttavia il contratto in scadenza al 30 giugno 2026 va certamente rivisto per non rischiare di avere “scarsa presa contrattuale” nei prossimi periodi.
Attualmente Theo Hernandez percepisce 4,5 milioni di euro e la proposta sul piatto è un rinnovo fino al 30 giugno 2029 sulla base di un ingaggio intorno ai 7 milioni.
Ad oggi la dirigenza rossonera ha assolutamente ribadito all’entourage del giocatore la volontà di non volerlo cedere, a meno che ovviamente non arrivi una proposta superiore ai 100 milioni di euro la quale, quantomeno, verrebbe presa in considerazione.
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Ibrahimovic:” Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare”
Ibrahimovic, il dirigente rossonero parla a 360 gradi al podcast AB Talks e si sofferma in particolar modo sulla sua vita attuale lontana dal calcio giocato. Leggiamo le sue parole qui di seguito.
Uno Zlatan Ibrahimovic sereno. Lo svedese racconta la sua nuova vita lontana dal calcio giocato e nell’attuale ruolo da dirigente di un club di calcio.
Ecco le sue parole:” Sto bene, la vita è bella, mi tratta bene. Ho smesso di giocare a calcio 8 mesi fa, ora ho una vita diversa. Ho accettato di smettere di giocare a calcio ed è stata una scelta difficile per il mio ego. Io penso di essere il migliore, sono ancora il migliore, potrei continuare…ma ho scelto di fermarmi. Voglio una bella vita con la mia famiglia, volevo fare delle cose coi miei figli. Così ho accettato. Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan e sono al Milan da tre o quattro mesi, sto andando bene, devo dire”.
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L’abitro Volpi mette il fischietto al chiodo: 20 direzioni in A e dimissioni via social
Dopo ben 20 anni l’arbitro Manuel Volpi appende il fischietto al chiodo e conclude la sua carriera. Anche 20 direzioni in Serie A per lui.
Il fischietto Manuel Volpi dice basta. L’arbitro di Città della Pieve ha deciso di terminare all’improvviso la sua carriera dopo aver diretto (e le massicce critiche ricevute) la gara di Serie B tra Cremonese e Pisa, terminata 2-1 per i grigiorossi.
Volpi in carriera ha diretto un totale di 218 match, di cui 20 in Serie A. L’oramai ex arbitro ha annunciato l’addio all’associazione tramite il proprio account Instagram.
Volpi, le parole d’addio
“La chiudo qui insieme al più forte di tutti ad uomo che mi è stato accanto nel momento più difficile della mia vita… Lascio l’arbitraggio e qualsiasi altro ruolo all’interno della mia amata associazione. Finisce dopo 20 anni un percorso che mi ha reso l’uomo e il babbo che sono adesso. Ringrazio tutti i miei colleghi dal Presidente ai ragazzi che sognano di arrivare in serie A. Ringrazio tutti i Presidenti, i direttori sportivi i dirigenti e gli allenatori da Spalletti fino ai primi 2 della mia prima gara di esordienti. Ringrazio i calciatori dai fuoriclasse che ho avuto l’onore di conoscere ai bambini che sperano di diventarci… Ricordatevi TUTTI che NOI siamo sempre più dispiaciuti di voi quando sbagliamo perché il nostro unico scopo è quello di dare il miglior sevizio al CALCIO…
Ringrazio tutti i giocatori di oggi che hanno avuto i soliti comportamenti esemplari nei miei confronti e a fine gara hanno accettato tutto quello che gli ho spiegato sul mio operato… è stato meraviglioso far parte di questo mondo che mi ha portato dai bambini a SAN SIRO. Un ringraziamento a: ROCCHI, RIZZOLI, MORGANTI, GIANNOCCARO, TREFOLONI, STEFANI, GAVA, PACIFICI, BRIGHI, DAMATO E GERVASONI che mi hanno accompagnato nel mio percorso dai dilettanti alla serie A. GRAZIE DI CUORE a tutti VOI.
Manu”.
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