Serie A
Verso Sassuolo – Juventus, Sarri: “Lo scudetto non è scontato, è da soffrire e combattere”
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Sassuolo, in programma mercoledì 15 luglio alle ore 21.45, ecco quanto dichiarato dall’allenatore della Juventus, Maurizio Sarri.
Le parole di Maurizio Sarri
La Juventus è pronta a scendere in campo contro il Sassuolo e a proposito del match in programma domani sera, Maurizio Sarri in conferenza stampa ha dichiarato: “Al di là dell’entusiasmo che hanno, pesa il fatto che ha preso la strada dell’Atalanta. Hanno un progetto, qualità, un allenatore di alto livello. Sono pericolosi e hanno grande pericolosità offensiva. Ma dobbiamo avere entusiasmo anche noi perché ci stiamo giocando cose importanti. Dobbiamo avere le stesse motivazioni loro”. Per poi aggiungere: “L’Atalanta è una squadra che durante il percorso è cambiata. Negli ultimi anni è diventata molto più offensiva e ti mette in difficoltà con l’aggressività difensiva. Il Sassuolo ha una propensione per il palleggio sopra alla media. Non ha remore con le grandi: vanno avanti con le proprie caratteristiche. A tratti dovremo anche soffrire, facciamoci trovare pronti”. A proposito di De Zerbi ha poi aggiunto: “Ognuno fa il calcio che deve e può fare in base ai calciatori che hai. Se no diventi l’allenatore di te stesso. Lui dà un’impronta alle proprie squadre, ha idee e cerca di applicarle. Tra i giovani è il più interessante. Se mi assomiglia? Non lo so, avrà preso qualcosa. Ma il 99% viene fuori da lui e dalle sue esperienze”.
Inevitabile un commento sullo scudetto, con Sarri che alla domanda se può essere considerato già vinto ha replicato: “Lo scudetto non è scontato, è ancora da soffrire e combattere. Sappiamo di essere nelle nostre mani. Dobbiamo fare 11 punti in 6 partite. Ma non credo ci sia nessuno così superficiale da pensare che sia scontato. Non penso che la critica lo pensi. I social non li frequento per scelta di vita. La gente in strada ci dà appoggio e affetto”. Demiral? “Viene dà un’operazione al crociato. Vedendolo sta bene, non l’ho visto in grande difficoltà ma è rientrato ieri l’altro. Diamogli qualche giorno per allenarsi e ritrovare la condizione. È guarito, ora deve tornare a livello prestazionale”.
In merito a Pjanic e Bonucci ha poi aggiunto: “Pjanic è stato fuori per precauzione. Aveva un affaticamento a un adduttore che poteva diventare un problema. Il giorno dopo si è subito allenato. Bonucci ha un problema a un piede. Vediamo oggi se la situazione è migliorata e se può giocare domani”. Mentre su Chiellini,Maurizio Sarri ha dichiarato: “Uno dei grandi rimpianti della stagione. Dover fare a meno per così tanti mesi di un giocatore così importante è pesante, ed è stato poco sottolineato. Un giocatore che può essere trascinante, ha fatto questo lungo stop per l’infortunio al ginocchio e poi si è dovuto fermare per il lockdown, gli ha allungato i tempi e da 5 giorni si sta allenando con la squadra. È in crescita e in futuro ci dà grande apporto. Non giocherà 90′ ma sta crescendo”.
Per poi affermare: “Questo è un momento in cui dobbiamo fare pochi calcoli: solo 11 punti in 6 partite. Poi ci penseremo dopo. Abbiamo avuto ragazzi a riposo per delle giornate di squalifica, domani abbiamo sicuramente Cuadrado fuori, Alex Sandro ha saltato 3-4 partite per un infortunio. Qualcosa sta iniziando a muoversi, e spero che a breve saremo in grado di fare più rotazioni”.
Serie A
Juventus: allenamento in vista della Salernitana
La Juventus, dopo il pareggio dell’Olimpico contro la Roma, é tornata ad allenarsi in vista del match casalingo di domenica (ore 18:00) contro la Salernitana.
La Juventus é tornata in campo al JTC per preparare il match contro la Salernitana, valido per la 36° giornata di Serie A, in programma domenica 12 maggio alle ore 18:00 all’Allianz Stadium di Torino.
Secondo giorno di lavoro sul campo per i bianconeri che, nella mattina di oggi (mercoledì 8 maggio) hanno proseguito la preparazione in vista del prossimo match.
Una parte del gruppo ha svolto esercitazioni di reparto con difensori e centrocampisti che si sono concentrati sulla costruzione della manovra, mentre gli attaccanti sulle conclusioni.
Allenamento congiunto con la Next Gen (ovviamente con chi non è sceso in campo ieri sera contro l’Arezzo) per coloro che non hanno giocato contro la Roma domenica.
Per domani l’appuntamento è fissato, nuovamente, al mattino.
Serie A
I giocatori del Torino: “Chiediamo umilmente scusa”
Dopo giorni di polemiche per quanto accaduto a Superga, i giocatori del Torino si sono rivolti (scusandosi) ai tifosi.
Un video di pochi secondi, girato nel pullman del Torino, nel quale si vedono i tifosi granata salutare i propri beniamini e, allo stesso tempo, si sentono poche parole che hanno scatenato moltissime polemiche.
A postarlo, con l’intento di mostrare a tutti il calore dei propri sostenitori, è stato il portiere Luca Gemello.
A dare un senso diverso alla situazione è stato ciò che si è sentito pronunciare da quelli che sembrano essere due giocatori del Torino.
Le loro parole sono state lette come un vero e proprio insulto rivolto alla tifoseria e per questo motivo in rete è subito partita la ‘caccia al colpevole’.
L’accaduto
Come sempre, in occasione del 4 maggio, i giocatori granata si sono recati a Superga per rendere omaggio ai campioni del ‘Grande Torino’.
Mentre la squadra era sul pullman, Luca Gemello ha ripreso i tifosi che acclamavano il gruppo granata, ma in sottofondo è parso sentire un giocatore pronunciare la frase “Questi sono gli stessi che ieri ci hanno fischiato eh…” ed un altro rispondere “Si si, cogl***i”.
Il video è stato poi immediatamente rimosso dalla rete, ma era stato già visto da moltissimi tifosi del Torino con la polemica già in atto.
Le scuse dei giocatori
Dopo l’accaduto, i giocatori del Torino hanno affidato al sito ufficiale del Club una lettera aperta inviata ai tifosi.
“Ciò che è successo sabato scorso ha lasciato in tutti noi un profondo dispiacere. Vogliamo far sentire la nostra voce per chiedere umilmente scusa a tutti, consapevoli della gravità di quanto è accaduto.
Ci sentiamo tutti responsabili, non ci sono buoni e cattivi. Ne abbiamo parlato al nostro interno e abbiamo preso i provvedimenti del caso, e altrettanto ha fatto la Società, subito intervenuta.
Ora massima concentrazione per le prossime tre partite: noi ci crediamo ancora.
Sempre Forza Toro!”.
Serie A
Inter, Ausilio: “Non abbiamo urgenze sul mercato. Sul rinnovo di Lautaro…”
Il ds dell’Inter Piero Ausilio ha parlato nel corso di una diretta Instagram con Fabrizio Biasin. Di seguito un estratto delle sue parole.
Le parole di Ausilio
Cosa ha pensato dopo il fischio finale della partita contro il Milan?
“Non si può dire, un’espressione quasi blasfema (ride ndr). Ero molto contento e non è una cosa che nel calcio si prova spesso. Il 95% è sofferenza e il 5% gioia. Quindi ci si deve fermare e godersi il momento”.
Che mercato sarà il prossimo per l’Inter?
“Se pensiamo a quella che era la squadra a maggio scorso e le cose da fare, sapevamo che sarebbe stato lungo e difficile. Alla fine abbiamo cambiato 12 giocatori. Quest’anno è tutto diverso, dobbiamo fare poche cose. Se la prossima stagione iniziasse tra una settimana l’Inter avrebbe la rosa pronta. L’anno prossimo ci saranno tante partite ma uno dei segreti di quest’anno è stata quella di avere una rosa giusta, con tutti i giocatori che hanno avuto un’opportunità. In questo modo anche l’allenatore ha lavorato con tranquillità. Ora si parla di rosa più ampia ma questo discorso non è del tutto vero. Avere 4-5 giocatori in più che durante l’allenamento sono a parte non è una cosa che puoi fare, se non con i ragazzini. Dobbiamo avere un numero di calciatori giusti”.
Gudmundsson è un obiettivo?
“È un giocatore di qualità che piace all’Inter, così come al Genoa e ad altre squadre. In quel reparto siamo a posto così. Abbiamo Lautaro, Thuram, Taremi, Arnautovic e Sanchez, sul quale faremo delle valutazioni. Poi Oristanio, Carboni, Pio Esposito, tutti calciatori in prestito. Dobbiamo valutare tutto”.
Rinnovo Lautaro?
“Ci sono le due cose più importanti: la volontà del club di tenerlo e quella del calciatore. Lo abbiamo detto noi, l’ha detto lui, e anche il suo agente. Poi dobbiamo trovare l’equilibrio economico ma non c’è fretta. Non cambia niente se firmerà tra uno, due o tre mesi”.
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