Champions League
Inter-Liverpool: i precedenti storici in Europa
Inter-Liverpool: i precedenti storici nelle coppe europee. La sfida di andata tra i nerazzurri e i Reds, valevole per gli ottavi di finale di Champions League, si disputerà mercoledì 16 febbraio 2022 alle ore 21:00 a San Siro.
Inter-Liverpool: i precedenti storici
La prima doppia sfida nelle coppe europee tra i nerazzurri e la squadra del Merseyside risale alla semifinale di Coppa dei Campioni del 1964/1965.
La sfida di andata, disputata ad Anfield, terminò 3-1 per gli inglesi, con il passaggio del turno per gli uomini di Helenio Herrera si fece davvero difficile.
Nel ritorno a San Siro, i nerazzurri tirarono fuori gli attributi e riuscirono a staccare il biglietto per la finale che si giocò proprio a Milano. Era la data del 12 maggio 1965, l’Inter campione in carica della Coppa dei Campioni, necessitava di una vera e propria impresa per ribaltare le sorti di quanto avvenne nella gara di andata.
Aprì le marcature Mario Corso su calcio di punizione dopo 8 minuti. Un solo minuto dopo arrivò la rete del raddoppio con Joaquim Peiro, rimasta nell’immaginario collettivo per la sua furbizia nel togliere il pallone al portiere dei Reds Lawrence mentre palleggiava.

La rete di Joaquim Peiro nella semifinale di Coppa dei Campioni 1965.
Il sigillo finale arrivò nella ripresa con la rete di Giacinto Facchetti. L’impresa riuscì con il risultato di 3-0, guadagnandosi i meriti sportivi per quello che passerà alla storia come la “Grande Inter”. La finale di questa edizione fu vinta dai nerazzurri, per la seconda volta consecutiva, grazie alla rete di Jair nell’1-0 al Benfica di Eusebio.
Le due compagini non si incontrarono in Coppa dei Campioni/Champions League dalla stagione 1964/1965 fino al 2007/2008. Nel nuovo millennio le due squadre si sfidarono, come quest’anno, agli ottavi di finale della competizione.
La sfida di andata si disputò ad Anfield il 19 febbraio 2008. I nerazzurri rimasero in 10 uomini dopo soli 30 minuti per il doppio giallo rimediato da Marco Materazzi.
I nerazzurri resistettero all’assedio dei Reds fino ai minuti finali, quando gli inglesi trovarono due reti, tra l’85’ e il 90′ prima con Kuyt e poi con Gerrard. Il match terminò 2-0 per il Liverpool, con le possibilità per i nerazzurri che si erano ridotte al minimo.
Nella sfida di ritorno, disputata a Milano l’11 marzo 2008. Con la qualificazione praticamente già in tasca, il Liverpool espugnò San Siro, con il risultato di 1-0, grazie alla rete di Fernando Torres nella ripresa. L’Inter rimase nuovamente in dieci uomini, causa espulsione di Nicolas Burdisso questa volta.
Il cammino per la squadra meneghina terminò qua, mentre il Liverpool arrivò fino alla semifinale di questa competizione, dove fu eliminata dal Chelsea nella doppia sfida dopo i tempi supplementari del ritorno.

Liverpool-Inter 2-0 del 2008. L’esultanza dei Reds dopo il gol del raddoppio di Gerrard.
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Champions League
Napoli, Conte: “C’è voluto tempo per integrare i nuovi acquisti. Oggi giocano perché lo meritano”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni pochi minuti prima dell’inizio della partita contro il Benfica di Mourinho.
Napoli, le parole di Conte
“I ragazzi devono essere gestiti giocando. L’allenamento che ha preceduto la preparazione è stato solamente ieri perché lunedì abbiamo fatto defaticante, oggi giusto attivazione per toglierli dall’albergo. I ragazzi stanno bene, veniamo da ottimi risultati, questo porta entusiasmo, morale, energia. Dobbiamo cercare di dare tutto quello che abbiamo, usciamo dal campo a testa alta e con la maglia sudata”.
Una vittoria oggi avvicinerebbe molto i playoff.
“Sappiamo le difficoltà di giocare contro una squadra che ha un solo risultato, di giocare in questo stadio. Abbiamo voglia di fare una buona partita. Che vinca chi ha meritato di più e mi auguro che possiamo essere noi”.

L’ESULTANZA DEL NAPOLI A FINE GARA CON GIOVANNI DI LORENZO, ALESSANDRO BUONGIORNO E LELE ORIALI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“In un periodo molto difficile che non era preventivabile, la cosa buona è che i ragazzi hanno risposto sempre presente: durante questi primi sei mesi ci sono state partite come quella di Eindhoven che non ci hanno reso felici come prestazione. Devi cercare sempre di migliorare, anche quando cadi, per ritrovare la giusta rotta. Quest’anno c’è stato l’innesto di nove giocatori, c’è voluto tempo per integrarli: oggi giocano tutti perché lo meritano e perché l’emergenza ci ha costretto. Navigare col vento in poppa è più semplice, quando invece è contrario c’è bisogno di qualcuno che indichi la rotta”.
Cosa è cambiato con questo modulo?
“Siamo tornati a giocare a 3 per una questione di obbligo, perché non abbiamo centrocampisti di ruolo: sono rimasti Lobotka e McTominay. È una necessità, Elmas è un jolly che sta facendo benissimo perché è un ragazzo molto ricettivo che impara subito e lo abbiamo catapultato. C’è ancora Vergara, che è un ragazzo di belle speranze però ho dovuto trovare una soluzione anche per una questione numerica. Chi si è infortunato a centrocampo, a parte Lobotka, avrà bisogno di un po’ di tempo, per cui dobbiamo sperare che non succedano altre cose”.
Champions League
Juventus, Spalletti: “David si è allenato bene? Ho parlato in generale”
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni prima dell’inizio della sfida di Champions League contro il Pafos.
A pochi minuti dal fischio di inizio Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti sulla gara di questa sera. La Juventus deve vincere contro il Pafos per aggiustare una classifica non perfetta e per dare continuità alla bella vittoria dell’ultimo turno contro il Bodo Glimt.
Juventus, le parole di Spalletti

LUCIANO SPALLETTI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come l’ha pensata stasera?
“Stasera diventa una partita per noi fondamentale, tutta la forza va in quella direzione e bisogna essere bravi a mettere la loro determinazione e voglia di far vedere che sono al nostro livello. Se ci riusciremo, avremo dei vantaggi”.
Come ha visto Zhegrova?
“Abbiamo dovuto alternare, un po’ di allenamenti. E’ una curiosità che mi voglio togliere anch’io: stasera parte dall’inizio, così ci rendiamo conto direttamente. Poi, avendo 5 sostituzione, posso mettere mano a un certo punto della partita”.
David si è allenato bene?
“Ho parlato in generale, citando anche Adzic. Mi aspetto che lui, giocando con più continuità, riesca a crescere perché ha buonissime qualità e in alcune situazioni non riesce ad acchiapparle”.
Champions League
Juventus-Omonia Nicosia 1999/2000, cinquina bianconera in quel di Palermo
La Juventus gioca con il Pafos in Champions League, negli anni 90 ci fu una sfida dei bianconeri con i ciprioti, Juventus-Omonia Nicosia in Coppa UEFA a Palermo.
La Juventus in Champions League di scena stasera contro il Pafos, i bianconeri negli anni ’90 sfidarono un altra cipriota: andiamo rivivere Juventus-Omonia Nicosia Coppa UEFA 1999/2000, giocatasi a Palermo alla allora Favorita.

Juventus-Omonia Nicosia 1999/2000, i bianconeri ne rifilarono 5 ai ciprioti davanti a 35000 spettatori della Favorita di Palermo
Stasera è serata Champions League, la Juventus sfida il Pafos squadra rivelazione della ex Coppa dei Campioni, ma non è la prima volta che i bianconeri giocano contro una squadra cipriota. Negli anni ’90 sfidarono un altra squadra, l’Omonia Nicosia ai trentaduesimi di Coppa UEFA, quindi andremo rivivere Juventus-Omonia Nicosia, giocatasi sul neutro di Palermo allo Stadio della Favorita il 30 settembre 1999, davanti a ben 35000 spettatori.
A Palermo c’era davvero fame di calcio, visto che i rosanero annaspavano in Serie C e la città, che dopo i difficili anni ’90 stava faticosamente riemergendo. L’occasione per avere una grande cornice di pubblico (visto che per la squadra locale al massimo ci andavano 10000 spettatori) fu proprio questo incontro europeo dei bianconeri di Carlo Ancelotti, che decisero di giocarlo nel capoluogo siciliano piuttosto che al Delle Alpi per via della scarsa cornice di pubblico che c’era in quello che ora è lo Stadium.
Invece i tifosi bianconeri palermitani invasero la Favorita, si registrò ben 35000 spettatori. La partita fu abbastanza scontata, dato che la Juventus all’andata a Nicosia aveva vinto 4 a 0. Fu una giornata di gloria per Darko Kovacevic, il centravanti jugoslavo ne fece 3 di gol, poi segnò anche Tacchinardi ( alla seconda segnatura europea dopo quella in Intertoto contro il Ceahlaul) ed anche Antonio Conte.
Davvero fu un gran festa, tanto di titoli nei giornali il giorno dopo, più che per la Juventus fu una partita che fece capire che a Palermo si potevano fare cose grandi, infatti pochi mesi dopo i rosanero furono rilevati da Franco Sensi che chiusa l’epoca di Giovanni Ferrara, l’ultimo presidente tifoso rosanero. Quindi una partita che resterà più che la cornice di pubblico che per la gara in se per se, con un altra coincidenza: giocò anche Filippo Inzaghi, attuale tecnico del Palermo.
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