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Milan e Zaniolo, parola fine? No, soltanto l’inizio: c’è l’accordo con Maldini
Milan e Zaniolo, il ragazzo ha detto sì al Galatasaray. Dopo un mese di gennaio che possiamo definire travagliato, sembra avere trovato una situazione. Ma sarà definitiva? Riteniamo di no
Nicolò Zaniolo ha detto sì al Galatasaray. Per l’esterno classe 1999 l’aria di Roma si era fatta irrespirabile. Il disagio è stato ulteriormente acuito dall’aggressione subìta nei pressi della sua abitazione.
Una situazione paradossale. Fino all’ultimo Zaniolo ha aspettato e sperato in una risposta positiva da parte del Milan, ma invano. Così ieri pomeriggio si è imbarcato per Instanbul per la sua nuova esperienza professionale. Al club giallorosso 23 milioni di cui 15 come parte fissa ed il resto in bonus facilmente raggiungibili. A Zaniolo 3,5 milioni di euro fino al 30 giugno del 2027.
Particolare la clausola rescissoria che andrà a scendere nel tempo. Il giocatore avrebbe infatti chiesto al suo procuratore Claudio Vigorelli di fare di tutto affinchè ci fossero possibilità concrete di tornare in Italia considerando il Milan come soluzione preferita.
Abbiamo infatti validi motivi per sostenere che in estate i rossoneri torneranno all’attacco.
Milan e Zaniolo, contatti con Maldini
Secondo quanto appreso dalle nostre fonti e confermato anche da Alfredo Pedullà, ci sarebbe stata un’intensa telefonata tra Zaniolo e Paolo Maldini poco prima che il ragazzo partisse alla volta della Turchia per firmare il contratto con il Galatasaray.
Tutto rimandato alla prossima estate, il dirigente rossonero pare essere stato molto chiaro con Zaniolo. La volontà del giocatore, la conosciamo, è di tornare in Italia per vestire maglia rossonera. Sappiamo altresì che la reale clausola rescissoria non sarà di 35 milioni, ma una cifra ben inferiore e comunque decurtata dai bonus inseriti.
Il tutto ovviamente sarà possibile ed attuabile solo ed esclusivamente se il Milan raggiungerà la qualificazione alla Champions League. In caso contrario riteniamo che la campagna acquisti potrebbe essere ben ridimensionata e limitata all’acquisto di una sola punta centrale.
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Inter: per l’Aiac il migliore è Inzaghi
Il grande cammino in campionato dell’Inter porta in prima pagina i volti di molti interpreti. Uno su tutti Simone Inzaghi, il tecnico premiato dall’AIAC.
Inter, Simone Inzaghi incoronato come miglior allenatore della Serie A per la stagione 2023-2024
Ci avviamo verso il concludersi della stagione ed oltre ai verdetti è tempo anche di riconoscimenti individuali per i protagonisti del nostro campionato.
Tra i premi che hanno già trovato un padrone c’è quello dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), che ogni anno assegna questo riconoscimento a quello che è stato il miglior allenatore della stagione, attraverso una votazione.
Riconosciuto da molti, tifosi e non, come uno dei maggiori artefici della grande cavalcata scudetto dell’Inter, il vincitore non poteva che essere Simone Inzaghi.
Il tecnico interista ha battuto il collega e tecnico del Bologna Thiago Motta, con oltre il 55% dei voti a favore e riceverà il premio, assegnato in collaborazione col famoso marchio delle figurine Panini, a Rimini durante la terza edizione dell’evento “Premio Panini – The Coach Experience Figurina D’Oro” che si terrà dal 6 all’8 giugno.
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Milan, un muro intorno a Leao: discorsi con Mendes e fiducia condizionata
Milan, è un po’ sulla bocca di tutti il comportamento in campo dell’esterno portoghese. Divisa infatti la tifoseria la quale pretende un rendimento diverso. Vediamo qui di seguito i ragionamenti della dirigenza rossonera.
Sono ore di riflessione queste per il nuovo reparto offensivo rossonero. La priorità è quella di trovare un attaccante in grado di sostituire al meglio la partenza di Olivier Giroud. Una volta trovato quello, la dirigenza potrebbe anche considerarsi soddisfatta là davanti.
Senonché verranno fatte attente riflessioni anche su Rafael Leao, il cui rendimento non è di certo stato all’altezza durante buona parte della stagione. Le aspettative su di lui erano alte. da tempo si dice che gli manca poco alla consacrazione a top player, che i tempi sono maturi e che la prossima stagione sarà quella buona e sistematicamente queste premesse vengono disilluse. Ma quindi quale è il vero Leao? Un buon giocatore o un potenziale top player?
Se lo sta chiedendo anche il Milan che comunque propende verso la seconda ipotesi e di conseguenza sta costruendo un muro intorno a lui al fine di trattenerlo ancora la prossima stagione. La fiducia sarà appunto condizionata al rendimento in campo, consapevoli della clausola rescissoria che pende sulla sua testa di 175 milioni di euro.
Sappiamo che il discorso è stato affrontato in queste ultime settimane con il procuratore Jorge Mendes il quale avrebbe garantito al Milan (in cambio di un suo assistito sulla panchina, ndr) di trovare un acquirente in grado di avvicinarsi come cifra a tale clausola. I rossoneri hanno risposto no grazie, con l’intenzione di tenere Leao almeno ancora per un anno e farlo allenare da un altro allenatore che sicuramente prenderà il posto di Stefano Pioli in estate. La speranza è che con stimoli nuovi, soprattutto mentali, il calciatore possa davvero switchare in modalità top player.
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Lecco, quale futuro per Andrea Malgrati? Tra permanenza e una nuova sfida
Lecco, il contratto del tecnico Andrea Malgrati scadrà il 30 giugno e una sua permanenza non è scontata. Andiamo a vedere quale potrebbe essere il suo prossimo futuro.
Una stagione a dir poco negativa si sta per concludere in casa Lecco. Dopo un solo anno, i lombardi sono costretti a salutare la serie B, conquistata appena 12 mesi fa.
Dopo girandole di cambi in panchina, che non hanno portato frutti, se non un ultimo posto in classifica, è arrivata l’amarezza della retrocessione e un grande punto di domanda per il futuro.
Chi non ha la certezza di rimanere è il tecnico Andrea Malgrati, subentrato il 4 aprile ad Alfredo Aglietti. Nonostante la sua cura non abbia salvato i nerazzurri, infatti, il suo operato ha attirato molti occhi, in Italia e non.
Secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb.com, infatti, i turchi del Samsunspor e un club svizzero si sarebbero interessati a lui. La sua idea, tuttavia, è quella di rimanere in Italia, per crescere, magari alla guida di una squadra che disputerà la prossima stagione in serie B.
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