Serie A
Napoli, numeri importanti per Osimhen: le big europee bussano alla porta di ADL
Victor Osimhen, centravanti nigeriano classe 98′, in questa stagione con la maglia del Napoli ha collezionato in tutte le competizioni 7 presenze con 6 gol all’attivo.
Arrivato a Napoli nell’estate 2020 per 50 milioni di euro più 4 giocatori dal Lille, nella sua prima stagione partenopea non ha mostrato tutto il suo potenziale a causa di un grave infortunio alla spalla e il covid che l’hanno fatto tornare a pieno regime in squadra da marzo, ciò nonostante ha segnato 10 reti in serie A. Il finale della scorsa stagione ha dimostrato come il Napoli ha fatto bene a puntare su di lui, e il neo tecnico Luciano Spalletti ha subito deciso di affidargli l’attacco, e dopo un ottimo pre campionato ha iniziato la stagione con 6 reti, 4 in campionato e 2 in Europa League.
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Napoli, numeri importanti per Osimhen: le big europee bussano alla porta di ADL
Grazie all’ottimo inizio di stagione che lo porta assieme a Benzema ad essere l’attaccante più prolifico del mese di settembre, porta ad attirare le attenzioni dei top club, infatti le big inglesi e il PSG stanno monitorando le prestazioni della punta nigeriana, ma la società azzurra ha già deciso di blindare Osimhen con un rinnovo di contratto con aumento di stipendio. L’offerta della società che arriverà verso la fine della stagione sarà di un rinnovo fino a giugno 2026 con aumento fino ai 6 milioni di euro a stagione, stesso ingaggio percepito da Koulibaly.
Vedremo quando arriverà questo rinnovo di contratto, ma la cosa certa e che Napoli ha finalmente trovato l’erede di Higuain e se lo coccola per continuare a lottare per la qualificazione in Champions e perché no, sognare per qualcosa di più importante.
Serie A
Pisa, Gilardino rischia l’esonero?
Il morale non è alto in casa Pisa: con una classifica che preoccupa, le voci sul futuro in panchina di Gilardino tornano a farsi sentire.
Non si può certo dire che il morale, in casa Pisa, sia alle stelle. La sconfitta contro il Lecce ha lasciato strascichi pesanti, forse più di quanto dica il semplice risultato. Terzo ko consecutivo, settima sconfitta stagionale e una classifica che continua a preoccupare: il Pisa resta in piena zona retrocessione, con la salvezza ora distante quattro punti. Un margine non ancora definitivo, ma che inizia a farsi sentire con il passare delle giornate.
A rendere il momento ancora più delicato è stata la prestazione offerta contro i salentini, probabilmente la prima davvero insufficiente di questo campionato. Un Pisa rinunciatario, poco incisivo, lontano parente di quello organizzato e propositivo visto finora.
Una prova che ha inevitabilmente riacceso le voci su un possibile esonero di Alberto Gilardino, già emerse un paio di mesi fa quando la prima vittoria in campionato tardava ad arrivare.

M’Bala Nzola ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Pisa, la salvezza non è un miraggio
Limitarsi ai numeri, però, rischia di offrire una lettura parziale della stagione nerazzurra. Finora il Pisa ha spesso tenuto testa a chiunque, ben figurando anche contro le big del campionato e mostrando un’identità precisa. La classifica è stata condizionata da diversi episodi sfavorevoli, tra sviste arbitrali e una cronica imprecisione sotto porta che ha inciso più del dovuto.
I dati sugli expected goals sono emblematici: il Pisa avrebbe dovuto realizzare circa sette reti in più, un dato che lo accomuna a Hellas Verona e Fiorentina, anch’esse coinvolte nella lotta salvezza. La squadra di Gilardino gioca, produce occasioni, resta dentro le partite, ma paga a caro prezzo la mancanza di cinismo nei momenti chiave.
Per questo motivo, la sensazione è che l’allenatore non sia realmente a rischio nell’immediato. La società continua a credere nel suo lavoro e nel percorso intrapreso, consapevole che questa sarebbe stata una stagione complicata.
Gennaio, però, rappresenterà uno snodo fondamentale: serviranno rinforzi mirati per dare più peso offensivo e provare a invertire una tendenza che finora non ha premiato il campo.
Il Pisa ha dimostrato di poter stare in Serie A. Ora tocca ai risultati confermare quanto di buono si è visto: solo così le voci sul futuro potranno lasciare spazio a una rincorsa ancora possibile.
Serie A
Fiorentina-Hellas Verona 1-2: botte da Orban, viola distrutti | Le pagelle gigliate
Doppietta di Orban e Fiorentina ancora al tappeto: è già finito il campionato per i viola? Non si vedono rimedi ad una retrocessione annunciata.
Al 93′ Orban gela il Franchi. L’attaccante gialloblu, complice l’ennesima dormita della squadra viola, regala tre punti pesantissimi all’Hellas Verona.
L’attaccante di Zanetti entrato a metà primo tempo a sostituire Giovane infortunato, con due reti, una nel finale della prima frazione e l’altra a tempo quasi scaduto inchioda Vanoli e i suoi in una posizione che non sembra poter dare più speranze alla tifoseria viola.
Una classifica inguardabile e avvilente: ultimissimo posto in classifica con solo 6 punti, senza essere riusciti a vincere neanche una gara su 15 portano la Fiorentina di Commisso diritta in Serie B, la zona salvezza è lontana 8 punti.
Fiorentina-Hellas Verona: le pagelle viola
DE GEA 5 – Ormai anche lo spagnolo diventa una delle spine della rosa viola, altro errore di posizione sul vantaggio veneto.
PONGRACIC 6 – Prova a far ripartire l’azione, dalla sua parte l’Hellas non sfonda.
COMUZZO 5,5 – Confermato dopo la partita di Coppa, forse non dà troppa copertura sul primo gol. Ringhia sempre sull’avversario.
RANIERI 4,5 – Perde clamorosamente la sfida con Orban sul primo gol, prende la traversa ad inizio ripresa. Anche sfortunato.
Dal 15’st FORTINI 5,5 – Prova a dare un po’ di sprint, ma anche lui è distratto nel gol che chiude la gara.
DODÒ 5 – Attacca con continuità, ma la precisione non c’è.
Dal 86′ st VITI – S.v.
MANDRAGORA 5 – Oggi si vede molto poco e si sente molto poco.
Dal 15’st RICHARDSON 6 – Mette un po’ di raziocinio in mediana, forse meriterebbe più spazio.
FAGIOLI 6,5 – Nella gara più difficile, forse la sua migliore prova stagionale. Offre ottimi palloni a Kean, che puntualmente spreca.
Dal st 86′ NDOUR – S.v.
SOHM 4– Inguardabile, come il pallone che serve a Kean ad inizio ripresa, sballatissimo, e poteva essere un’occasione d’oro.
Dal 23’st DZEKO 5,5 – Raro pallone toccato, e male.
PARISI 5,5 – Dalla sua parte la Fiorentina si fa infilare a fine primo tempo, anche se lui la sua prova di generosità la fa per tutta la gara.
GUDMUNDSSON 5,5 – Sempre nel vivo del gioco, prova a farsi vedere. Spreca però un contropiede per eccesso di altruismo in modo clamoroso.
KEAN 5 – Troppi errori, troppe occasioni sprecate. Senza gol non si vince. E la Fiorentina non vince, mai.
Serie A
Genoa-Inter, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Genoa-Inter, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Ferraris alle 18.
Alle 18, al Ferraris, va in scena Genoa–Inter, sfida tra due delle squadre più in forma della Serie A. Il Grifone, infatti, ha cambiato marcia con De Rossi. Dall’arrivo in panchina dell’ex Roma, i rossoblù hanno collezionato due pareggi e due vittorie in campionato, di cui l’ultima in casa con l’Udinese, e oggi cercano un altro risultato di prestigio per allungare sulla zona retrocessione.
La squadra ligure dovrà però fare i conti con un’Inter in cerca di riscatto dopo la sconfitta in Champions contro il Liverpool e che ha bisogno dei tre punti per rimanere aggrappata alla vetta.

DANIELE DE ROSSI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa-Inter, le formazioni ufficiali
Genoa (in attesa):
Inter (in attesa):
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