Serie C
Iemmello accusa Foggia
Iemmello: “Episodio figlio del degrado ma a Foggia tornerò”
Lunedì sera a Foggia si è visto il peggio del calcio nostrano, con striscioni vietati, insulti, invasioni di campo e tentativi di aggressione.
Pietro Iemmello, ex attaccante dei satanelli foggiani, ora in forze al Catanzaro, è stato il motivo del contendere visto il suo rapporto di travagliato con il Foggia.
Nei primi due anni a Foggia ha fatto 40 gol, ha vinto una Coppa Italia ed ha perso la finale playoff con il Pisa di mister Gattuso, alla terza stagione in rossonero ha fatto 7 gol in B ma è retrocesso tra le contestazioni.
Nei tre anni però non sono mancati anche episodi spiacevoli, con l’accusa di calcioscommesse, di aver venduto delle partite, e di essere la causa della retrocessione, addirittura viene accusato di essere d’accordo con la dirigenza di quegli anni per non vincere determinate partite, con la conseguenza che ignoti diedero fuoco alla sua auto.
I tifosi che mai dimenticano questi episodi, nella partita in casa contro il Catanzaro lo aspettavano. L’atteggiamento del giocatore, che magari si aspettava un’accoglienza migliore non è stato però molto professionale, ha da subito stuzzicato la tifoseria foggiana, che non è certo tra le più tranquille d’Italia.
Mani alle orecchie dopo il goal, baci allo stemma del Catanzaro, incitamento alla reazione della squadra avversaria, insomma, non il massimo della sportività, soprattutto dopo i trascorsi. Ecco il perché delle escandescenze dei tifosi foggiani.
Lunedì ha nella vittoria per 6-2 ha segnato due gol che sarebbero potuti diventare 3 se fosse riuscito a battere il rigore del 6-1, ma un ultras ha fatto invasione di campo per cercare di colpirlo. La gara è stata sospesa per 8 minuti, ed il rigore è stato battuto e segnato da un compagno, il resto è storia.
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Serie C
Cesena, la Torres cade e serve l’assist decisivo | Con il Pescara bastano i tre punti per la B
Cesena, si avvicina di un altro passo il traguardo della serie B per i romagnoli. In caso di vittoria sul Pescara sarà festa anticipata.
Adesso restano davvero pochi metri al traguardo. Mancano solo tre punti al Cesena per festeggiare il ritorno in serie B.
A servire, forse, l’assist decisivo, ci ha pensato la Torres, che ieri sera e’ uscita sconfitta per 1-0 dal Barbetti di Gubbio.
Così facendo, i sardi sono rimasti a 11 punti di distanza dalla compagine di Mimmo Toscano.
Sabato, al Manuzzi, ai bianconeri sarà sufficiente battere un Pescara in crisi per regalarsi la gioia della serie B dopo un anno di dominio assoluto.
Lo champagne e’ in frigo, gli anni del fallimento sono solo un lontano ricordo. Il Cesena e’ ormai a un passo da ritorno in cadetteria.
Serie C
VAR in serie C : è dibattito!
E’ dibattito sulla presenza del VAR in Serie C e del suo utilizzo. Ecco le parole dell’ex-arbitro Tagliavento sulla questione.
VAR in Serie C: le parole di Tagliavento
La possibile introduzione del VAR nella Serie C italiana ha scatenato un acceso dibattito tra coloro che ne sostengono l’adozione e chi invece teme le conseguenze negative di tale decisione.
Tra coloro che si schierano contro questa innovazione tecnologica, emerge l’ex arbitro e attuale amministratore della Ternana Women in Serie B, Paolo Tagliavento, il quale ha condiviso il proprio punto di vista con Il Mattino.
Tagliavento ha paragonato l’introduzione del VAR in Serie C a mettere una Ferrari nelle mani di un neopatentato, sottolineando che in questa categoria gli arbitri devono dimostrare di saper gestire gli errori in tempo reale, senza l’ausilio della tecnologia.
Inoltre, ha evidenziato le difficoltà che gli arbitri affrontano durante la stagione, affermando che spesso mantengono distanze rigide per difendersi dalle critiche e dalle pressioni esterne.
Sottolinea che sarebbe preferibile creare un clima più disteso, consentendo agli arbitri di comprendere meglio le pressioni a cui sono sottoposti, in modo da favorire una maggiore comprensione reciproca.
In particolare, Tagliavento ha enfatizzato le sfide che gli arbitri della Serie C devono affrontare, considerandola una tappa decisiva per il loro futuro.
Conclude notando che il numero di direttori di gara che riescono a fare il salto in Serie B è molto limitato, evidenziando così le pressioni e le sfide che caratterizzano l’arbitraggio in questa categoria.
Serie C
Mantova, violazione del divieto di trasferta: 50 tifosi a rischio Daspo
Mantova, brutte notizie per 50 tifosi virgiliani, che hanno violato il divieto di trasferta in quel di Trento. Per loro c’è il rischio Daspo.
L’1-1 di Trento ha avvicinato ancora di più il Mantova al ritorno in serie B. Se la promozione e’ a un passo, tuttavia, di contro arriva una notizia poco piacevole a livello di tifo.
Come riferisce La Voce di Mantova, infatti, 50 tifosi virgiliani rischiano il Daspo per aver cercato di raggiungere la provincia autonoma trentina.
Stando a quanto riportato dal quotidiano, infatti, le persone in questione sarebbero state intercettate ad Aldeno, dopo aver percorso l’A22 fino a Rovereto.
Il divieto di trasferta loro imposto e da questi violato, quindi, rischia di costare caro a questi tifosi.
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