Serie C
Triestina, una sconfitta a testa alta contro l’Alcione
La Triestina ha debuttato ieri in Serie C con una sconfitta onorevole per 1 a 0 contro l’Alcione. Buona prova degli alabardati che potevano anche pareggiare.
La Triestina ieri ha debuttato nel campionato di Serie C perdendo di misura per 1 a 0 contro l’Alcione di Milano. Sconfitta onorevole degli alabardati, che avrebbero meritato il pareggio. Comunque la squadra di Marino ha dimostrato un grande orgoglio, nonostante le difficoltà societarie.

Triestina, sconfitta con l’onore delle armi ieri contro l’Alcione, gli alabardati avrebbero meritato il pareggio
La Triestina esce da Sesto San Giovanni perdendo solo di misura per 1 a 0 contro l’Alcione di Milano, una sconfitta forse anche immeritata per gli alabardati, che avrebbero meritato anche il pareggio. Nonostante le immani difficoltà societarie, la squadra di Marino esprime un buon gioco, come si è visto anche contro l’Arzignano in Coppa Italia. Un vero miracolo con solo appena 20 giorni di allenamento, una squadra che in condizioni normali potrebbe benissimo ambire alla salvezza, anche con la penalizzazione in classifica.
Ancora una sparuta rappresentanza di tifosi, ovviamente con striscioni contro l’attuale proprietà degli alabardati, ma la squadra c’è, con un ottimo pressing e qualche buona individualità: come Pedicillo, che ha provato segnare, il solito Vertainen e Attys. Ma quello che maggiormente si è distinto è Jonsson, che anche lui ha provato la via del gol trovandosi il portiere dell’Alcione Agazzi pronto.
Alla fine, una buona prova per la squadra di Marino nonostante la sconfitta, segno che la squadra c’è, ma quello che ovviamente non permette di poter ambire la salvezza è la situazione societaria, con il rischio che la partita in casa con il Lecco non si possa giocare al Nereo Rocco. Vedremo come la situazione si evolverà nei prossimi giorni, ma per Marino ci sono buone impressione, il che è già una cosa che fa davvero bene sperare al meno ora.
Serie C
Pontedera, Simone Banchieri nominato nuovo allenatore
Simone Banchieri è il nuovo allenatore del Pontedera, per lui un contratto firmato fino al 30 giugno con opzione di rinnovo.

Un nuovo inizio per il Pontedera
Il Pontedera ha ufficializzato l’ingaggio di Simone Banchieri come nuovo allenatore. Banchieri, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno, avrà l’opzione di rinnovo, dimostrando la fiducia che la società ripone nel suo nuovo tecnico. Con la firma avvenuta pochi minuti fa, il Pontedera spera di inaugurare una nuova era di successi e stabilità sotto la guida di Banchieri.
L’esperienza di Banchieri
Simone Banchieri non è nuovo al mondo del calcio, avendo accumulato esperienza in diversi club. La sua nomina al Pontedera segna un passo importante nella sua carriera, poiché avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità in una squadra che ambisce a migliorare le proprie prestazioni in campionato. L’arrivo di Banchieri porta con sé una ventata di novità e la possibilità di implementare nuove strategie per affrontare al meglio le sfide future.
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Fonte: l’account X di Schira.
Simone #Banchieri nuovo allenatore del #Pontedera. Contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo. Pochi minuti fa la firma. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 3, 2025
Serie C
Latina, panchina affidata a Gennaro Volpe
Il Latina ha comunicato l’arrivo in panchina di Gennaro Volpe. Il club laziale occupa il 17° posto nel girone C di Serie C.
Il Latina Calcio 1932 comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Gennaro Volpe.
Serie C
Serie C: fallimenti, esclusioni e squadre a rischio sparizione
Serie C è il terzo campionato professionistico italiano. Negli ultimi anni molti club non riescono a stare in piedi economicamente.

Club in difficoltà e perché la Serie C va male
Dal 2000 al 2024, sono fallite 185 società nel calcio italiano, e di queste 148 erano in Serie C. Questo numero mostra quanto sia fragile il campionato. Anche club con storia lunga rischiano di scomparire.
Nel 2025, già alcune squadre hanno avuto problemi seri. Taranto e Turris sono state escluse per gravi inadempienze. Brescia, società storica, è stata esclusa dal torneo 2025-26 per problemi economici.
Molti club spendono più di quanto guadagnano: un classico all’italiana visto che anche in Serie A la situazione è molto simile.
Debiti e rischi aumentano ogni anno. Per cercare di cambiare le cose, la Serie C ha introdotto un Salary Cap, cioè un tetto massimo sugli stipendi in base ai ricavi del club. Anche le fideiussioni e i controlli per l’iscrizione al campionato sono più rigidi.
Non basta, però. Senza una gestione seria e attenta, il campionato resta fragile.
Il risultato è evidente: club che scompaiono, squadre che saltano la stagione, tifosi delusi. È difficile costruire progetti a medio termine. Ogni anno c’è il rischio che qualcosa vada storto.
Le nuove regole sono un passo avanti. Ma serve anche un cambiamento di mentalità: meno rischi e più programmazione. I club devono pensare alla stabilità economica, non solo ai risultati sul campo. Se questo accadrà, la Serie C potrà tornare un campionato solido.
Per ora, però, rimane un campionato in bilico, dove la crisi è una costante.
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