Serie A
Una Viola dal passo lento pareggia col Parma. Le pagelle dei gigliati
Una Fiorentina bruttina, leggerina e probabilmente stanca gioca una partita al di sotto delle attese contro il Parma. Alla fine riesce a portare a casa un punticino anche se dopo il pari di Castrovilli si sperava in un’altra remuntada stile Sassuolo. Un primo tempo veramente scialbo quello dei viola, lenti e impacciati. Il Parma mette in campo le proprie doti migliori: pane duro in difesa e contropiedi fulminanti. Doti che nel primo tempo vanno a meraviglia per i ducali. Nella ripresa Montella prova tutta la propria linea d’attacco giovane: prima insieme e poi al posto di Boateng entrano sia Vlahovic che Pedro. Il serbo dà la scintilla che porta al pareggio di Castrovilli, ancora lui!, di testa al 67′, che ha impattato il gol iniziale realizzato da Gervinho al 40′ del primo tempo.
I ragazzi di Montella oltre a soffrire l’assenza tecnica di Ribery, le cui doti di dribblomane sarebbero state utilissime contro il muro alzato da D’Aversa, ha patito la mancanza di leadership di capitan Pezzella: i giovani difensori non si sono macchiati di errori particolari, ma si è visto nei momenti di difficoltà l’assenza del capitano che prova a dare la scossa. Commisso dopo la gioia di Reggio Emilia deve rinunciare alla prima vera esultanza al Franchi.
Le pagelle
Dragowski 6,5: Altra prestazione buona del portiere polacco. Sul gol non può nulla, ne evita sicuramente un altro. Poi nelle uscite trasmette sicurezza.
Venuti 6: L’inizio è da incubo, Gervinho sembra uno squale che sente l’odore del sangue. Poi il ragazzo fiorentino prende le misure e lo limita assai.
Milenkovic 6: Cerca di guidare la difesa: molto meglio nella ripresa, il primo tempo è in continua difficoltà.
Ranieri 6: Non demerita il ragazzo, non compie errori evidenti, anche se insieme ai colleghi di reparto soffre nella prima frazione.
Dalbert 6,5: La Viola attacca sulla sinistra e lui ci mette il suo. Ottimo l’assist per il pareggio, è una spina nel fianco per la difesa ducale.
Castrovilli 6,5: Il voto è sia per il gol sia perché la prestazione pur essendo al di sotto delle altre lo eleva a migliore viola.
Badelj 5,5: Fatica a far girare la squadra, la prima frazione a tratti è terribile. Nella ripresa alza un po’ il ritmo.
Pulgar 5,5: Fatica anche lui stasera, manca di lucidità; anche i calci da fermo sono meno pericolosi del solito.
Ghezzal 5: Inizia bene, ma poi non sorretto dalla squadra sparisce anche lui nella prima brutta ora di gioco viola. Prima sostituzione, ma non primo imputato. (dal 54′ Vlahovic 6: Pur andando al tiro una volta sola, mette pressione alla difesa gialloblu. La Viola arriva al pareggio e prova a vincerla).
Boateng 5,5: Gioca ancora lui dal primo minuti, e noi non siamo convinti. Passo lento e buona volontà, non si va lontano però. (Dall’85 Pedro S.V.: Esordio per il brasiliano, arriveranno minuti in più).
Chiesa 5,5: Partita sottotono per Chiesa, con l’aggravante del pallone perso che porta al vantaggio parmense. Poi ci mette tutto se stesso, ma non c’è la lucidità dei tempi migliori.
Serie A
Sassuolo-Udinese: curiosità e statistiche
Sassuolo–Udinese, match valido per la 30ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia Lunedì 1 Aprile alle ore 15:00.
Il Sassuolo non ha vinto nessuna delle ultime 11 sfide contro l’Udinese in Serie A (6N, 5P); l’ultima vittoria dei neroverdi contro la formazione friulana nella competizione risale al 17 Marzo 2018 (2-1 in Friuli).
Inoltre, la formazione neroverde è quella contro cui l’Udinese ha la striscia aperta d’imbattibilità più lunga nella competizione (11, appunto).
Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
Dopo i 2 pareggi consecutivi negli ultimi 2 confronti in Serie A, Sassuolo e Udinese potrebbero impattare 3 incontri di fila nella competizione per la prima volta (2 pareggi di fila anche nella stagione 2018/19 e in quella 2015/16).
Serie A
Monza, Palladino: “Dispiace per Gomez. Sarà uno scontro diretto, confermo l’assenza di Bondo”
Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Monza contro il Torino. L’allenatore sperava nel ritorno del Papu, assente Bondo.
Indice
Monza, le parole di Palladino
Palladino, come sta la squadra e come ha lavorato durante questa sosta?
“Viviamo questo periodo con entusiasmo e carica positiva. Il momento è davvero bello per tutti noi, siamo all’interno di un contesto meraviglioso in cui sono coinvolti tutti i calciatori. Abbiamo ripreso gli allenamenti davvero alla grande e c’è unità da parte del gruppo per dare il massimo“.
Quanto è soddisfatto per le convocazioni in Nazionale di alcuni sui giocatori come Mota Carvalho e Valentin Carboni?
“Non ho meriti per le varie convocazioni. Personalmente ho creduto in questi calciatori. Nella prima parte di stagione la fase d’attacco veniva un po’ criticata ma siamo riusciti a rispondere con il lavoro. Adesso aspettiamo il primo gol di Djuric. Per Vignato mi spiace molto, si sta riprendendo ma non si sta ancora allenando con la squadra”.
Che partita sarà quella contro il Torino? E quanto le fanno piacere i complimenti che sta ricevendo?
“Sono concentrato su quello che dobbiamo fare per affrontare il Torino, sarà uno scontro diretto. Sono la quarta miglior difesa e sono allenati molto bene. Non sarà una finale di Champions League ma bisognerà avere grande personalità.
I complimenti fanno sempre molto piacere, a volte non ci si rende conto del percorso che stiamo facendo. Mi auguro che questa società andrà sempre più in alto ma quello che è stato fatto in questi due anni rimarrà per sempre“.
Che Torino si aspetta?
“Juric lo conosco molto bene, è particolarmente bravo nel farti giocare male. Con Ivan c’è un grande rapporto e se oggi faccio questo lavoro è anche grazie a lui. Lo devo ringraziare, per me è stato un maestro. Col Torino sono sempre partite di grande intensità. Ecco perchè servirà concretezza, da parte nostra ce la giocheremo al massimo”.
Quanto peserà l’assenza di Bondo per il Monza? E quanto rammarico c’è per la squalifica di Gomez?
“La mia speranza era avere Alejando Gomez, meritava un finale diverso e spero un giorno di rivederlo in campo. A livello di infortunati invece Caprari è ancora out ma fra qualche settimana sapremo di più dopo una visita di controllo.
Sull’assenza di Bondo dico che Akpa Akpro, Pessina e Gagliardini possono sostituirlo perfettamente. Abbiamo tante soluzioni. Io vengo qui a metterci la faccia, ma in settimana il mio staff lavora tantissimo e studiamo tanto.
Il calcio è in continua evoluzione. La domenica è il frutto del lavoro settimanale ma l’importante è che la squadra abbia un’identità chiara”.
Serie A
Torino, Juric: “Non pensavo di arrivare a questo punto, vogliamo fare qualcosa di speciale. Da valutare Buongiorno”
Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Torino contro il Monza. L’allenatore è deciso a centrare l’Europa. Scontro diretto.
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Torino, le parole di Juric
Come ha visto i suoi ragazzi nelle nazionali?
“Quando li perdi così, perdi un po’ contatto. Qualcuno ha giocato troppo e altri troppo poco, un misto delle cose. Ma sono contento perché tutti hanno fatto bene”
Avete lavorato sull’attacco?
“Sanabria doveva gestire il tendine, si è preso una settimana di cure. Ma abbiamo lavorato. Ieri per la prima volta eravamo tutti, vediamo oggi”
Quali sono le insidie di domani?
“Il Monza è un mix tra giovani e vecchi, allenati in modo fantastico da Palladino. Giocano un bel calcio, è una squadra che è davanti a noi e sta facendo benissimo”
Ci sono infortunati?
“Dobbiamo vedere Buongiorno che ha preso una botta alla spalla, vediamo oggi. Per il resto ci sono i soliti Schuurs e Djidji e Ilic ai box”
Il Torino è più attrezzato del Monza?
“Dipende dai punti di visti. Sono contento dei miei, ma tre anni fa il 90% della squadra lottava per salvarsi. Siamo un’ottima squadra, ma alcuni anni fa erano considerati brocchi. Penso a Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Vanja…Il Monza ha una squadra esperta con giovani talenti che fanno bene”
È uno scontro diretto?
“Mai mi sarei aspettato di essere qui per come eravamo partiti, invece possiamo lottare per obiettivi prestigiosi. Tutte le partite diventano importantissime”
Il Torino potrebbe trascorrere una Pasqua in Europa…
“Dopo nove partite vedevo nero e gli obiettivi erano diversi. Ora possiamo guardare la classifica e fare qualcosa di speciale, ci sono tante gare importanti. Vogliamo fare come negli ultimi due mesi, le prestazioni ci sono sempre state”
La squadra sa reggere le pressioni?
“Per me le pressioni erano tre anni fa, quando Immobile calciò il rigore. Noi dobbiamo viverla bene: non pensavo di essere qui, dobbiamo affrontarla con voglia e grinta, senza pressioni”
Dove giocherà Vlasic?
“Con lui siamo concentrati sulla posizione del corpo, lavoriamo su aspetti di saper stare in campo. Lui ha le doti, sta crescendo tantissimo”
Confermerà Ricci e Gineitis?
“Gine è l’ultimo arrivato, ieri ha fatto il primo allenamento. La scelta non dipende tanto dall’avversaria”
Giocheranno ancora Zapata e Okereke o torna Sanabria?
“Sono tutte opzioni valide, dipende come vogliamo affrontare la gara. Duvan a volte preferisce stare più aperto, in altre gare come a Udine serviva più al centro. Sono contento di Okereke, aveva giocato poco ma ha un grande atteggiamento e tanto voglia di lavorare. In questo momento la nostra forza è questa, chi gioca meno fa benissimo”
Torna Tameze, quanto è importante per il Torino?
“Sono tutti importanti. Ci sono capitati infortuni lunghi e dobbiamo adattare la gente nelle posizioni, come Vojvoda che ha fatto benissimo. Tutti devono mettersi a disposizione e fare ciò che serve. Tameze sta bene, può essere a disposizione. Non ho ancora fatto le scelte, abbiamo iniziato ad allenarci tutti soltanto ieri: oggi valuto e poi decido”
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