Serie C
Triestina, per la salvezza serve un ruolino da Serie B
La Triestina si prepara alla sfida contro la Pro Patria, ma gli alabardati sono sempre in fondo alla classifica: per la salvezza serve un ruolino da promozione.
Tempi duri per la Triestina: il pareggio contro la Virtus Verona serve a poco, la pesantissima penalizzazione in classifica incide non poco sugli alabardati, che ora devono fare una tabella di marcia degna della promozione in Serie B.

Triestina, gli alabardati si preparano alla sfida contro la Pro Patria, per la salvezza ora serve un ruolino da promozione
Per la Triestina sono sempre tempi duri, il pareggio contro la Virtus Verona ha lasciato un pò di amaro in bocca agli alabardati, con Attilio Tesser la cui panchina vacilla. Il ritorno di uno dei decani dei tecnici italiani ( l’altro è Fabrizio Castori del Sudtirol) era attesa in terra giuliana come colui che poteva compiere il miracolo salvezza, ma purtroppo Tesser ha fatto conti con due cose, una la scarsa ( per non inesistente) preparazione al torneo ed anche una rosa assemblata solo dopo il cambio di proprietà. Ora davvero per i giuliani si fa davvero difficile, serve un ruolino praticamente da promozione in Serie B.
Però, nonostante un estate davvero la più problematica della storia dell’Unione, al squadra ha avuto un rendimento nettamente migliore rispetto alla scorsa stagione: gli alabardati senza la penalizzazione sarebbero a quota 15 in classifica, mentre lo scorso anno avevano appena 7 punti ( 6 con la penalizzazione). Quindi, effettivamente la squadra ha avuto maggiore abnegazione rispetto allo scorso anno, ma una penalizzazione così pesante era un impresa impossibile per chiunque, anche per un Conte o un Chivu.
Comunque, ora bisogna davvero rimboccarsi le maniche, la sfida contro un altra grande squadra storica del calcio italiano come la Pro Patria serve fare i 3 punti, quindi vietato sbagliare, le belle parole non bastono più, servono i punti e pure tanti, quanto servono per andare tra i cadetti.
Serie C
Pontedera, Simone Banchieri nominato nuovo allenatore
Simone Banchieri è il nuovo allenatore del Pontedera, per lui un contratto firmato fino al 30 giugno con opzione di rinnovo.

Un nuovo inizio per il Pontedera
Il Pontedera ha ufficializzato l’ingaggio di Simone Banchieri come nuovo allenatore. Banchieri, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno, avrà l’opzione di rinnovo, dimostrando la fiducia che la società ripone nel suo nuovo tecnico. Con la firma avvenuta pochi minuti fa, il Pontedera spera di inaugurare una nuova era di successi e stabilità sotto la guida di Banchieri.
L’esperienza di Banchieri
Simone Banchieri non è nuovo al mondo del calcio, avendo accumulato esperienza in diversi club. La sua nomina al Pontedera segna un passo importante nella sua carriera, poiché avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità in una squadra che ambisce a migliorare le proprie prestazioni in campionato. L’arrivo di Banchieri porta con sé una ventata di novità e la possibilità di implementare nuove strategie per affrontare al meglio le sfide future.
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Fonte: l’account X di Schira.
Simone #Banchieri nuovo allenatore del #Pontedera. Contratto fino al 30 giugno con opzione di rinnovo. Pochi minuti fa la firma. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 3, 2025
Serie C
Latina, panchina affidata a Gennaro Volpe
Il Latina ha comunicato l’arrivo in panchina di Gennaro Volpe. Il club laziale occupa il 17° posto nel girone C di Serie C.
Il Latina Calcio 1932 comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima Squadra a Gennaro Volpe.
Serie C
Serie C: fallimenti, esclusioni e squadre a rischio sparizione
Serie C è il terzo campionato professionistico italiano. Negli ultimi anni molti club non riescono a stare in piedi economicamente.

Club in difficoltà e perché la Serie C va male
Dal 2000 al 2024, sono fallite 185 società nel calcio italiano, e di queste 148 erano in Serie C. Questo numero mostra quanto sia fragile il campionato. Anche club con storia lunga rischiano di scomparire.
Nel 2025, già alcune squadre hanno avuto problemi seri. Taranto e Turris sono state escluse per gravi inadempienze. Brescia, società storica, è stata esclusa dal torneo 2025-26 per problemi economici.
Molti club spendono più di quanto guadagnano: un classico all’italiana visto che anche in Serie A la situazione è molto simile.
Debiti e rischi aumentano ogni anno. Per cercare di cambiare le cose, la Serie C ha introdotto un Salary Cap, cioè un tetto massimo sugli stipendi in base ai ricavi del club. Anche le fideiussioni e i controlli per l’iscrizione al campionato sono più rigidi.
Non basta, però. Senza una gestione seria e attenta, il campionato resta fragile.
Il risultato è evidente: club che scompaiono, squadre che saltano la stagione, tifosi delusi. È difficile costruire progetti a medio termine. Ogni anno c’è il rischio che qualcosa vada storto.
Le nuove regole sono un passo avanti. Ma serve anche un cambiamento di mentalità: meno rischi e più programmazione. I club devono pensare alla stabilità economica, non solo ai risultati sul campo. Se questo accadrà, la Serie C potrà tornare un campionato solido.
Per ora, però, rimane un campionato in bilico, dove la crisi è una costante.
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