Esteri
Il Celtic e la politica
Il Celtic continua a far parlare di sé. Non tanto per i risultati ottenuti sul campo, quanto per le esternazioni politiche dei suoi sostenitori. La Green Brigade, principale gruppo ultras degli scozzesi, ha infatti esposto uno striscione peculiare durante la gara contro il Kilmarnock.
I tifosi del Celtic e il supporto alla Palestina
❝Free Palestine. Victory to the resistance!!❞
Il riferimento all’invasione Israeliana della Striscia di Gaza è chiaro. Così come l’analogia fra i partigiani italiani e quelli palestinesi.
I tifosi del Celtic si erano già fatti notare per atteggiamenti ostili alle formazioni politiche di estrema destra. Infatti, in occasione della gara interna contro la Lazio, la stessa Green Brigade aveva esposto uno striscione eloquente. Tale striscione recitava “Follow your leader” ed esponeva in bella vista un ritratto di Benito Mussolini appeso a testa in giù. Palese provocazione nei confronti della parte più calda del tifo biancazzurro, notoriamente di quella fede politica.
Clicca qui per l’articolo de “Il Messaggero”.
Premier League
Everton, la crisi economica continua: ecco tutti i big a rischio!
Il takeover fra il fondo 777 Partners e Farhad Moshiri non è andato a buon fine e questo obbligherà l’Everton a rivenire fondi altrove.
Everton, la crisi continua: sono tutti in vendita
L’Everton ha comunicato perdite per 112 milioni di sterline durante l’ultima semestrale di bilancio, chiusa al 31 Marzo scorso. I Toffees sono una delle squadre di questa Premier League messe peggio a livello economico e potrebbe non bastare una sola cessione eccellente a scongiurare una nuova penalizzazione.
Infatti, dopo la penalità della scorsa stagione (dieci punti, poi ridotti a sei), i verdi della Mersyside si preparano a un’altra estate di grandi sacrifici economici. L’edizione odierna de il “The Sun“, infatti, riporta come l’intera rosa verrebbe considerata in vendita qualora arrivassero offerte ritenute congrue al loro valore.
I principali indiziati a lasciare il club sono ovviamente, Jarrod Branthwaite e Amadou Onana. Sono i due giocatori più talentuosi della rosa e al contempo quelli più giovani, indi per cui il loro sacrificio (sebbene estremamente doloroso) potrebbe risultare salvifico per il disastroso bilancio della società inglese.
Niente takeover: in fumo 500 milioni di sterline
L’Everton aveva provato a far rientrare parzialmente l’emorragia concludendo un takeover da 500 milioni di sterline con il fondo 777 Capital Partners, che ha recentemente rilevato il 94,1% delle quote associative del club. Tuttavia, l’erogazione di capitali non è stata accettata e l’affare è definitivamente naufragato.
Ora gli inglesi dovranno trovare altrove i fondi necessari per chiudere in positivo (o comunque per limitare i danni) la triennale di bilancio del prossimo 30 Giugno. Per questo molti big della rosa potrebbero salutare dopo anni di onorata rappresentanza del club, come per esempio Jordan Pickford e Dominik Calvert-Lewin.
Una situazione che fa emergere ulteriori dubbi sulla stabilità del fondo che ha rilevato l’Everton dalle mani di Farhad Moshiri, storico proprietario del club. Infatti, circa un mese fa la compagnia area australiana Bonza (anch’essa di proprietà del fondo d’investimento) è entrata in amministrazione volontaria in seguito al rischio fallimento.
Una situazione che non ha impedito alla 777 Capital Partners di entrare prepotentemente nelle quote del club, ma che, dopo i 200 milioni di sterline prestati a fondo perduto negli ultimi sette mesi, pone seri dubbi sulla stabilità della “bolla” dei fondi d’investimento che stanno prendendo piede nel mondo del calcio.
Premier League
Leicester, Kieran Maguire lancia l’allarme: “Rischia 15 punti di penalizzazione”
L’esperto di finanza sportivo, Kieran Maguire, ha concesso un’intervista a Football Insider in cui ha parlato anche del Leicester.
Cosa rischia il Leicester? L’analisi di Kieran Maguire
Che la situazione del Leicester sia critica lo si sapeva già. Che sia probabilmente la squadra messa peggio, fra quelle indagate dalla Premier League, anche. I tifosi delle foxes si aspettano una stangata, anche se ci sono numerosi indicatori (i proventi derivanti dal passaggio di Enzo Maresca al Chelsea, la nuova sponsorizzazione del Seagrave et similia) che possono alleggerire i 90 milioni di perdite registrate nell’ultima sessione di bilancio.
Nonostante ciò, il noto esperto di finanza sportivo Kieran Maguire ha ammonito il possibile nuovo allenatore della Blue Army sul futuro della squadra. Infatti, Maguire ha paventato uno scenario potenzialmente drammatico per il club inglese. In un’intervista rilasciata a Football Insider, Maguire ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
❝Il Leicester non ha commesso alcuna infrazione nella stagione appena conclusasi, perché è stato bravo a sfruttare il regolamento a suo vantaggio. Hanno argomentato che, non essendo stati un club di Premier League per tre anni consecutivi, non erano obbligati a rendere pubblico il proprio bilancio. E’ nel loro diritto farlo, ma hanno nascosto il problema anziché risolverlo. Ora dovranno affrontare il processo, parimenti a quanto faranno numerosi altri club di Premier e Championship, e starà alla Premier League cercare di risolvere la situazione il più prima possibile. Mi aspetto una risposta entro l’estate.❞
Le possibili sanzioni: c’è il rischio di una “pena record“
La previsione di Maguire è la più ottimistica fatta sinora, dato che le precedenti stime parlavano addirittura di un verdetto che non sarebbe arrivato prima dell’anno nuovo. I tempi tecnici potrebbero essere allungati dai vari ricorsi, ma nel concreto quanti punti di penalizzazione rischiano le volpi?
Stando a quanto riportato da The Telegraph, la possibile sanzione dovrebbe essere compresa fra i sei e i quindici punti di penalizzazione. Qualora dovesse verificarsi questo scenario, si tratterebbe della più grande punizione mai inflitta dalla Premier League per la violazione di norme finanziarie.
I 30 punti tolti al Luton Town nella stagione 2008-2009, ovviamente, fanno eccezione, in quanto si trattava di una casistica diversa. Ma perché una punizione così severa? Le perdite del Leicester sono sì importanti, ma non tali da giustificare una penalità che, con ogni probabilità, renderebbe impossibile la permanenza nella massima serie inglese. La motivazione va ricercata nel comportamento tenuto nell’ultimo anno dal club.
Infatti, sebbene (come ribadito anche dallo stesso Maguire) sia legittimo per un club non più appartenente alla Premier League rifiutarsi di farle visionare i propri bilanci, questo comportamento ostruzionistico ha oltremodo indispettito i vertici della FA. Al Nottingham Forest, per esempio, fu attribuita una penalità di “soli” quattro punti”, giustificata dal fatto che “la società aveva contribuito alacremente alle indagini“.
Cosa che le foxes, invece, non hanno fatto e questo potrebbe non giocare a loro favore. C’è sempre la possibilità che la penalità venga ridotta con il tempo o dopo un ricorso, vedi il precedente dell’Everton, ma certamente non sarà facile convincere un allenatore ad accasarsi al Seagrave con una situazione del genere.
Esteri
Davies, clamoroso dietrofront: potrebbe rinnovare con il Bayern Monaco
Il nuovo allenatore del Bayern Monaco, Vincent Kompany, sta provando a convincere Alphonso Davies a rinnovare il proprio contratto.
Bayern Monaco, si apre uno spiraglio per Davies: la situazione
Vincent Kompany sta provando la mediazione per convincere Alphonso Davies a un clamoroso dietrofront e a rinnovare il proprio contratto con il Bayern Monaco. Il nuovo allenatore dei bavaresi, che si è insediato nella giornata di ieri, ha avuto come primo punto sulla propria lista quello di avere un colloquio con il canadese.
Il rinnovo di Davies sembrava impossibile, fra l’interesse comprovato del Real Madrid e le dichiarazioni lapidarie rilasciate dal suo agente lo scorso Marzo. Stando a quanto riportato da Sky Deutschland, in questi giorni la dirigenza bavarese avrebbe aperto i primi contatti con il suo entourage per il rinnovo.
Il Real acquisterebbe il giocatore soltanto a prezzo di saldo, qualora quest’ultimo decidesse di non rinnovare il proprio contratto, e non si inserirebbe in un’asta per il laterale canadese. Max Eberl, nuovo direttore sportivo del Bayern Monaco dal 1 Marzo, proverà a scongiurare questo scenario blindando il talento del classe 2000.
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