Serie A
Napoli, la marcia tricolore di Spalletti
Napoli, la marcia tricolore di Spalletti. Il tecnico sogna di riportare lo scudetto a Napoli, il terzo dopo quelli griffati Maradona
Dopo la vittoria esterna sul campo della Salernitana, la squadra azzurra manda un segnale forte al campionato e si candida definitivamente per la vittoria finale. La truppa di Spalletti ha tutto per tenere il ritmo fino alla fine.
A corredo di questa grande ambizione di riportare lo scudetto sotto il Vesuvio, i numeri: 19 partite disputate, 16 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta, 46 reti fatte e 14 subite, giro di boa con 50 punti in classifica. Distaccate Milan e Inter.
Numeri importanti, ai quali vanno aggiunte alcune statistiche: Osimhen capocannoniere del campionato con 13 reti, Kvaratskhelia e Mario Rui secondo e terzo nella classifica degli assist (7 e 6 rispettivamente).
Miglior attacco, miglior difesa, campagna acquisti azzeccata, parco riserve rinforzato, pubblico entusiasta e soprattutto uno dei migliori allenatori in circolazione a guidare il sogno di una città intera.
Il fattore Spalletti nella corsa al titolo
Il 63 enne allenatore nato a Certaldo (Firenze) nel suo palmares annovera due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due campionati russi, una Coppa e una Supercoppa russa. Titoli conquistati con Roma e Zenit San Pietroburgo.
Fra le coppe alzate anche la Coppa Italia di serie C con l’Empoli nel 1995/96. A livello individuale ha vinto la Panchina d’Oro nel 2004/05, è stato premiato due volte agli Oscar dell’AIC nel 2006 e nel 2007.
Inoltre è stato premiato come Allenatore dei Sogni dai ragazzi partecipanti al “Torneo Città di Arco”, nel 2005. Riconoscimenti tangibili verso la figura di un allenatore e di un uomo vero, autentico, sincero, di grande umanità.
Si è trovato davanti la Juventus dei nove scudetti consecutivi, che lo ha costretto a diversi secondi posti con l’amata Roma. Insomma, l’uomo giusto al posto giusto: il Napoli è una squadra vera, in mano al miglior condottiero possibile.
Il no al Milan, il patto con il presidente De Laurentiis
Spalletti fu esonerato dall’Inter il 30/05/2019, dopo un biennio sabbatico aveva ricevuto una offerta dal Milan. Dopo una serie di contatti, disse no per non rinunciare al lauto stipendio interista, facendo la fortuna di Pioli…
Il 29/05/2021 firma un biennale con il Napoli e il primo anno centra il terzo posto, riportando gli azzurri in Champions League. Adesso sta conducendo la squadra nella cavalcata verso il tricolore, ha tutto per arrivare fino in fondo.
Il contratto di Spalletti con il Napoli scade a giugno, ma la società ha una opzione per il rinnovo unilaterale e potrebbe farlo scattare, legando il tecnico per il terzo anno consecutivo sulla panchina partenopea.
I rapporti fra mister e proprietà sono buoni, favoriti anche dalla presenza del ds Giuntoli. Sono tre uomini uniti dal medesimo sogno: il terzo scudetto della storia. Hanno stretto un patto con la squadra e i risultati parlano da soli.
La stella di Kvaratshelia ma non solo…..L’importanza del gruppo e di Osimhen
Il fiore dell’occhiello della campagna acquisti è il georgiano Kvaratskhelia, pescato dal ds Giuntoli. Il numero 77 è diventato subito un punto di riferimento sulla fascia sinistra, con giocate di talento, gol e assist.
Ma la forza del Napoli parte dalla difesa, dove il sud coreano Kim Min Jae ha fatto dimenticare in fretta l’idolo Koulibaly e dove il portiere Meret ha rilanciato le proprie quotazioni. Sulle fasce Di Lorenzo e Mario Rui sono ali aggiunte.
A centrocampo il trio Zielinski – Lobotka – Anguissa ha pichi rivali in Italia e in Europa. Ricambi come Ndombele ed Elmas sono un lusso. Per non parlare della potenza del reparto offensivo, dove Osimhen fa la differenza.
Il nigeriano è centravanti completo e ha la fortuna di essere assistito da gente come Politano, Lozano, Kvaratskhelia, Raspadori. Non solo, il sostituto di Osimhen è Simeone, non uno qualsiasi. Rosa completa in tutti i settori.
Serie A
Giudice Sportivo, gli squalificati dopo la 34esima giornata: sono 9 i giocatori fermati
Il Giudice Sportivo ferma nove giocatori dopo il 34esimo turno di Serie A: due giocatori espulsi e sette per essere stati ammoniti dopo la diffida.
Ecco il testo del comunicato della Lega Serie A:
il Giudice Sportivo, dott. Gerardo Mastrandrea, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Carlo Moretti, nel corso della riunione del 30 aprile 2024, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate:
CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
BEUKEMA Sam (Bologna): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
TAMEZE AOUTSA Adrien Fidele (Torino): per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete.
CALCIATORI NON ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
CABAL MURILLO Juan David (Hellas Verona): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
GAGLIARDINI Roberto (Monza): per comportamento scorretto nei con- fronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
MUSAH Yunus Dimoara (Milan): per comportamento scorretto nei con- fronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
PAYERO Martin Ismael (Udinese): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
PEREZ Patricio Nehuen (Udinese): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
PIEROZZI Niccolo (Salernitana): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
TRESSOLDI NETTO Ruan (Sassuolo): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione
Serie A
Hellas Verona: contro la Fiorentina è atteso il sold out
Hellas Verona: domenica i gialloblù sono attesi dal match contro la Fiorentina, in programma alle ore 15:00 allo Stadio Bentegodi, per la 35esima giornata.
Il club scaligero domenica sarà di fronte alla Fiorentina per il match valevole per la 35esima giornata di Serie A.
Allo Stadio Bentegodi è attesa una grande cornice di pubblico, per un match importantissimo per i ragazzi di Marco Baroni in chiave salvezza.
Il club veneto ha voluto comunicare sui propri social la situazione della vendita dei tagliandi, comunicando che l’impianto potrebbe raggiungere la sua capienza massima.
Si prevedono circa 21 mila spettatori per il match contro la squadra gigliata.
Sono stati staccati 8 mila tagliandi in 24 ore dall’apertura delle vendite.
Serie A
Balotelli: “Se ci fossi stato io al suo posto…”
Mario Balotelli, ex attaccante di Milan e Inter, ha parlato delle scintille del derby e della festa Scudetto nerazzurra.
Dal veleno che scorreva nelle vene di Hakan Calhanoglu, alle scintille tra Denzel Dumfries contro Theo Hernandez hanno portato il derby milanese sulle prime pagine dei giornali: soprattutto per alcuni episodi discutibili.
Quanto accaduto due giorni fa ha fatto discutere anche durante la puntata di ‘Controcalcio’ di lunedì sera, dove erano presenti in live alcune vecchie glorie della Serie A, come Mario Balotelli, Emiliano Viviano e Radja Nainggolan.
E proprio con Balotelli si è parlato di Calhanoglu, di Dumfries e di Theo Hernandez: oltre che della rivalità tra Milan e Inter, in un contesto nella quale i nerazzurri hanno conquistare lo Scudetto proprio nel derby.
Indice
“Fossero questi gli sfottò del calcio”
Balotelli si è lasciato andare a una sonora risata senza condannare Dumfries: anzi, secondo lui è stata una goliardata sulla quale non vale la pena soffermarsi.
“Bellissimo. Bellissimo ragazzi. Fossero questi gli sfottò del calcio…”.
A questo punto, Viviano ha chiesto a Balotelli se a parti invertite si sarebbe creata una polemica sul razzismo:
“Sì, si sarebbe creata una polemica sul razzismo perché l’Italia è un paese di ignoranti, ma sicuramente non perché sarebbe stato razzismo”.
“Se ci fossi stato io al suo posto…”
Balotelli si mette poi nei panni di Theo Hernandez:
“Se fossi stato io al posto di Theo Hernandez avrei rosicato, però fa parte del calcio. Se avesse vinto lui probabilmente l’avrebbe fatto lui”.
Il pensiero su Calhanoglu
L’ex attaccante della Nazionale italiana ha espresso, poi, un’opinione anche sull’ex Hakan Calhanoglu:
“Devo essere sincero, è stato un signore. Fossi stato io Calhanoglu non sai cos’avrei combinato, lascia stare. Io avrei fatto mille volte peggio, lui è stato veramente un signore”.
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