Serie C
Serie C in TV oggi in chiaro e streaming gratis: il palinsesto

Il palinsesto completo per seguire i playoff e i playout del campionato di Serie C in TV: ecco dove vedere i match di oggi sulle piattaforme di SKY, Rai e NOW.
La Serie C 2024-25 è formata da 60 squadre che animano tre gironi sempre molto equilibrati. I tre gironi seguono generalmente un criterio di tipo geografico, quindi nel Girone A le squadre del Nord, nel Girone B le squadre del Centro e Sardegna, nel Girone C le squadre del Sud.
Tra le squadre ci sono tante nobili decadute come Catania, Foggia, Pescara, Perugia, Ascoli, Padova, Triestina, Avellino solo per citarne alcune; ci sono squadre espressione di piccolissime realtà come Renate, Picerno, Pianese e Caldiero; novità assolute come l’Alcione Milano e vecchie glorie di ritorno come Cavese e Clodiense e poi ancora le mine vaganti delle next gen di Juve e Atalanta e da quest’anno anche Milan.
Ecco dove vedere le partite in tv dei playoff e palyout, oggi, sulle piattaforme di SKY, Rai Sport e NOW.
Serie C in TV, i match di oggi
17.30 Pro Patria-Pro Vercelli – SKY SPORT (canale 251) e NOW
19.00 Virtus Entella-Avellino – SKY SPORT (canale 255) e NOW
20.00 Milan Futuro-SPAL – SKY SPORT (canale 252) e NOW
20.00 Caldiero-Triestina – SKY SPORT (canale 253) e NOW
Dove vedere in TV e in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di NOW sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
I programmi di Rai Sport sono visibili sui canali 57-58 del digitale terrestre e in streaming su Rai Play.
Serie C
Sampdoria: Tey resta, Manfredi cerca rinforzi

Il destino sportivo della Sampdoria è ancora appeso a un verdetto che arriva da tutt’altra partita: quella della giustizia sportiva.
Se al Brescia verrà confermata la penalizzazione, si aprirebbe la possibilità di un playout contro la Salernitana. Altrimenti, sarà Serie C. In attesa del fischio finale di una stagione infinita, qualcosa si muove lontano dai campi. Ma anche nel cuore pulsante della società blucerchiata.
La Sampdoria si apre anuovi soci
Secondo Il Secolo XIX, il primo azionista Joseph Tey ha sciolto ogni dubbio sulla sua permanenza. Continuerà a sostenere il presidente Matteo Manfredi anche nella prossima stagione. E a prescindere dalla categoria. Una certezza non scontata, visto il contesto, e che tiene accesa la fiammella della stabilità finanziaria. Ma non è un impegno cieco: Tey guarda avanti, e apre le porte a nuovi soci.
Durante una recente trasferta a Milano, Manfredi, spalleggiato da Alessandro Messina, ha presentato a Tey una rosa di possibili nuovi investitori. Nomi già noti e volti nuovi, attratti dall’idea di contribuire a un progetto di rilancio che resta affascinante, ma impegnativo. Alcuni incontri sono già avvenuti tra ieri e oggi, anche se non si parla ancora di trattative formali. La sensazione, però, è che qualcosa si stia muovendo.

TIFOSI SAMPDORIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tey: oltre 100 milioni per salvare la Samp
L’investimento di Tey nella Samp non è una questione di cuore, ma di numeri. Infatti, la cifra conta oltre 100 milioni di euro in due stagioni, attraverso Kickoff Ventures, la società con cui controlla il 58% della holding Gestio Structuring. Un intervento che, nel giugno 2023, ha salvato la Sampdoria da un destino quasi scritto: la scomparsa. A un passo dalla perdita della matricola FIGC, il club fu ricostruito in extremis. Evitando, in questo modo, una ripartenza dolorosa con un nuovo nome e due anni di anonimato.
Tey, imprenditore con base a Singapore e interessi che spaziano dal real estate al betting in quattro continenti. Ha finora gestito l’investimento con attenzione, ma anche con distacco. I suoi partner storici, Pang Sze Khai e Lee Kok Leong, si sono nel frattempo sfilati dal progetto Samp. Manfredi resta il riferimento operativo. Con un piede nel calcio e l’altro nella finanza, dove risponde anche agli investitori che hanno scelto di seguirlo attraverso fondi e family office.
I conti tornano, la classifica no
Il problema, oggi, è che i conti tornano, ma la classifica no. Il ritorno in Serie A non è arrivato. E la Samp si ritrova tecnicamente in Serie C. Una retrocessione che pesa, e che rischia di condizionare anche l’interesse dei nuovi investitori. Tey lo sa e osserva con attenzione. Il prossimo allenatore, il progetto tecnico, la categoria: ogni tassello conta.
Si, perché in gioco non c’è solo il futuro della squadra, ma anche la credibilità di un investimento che finora ha avuto più spine che fiori. La Sampdoria è lì, ferma tra due piani: quello sportivo e quello societario. In bilico, ma ancora viva. E se il campo deciderà dove ripartire, i corridoi d’affari stanno già cercando con chi.
Serie C
Altamura, Grammatica: “Salvezza meritata. Il VAR? Toglierebbe emozione al calcio”

In un’intervista a TMW RADIO, Andrea Grammatica esalta la salvezza dell’Altamura, boccia VAR e seconde squadre. E rilancia con passione per il futuro.
Grammatica: “La nostra era una sfida complessa”
Tra le sorprese più interessanti della stagione appena conclusa in Serie C c’è senza dubbio il Team Altamura. Dopo oltre trent’anni d’assenza dalla categoria, il club pugliese ha conquistato la salvezza con largo anticipo e si è messo in luce non solo per i risultati, ma anche per la qualità del progetto tecnico. A tracciare il bilancio di questo percorso è il direttore sportivo Andrea Grammatica, intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C.
“Siamo molto soddisfatti”, ha spiegato . “La nostra era una sfida complessa: siamo partiti da matricola, senza nemmeno uno stadio o un campo di allenamento fisso. Abbiamo dovuto affrontare le prime difficoltà logistiche giocando a Bari, con costi notevoli per la società”. Nonostante tutto, l’Altamura ha reagito dopo un avvio difficile, centrando l’obiettivo salvezza già nel mese di marzo. “Merito del lavoro di tutti”, ha aggiunto. “Mister, staff, giocatori e società. Abbiamo valorizzato giovani importanti. Due dei quali sono stati richiesti da club di categoria superiore già a gennaio”.
Guardando ai playoff in corso, Grammatica si è detto colpito dalla solidità dell’Atalanta Under23. E dal percorso della Giana Erminio: “Hanno costruito qualcosa di importante, con un allenatore che stimo molto. Alcuni dei loro ragazzi, arrivati dalla D, si sono rivelati all’altezza anche in C. In generale, poche sorprese, ma tanta qualità. Mi aspettavo qualcosa in più dal Crotone, ma ha trovato un Vicenza che, per me, resta la favorita”.
VARiazioni indesiderate, il tecnico boccia la tecnologia
In un calcio sempre più tecnologico e regolamentato, Grammatica si conferma una voce fuori dal coro. Infatti, sulla discussa introduzione del VAR in Serie C, il ds non ha dubbi: è contrario. “So di essere una voce fuori dal coro, ma non mi piace. Preferisco l’errore umano. Non credo nella malafede degli arbitri. E anche se sbagliano, me ne faccio una ragione. Il VAR rallenta il gioco, raffredda l’emozione e alla fine resta sempre un giudizio umano, solo mediato da uno schermo. Capisco le ragioni economiche, ma per me toglie passione al calcio”. O forse per non togliersi qualche dubbio che potrebbe spostare l’ago della bilancia in una partita decisiva.
Un altro tema caldo è quello delle seconde squadre nei tre gironi di Serie C. Grammatica è critico anche su questo punto: “Non credo che queste squadre servano davvero alla crescita del calcio italiano. Leggevo una statistica: solo il 30-35% dei giocatori sono italiani, il resto sono stranieri. Bisognerebbe intervenire a monte, già nelle giovanili, dove oggi è più conveniente puntare su ragazzi esteri. Servono regole, incentivi, una struttura più chiara. Così com’è, il progetto Under 23 è più funzionale ai club che alla Nazionale”.
Guardando al futuro, l’attenzione è ora rivolta allo stadio e alla guida tecnica: “Mi auguro non ci siano problemi di agibilità, né tecnici. Con mister Di Donato ci siamo già visti, abbiamo gettato le basi per continuare, ma prima c’è da pensare all’iscrizione, che quest’anno prevede passaggi più rigidi. Solo dopo ci siederemo per capire se ci sono le condizioni per andare avanti insieme”. Ma il tecnico è anche uno che guarda ai numeri e ai progetti. Senza mai perdere di vista l’essenza vera del gioco: la passione.
Serie C
Lucchese, dichiarato il fallimento: ora è corsa contro il tempo

Il Tribunale cittadino ha decretato il fallimento della Lucchese. Si apre una finestra strettissima per salvare l’iscrizione al prossimo campionato.
La Lucchese è stata ufficialmente dichiarata fallita dal Tribunale di Lucca. Si tratta del quarto fallimento negli ultimi vent’anni per il club rossonero. La decisione arriva dopo mesi di caos societario, con continui passaggi di proprietà e l’assenza di interventi concreti per far fronte ai debiti accumulati, tra stipendi non pagati e pendenze verso fornitori e tesserati.
La gestione è stata affidata a Claudio Del Prete, curatore che si è già occpuato del fallimento della società nel 2019 e che dovrà ora cercare di salvare ciò che resta del patrimonio sportivo del club, in vista dell’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro.
Lucchese, pochi giorni per la salvezza
La speranza è legata alla possibilità che un soggetto interessato rilevi il ramo sportivo della società, assumendosi i debiti sportivi e garantendo l’iscrizione al campionato. L’attuale sponsor, Affida srl, si è già detto disponibile a intervenire, ma il tempo a disposizione è ridottissimo: entro il 3-4 giugno dovrà tenersi un’asta per l’assegnazione del ramo sportivo, seguita immediatamente dal versamento delle somme necessarie (entro il 5 giugno) e dal deposito della documentazione in Lega Pro il giorno successivo.
Il curatore fallimentare dovrà nominare un perito per stabilire la base d’asta e aprire rapidamente alla procedura. Chiunque voglia subentrare dovrà nel frattempo costituire una nuova società sportiva da affiliare alla FIGC.
La finestra per evitare la scomparsa del club è stretta, ma sul piano tecnico-giuridico, ancora possibile.
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