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Juventus: 9 vittorie su 9 gare, è la più forte di sempre?
Con il successo di martedì sera allo Stadium la Juve raggiunge la nona vittoria consecutiva, aggiungendo l’ennesimo record alla sua già ricca collezione. In 121 anni di storia bianconera nessuno era mai riuscito ad infilare un filotto di nove vittorie su nove gare disputate da inizio stagione. Nel mirino della Vecchia Signora adesso c’è il primato delle dieci vittorie iniziali in campionato, raggiunto dalla Roma nel 2013.
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Il quinquennio d’oro
Con la nona vittoria di fila è stato così spazzato via Il record della Juve del ’30/’31 guidata da Carlo Carcano, arrivata ad otto successi, prima di capitolare a Torino contro il Napoli. Quella era la Juve del cosiddetto Quinquennio d’oro, una squadra capace di aprire un ciclo di vittorie lungo cinque anni. Altro record recentemente spazzato via. La rosa era composta dai grandi giocatori del tempo, fra i quali spiccavano Renato Cesarini e Raimundo Orsi, due fra i primi oriundi bianconeri.
I campioni sotto la mole
Così dopo le ultime esaltanti prestazioni contro il Napoli e lo Young Boys torna la solita cantilena: questa è la Juve più forte di sempre? È difficile rispondere a questa domanda, visto i continui cambiamenti che caratterizzano le varie epoche. Non si può paragonare un giocatore degli anni 70 con uno attuale. Inoltre, in più di cento anni di storia, la Juve ha potuto vantare rose di altissimo livello.
Sono tantissimi i campioni che sono stati alla corte della Signora. Come si può non ricordare la Juve del trio magico Sivori, Charles e Boniperti con il “cabezon” e il “gigante buono” che davano spettacolo in giro per l’Europa. O la Juve di “Le Roi” Platini che con Boniek, Rossi e capitan Scirea ha portato nell’85 la zebra sul tetto d’Europa e del mondo. Non si può non menzionare poi la Juve dei primi anni 2000, guidata da gioielli del calibro di Del Piero, Nedved e Trezeguet, e capace di battere il Real dei Galacticos, approdando in finale di Champions, persa ai rigori con il Milan.
L’arma in più di questa Juve
Sicuramente la Juve di oggi è una squadra fantastica, stellare. Riesce a far esprimere l’enorme qualità dei suoi calciatori. Sono pochissime le squadre europee che possono vantare una così grande abbondanza di talenti. La partita di martedì ha dimostrato ancora una volta l’ampiezza della rosa. Non c’è CR7, ci pensa Dybala. Manca la joya, gioca Bernardeschi. Quello però che sbalordisce è la cattiveria con cui la Juve entra in campo ogni volta.
Capovolgendo l’ordine naturale, la zebra da preda diventa predatrice. Studia l’obiettivo e lo azzanna. Per capire la forza di questo gruppo basta osservare i senatori nel riscaldamento prima del match. Gli occhi della tigre di Chiellini, la concentrazione di Bonucci, la grinta di Mandzukic.
Da quest’anno poi, come ciliegina su una torta già perfetta, si è aggiunta anche la classe e la fame di un certo Cristiano Ronaldo. La cosa impressionante è la motivazione che caratterizza questa squadra in ogni suo componente. Nonostante anni di successi, ogni volta che la Juve scende in campo è come se ripartisse da zero. È questo inesauribile desiderio di vittoria, unito all’immenso bagaglio tecnico a rendere la Juve una squadra fortissima, capace di infondere negli avversari la convinzione di essere di fronte ad uno scoglio insuperabile già prima di iniziare la partita.
Se sia o no la Juve più forte di sempre è difficile a dirsi, sta di fatto però che questa squadra ha tantissima fame di vincere. Una fame che, probabilmente, potrá essere saziata solo a Madrid, il primo giugno.
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I verdetti di Serie C del Girone C
Nel campionato di Serie C, la corsa verso i playoff e i playout ha regalato emozioni intense e colpi di scena degni di nota.
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Il Catania si riscatta: vola ai playoff, mentre il Potenza si gioca la salvezza
Nel campionato di Serie C, la corsa verso i playoff e i playout ha regalato emozioni intense e colpi di scena degni di nota. Il Catania, nonostante una stagione altalenante, ha saputo rialzarsi conquistando una posizione nei playoff grazie alla vittoria della Coppa Italia Serie C, un trionfo che ha aperto le porte della fase nazionale direttamente per gli etnei. Questo significa che il Catania, pur chiudendo la stagione regolare in tredicesima posizione, ha ottenuto il biglietto per tentare il salto in Serie B.
La Situazione PlayOff
Venendo ai playoff, Avellino e Benevento si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguiti da Casertana e Taranto. Il Picerno si piazza al sesto posto, mentre l’Audace Cerignola, Giugliano, Crotone e Latina completano la griglia dei playoff. Nel frattempo, i verdetti portano la Juve Stabia in Serie B, mentre Avellino, Benevento e Catania si preparano per il primo turno della fase nazionale dei playoff. La Casertana si unirà al secondo turno della fase dei gironi dei playoff, mentre Taranto, Picerno e Audace Cerignola inizieranno dal primo turno come teste di serie. Giugliano, Crotone e Latina si troveranno anch’essi al primo turno dei playoff, ma come non teste di serie.
La situazione PlayOut
La situazione dei playout, invece, coinvolge diverse squadre in lotta per la salvezza. Il Potenza si troverà ad affrontare il Monterosi, con il vantaggio di giocare il ritorno in casa propria e la possibilità di salvarsi con due pareggi. Un’altra sfida importante sarà il derby tutto pugliese tra Virtus Francavilla e Monopoli, con quest’ultimo che giocherà in casa il ritorno. Il pareggio con la Virtus Francavilla ha invece costato al Potenza la salvezza diretta, mentre il Catania ha compiuto l’impresa che ha lasciato a bocca asciutta squadre come Foggia e Sorrento, speranzose fino all’ultimo di qualificarsi.
Il Potenza e il Monopoli affronteranno rispettivamente Virtus Francavilla e Monterosi, con queste ultime due squadre che non godono del vantaggio del turno di ritorno in casa propria. Infine, il Brindisi retrocede in Serie D, chiudendo così un capitolo della sua storia calcistica.
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L’Audace Cerignola ai PlayOff
L’Audace Cerignola trionfa contro il Giugliano: D’Andrea e Capomaggio decisivi. La certezza della partecipazione ai playoff e arrivata grazie al 3-0 casalingo!
Audace Cerignola-Giuliano 3-0
Nella frenetica corsa ai playoff di Serie C, il Cerignola si fa protagonista di una prestazione magistrale, travolgendo il Giugliano con un netto 3-0 e conquistando così il settimo posto nella classifica finale. In una partita che si preannunciava combattuta, la squadra guidata da Giuseppe Raffaele ha dimostrato tutta la propria determinazione e talento, con D’Andrea e Capomaggio in veste di veri e propri eroi.
La partita, disputata sul terreno di casa del ‘Monterisi‘, ha visto il Cerignola prendere subito il controllo del gioco. Già al 3′ del primo tempo, Filippo D’Andrea ha dato il via al trionfo degli padroni di casa, sfruttando al meglio un’azione confusa in area avversaria e portando la sua squadra in vantaggio con un preciso tiro che ha colto impreparato il portiere avversario. Ma il meglio ancora doveva venire.
D’Andrea ha poi raddoppiato poco dopo, dimostrando ancora una volta la sua abilità sotto porta e raccogliendo un cross impeccabile di Coccia per depositare il pallone in rete con un colpo di testa preciso e potente. Il Cerignola non ha rallentato, anzi, ha continuato a premere sull’acceleratore.
Ed è stato proprio Capomaggio a sigillare la vittoria, trasformando con freddezza un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per un fallo di mano in area avversaria. Con questo tris, l’Audace Cerignola ha consolidato la propria posizione in zona playoff, dimostrando di essere una squadra temibile e pronta a lottare per grandi obiettivi.
Nella ripresa, nonostante i tentativi di reazione del Giugliano, i gialloblu di casa hanno saputo difendere il proprio vantaggio e gestire con intelligenza il gioco, mettendo in mostra una solida organizzazione difensiva e pericolose ripartenze. Anche il portiere Barosi è stato determinante, respingendo un calcio di rigore avversario e garantendo la porta inviolata fino al fischio finale.
Cerignola si appresta a affrontare i playoff con grande fiducia e determinazione. Sarà un’emozionante sfida per i tifosi e un’opportunità per la squadra di dimostrare il proprio valore e ambire a traguardi ancora più prestigiosi.
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Esclusiva Calcio Style, ripensamenti su Lopetegui: contatti con De Zerbi
Esclusiva Calcio Style, come siamo sempre stati piuttosto restii a dare conferme su Lopetegui, andiamo a vedere cosa è arrivato in redazione.
La pista Julen Lopetegui non è mai stata così calda come ieri in molti hanno scritto. L’ insurrezione popolare dei tifosi rossoneri, il cui peso non può essere sottovalutato, riteniamo abbia sortito l’effetto desiderato e ad oggi le percentuali sullo spagnolo sono molto basse.
Ancora calda la pista Antonio Conte, sebbene in questo caso, nonostante almeno una decina di indizi, ci sia ancora qualcuno che smentisca. Attenzione tuttavia al Napoli che sta facendo davvero sul serio per avere il tecnico leccese.
Ma veniamo alla clamorosa notizia. Nei giorni scorsi, non necessariamente ieri, su questo aspetto non riusciamo ad essere più precisi, ci sarebbe stata una chiamata, ci risulta la prima, tra Zlatan Ibrahimovic e Roberto De Zerbi.
Una chiacchierata, probabilmente poco di più. Riteniamo comunque complicato vedere il tecnico ex Sassuolo sulla panchina del Milan. In primis perché la clausola rescissoria è di 15 milioni di euro. Pochi problemi ci sarebbero invece per l’ingaggio, attualmente guadagna poco più di 2 milioni a stagione.
De Zerbi ha passati rossoneri ed in futuro, ne siamo certi, allenerebbe di buon grado la compagine rossonera. Ad oggi registriamo la telefonata, se sono rose fioriranno. Seguiamo con attenzione anche questa pista. Una cosa tuttavia la dobbiamo dire, il nome metterebbe tutti d’accordo.
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