Serie A
Venezia-Inter 0-2: le pagelle del successo esterno nerazzurro
Venezia-Inter 0-2. Le pagelle di Calcio Style sul match di ieri sera vinto dai nerazzurri in laguna, importante nella corsa alla vetta della classifica occupata da Napoli e Milan.
Venezia-Inter 0-2: le pagelle
Le pagelle dei Lagunari
Romero 7: ha salvato la porta in svariate occasioni nerazzurre nella prima e nella seconda frazione. Gli anni passano, ma la qualità di questo estremo difensore vicecampione del mondo 2014 resta.
Mazzocchi 6: ha tenuto bene il campo nelle incursioni nerazzurre. Criticato dal Mister Zanetti per una conclusione affrettata, ma la sua valutazione è sufficiente. (Dal 17′ st) Johnsen 5.5: appare impacciato nell’ingresso e non ben inserito nei minuti concessi, nonostante i numerosi dribbling.
Caldara 6: alcuni buoni salvataggi sulla retroguardia, non ha colpe sui gol dei nerazzurri.
Ceccaroni 6: fa la sua buona partita con marcature degne di nota.
Haps 5: oltre ad essere stato fortuitamente la causa del rigore, ha sofferto non poco sulla sua fascia con diversi interventi ruvidi.
Ampadu 6: le sue manovre a centrocampo sono buone, nonostante abbia a che fare con dei concorrenti non semplici come Brozovic e Barella. (Dal 40′ st) Crnigoj sv
Vacca 6: un lavoro piuttosto buono sulla mediana, creando spunti nelle occasioni di ripartenza dei veneti. (Dal 26′ st) Tessmann 6: entra con il piglio giusto e crea alcune occasioni pericolose nei pochi minuti concessi.
Busio 5.5: prestazione leggermente sottotono, soltanto parziale il suo apporto, rispetto alle precedenti uscite venete.
Aramu 6.5: il numero 10 dei lagunari è stato l’unico realmente pericoloso per questa squadra. Un suo stupendo tiro porta Handanovic a superare se stesso. Un poco sfortunato, ma determinato. (Dal 26′ st) Henry 5: poche occasioni per il giovane attaccante francese, il quale non sembra entrare nel migliore dei modi nella partita.
Okereke 5.5: Nella prima frazione lavora a tutto campo, contribuendo anche alla fase difensiva dei lagunari. Nella ripresa un po’ spento, con pochissime occasioni create. (Dal 39′ st) Forte sv
Kyine 6: prestazione sufficiente per il suo buon apporto nel corso del primo tempo. Poca spinta per lui nel corso della seconda frazione.
Paolo Zanetti 6: la sua squadra, dopo tre risultati utili consecutivi, ha impensierito e messo in difficoltà la corazzata di Simone Inzaghi, proponendo un calcio nuovamente positivo.
Le pagelle dei nerazzurri
Handanovic 6.5: si supera nell’occasione di Aramu nel corso della prima frazione. Sufficienza abbondante per il capitano dei nerazzurri.
Skriniar 6.5: insuperabile in difesa, sfiora anche la rete in un paio di occasioni in area avversaria.
Bastoni 6: alcune disattenzioni nella prima frazione. Nella ripresa fa il suo compito in modo egregio.
Di Marco 6: superata la prova nella difesa a tre di Inzaghi. Sfiora anche la rete nel finale, ipnotizzato da Romero.
Darmian 7: il migliore in campo della compagine nerazzurra. Sulla sua fascia molte le occasioni offensive, unite ad una buona copertura difensiva. Esce nella ripresa a seguito di un fastidio muscolare. (Dal 27′ st) Dumfries 6: svolge degnamente il suo compito nei minuti concessi.
Barella 6: prestazione sufficiente, un poco più impreciso del solito. Necessiterebbe di riposo, visti i tanti minuti disputati tra Inter e Nazionale italiana negli ultimi mesi. (Dal 37′ st) Gagliardini sv.
Brozovic 6.5: tiene sempre bene il campo per i nerazzurri e si conferma punto di riferimento.
Chalanoglu 7: ha il merito di riuscire a sbloccare il match, con un tiro insidioso, in un momento non facile della partita. Crea sempre dei disturbi alla retroguardia dei lagunari. (Dal 13′ st) Vecino 5.5: non crea la scossa necessaria e spreca malamente un contropiede promettente.
Perisic 6.5: uno dei migliori tra gli interisti sin dall’inizio della stagione sportiva corrente. Si muove sempre con rapidità in fase offensiva, netti miglioramenti anche nella fase difensiva della squadra. (Dal 37′ st) D’Ambrosio sv.
Dzeko 5.5: molto stanco dopo la sua prestazione decisiva contro lo Shakhtar in Champions League. Si sacrifica per la squadra, ma si dimostra poco concreto nel corso di questo match.
Correa 6: prestazione sufficiente per il Tucu, con contributo parziale anche per fare arrivare il pallone sui piedi di Chalanoglu per la rete del vantaggio nerazzurro. (Dal 13′ st) Lautaro Martinez 6.5: entra molto bene nel match, cercando di trovare la rete. Arriva per lui nel finale dopo il calcio di rigore assegnato dall’arbitro, a seguito dell’ausilio del VAR.
Simone Inzaghi 6.5: per la sua squadra si tratta dell’ennesimo risultato utile consecutivo. I nerazzurri daranno battaglia per la lotta scudetto a Milan e Napoli.
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Serie A
Roma, da Trigoria al Real Betis Llorente risplende
L’ex difensore centrale della Roma Diego Llorente si sta imponendo a suon di prestazioni anche nella Liga con la maglia del Real Betis: un dato lo conferma.
Diego Llorente arriva a Roma nella stagione 22/23 alla corte di Josè Mourinho. Inizialmente doveva tappare il buco lasciato dall’infortunato Smalling e allungare il reparto difensivo, ma in seguito si è imposto come un perno della difesa giallorossa. Ha sempre dimostrato grande professionalità e fornito delle prestazioni costantemente più che sufficienti.
La Roma ha preferito non riscattare il giocatore spagnolo e puntare su altri tipi di profili per il proprio pacchetto arretrato, prendendo a parametro zero sia Hummels che Hermoso. Ad oggi veste la maglia del Real Betis, dove sta convincendo ed è già diventato un insostituibile.
Da titolare della Roma a insostituibile del Real Betis
Da quando è tornato in Spagna Diego Llorente ha avuto una facile fase di ambientamento ed è entrato fin da subito nello scacchiere di Manuel Pellegrini. Un dato mette in evidenza l’importanza e la centralità che ha nel nuovo progetto: è l’unico giocatore dell’intera Liga a non aver saltato neanche un minuto. Questo dato potrebbe cambiare a breve a causa di alcune dichiarazioni rilasciate sul Derby di Siviglia che potrebbero costargli un’espulsione. Nonostante questo, ha ancora una volta dimostrato di essere un ottimo difensore, confermando la buona impressione fatta a Roma.
Serie A
Empoli, tante squadre su Ismajli: urge rinnovo
Dopo l’ottimo avvio di stagione, l’Empoli pensa già al futuro, più nello specifico alla questione rinnovi: Ismajli priorità assoluta.
L’Empoli è senza dubbio una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. La squadra di D’Aversa, arrivata alla sosta al decimo posto in classifica, vanta la seconda miglior difesa del campionato, alle spalle della Juventus.
Uno dei protagonisti principali di questa solidità è Ardian Ismajli, difensore albanese che dal suo arrivo nel 2021 ha costantemente migliorato le sue prestazioni. Nell’ultimo anno e mezzo, il suo rendimento è cresciuto ulteriormente, attirando l’attenzione di numerosi club, sia italiani che stranieri.
Diversi club su Ismajli: Empoli al lavoro per il rinnovo
Già la scorsa estate si era parlato di un forte interesse per Ismajli da parte del Napoli e del Besiktas, ma ora anche la Juventus pare abbia chiesto informazioni, alla ricerca di un sostituto per l’infortunato Bremer.
Il contratto del difensore con l’Empoli scade a giugno 2025, il che permetterebbe quindi ai club interessati di ingaggiarlo a parametro zero tra pochi mesi.
I toscani, consapevoli dell’importanza del giocatore, stanno lavorando per blindarlo con un rinnovo, ma al momento le trattative sono ancora in fase di stallo. Tuttavia, la permanenza di Ismajli è una priorità assoluta per il club azzurro.
Serie A
Meret, rientro lontano. E sul rinnovo c’è l’ombra di Caprile…
Per Alex Meret il rientro in campo si allontana e con lui il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2025. Nel frattempo Caprile brilla.
Per Luca Marchegiani, Alex Meret è “tecnicamente il portiere italiano più forte“. Il Napoli, invece, non ha mai avuto piena fiducia in lui. Quella in corso è la prima stagione dove, grazie al placet di Antonio Conte, il friulano è il padrone della porta azzurra: senza sé e senza ma. Dopo un buon avvio, però, arriva l’infortunio.
Meret, slitta il rientro: pronti nuovi esami
Gli esami ai quali il portiere italiano si è sottoposto in questi giorni non hanno dato esiti incoraggianti. Meret si era procurato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra lo scorso 21 Settembre nel match dell’Allianz contro la Juventus. Inizialmente la sensazione era che si trattasse di un problema di poco conto, ma la risonanza ha evidenziato la necessità di nuovi e ulteriori esami.
Improbabile quindi un impiego del 27enne di Udine al rientro della sosta, quando la squadra partenopea sarà attesa al Castellani di Empoli. Più probabile un rientro in campo nella partita successiva, ovvero quella contro il Lecce al Maradona, ma anche qui c’è da andarci cauti. Una situazione che non può minare la ritrovata fiducia della dirigenza azzurra nei suoi confronti, ma che sicuramente pone degli interrogativi su un eventuale rinnovo.
Infatti, il contratto che lega Meret al Napoli scadrà nel 2025. I discorsi per il rinnovo attualmente sono fermi, ma non è escluso possano riprendere a breve: anche alla luce della volontà comune delle parti in causa di proseguire assieme. Tuttavia, non bisogna neppure sottovalutare l’investimento fatto due anni fa dal Napoli per prelevare Elia Caprile. Portiere di grande talento, pagato circa 10 milioni di euro dal Bari.
Elemento di grande prospettiva, su cui a Castel Volturno si punta parecchio. Se l’infortunio di Meret dovesse rivelarsi più grave del previsto e Caprile dovesse ben figurare in sua assenza, allora non è escluso che alle pendici del Vesuvio due conti possano farli. Caprile sin qui ha giocato tre partite da titolare (Palermo in Coppa Italia, poi Monza e Como in Serie A) e prima c’era stato il secondo tempo dello Stadium: con una sola rete al passivo.
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