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Milan: Romagnoli sul banco degli imputati
Il Milan di sabato sera è stato solo un lontano parente della bellissima ed efficace squadra ammirata da ormai un anno a questa parte, la colpa è di tutti, nessuno deve sentirsi escluso dalla debacle ligure e sul banco degli imputati di certo non può essere assente il capitano Alessio Romagnoli, per tutta una serie di motivi.
Il Milan è apparso eccessivamente molle in difesa, il capitano non ha di certo potuto contare sull’apporto del miglior Kjaer – il danese non era infatti ancora al top della condizione – e le difficoltà si sono viste eccome. E non è di certo la prima volta che il centrale difensivo pecca di personalità, un salto di qualità non ancora effettuato fino in fondo e che rende il giocatore un ottimo profilo, di certo non ancora un top player.
Numeri del tutto poco incoraggianti, tre sconfitte nelle ultime sette gare con 8 reti che pesano sul groppone e denunciano una certa fragilità del reparto arretrato.
L’aggravante
Ma non è finita qui, Romagnoli nell’immediato post gara contro lo Spezia si è presentato ai microfoni con queste parole:” Non siamo stati concentrati, l’abbiamo un po’ sottovalutata“. Parole che non hanno bisogno di molte spiegazioni, pronunciate da un capitano fanno ulteriormente capire quanto serva una strigliata di carattere generale sull’intera impostazione alle partite e la ramanzina deve avvenire a voce di tutti i senatori, ma in primis da colui che ogni domenica porta la fascia sul braccio.
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Milan, incontro fissato: Conte parlerà con la dirigenza | I dettagli
Milan, lo avevamo anticipato in esclusiva una settimana fa e non possiamo che confermare grazie a importanti informazioni arrivate in redazione. Conte incontrerà la dirigenza rossonera, vediamo i dettagli qui di seguito.
Non possiamo che confermare la notizia che avevamo dato in esclusiva una settimana fa, ovvero che Antonio Conte, senza alcun agente, incontrerà di persona la dirigenza rossonera.
Il tutto si terrà nella sede di Via Aldo Rossi e probabilmente tramite Skype la comunicazione sarà anche estesa a Gerry Cardinale. Il patron rossonero ha infatti espresso volontà di parlare personalmente con Conte, tanto che l’incontro, secondo fonti interne, avrebbe dovuto tenersi direttamente a Londra.
L’incontro sarà tra domani o mercoledì, vi aggiorneremo sul seguito, ma riteniamo il grosso sia già stato fatto. Ricordiamo che i contatti tra le parti hanno ormai data remota, addirittura fine scorso anno.
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Casini: “Una partita di calcio? Ecco quanto inquina”
Alla vigilia della partita di Coppa Italia Lorenzo Casini ha parlato dell’impatto ambientale legato alle partite di calcio: ecco che cosa ha detto.
Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato al termine di un evento che si è svolto ieri a Roma: l’European Innovation for Sustainability Summit.
Le parole di Lorenzo Casini
Queste le sue parole sull’impatto ambientale, in termini di inquinamento, di una partita di calcio.
“Una partita di calcio in un impianto non attrezzato sotto il profilo dell’ambiente e dell’efficientamento energetico, con 60mila spettatori, produce da sola lo stesso inquinamento di un automobile che fa 40 volte Rona-Hong Kong andata e ritorno. Per compensare le emissioni di CO2 prodotte da una singola partita c’è bisogno di ben 2.500 alberi in un anno”.
Come ridurre l’inquinamento?
“Il calcio, come tutti i settori industriali, produce inquinamento. Questo ha portato, a livello internazionale con il Uefa e poi anche a livello nazionale con la lega di seria A, a porsi il problema di intervenire in modo integrato e strategico. Come? Correggendo il più possibile con interventi di tutela dell’ambiente, sull’illuminazione, sul riscaldamento, sui trasporti.
Basta considerare che il 40% dell’inquinamento di una partita è prodotto dal trasporto che parte da quello delle squadre fino ai tifosi”.
Casini ha poi annunciato quale sarà la prima partita a ridotto impatto energetico: “In Italia, il prossimo 15 maggio, nella finale di Coppa Italia a Roma, per la prima volta ci sarà una partita di calcio disegnata per ridurre le emissioni sotto tutti gli aspetti: dal trasporto alla filiera alimentare fino alla raccolta dei rifiuti.
Si tratta di un progetto che si chiama Road to zero. È il percorso per la realizzazione del sogno di arrivare a una partita di calcio a zero emissioni”.
Focus
Juventus-Salernitana 1-1, le pagelle
JUVENTUS – SALERNITANA 1-1
Nella partita che avrebbe potuto portare la qualificazione matematica in Champions League si è palesemente confermato che molti giocatori della Juventus non meritano di stare dove stanno!
Le pagelle di Juventus-Salernitana 1-1
SZCZESNY 6: Sul goal preso ha provato a compiere il miracolo ma non ci è riuscito. Per il resto della partita è stato attento.
GATTI 6: Usa le maniere forti agonistiche, quelle che nel calcio si vedono spesso. Nel secondo tempo si propone anche in avanti per provare a dare supporto.
BREMER 6: Unico giocatore che nel primo tempo ci ha messo impegno sfiorando anche il goal dalla distanza. Nel secondo tempo si vede in alcuni tratti come attaccante aggiunto.
RUGANI 5: Poco preciso! (dal 77′ YILDIZ 6: Dribbla, tira, crossa, con lui cambia sempre qualcosa).
CAMBIASO 6: Corre molto, colpisce un palo, cambia spesso posizione e cerca di darsi da fare.
MCKENNIE 5: Si vede che non ne ha più, stremato, si lascia saltare spesso dagli avversari. (dal 46′ MIRETTI 6: Corre ed ha voglia, colpisce una traversa, va ancora vicino al goal con un tiro da fuori).
LOCATELLI 5: Lui il regista di centrocampo non lo può fare alla Juventus, quel ruolo non fa per lui, lento! Mezzo punto in più solo per la deviazione di tacco che consente il pareggio!
RABIOT 6: Colpa sua sul goal della Salernitana lasciando libero Pierozzi di colpire di testa. Poca roba durante la partita ma merito suo per il pareggio mettendoci la zampata per l’1-1.
KOSTIC 4.5: Involuzione di quel giocatore che ci ha abituato a tanti cross correndo su e giù per la fascia. In questa partita ha solamente confermato la sua stagione, insufficiente! (dal 46′ ILING JUNIOR 5: Si impegna ma non basta e non incide, serve molto di più a questa Juventus).
KEAN 4: Assente, fantasma, non tocca mai una palla utile! (dal 46′ CHIESA 6.5: Con lui in campo cambia la solfa, dribbla, gioca per la squadra, si impegna. Il suo contributo sarà fondamentale per la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta).
VLAHOVIC 5.5: Colpisce una traversa da subito e lotta tantissimo per la squadra, poi prende un cartellino giallo forse non giusto e si innervosisce portandolo a spegnersi in campo. (dal 77′ MILIK 6.5: Sfiora il goal di testa costringendo il portiere avversario a compiere un miracolo, dà peso in avanti e ci mette impegno).
ALLEGRI 6: Chiunque può dire la qualunque sulle scelte, su qualsiasi cosa, ma per battere questa Salernitana non serve avere chissà che cosa in campo. Colpa sua? Probabilmente si ma questa è la dimostrazione che in campo ci vanno i giocatori e di certo tanti di questi non meritano la maglia che indossano. Allegri sta finendo la sua storia con la Juventus ma ai giocatori non interessa qualificarsi in Champions League vincendo contro una squadra già retrocessa? La società dov’è? Mistero…
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