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Milan: due settimane di fuoco
Il Milan avrà davanti due settimane di fuoco, l’intero gruppo avrebbe di certo preferito affrontarle con le spalle coperte dalla leadership in campionato, cosa purtroppo sfuggita nella serata di ieri quando l’Inter ha avuto la meglio contro la Lazio approfittando anche del passo falsio proprio dei rossoneri il giorno prima contro lo Spezia. Come detto, le spalle coperte non ci sono più, spifferi di crisi o crisuccia stanno preoccupantemente arrivando fino agli ambienti di Milanello dove la squadra meneghina dovrà invece essere brava a preparare al meglio gli appuntamenti che si porranno di fronte a partire da giovedì.
Sarà infatti l’Europa League a decretare se il Milan ha bisogno di cure pesanti oppure se si è trattato di un semplice raffreddore, la Stella Rossa sonderà muscoli e nervi della squadra allenata da Stefano Pioli. Tre giorni dopo l’impegno di coppa ecco arrivare una delle sfide decisive per questa stagione, un crocevia importante più per il morale che per la classifica in sè, la gara contro i cugini dell’Inter. Durante la settimana successiva ci sarà il ritorno contro i serbi ed un altro appuntamento importante, la Roma di Fonseca, meritatamente al terzo posto in classifica che di certo non sarà in vena di regali.
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Milan, il mancato accordo con gli arabi può far saltare tutto? I piani della proprietà
Milan, un silenzio assordante non solamente sul fronte allenatore, ma anche su quello societario. Andremo qui di seguito a capire meglio come si sta muovendo il mondo Milan, a iniziare dal suo patron Gerry Cardinale.
Fotografia di inizio gennaio: un Milan in forte difficoltà in campionato con la decisione di esonerare a fine stagione Stefano Pioli. Uno Zlatan Ibrahimovic appena insediato e definito dallo stesso Gerry Cardinale come la sua estensione in Italia. Una trattativa avanzata con una cordata araba in via di definizione e Antonio Conte come allenatore per la prossima stagione. L’intenzione, con l’ingresso dei nuovi soci, di liquidare il vendor loan, quindi Elliott, pagando anticipatamente i quasi 700 milioni di euro interessi compresi.
Sono passati “solo” 5 mesi, ma la situazione nel frattempo si è stravolta. Un’inchiesta perlopiù voluta da certi piani alti ha di fatto bloccato, ma probabilmente solo rimandato, la trattativa con Aramco. Ma i problemi iniziano ora con Giorgio Furlani, ancorato al mondo Elliott, il quale – nuovamente forte – tende a bloccare ogni soluzione economicamente dispendiosa preferendo rimanere sulla linea della sostenibilità.
Il prestito sarà ovviamente da restituire e la data ultima è agosto 2025. Riteniamo pertanto che da qui al prossimo anno Cardinale proseguirà la trattativa con gli arabi o, se svanisse definitivamente quella, cercherà nuovi soci altrove. Purtroppo siamo convinti della buona riuscita del tutto, ma non conosciamo i tempi e riteniamo piuttosto difficile che il Milan faccia adesso il passo più lungo della gamba con investimenti superiori alle loro effettive disponibilità.
Questo non significa che non verrà fatto mercato, come scriviamo da tempo, il tesoretto, con qualificazione Champions, riscatti e cessioni, dovrebbe essere particolarmente ricco. Tuttavia la scelta dell’allenatore, che prima sembrava demandata a Ibrahimovic al 100%, andrà a subìre probabilmente qualche grossa variazione. Attendiamo comunque gli eventi consapevoli che l’ultima parola spetta comunque a Cardinale.
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Milan, Ramadani ha proposto Sarri: intrecci Conte-Juventus
Milan, un finale di stagione piuttosto complicato…e non solo per questioni legate al campo. Vediamo qui di seguito le informazioni raccolte in merito al prossimo allenatore.
Regna davvero moltissima confusione intorno al mondo Milan. Da una parte una pletora di allenatori tornati in ballo dai giornali e dall’altra alcuni profili realmente seguiti.
Tra questi ultimi, come non scrivere di Antonio Conte il quale viene da noi di Calcio Style accostato ai rossoneri per tutta una serie di motivi e di indizi che in tutti questi mesi, da gennaio ad oggi, abbiamo raccontato con dovizia di particolari.
La verità continua ad essere una sola, Conte vuole stare in Italia ed è affascinato dai progetti di Juventus e Milan, ma sulla sua strada si trova contro Giuntoli e Furlani i quali potrebbe ancora cedere, ma il muro che hanno costruito davanti al leccese è piuttosto alto.
Nelle ultimissime ore è venuta fuori un’altra ipotesi che vedrebbe Conte alla Juventus e Thiago Motta a Bologna in caso di raggiungimento della Champions League.
Eventualità che noi consideriamo remota, soprattutto se la Juventus non riuscisse a piazzare Massimiliano Allegri. Qualora riuscisse a farlo, le cose ovviamente cambierebbero non poco.
Milan, incontro con Fali Ramadani
Veniamo quindi al Milan. Durante l’incontro con l’agente Fali Ramadani per definire la permanenza di Luka Jovic, si è parlato di Maurizio Sarri, anch’egli assistito dal procuratore albanese fino a pochi giorni fa quando ha deciso di passare sotto Alessandro Pellegrini.
Stando a quanto trapela, l’ex Lazio avrebbe dato il suo benestare dopo che si era parlato di lui per la panchina della Fiorentina. Il tutto è avvento davanti a Geoffrey Moncada il quale avrebbe poi riferito a Furlani e Ibrahimovic.
Il nome di Sarri è stato preso in considerazione, per Ibrahimovic può essere sì, per il fatto che lo svedese vuole un tecnico italiano, ma anche in questo caso il più restio di tutti pare essere lo stesso Furlani il quale starebbe sposando la linea portoghese che vede il duo Fonseca/Conceicao. Peraltro appoggiato da Moncada stesso il quale avrebbe stretto amicizia con Jorge Mendes, contatto utile anche per il mercato estivo.
La dirigenza, ancora una volta, pare del tutto spaccata. Si cerca un nome con esperienza, vincente, bravo coi giovani, di personalità, ma non ingombrante…insomma, forse deve ancora esistere un profilo del genere. Per questi motivi tutto è ancora in discussione.
Gli indizi portano ancora a Conte
La nostra linea è piuttosto chiara e riteniamo comunque ancora Antonio Conte in piena corsa per la panchina del Milan, nonostante voci contrastanti che arrivano direttamente dalla dirigenza le quali vanno tuttavia analizzate con attenzione onde evitare depistaggi.
D’altronde, sono decine gli indizi che ci fanno propendere al tecnico leccese, non ultimi i nomi trattati dal Milan per il prossimo mercato estivo. La parola, come ci è stato comunicato, spetterà comunque a Gerry Cardinale il quale avrà l’oneriso compito di ascoltare tutte le campane, comprese quelle della tifoseria.
Un aspetto da tenere in forte considerazione quello dell’umore della piazza. Che non vuole dire sottomettersi al volere dei tifosi, questa è l’ultima cosa che può accadere con un fondo di investimento, ma che tradotto in minori incassi dagli abbonamenti, può dare un peso specifico alquanto importante.
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Scarpa d’oro 2024: Kane irraggiungibile, Lautaro sesto
Manca circa un mese al termine della stagione calcistica europea quindi, manca circa un mese all’assegnazione della Scarpa D’Oro 2024. Un favorito assoluto.
Scarpa D’Oro 2024: Harry Kane pregusta la vittoria
Il premio che incorona il miglior marcatore sembra aver già trovato il suo vincitore. L’attaccante del Bayern Monaco Harry Kane guida in solitaria la classifica dei giocatori col maggior numero di gol in questa stagione. Ogni gol viene calcolato sottoforma di 2 punti.
Ecco la classifica della top 10 aggiornata al 6 maggio 2024:
- Harry Kane (Bayern Monaco) 72 punti
- Kylian Mbappé (Paris Saint-Germain) 52
- Erling Haaland (Manchester City) 50
- Serhou Guirassy (Stoccarda) 50
- Lois Openda (Lipsia) 48
- Lautaro Martinez (Inter) 46
- Vangelis Pavlidis (AZ) 42
- Cole Palmer (Chelsea) 42
- Luuk de Jong (PSV) 40,5
- Viktor Gyokeres (Sporting) 40,5
La vera sorpresa è il piazzamento nella top 5 di Serhou Guirassy dello Stoccarda con i suoi 25 gol.
Più sotto, precisamente al 26esimo posto, c’è Dusan Vlahovic con 32 punti. In termini di punteggio, l’attaccante inglese sembra non avere rivali date anche le poche giornate rimaste a disposizione per accumulare altri punti.
Al City di Haaland restano 3 partite così come al PSG di Mbappé. Stesso discorso per il Bayern e il Galatasaray che figura in questa speciale classifica grazie ai 23 gol segnati da Mauro Icardi.
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