Esteri
Liga: si ferma il Real Madrid in casa, il resoconto della 18° giornata
Liga, diciottesima giornata, il Siviglia allunga ulteriormente battendo l’Atletico Madrid, il Cadice guadagna un punto al Santiago Bernabeu.
I risultati della Liga
Si concluderà stasera alle ore 20 con la sfida tra Levante, ultima in classifica con soli 8 punti, e Valencia la 18° giornata de La Liga.
Siamo vicini al giro di boa e questa giornata di splendido calcio spagnolo ha riservato ancora una volta molte sorprese; prima su tutte la mezza sconfitta del Real Madrid di Carlo Ancelotti contro il Cadice, ad oggi penultima nel tabellone, che non è riuscita a trovare i 3 punti ma solo un pareggio in una sfida comandata dall’inizio alla fine e nella quale i blancos, nonostante i 36 tiri complessivi, non hanno mai trovato la rete.
Anche la vittoria dell’Atletico Bilbao sul Real Betis è un qualcosa di inaspettato, visto il magnifico stato di forma della squadra di Manuel Pellegrini che, ad oggi, sembra poter dire addio all’inseguimento di un clamoroso scudetto vista la distanza dalla prima posizione, ancora occupata dal Real.
Sorprende solo parzialmente, invece, il successo casalingo del Siviglia sull’altra squadra di Madrid, l’Atletico, che ha bisogno di ritrovare alcune certezze che sembrano ad oggi sparite; i campioni in carica cadono sotto i colpi di Rakitic prima, con una carambola sensazionale, e Ocampos poi.

Ritrova i 3 punti il Barcellona di Xavi in una entusiasmante gara contro l’Elche, durante la quale i Blaugrana avevano trovato un doppio vantaggio con i più giovani e talentuosi, Jutgla e Gavi, salvo poi farsi rimontare nel giro di due minuti; la rete di Nico Gonzalez al minuto 85 salva Il Barça e solleva l’umore in vista dei prossimi impegni.
Ha avuto vita facile il Granada che con un convincente 4 a 1 in casa contro il Maiorca allontana parzialmente la pericolosa zona retrocessione, continua a non trovare la vittoria l’Alaves, solo 15 punti e poche note positive.
La prossima giornata
Da non perdere il prossimo appuntamento con la Liga, dove, tra gli altri, l’Atletico di Madrid sarà impegnato contro il Rayo Vallecano di Radamèl Falcao in una sfida valida per i posti europei che promette molto bene.
Il Barcellona sarà ospitato a Maiorca e il Real Madrid dal Getafe, due esiti che sembrano scontati ma non lo sono affatto.
L’appuntamento è a Martedì 4 gennaio per tirare le somme di questo girone di andata di Liga.
Liga
Real Madrid, Bellingham: “Essere qui è come vivere un sogno”
Il centrocampista inglese Jude Bellingham si confida a TNT: “Il Real Madrid è il club più grande del mondo, sto vivendo un sogno”.

BELLINGHAM IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bellingham e il suo sogno al Real Madrid
Jude Bellingham, giovane stella del Real Madrid, ha recentemente parlato delle sue esperienze e delle pressioni vissute da quando è diventato uno dei giocatori più seguiti al mondo. Il calciatore ha espresso la sua soddisfazione per essere parte del “club più grande del mondo” e ha dichiarato di vivere un sogno che molti altri desidererebbero. Nonostante il rumore mediatico che circonda la sua carriera, Bellingham ha dichiarato che questo è parte della vita che ha scelto, affrontando anche le critiche con serenità.
Le sfide di essere una giovane stella
Il giovane talento inglese ha sottolineato come la sua posizione privilegiata venga spesso accompagnata da opinioni negative. Bellingham ha dimostrato maturità nel gestire queste situazioni, riconoscendo che le critiche fanno parte del percorso che ha deciso di intraprendere. La sua determinazione e il suo atteggiamento positivo continuano a conquistare il cuore dei tifosi del Real Madrid e non solo, mentre il suo nome risuona come uno dei più promettenti del calcio internazionale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano.
🚨 Jude Bellingham tells TNT: “Noise in England? This is life. It’s what I signed up for. I play for the biggest club in the world”.
“I’m living the dream. Many people want to be in the position that I’m in, it comes with a few people that are negative”.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Dec 11, 2025
Esteri
Gremio, per la panchina spunta il nome di un ex Nantes
Luis Castro nel mirino del Gremio: avviati i contatti per la panchina del club brasiliano, il tecnico portoghese potrebbe presto guidare il Tricolor.
Un Nuovo Capitolo per il Gremio?
Luis Castro, noto allenatore portoghese, è recentemente entrato nella rosa dei candidati per la guida del Gremio, una delle squadre più prestigiose del Brasile. Secondo le ultime indiscrezioni, i dirigenti del club hanno avviato i primi contatti con Castro, valutando la sua candidatura per il ruolo di allenatore del Tricolor.
Le negoziazioni tra le parti sembrano essere in corso, e il club brasiliano potrebbe presto annunciare ufficialmente l’ingaggio del tecnico. Luis Castro è conosciuto per il suo approccio tattico innovativo e la capacità di valorizzare i giovani talenti, qualità che potrebbero rivelarsi decisive per il futuro del Gremio.
Possibili Sviluppi e Implicazioni
Se l’accordo dovesse concretizzarsi, Luis Castro porterebbe con sé un nuovo stile di gioco e strategie che potrebbero rivitalizzare la squadra. Il Gremio, che sta cercando di migliorare le sue prestazioni recenti, vede in Castro una figura capace di riportare il club ai vertici del calcio brasiliano.
La scelta di un allenatore di calibro internazionale sottolinea l’ambizione del Gremio di competere non solo a livello nazionale, ma anche nelle competizioni continentali. L’arrivo di Castro potrebbe inoltre attrarre nuovi talenti e investimenti, rafforzando ulteriormente la posizione del club.
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Fonte: l’account X di Schira
Luis #Castro is a candidate for #Gremio’s coach role. Opened talks between the portuguese and Tricolor. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
MLS
L’eterna magia di Messi: l’Inter Miami nella storia
Lionel Messi guida l’Inter Miami alla prima MLS Cup e diventa il calciatore più titolato della storia, confermando il suo status di leggenda vivente.
A volte il calcio riesce ancora a sorprendere, anche quando crediamo di aver visto tutto. Sabato sera, a Fort Lauderdale, Lionel Messi ha regalato un’altra di quelle serate che riscrivono la storia del calcio: ha guidato l’Inter Miami alla prima MLS Cup della sua storia, un traguardo di elevato spessore, considerando che il club statunitense di David Beckham sia stato fondato solo nel 2018.
Il 3-1 contro i Vancouver Whitecaps di Thomas Muller ha visto l’otto volte Pallone d’Oro protagonista in modo decisivo: due assist per De Paul e Allende, la giocata che ha provocato l’autogol iniziale di Ocampo e la solita capacità di illuminare la partita senza segnare. Capocannoniere del campionato con 35 reti e miglior assist-man con 24 passaggi decisivi, la Pulce continua a trascinare una squadra che ormai vive e respira attraverso il suo genio.
Il trofeo numero 48: un monumento alla carriera
Con questa vittoria, Messi raggiunge 48 trofei, diventando ufficialmente il calciatore più titolato della storia. Dai trionfi con l’Argentina al Mondiale 2022, passando per le imprese con il Barcellona e i successi recenti negli Stati Uniti, ogni trofeo è una pietra miliare di una carriera che sembra scolpita nella leggenda. Messi non è solo un vincente: è un monumento vivente del calcio, un riferimento per chiunque ami questo sport.

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Dall’Europa a Miami: una rivoluzione in rosa
Quando nel 2023 Messi ha scelto l’Inter Miami, molti pensavano che volesse solo godersi gli ultimi anni di carriera. Invece ha rivoluzionato il club. Ha portato con sé veterani come Jordi Alba, Busquets e Luis Suarez, ha attirato l’attenzione del mondo intero e ha trasformato una squadra giovane e ambiziosa in una potenza del calcio americano.
Da allora, la crescita è stata travolgente: Leagues Cup, Supporters’ Shield, Conference Cup e ora la MLS. Non solo trofei, ma numeri impressionanti: 77 gol e 44 assist in 88 partite, una media straordinaria che gli ha permesso di essere decisivo anche senza segnare in finale.
Il successo arriva dopo la delusione dell’anno scorso, quando l’Inter Miami era stata eliminata al primo turno dei Playoff nonostante una regular season da prima della classe. Una sconfitta che avrebbe potuto spegnere l’entusiasmo, ma che invece ha acceso la scintilla per il capolavoro dell’anno successivo.
Un finale che sa di gratitudine
A 38 anni, Messi continua a giocare con la leggerezza di un ragazzo e la saggezza di chi ha visto tutto. La sua MLS Cup non è solo un trofeo in più: è la conferma che la grandezza non ha età. Ogni suo tocco sembra ricordarci perché milioni di persone continuano a emozionarsi davanti a lui.
Messi non è solo un vincente: è un punto di riferimento nella storia del calcio, una figura che resterà scolpita nell’immaginario di chi ama lo sport. E per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare, è impossibile non sentirsi testimoni di qualcosa di straordinario.
No-one has won more trophies than Lionel Messi 🏆🔝 pic.twitter.com/MuNxRnvG57
— OneFootball (@OneFootball) December 7, 2025
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