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Roma-Feyenoord 1-0, Zaniolo porta Mourinho in trionfo: le pagelle
La Roma conquista la prima edizione della Conference League. Nicolò Zaniolo realizza la rete che vale il primo trofeo giallorosso di José Mourinho. Le pagelle giallorosse per Calciostyle.
Rui Patricio 7,5: una sola parata nel primo tempo, nel secondo indossa i panni di Superman. Un paio di interventi decisivi, uno dei quali è fondamentale per deviare un pallone sulla traversa. I suoi guantoni mettono la firma sulla vittoria.
Mancini 7,5: l’inizio sembra presagire una serata di sofferenza, ma cresce alla distanza e si impone. Su Sinisterra è un francobollo, sull’avversario di turno un martello. Qualche anticipo di grinta, grandissima prestazione.
Smalling 8: il ministro della difesa giallorossa corona la sua stagione da gigante. Gli attaccanti olandesi non lo saltano nemmeno con una molla, gioca con la tranquillità che si trova in allenamento, anche se è una finale europea. Miglior difensore del torneo a mani basse.
Ibanez 8: lo si nota maggiormente nel finale, quando sa soffrire e chiudere ogni varco agli avanti del Feyenoord. Ringhia agli avversari e difende il pallone come fosse una preda, rincorre il portatore di palla in modo asfissiante. La sua migliore prestazione in giallorosso.
Karsdorp 6,5: merita una sufficienza larga, ma è evidente che abbia commesso qualche errore di troppo. Ha il merito di non scomporsi e giocare una ripresa di spessore (dall’88’ Vina sv).
Cristante 7,5: difende il pallone in modo caparbio, gestisce la pressione in modo impeccabile. Un paio di volte rischia tenendo la sfera oltre il lecito, ma è una macchiolina in una serata sontuosa.
Mkhitaryan 6: recupera in modo assolutamente miracoloso, ma è costretto a uscire dopo poco più di un quarto d’ora (dal 17′ Oliveira 7,5: prestazione di spessore e di coraggio. Alla volte rischia, ma comanda laddove la Roma è più fragile. Bravo e all’altezza).
Zalewski 8: non si spaventa di fronte all’occasione e spinge come sa fare. Dietro contiene in modo impeccabile e blinda le scorribande olandesi. L’aria d’Europa lo ha fatto maturare, il prossimo anno c’è la consacrazione (dal 67′ Spinazzola 7: Leonardo non ha paura e torna a respirare l’aria di una grande partita. Vince il suo primo trofeo giallorosso e invia un messaggio importante a Mourinho: lui è tornato).
Pellegrini 8: dopo Totti, dopo De Rossi, capitan giallorosso solleva al cielo una coppa europea di colore giallorosso dopo 20 anni. Lo diciamo da sempre, lo ripetiamo: c’è una Roma con il capitano e c’è una Roma senza il suo capitano. In serate come queste, la differenza si vede ancora di più.
Zaniolo 8,5: smentiti i critici e un messaggio a chi lo accusa di essere acerbo. Decide la partita più importante per la Roma dopo molti anni. Uomo squadra, aiuta in difesa e si mette a disposizione per difendere un risultato autografato da un suo gol (dal 67′ Veretout 6,5: è in palla e si attribuisce compiti di copertura e rafforzamento a centrocampo).
Abraham 8: lotta da vero centravanti, attira su di se le attenzioni dei difensori olandesi. Fa a sportellate, tira gran poco, ma è uno straordinario catalizzatore di gioco. Il Bombardiere venuto da Camberwell prova anche a metterci la firma, ma è stoppato in campo aperto da Senesi. Il gol non arriva, ma il trionfo è buona parte suo (dall’88’ Shomurodov sv).
Mourinho 10: il vincente che la Roma aspettava da anni. Dopo Liedholm, dopo Capello e dopo Spalletti, i giallorossi tornano al trionfo. Ha vinto trofei di gran lunga più blasonati, ma questo è quello più sentito. Zaniolo come Milito, Tirana come Madrid, passano gli anni, ma l’animo del portoghese ai suoi discepoli si trasmette sempre nello stesso modo.
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Napoli: arriva al cinema il film dello scudetto azzurro
Napoli: “Sarò con te” è il film in uscita nelle sale italiane il 4 maggio, la pellicola riporta il pubblico alla stagione calcistica 2022/2023
Si chiama “Sarò con te” il film in uscita al cinema il 4 maggio in tutte le sale italiane, diretto da Andrea Bosello e prodotto da “Filmauro” di Luigi e Aurelio De Laurentiis.
La pellicola fa rivivere al pubblico tutte le emozioni dello scudetto azzurro conquistato nella stagione calcistica 2022/2023, dopo 33 anni d’attesa.
Il trionfo dei partenopei viene raccontato dai protagonisti come tra gli altri capitan Giovanni Di Lorenzo, Khvicha Kvaratskhelia, Victor Osimhen e senza dimenticare il mister Luciano Spalletti.
Una stagione iniziata male, ma poi trasformata in una stagione indimenticabile per il tifo azzurro. Grazie alle giocate di Kvaratskhelia, ai goal di Victor Osimhen e a una squadra costruita e allenata da mister Spalletti che il 4 maggio 2023 fa vincere il campionato al Napoli con cinque giornate di anticipo.
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Ultim’ora Milan, il West Ham riprende i contatti con Lopetegui
Ultim’ora Milan, quanto scritto da noi su Lopetegui trova assoluta conferma dalle ultime notizie in nostro possesso. Andiamole a vedere qui di seguito.
Avevamo scritto che Julen Lopetegui poteva essere un nome caldo, ma che nulla era stato realmente fatto e non possiamo che confermarlo.
Arrivano infatti notizie che il tecnico spagnolo avrebbe ripreso i contatti con il West Ham, club che qualche settimana fa aveva iniziato a fargli la corte.
Ad oggi riteniamo che Lopetegui continuerà a essere un nome monitorato dalla dirigenza, sebbene comunque si penserà anche ad altri profili.
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Milan, Cardinale stai attento: così giochi col fuoco | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, con questo mio editoriale vogliono prendere la voce di ogni singolo tifoso e portarlo idealmente al quarto piano di Via Aldo Rossi. La situazione non è di certo facile e la pentola potrebbe scoperchiarsi nel giro di poco tempo.
Dovessi iniziare una lettera rivolta alla presidenza rossonera esordirei col dire:” Cardinale, stai attento“.
Sì, perché probabilmente qualcosa all’interno dell’AC Milan, della sua storia e della sua tifoseria deve essersela persa per strada. Ok, la gaffe sulle Champions League vinte, peccati di inesperienza, ma i tempi dell’improvvisazione sono finiti.
I tifosi pretendono chiarezza, un progetto serio e ambizioso e una linea comune. Il casting sull’allenatore, a fine aprile, è una cosa che non si può vedere se ci si chiama AC Milan. Dirigenza spaccata sul nome, un mercato da iniziare e per il quale si è già in ritardo, insomma…lasciatemo dire, un gran casino.
Ma questo è niente rispetto a quello che realmente potrebbe accadere. Dell’insurrezione popolare dei tifosi di sabato fino a quella che potrebbe scatenarsi tra i giocatori. Perché gente come Maignan, Tomori, Leao, Theo Hernandez pretendono – per restare – un progetto serio e difficilmente rimarrebbero tranquilli, o tranquillizzati, da un Lopeteguei qualsiasi. Ogni riferimento non è volutamente casuale. Nemmeno Fonseca lascerebbe la piazza tranquilla.
Dal nome dell’allenatore che si andrà a scegliere si capiranno le reali intenzioni di questa proprietà. Antonio Conte a parte, soltanto uno tra Thiago Motta, Sarri o De Zerbi lascerebbe la piazza tranquilla. E per tranquilla intendo anche il numero degli abbonamenti che verranno sottoscritti la prossima stagione. Perché di questo si parla, di minori introiti nelle casse rossonere se la piazza si raffredda. E minore coinvolgimento degli stessi giocatori i quali potrebbero decidere di virare su altre piazze, anche in considerazione del fatto che gli stipendi al Milan non sono propriamente di quelli faraonici.
Tutto ciò premesso, capirete benissimo come sia fondamentale la scelta dell’allenatore e in quali seri rischi possano incorrere Cardinale & Co. Già perdonare la cacciata di Paolo Maldini non è stata facile da digerire per i tifosi, e di fatto non è stata digerita. Ripetersi la stagione successiva con un Lopetegui qualsiasi…beh, errare è umano, perseverare diabolico.
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