Serie A
Venezia-Milan: probabili formazioni e dove vederla

Le probabili formazioni di Venezia-Milan, anticipo della trentaquattresima giornata di Serie A, in programma domenica 27 aprile alle 12:30.
Dopo il trionfo in Coppa Italia contro l’Inter, che è valso l’accesso alla finale del 14 maggio con il Bologna, il Milan si ributta sul campionato. Noni con 51 punti e ancora tecnicamente in lotta per l’Europa, i rossoneri faranno visita al Venezia nella gara che aprirà il 34° turno di Serie A. I lagunari vengono dal 2-2 di Empoli che ha impedito il sorpasso sul Lecce quartultimo in classifica: la zona salvezza dista comunque un solo punto. La gara d’andata a San Siro finì 4-0 per il Diavolo, allora allenato da Paulo Fonseca.
Qui Venezia
Gli indisponibili sono Svoboda, Crnigoj e Stankovic. Quest’ultimo sulla via del recupero, come dichiarato dall’allenatore Eusebio Di Francesco in conferenza stampa Il tecnico sembra intenzionato a cambiare qualche elemento rispetto alla scorsa giornata. In porta Radu. Schingtienne favorito su Marcandalli da braccetto destro di difesa, al centro c’è Idzes e chiude il terzetto Candé.

Hans Nicolussi Caviglia punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Zerbin esterno destro a tutta fascia, sulla corsia opposta spazio a un Ellertson non al 100%: se non dovesse farcela, spazio a Haps. In mezzo al campo conferme per Kike Perez e Nicolussi Caviglia, mentre Busio dovrebbe arretrare al posto di Issa Doumbia. Davanti torna dalla squalifica Fila, supportato da Yeboah, in leggero vantaggio su Oristanio.
Qui Milan
L’allenatore Sergio Conceicao ha schierato lo stesso 11 titolare sia nell’ultima di campionato contro l’Atalanta che nel derby di Coppa Italia. Non si esclude dunque qualche novità di formazione, pur mantenendo la difesa a 3. Maignan tra i pali. In difesa è in dubbio Gabbia dopo il fastidio al collo accusato con l’Inter: possibile chance per Thiaw, con Tomori e Pavlovic ai suoi fianchi. A sinistra non si tocca Theo Hernandez, a destra Musah può essere preferito a Jimenez.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In mezzo al campo turno di riposo per Fofana: chance per Bondo accanto a Reijnders. In attacco Jovic, reduce dalla doppietta rifilata ai nerazzurri, è favorito su Abraham e Gimenez. Alle sue spalle uno tra Leao e Pulisic potrebbe partire dalla panchina: l’indiziato sembra lo statunitense, che lascerebbe il posto a Sottil, ma scalpitano Joao Felix, Loftus-Cheek e Chukwueze. Ancora out Emerson Royal, può tornare tra i convocati invece Walker.
Venezia-Milan: probabili formazioni
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Kike Perez, Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson; Yeboah, Fila. All. Di Francesco.
Milan (3-4-3): Maignan; Tomori, Thiaw, Pavlovic; Musah, Bondo, Reijnders, Theo Hernandez; Sottil, Jovic, Leao. All. Conceicao.
Venezia-Milan: dove vederla
L’incontro del Pierluigi Penzo sarà trasmesso in diretta esclusiva su DAZN domenica 27 aprile alle 12:30.
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
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