Serie A
L’angolo tecnico della ventottesima giornata di serie A
Nella ventottesima giornata, colpo Milan al “Maradona”, facile l’Inter con la derelitta Salernitana, avanti con criterio la Juventus, risorgimento romano.
Il match clou della giornata n. 28, ha visto il Milan uscire vincitore dal “Maradona” di Napoli e issarsi solitario in vetta alla classifica.
I rossoneri sono andati a giocare a viso aperto, seguendo le indicazioni di Pioli.
Kessie schierato trequartista ha inaridito le giocate di Fabian Ruiz, Bennacer e Tonali hanno protetto la difesa.
I terzini hanno giocato molto alti per impedire le giocate di Insigne e Politano, Kalulu e Tomori si sono confermati giganti e Osimhen non ha visto palla.
Maignan ha finito la partita con i guanti immacolati e il volto deluso di Spalletti a fine gara, è stato il manifesto di una sconfitta su tutta la linea: gli azzurri sono stati subissati sul piano del gioco, sul piano atletico e della mentalità.
Questo Milan ha dimostrato gli attributi e senza le sviste arbitrali, poteva scavare un solco da Inter, Napoli e Juventus.
La rete della vittoria è stata messa a segno dal “solito” Giroud, l’uomo delle reti decisive.
Si sbloccano i cugini interisti, cinquina alla Salernitana: tripletta di Lautaro Martinez, doppietta di Dzeko.
Positivo inserimento di Gosens e Barella di nuovo energico.
Ma piano con i peana: la Salernitana è ultima in classifica e il gigante Liverpool è sullo sfondo.
Martedì sera Inzaghi non avrà nulla da perdere e questo potrebbe essere un bene, auguri.
La Juventus batte lo Spezia e festeggia: Atalanta distanziata di 6 punti, Napoli a -4, Inter a -5, Milan a -7.
Il risultato è l’unica nota positiva, a firma di Morata al 21′.
Lo Spezia con il pareggio non avrebbe rubato assolutamente nulla, confermando di essere una squadra tosta, a immagine e somiglianza del suo allenatore, Thiago Motta.
Addirittura si è vista la squadra bianconera perdere tempo.
La Roma con Abraham stende l’Atalanta: i nerazzurri continuano a pagare la lunga assenza per infortunio di Zapata e giocano senza punte.
Pasalic, e i Miranchuk vengono adattati nel ruolo di falso “nove”, in attesa del pieno recupero di Muriel.
Possibile che dal florido vivaio del settore giovanile non ci sia un centravanti adatto alla bisogna?
Nel finale espulsi Mkhytarian e De Roon. Continua la risalita in zona Europa dei giallorossi.
Una curiosità: senza lo squalificato Mourinho la squadra vince e sembra giocare più libera. Solo un caso ?
La Lazio più “sarriana” della stagione sbanca Cagliari e si porta a un punto dai cugini: Immobile nella storia dei cannonieri laziali, a segno anche il redivivo Luis Alberto e F. Anderson.
Rosso nel finale a Marusic.
Troppi complimenti hanno fatto male ai sardi, come ha rimarcato Mazzarri nel dopo partita, sottolineando come la squadra abbia approcciato male l’incontro.
La Fiorentina manca il salto di qualità, inchiodata al pareggio casalingo dal coriaceo Verona.
La sfida fra due dei più intriganti tecnici del panorama italiano, Italiano e Tudor, ha regalato momenti di bel calcio.
Ancora in rete Piatek, il polacco dimostra di essere un acquisto azzeccato e perfetto per il gioco dell’ex tecnico spezzino.
Rigore di Caprari per i veneti: questo ragazzo, dotato di talento cristallino non è mai stato nei radar di Mancini.
Ventottesima giornata: vola il Sassuolo, in coda si fermano Venezia e Cagliari
Grigio 0-0 fra due squadre incompiute: Bologna e Torino.
Entrambe con limiti strutturali evidenti: a Mijhailovic mancano attaccanti e il solo Arnautovic non basta, ieri in sua assenza è stato adattato Barrow che è un’ala.
Juric deve fare i conti con lo stesso problema, stante il sonno di Sanabria e il lento declino di Belotti, che va a fiammate.
Deflagra il talento offensivo del Sassuolo, poker al Venezia sempre più in crisi, come testimoniato dall’espulsione del tecnico Zanetti.
Raspadori, doppietta di Berardi (su rigore) e Scamacca (anche lui su rigore): tre attaccanti cosi non li ha nessuno e Dionisi sta facendo il capolavoro di farli coesistere, chapeau.
Passo del gambero per Blessin, ennesimo pareggio.
Stavolta contro l’Empoli di Andreazzoli, che incamera un punto in vista della sfida con il Milan.
Sette punti separano il Grifone dal Cagliari, quart’ultimo: impresa difficile la salvezza.
Gli attaccanti non ingranano.
Destro è l’unico che ha classe e talento.
I toscani pagano l’addio di S. Ricci (passato al Torino), il gioco è diventato più compassato e meno imprevedibile.
Sconfitta per la Sampdoria a Udine, il Giampaolo-bis è avaro di soddisfazioni.
Esulta Cioffi, scottato dalle critiche dell’ambiente bianconero e che trova in Deulofeu e Udogie (altra rete, dopo la “mano” al Milan) gli uomini gol.
I doriani rimangono nel limbo, il gioco non scorre fluido e l’attacco paga l’età di Quagliarella, malgrado il prodigarsi di Caputo.
La speranza è che Giovinco ritrovi i fasti di un tempo.
Serie A
Sarà ancora Gila-Genoa: per il rinnovo ci siamo
Dopo giorni di rumors su dove avrebbe allenato Alberto Gilardino nella prossima stagione, adesso abbiamo la risposta. Sarà ancora l’allenatore del Genoa.
Genoa: accordo raggiunto tra società e tecnico. Gilardino ha accettato la proposta rossoblù
In questi giorni si sta parlando tanto del famoso “valzer delle panchine” che coinvolgerà diverse società del nostro campionato e per alcuni giorni ha tenuto banco anche la questione che riguardava il prolungamento di Gilardino col Genoa.
Lo stallo che apparentemente c’era in fase di trattativa, non aveva fatto altro che rinforzare i rumors che volevano il tecnico biellese vicino ad altre panchine per la prossima stagione, ma con l’avanzare dei giorni, tra le parti, filtrava sempre più ottimismo.
La verità è che tra il Genoa e Gilardino non c’è mai stato disaccordo sul fatto di voler proseguire insieme e lo stallo di cui parlavamo sopra, evidentemente derivava da altre cause.
A onor del vero, sono passati davvero pochissimi giorni da quando la società ha presentato la sua proposta a quando Gilardino, effettivamente, l’ha accettata.
La base dell’accordo sarebbe su due anni di contratto fino al 2026, con aumento dell’ingaggio dagli attuali 500,000 euro a un milioni di euro a stagione, bonus compresi.
Niente di ufficiali perché l’accordo è solo verbale e mancano le firme sui contratti, ma possiamo affermare che il rinnovo sia cosa fatta.
Serie A
Sassuolo-Inter, le formazioni ufficiali
Sassuolo-Inter è il Saturday Night della 35esima giornata di Serie A. Nerazzurri già campioni, mentre i neroverdi si giocano la salvezza.
Su sapiente consiglio di uno dei miei colleghi caporedattori, mi sono imbattuto in un articolo (ottimo, come sempre) di Rivista Undici a firma di Francesco Gerardi. Ottimo nella forma, un po’ meno (ma questo è soggettivo) nella sostanza. Il Sassuolo è un accentratore trasversale di odio calcistico (e su questo siamo tutti d’accordo) ma taluni sembrano quasi voler scaricare la colpa su chi ne rigetta il modello imprenditoriale.
Il Sassuolo non è solo l’emanazione calcistica del capitalismo finanziario (e quindi è inevitabile che non stia simpatico a molti, basti pensare a l’RB Leipzig in Germania) ma è altresì l’estremizzazione di quelli che sono i principali capi d’accusa degli anti-capitalisti. Ovvero, i clienti (perché di clienti si tratta) non sono tutti uguali. E i clienti, in questo caso, sono le squadre di calcio che fanno affari con il Sassuolo.
Affari molto redditizi per alcuni, molto meno per altri. Non si tratta semplicemente di “vendere tanto e bene” perché quello è legittimo: il tesserato è tuo e decidi tu società se e a quanto venderlo. Il discorso verte più che altro su i rapporti “sospetti” che intercorrono fra il Sassuolo e alcune società calcistiche. Sul modo in cui i neroverdi si mostrino intransigenti con taluni e sul loro atteggiamento quasi accondiscendente con talaltro.
Perché è impossibile non ricordarsi di come il Sassuolo (anche per la volontà del giocatore di vestire bianconero) rifiutò 40 milioni di sterline cash dall’Arsenal per Locatelli, salvo poi cederlo alla Juventus con una formula che sembra uscita direttamente da un film di Totò. Non è possibile dimenticarsi della formula cervellotica che ha permesso all’Inter, nonostante la sua situazione economica, di spendere oltre 30 milioni di euro per Frattesi.
Per non parlare dell’acquisto di Missori e Volpato. Arrivati letteralmente per “fare un favore alla Roma“, per stessa ammissione dell’amministratore delegato Giovanni Carnevali. Un “aiuto” da oltre dieci milioni di euro complessivi, con i due prodotti del vivaio giallorosso che in due hanno totalizzato 1085 minuti sin qui in stagione.
Massimo rispetto per i colleghi di Rivista Undici, ma se questa sera molti tifosi italiani guarderanno Sassuolo-Inter sperando in una sconfitta dei padroni di casa non si potrà imputar loro nulla. Del resto dietro al calcio si annidano furtivi interessi economici che noi comuni mortali non possiamo nemmeno immaginare e i cui scheletri nell’armadio vengono disvelati soltanto molti anni dopo i fatti “incriminati”. Chiedere al Chievo per conferma.
Sassuolo-Inter, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
Di seguito, le formazioni ufficiali di Sassuolo-Inter:
SASSUOLO (5-3-2): Consigli; Toljan, Erlic, Kumbulla, Ferrari, Doig; Henrique, Lipani, Thorstvedt; Pinamonti, Laurienté. Allenatore: Ballardini.
INTER (3-5-2): Audero; Pavard, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro, Sanchez. Allenatore: Inzaghi.
Serie A
Milan – Genoa, probabili formazioni e dove vederla
Tutto quello da sapere sul match Milan-Genoa, in programma domenica alle 18:00 e valevole per la 35^ giornata di Serie A.
Il match di domenica delle 18:00 mette di fronte il Milan e il Genoa, due squadre che stanno ottenendo ottimi risultati ma che ambiscono a obiettivi decisamente diversi.
Il Milan deve vincere con il Genoa per provare a consolidare il secondo posto in campionato visto il momento altalenante, mentre il club rossoblù deve continuare la striscia positiva dopo il netto successo ottenuto contro il Cagliari la scorsa giornata.
Indice
Qui Milan
Pioli in vista del match contro il Genoa schiererà un 4-2-3-1 con diverse defezioni di formazione. In porta non ci sarà Maignan ma giocherà Sportiello, mentre per quanto riguarda la linea difensiva non ci saranno Kjaer e Calabria. Motivo per il quale giocheranno Florenzi e Gabbia insieme a Theo Hernandez e Tomori.
A centrocampo non saranno del match Musah e Loftus-Cheek, motivo per il quale giocherà Adli assieme a Rejinders. Per quanto riguarda il reparto offensivo, alle spalle di Giroud agiranno Chukwueze, Pulisic e Leao.
Qui Genoa
Il mister del Genoa Alberto Gilardino in vista del match contro il Milan schiererà un 3-5-2 con Martinez tra i pali, i tre di difesa saranno De Winter, Vasquez e Vogliacco che prenderà il posto dell’infortunato Bani.
In mezzo al campo ci saranno Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup e Martin, mentre il tandem d’attacco sarà composto da Gudmundson e Retegui.
Probabili formazioni di Milan-Genoa
MILAN (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao; Giroud. All. Pioli
GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Gudmundsson, Retegui. All. Gilardino
Dove vedere Milan-Genoa
il match tra Milan e Genoa in programma domenica 5 maggio, sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su DAZN con collegamento a partire dalle ore 17:30.
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