Serie A
Verso Bologna-Juventus, Tudor pensa a qualche sorpresa e a Vlahovic…

La sfida tra Bologna e Juventus di domenica sera si preannuncia fondamentale per le ambizioni della Juventus di conquistare il quarto posto, e con esso il pass per la Champions League.
Un match da non fallire per i bianconeri, che rischiano di veder sfumare l’obiettivo minimo della stagione se non dovessero ottenere i tre punti. L’atmosfera allo Stadio Dall’Ara sarà sicuramente intensa, con il Bologna che, seppur non più in lotta diretta per la Champions, vorrà comunque fare una grande figura davanti al proprio pubblico.

IGOR TUDOR DA INDICAZIONI AI SUOI RAGAZZI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le sfide per Igor Tudor
Il tecnico della Juventus dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, tra cui:
- Lloyd Kelly e Kenan Yildiz, che non potranno essere della partita, con Yildiz squalificato per le prossime due gare.
Tudor dovrà quindi trovare soluzioni tattiche e alternative, anche in attacco, dove le scelte sembrano essere determinanti.
Probabile formazione della Juventus
- Randal Kolo Muani: Dovrebbe essere ancora lui il titolare in attacco. Dopo un buon periodo di adattamento, il francese è pronto a essere l’uomo di riferimento dell’attacco bianconero. La sua velocità e capacità di muoversi in area saranno cruciali contro una difesa che potrebbe avere qualche difficoltà.
- Dusan Vlahovic: La speranza per Tudor è quella di poter riavere Vlahovic, anche se non è al 100% della forma. Le sue condizioni saranno monitorate giornalmente dallo staff medico, e se riuscirà a recuperare, potrebbe almeno essere in panchina per dare il suo contributo durante la partita.
- Nico González: Dopo il gol contro il Monza, l’argentino sembra aver ritrovato una buona condizione fisica e potrebbe partire titolare. La sua rapidità e il fiuto per il gol potrebbero essere un’arma importante per Tudor.
- Francisco Conceição: Entrato bene contro il Monza, Conceição potrebbe guadagnarsi una maglia da titolare. La sua capacità di saltare l’uomo e creare situazioni di superiorità numerica sulla fascia potrebbe essere decisiva.
Analisi della partita
- La Juventus arriva a questa sfida con un obiettivo ben preciso: vincere per consolidare il quarto posto e non rischiare di essere risucchiata dalla concorrenza. Il Bologna, però, è una squadra che in casa riesce a dare sempre del filo da torcere e sarà fondamentale non sottovalutare l’avversario.
- L’approccio tattico: La Juve dovrà essere solida in difesa e pronta a sfruttare le ripartenze veloci, con giocatori come Kolo Muani e González pronti a fare la differenza. La presenza di Vlahovic, seppur non al meglio, potrebbe dare una maggiore forza offensiva.
Per il Bologna
- Il Bologna non ha nulla da perdere, ma si trova comunque in una fase della stagione dove la voglia di mettere in difficoltà le grandi sarà altissima. La squadra di Thiago Motta punterà sulla sua organizzazione difensiva e sul gioco di ripartenza per cercare di creare problemi alla Juve.
La partita sarà una vera e propria sfida decisiva per la Juventus, che, pur dovendo fare i conti con assenze e qualche incertezza, ha l’obbligo di vincere per mantenere viva la corsa alla Champions. La presenza di giocatori chiave come Kolo Muani, González e il possibile recupero di Vlahovic potrebbero fare la differenza.
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
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