Serie A
Venezia-Milan 0-2, Pulisic e Gimenez puniscono i lagunari
Il lunch match della 34° giornata di Serie A Venezia-Milan finisce 0-2, i rossoneri vincono anche in campionato, reti di Pulisic e Gimenez.
La partita dell’ora di pranzo valido per 34° giornata di Serie A Venezia-Milan finisce o-2, reti di Pulisic e Gimenez, ma i lagunari hanno sfiorato il pareggio più volte. Secondo successo consecutivo dei rossoneri dopo quello in Coppa Italia contro l’Inter.

Venezia-Milan 0-2, Pulisic e Gimenez decidono la sfida del Penzo, secondo successo consecutivo rossonero dopo quello in Coppa Italia con l’Inter
La sfida dell’ora di pranzo della 34° giornata della Serie A Venezia-Milan finisce 0-2, decidono le reti di Pulisic e Gimenez in apertura e chiusura dell’incontro. Secondo successo consecutivo dei rossoneri dopo quello in Coppa Italia con l’Inter, soprattutto per la formazione di Sergio Conceicao di tornare sperare per un piazzamento europeo.
Ma il match sembrava essersi messo in salita nella fase di riscaldamento, con Jovic che si era fatto male, allora Conceicao decide di far giocare titolare Abraham. Dopo il fischio d’inizio preceduto da un minuto di raccoglimento per la memoria di Papa Francesco, i rossoneri trovano subito il gol che sblocca il match: un errore di Candè fa partire la manovra rossonera che Fofana serve un pallone che Pulisic non si fa pregare di battere Radu: 1 a 0 dopo appena 4 minuti di gioco.
La squadra di Di Francesco si buttata immediatamente in attacco, prima con Zerbin, poi con Yeboah, e infine con Nicolussi Caviglia sfiorano il pareggio per i lagunari. Al 34′ minuto Yeboah segna il pareggio, ma il gol è annullato per una posizione di fuorigioco di Busio. Rabbia nelle file lagunari, sospiro in quelle rossonere. Al 42′ minuto Pulisic segna il 2 a 0 rossonero, ma anche qui rete annullata per fuorigioco dello stesso. Finisce qui il primo tempo.
La ripresa inizia con il Venezia che cerca di trovare il pareggio, di nuovo Nicolussi Caviglia su punizione impegna severamente Maignan, poi lo stesso al 49′ minuto il suo destro manca di poco il bersaglio. Poi solita girandola di sostituzioni sia nelle file lagunari che in quelle rossonere, con Gimenez che rileva Abraham. Uno dei neoentrati, Loftus- Cheek, sfiora il 0-2 al 75′ minuto, con un destro fuori misura. Poi è di nuovo il Venezia sfiorare il pareggio con Zerbin al 89’minuto.
5 minuti di recupero decisi dall’arbitro Manganiello, 96′ minuto Gimenez chiude il match del Penzo: su invito di Reijnders, il messicano batte Radu con un morbido pallonetto.
Finisce qui la sfida, il Milan bissa il successo in campionato dopo quello di Coppa Italia, migliore in campo senza dubbio Pulisic, ma quante occasioni sfiorate dal Venezia per il pareggio.
Serie A
Inter, 30 giorni per voltare pagina: inizia il mese della verità
Inter – Smaltita l’amarezza della Supercoppa in Arabia, la squadra di Chivu affronta nove partite decisive in un mese tra Serie A e Champions League.
L’Inter è rientrata dall’Arabia Saudita con il morale scosso e una ferita ancora aperta. La Supercoppa persa ai rigori contro il Bologna brucia, e neppure il periodo natalizio sembra bastare per addolcire il verdetto. Ma il calendario non concede tempo per rimuginare. Per i nerazzurri di Cristian Chivu si apre ora un mese cruciale, forse decisivo, per dare un senso alla stagione.
Nove partite in 30 giorni, una ogni tre giorni, tra campionato e Champions League. Un tour de force che può diventare un peso o, al contrario, l’occasione ideale per reagire. Si parte subito con la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, banco di prova complicato ma potenzialmente perfetto per rilanciare ambizioni e fiducia.
Dopo la Dea, San Siro ospiterà il Bologna, poi l’infrasettimanale con il Parma e la sfida Scudetto contro il Napoli dell’11 gennaio. In mezzo e subito dopo, il ritorno della Champions: prima l’Arsenal a Milano, poi il viaggio a Dortmund per chiudere la League Phase, senza dimenticare gli impegni contro Lecce, Udinese e Pisa.

Ange-Yoan Bonny, Lautaro Martinez e Marcus Thuram ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, serve rimedio anche in Europa
Proprio l’Europa rappresenta uno snodo chiave. L’Inter è sesta nella League Phase e la qualificazione diretta agli ottavi è ancora tutta da conquistare: evitare i playoff di febbraio significherebbe poter pianificare il futuro con maggiore serenità. Ma serviranno punti e prestazioni contro avversari di alto livello.
E qui entra in gioco Chivu. L’allenatore rumeno non è in discussione, ma sa di dover invertire una tendenza negativa nei big match. Finora l’Inter ha sofferto contro Napoli, Milan, Juventus, oltre che contro Liverpool e Atletico Madrid. Il prossimo mese offrirà nuove prove di maturità contro Atalanta, Bologna, Napoli, Arsenal e Dortmund.
Trenta giorni di fuoco, dunque, per dimenticare l’Arabia e provare a cambiare rotta. L’Inter è chiamata a reagire subito: il campo dirà se questa sequenza di partite sarà un ostacolo o l’inizio della svolta.
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Serie A
Juventus, il regalo di Natale si chiama Arek Milik?
La Juventus guarda al futuro con fiducia e ritrova anche Milik: dopo oltre un anno e mezzo il polacco può diventare una risorsa preziosa.
In una Juventus che sembra rinata sotto la guida di Luciano Spalletti, c’è spazio anche per un regalo di Natale forse inatteso. Dopo le vittorie convincenti contro Bologna e Roma, i bianconeri guardano con rinnovata fiducia e ambizione alla testa della classifica. Ma la gara contro i giallorossi non ha portato in dote solo tre punti pesantissimi: ha segnato anche il ritorno tra i convocati di Arek Milik, a ben 574 giorni dall’ultima presenza ufficiale.
Un rientro che fino a poco tempo fa sembrava quasi impossibile. Il centravanti polacco arriva infatti da un calvario lunghissimo, fatto di infortuni, ricadute e stop continui che lo hanno tenuto ai box per circa un anno e mezzo.
Ora Milik è di nuovo a disposizione, ovviamente non ancora al 100% della condizione, ma già il solo fatto di rivederlo nel gruppo rappresenta una notizia importantissima per l’ambiente bianconero. Un ritorno accolto con entusiasmo e un po’ di stupore dai tifosi e forse anche dalla società, che ora potrebbe ritrovarsi un’arma in più nel momento chiave della stagione.

Arkadiusz Milik of Juventus Fc during the Serie A match between Juventus Fc and As Roma.
Juventus, risorsa Milik per la seconda metà di stagione?
Il rientro del polacco arriva infatti a ridosso del mercato di gennaio, ma soprattutto dopo l’infortunio di Dušan Vlahović, che ha ridotto le soluzioni offensive. In questo contesto, Milik potrebbe rivelarsi una vera e propria freccia nell’arco bianconero.
Non è un’incognita totale: anche alla Juventus, oltre che in passato con il Napoli, ha già dimostrato di poter essere decisivo in Serie A. È chiaro che servirà cautela. Più volte negli ultimi mesi il suo rientro sembrava imminente, salvo poi essere rimandato da nuovi problemi fisici.
Per questo è giusto andare con i piedi di piombo, senza caricare Milik di troppe aspettative nell’immediato. Ma il solo fatto di aver superato, almeno apparentemente, questo lunghissimo tunnel rappresenta un segnale positivo, sia per lui che per la Juventus.
Chissà che il nuovo anno non possa davvero coincidere con una nuova vita in maglia bianconera per Arek Milik. Se il fisico finalmente lo assisterà, quello che oggi sembra solo un regalo di Natale potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più prezioso nella corsa al vertice.
Serie A
Inter, scontro tutto nerazzurro prima di chiudere il 2025
Dopo la delusione per la Supercoppa Italiana l’Inter si prepara a tornare in campo per l’ultima gara del 2025, contro l’Atalanta alla New Balance Arena.
Prima di terminare il 2025, la squadra di Chivu sarà protagonista di uno scontro determinante per restare in vetta alla classifica di Serie A. L’anno era iniziato con Inzaghi, che ormai rappresenta solo un ricordo.
Inter, dalla possibile gloria allo sconforto: la stagione però è ancora aperta
Un anno molto intenso quello vissuto dai nerazzurri, che erano partiti col favore dei pronostici per la vittoria del campionato ed effettivamente, fino alle ultime giornate, la lotta col Napoli è rimasta apertissima.
Il gruppo non è cambiato più di tanto da una stagione all’altra, quanto più le possibilità di tornare grandi anche a livello internazionale. La finale di Champions League, raggiunta al termine di un cammino durissimo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta per l’esperienza del tecnico ex Lazio in panchina.
La disfatta contro il PSG è stata il risultato di una serie di fattori, poi esposti direttamente dai protagonisti di quella sfida, che hanno macchiato il clima precedente all’ingresso in campo e tra questi c’era anche l’accordo di Inzaghi con l’Al Hilal. Una volta ufficializzata l’operazione, per l’Inter non è stato facile trovare un nuovo tecnico e i ripetuti no di Fabregas hanno costretto Marotta e Ausilio a ricorrere al piano b chiamato Chivu.
L’ex allenatore del Parma si è subito calato nella nuova realtà nonostante l’impellenza del Mondiale per Club e un mercato che ha in parte rivoluzionato la rosa, soprattutto il reparto offensivo. La filosofia del nuovo tecnico si è pian piano insinuata nella mente di ogni singolo, generando un nuovo approccio e atteggiamento durante le partite, che per il momento stanno portando i nerazzurri a restare aggrappati alla vetta della Serie A ma anche della Champions League.
Gli obiettivi stagionali sono chiari, naturalmente dopo la Supercoppa Italiana c’è sconforto e delusione per aver perso l’occasione di vincere un trofeo. D’altra parte la squadra potrà tornare rapidamente ad Appiano Gentile per cominciare la preparazione in vista della trasferta in casa dell’Atalanta, valida per la 17° giornata. C’è da tenere il passo delle concorrenti, tra cui Napoli e Milan, e da questo punto di vista le premesse per un anno di successi ci sono tutte.

CRISTIAN CHIVU PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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