Serie A
Juventus, giorno dei saluti: il messaggio d’addio di Morata
Per la Juventus quello di oggi è il giorno dei saluti. La società, tramite i suoi canali ufficiali, ha annunciato l’addio di Dybala, Morata e Bernardeschi.
C’è aria di addio in casa Juventus.
Con l’apertura della finestra di calciomercato alle porte, la società 36 volte Campione d’Italia saluta alcuni elementi chiave.
È il caso di Dybala, la cui notizia del mancato rinnovo ha creato non poco scalpore qualche mese fa.
Ma anche di Bernardeschi, che saluta la Juventus dopo 5 anni e di Alvaro Morata.
Nello specifico, lo spagnolo ha da sempre dimostrato grandissimo affetto e attaccamento verso i colori della Vecchia Signora.
Il classe ’92, adesso, dovrà abbandonare Torino per la seconda volta. Il suo cartellino, infatti, appartiene all’Atletico Madrid e Morata farà il suo ritorno in Spagna.
Juventus, Morata: “Sarò sempre juventino“
La cifra che avrebbe consentito alla società torinese di riscattare Morata è stata ritenuta troppo alta, dunque le due strade si separeranno nuovamente.
In seguito agli annunci ufficiali diramati dalla Juventus nel corso di questa mattinata, Alvaro Morata ha voluto mandare un messaggio d’addio.
L’attaccante ex Chelsea e Real Madrid ha riservato parole di profonda gratitudine verso società, compagni, tifosi e staff. E lo ha fatto tramite il suo profilo Instagram.
Questo il suo messaggio: “Una delle cose più belle che mi sono capitate nella mia vita è stata avere l’opportunità di indossare questa maglia, ma ancor di più avere la possibilità di far vedere ai miei figli cosa vuol dire “Juventus” come forma di vita e questo lo porteranno sempre nel cuore“.
Continua: “Edoardo è nato a Torino e sono orgoglioso di questo. Grazie a tutti i miei compagni, staff e direttori, ai magazzinieri, fisioterapisti, medici e tutte le persone che lavorano dietro le quinte tante ore per noi… grazie di cuore siete persone meravigliose!
A voi tifosi grazie mille per il vostro sostegno e una cosa è chiara: ho sempre difeso questa maglia con tutte le mie forze e sarò sempre juventino. Grazie di tutto FINO ALLA FINE“.
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Serie A
Fiorentina-Sassuolo, le formazioni ufficiali
Al Franchi va in scena il posticipo delle 20:45 Fiorentina-Sassuolo. Italiano cerca i tre punti ma guarda al Brugge, Ballardini tenta il colpaccio.
Indice
Qui Fiorentina
Italiano conferma grossomodo la formazione vista contro la Salernitana. Davanti a Christensen solita linea a 4 con Kayode e Parisi sulle corsie esterne mentre Ranieri e Martinez Quarta formeranno la coppia centrale. In mediana Arthur e Duncan.
Sulla trequarti Sottil e Ikone sulle fasce mentre Barak agirà a supporto di Kouamé.
Qui Sassuolo
Ballardini sceglie ancora Pinamonti per guidare l’attacco dei neroverdi verso la salvezza che appare ancora complicata. Dietro all’ex Inter ci sarà Thorsvedt nel ruolo di trequartista.
In mediana la coppia formata da Boloca e Obiang, mentre sugli esterni ci saranno Doig e Volpato. Sulla linea dei difensori invece agiranno Kumbulla e Ferrari mentre Tressoldi e Toljan si occuperanno delle fasce. In porta Consigli.
Fiorentina-Sassuolo, formazioni ufficiali
Serie A
Napoli, Careca: “Prendere Conte? Sarebbe…”
Il grande ex brasiliano del Napoli ha parlato della possibilità dell’arrivo di Conte sulla panchina azzurra e sulla stagione della squadra.
Antonio Careca, grande ex brasiliano del Napoli, ha parlato ai microfoni de “Il Corriere del Mezzogiorno” all’evento “Eroi del Calcio”, dove è stato premiato.
Qual è il gol che ricordi di più con la maglia del Napoli? “Il secondo gol contro lo Stoccarda in Coppa Uefa. Ci spianò la squadra, ed in quella stagione ero in stato di grazia.”
Con Maradona siete stati la coppia più forte del Napoli? “Penso di sì. Diego giostrava ed io andavo in profondità. Come noi nessuno mai.”
Eppure era promesso sposo del Torino “Se Moggi non fosse venuto a Napoli sarebbe andata così”
Che idea si è fatto della squadra in questa stagione? “E’ una squadra precipitata nello spirito. Un ciclo può finire anche in due anni.”
Quali sono state le lacune? “Una combinazione di fattori: i nuovi arrivati che non sono stati all’altezza e la perdita di un allenatore come Spalletti, insieme ai tanti infortuni.”
Cosa bisogna fare? “Bisogna trovare l’uomo giusto per la panchina. De Laurentiis non può sbagliare.”
Conte è l’ uomo giusto? “E’ uno che sa come si vince in Serie A. Lo ha fatto con la Juventus e con l’Inter. E’ il profilo giusto, ma bisogna vedere la disponibilità del portafoglio del presidente.”
Che differenza c’è tra Careca e Maradona e Osimhen e Kvara? “Sono epoche diverse distanti quarant’anni, dove il calcio è cambiato molto. Sono molto bravi anche loro, altrimenti non avrebbero vinto lo scudetto.”
L’eventuale addio di Osimhen la prossima stagione? “Fino a quando non succede non si può mai dire. Certo è che lui per rimanere deve stare bene, ma se andrà via il Napoli potrà reinvestire la cifra guadagnata per un top player.”
Che attaccante sceglierebbe per il Napoli? “Sceglierei uno che sappia fare il leader con i suoi gol”.
Tra poco c’è Napoli-Roma “Fallire di nuovo urterebbe non poco i tifosi, ma loro hanno comunque capito il momento di difficoltà.”
Serie A
Salernitana, Sabatini: “Provo vergogna e senso di colpa”
Salernitana: dopo il 3-0 incassato nel match di venerdì sera contro il Frosinone, il club salentino salutano aritmeticamente la Serie A
Il dirigente del club campano non è riuscito a replicare il miracolo del 2022 ed ha affidato ai social un messaggio a tutta Salerno dopo la retrocessione.
Walter Sabatini ha espresso tutto il suo dispiacere per la mancata salvezza in un post pubblicato sul suo profilo Instagram.
Di seguito le sue parole:
“Già ieri sera, con il maturare del risultato a Frosinone, un dolore lancinante si è fatto strada dentro di me e oggi si ripropone puntuale, condiviso certamente con il popolo salernitano, anche se oggi sta declinando in qualcosa se possibile peggiore, un sentimento di implacabile vergogna e senso di colpa e maledico gli incidenti che mi hanno tenuto lontano da Salerno dove avrei potuto e dovuto accompagnare calciatori e allenatori in questo terribile percorso.
Salerno però ripartirà in virtù dell’impatto emotivo che i salernitani sapranno creare per sostenere la squadra che sarà”.
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