Serie A
Udinese, una voce dalla curva
L’Udinese sta per affrontare un delicato e impegnativo match contro la vicecapolista Inter. E la Curva Nord lancia un messaggio a tutta la tifoseria.
Udinese, invito alla compattezza
Tutti compatti. Nessuno escluso. Perché l’Udinese ha bisogno di sostegno e sarebbe opportuno che nessuno remasse contro. La “Curva Nord Udinese 1896” riserva alla tifoseria dei bianconeri un appello dai contenuti non suscettibili di fraintendimenti.
“Ci siamo presi qualche giorno per riflettere su quanto accaduto in curva domenica – scrive la Curva nell’appello ripreso da “Udineseblog” – e dopo avere lasciato (s)parlare un po’ tutti , ora è il momento di dire la nostra, quanto successo a fine partita contro il Sassuolo non crediamo possa definirsi una contestazione. I fischi piovuti non sono stati altro che una delusione per una vittoria che manca da troppo tempo e che anche domenica avrebbero meritato sia la squadra che i tifosi”.
A chi in quei fischi abbia voluto leggere un messaggio di pura critica distruttiva, quindi, la Curva bianconera invita a non prenderli…per fiaschi e a farsi di essi la dovuta idea. “Abbiamo sempre chiesto ai giocatori di impegnarsi fino alla fine- prosegue il comunicato della Curva- e di onorare quella gloriosa maglia che rappresenta la nostra terra”. La convinzione è quindi che la squadra di calcio costituisca un elemento promozionale per la città di Udine non soltanto sul piano sportivo. “Nonostante un paio di partite sottotono – è il prosieguo – a questa squadra non si può certo dire ora che manchino la grinta e la determinazione che non devono mancare neanche a noi nel sostenerla e supportarla, soprattutto in questo momento in cui i risultati fanno fatica ad arrivare”. Bando alle polemiche, quindi, conclude la nota, e spazio a una rinnovata compattezza d’intenti nel gridare “forza Udinese”. Un appello lanciato in carta a carbone a squadra, società e tifosi.
Serie A
Inter, un obiettivo: blindare Inzaghi. Il punto sul rinnovo
In casa Inter si continua a lavorare sui rinnovi e oltre a quello di Lautaro, un altro rappresenta la priorità. Inzaghi è il futuro e Marotta lo sa.
Inter, a che punto è il rinnovo di Inzaghi?
Come già annunciato nelle scorse settimane dallo stesso Marotta, il futuro di Inzaghi sarà sempre a tinte nerazzurre. L’allenatore piacentino ha conquistato il popolo interista col lavoro e le vittorie.
Il contratto dell’ex Lazio scade nel 2025 e ci sono tutti i presupposti per il prolungamento. Le intenzioni della dirigenza dell’Inter sono chiare e le trattative sono già iniziate da tempo.
In particolare, l’idea è quella di stipulare un nuovo accordo sulla base di un aumento salariale e la scadenza da fissare nel 2027. In ogni caso tutti i discorsi sono da rimandare a giugno (magari a seconda stella acquisita) quando l’allenatore non avrà più pressioni e pensieri di campo.
L’unica certezza è il grande rapporto fra le parti che indirizzerà la trattativa sui binari giusti.
Serie A
Fiorentina: il programma odierno in casa viola
Fiorentina: Prosegue il lavoro in casa viola in vista dell’impegno casalingo di Sabato alle 20.45 contro il Milan
Nella giornata odierna è previsto un allenamento nel pomeriggio, alle ore 16.00, per proseguire la preparazione in vista del match di Sabato sera contro i rossoneri di Stefano Pioli.
Vincenzo Italiano può sorridere, Nico Gonzalez, è tornato in nottata, la speranza è di averlo già oggi a disposizione
In ogni caso l’argentino con ogni probabilità scenderà in campo Sabato sera contro il Milan, percentuali in aumento ma ci sarà comunque un confronto con mister Italiano
Le interviste
Michele Padovano da Seta (Senigallia): “Ecco cosa penso su Juve e Max”
Michele Padovano, attaccante campione d’Europa con la Juventus nell’annata 1996, sarà special guest al Ristorante Seta di San Silvestro di Senigallia (An), nelle Marche, con il suo libro “Tra la Champions e la Libertà”. Venerdì 29 marzo, a partire dalle ore 20, l’ex attaccante racconterà durante una cena a tinte bianconere la sua lunga storia personale e professionale, tra sogni calcistici ed incubi giudiziari.
Era il lontano 10 maggio 2006 quando alcune auto gli sbarrano improvvisamente la strada e agenti in borghese lo trascinano dritto in caserma. È il 31 gennaio 2023 quando giunge l’assoluzione dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Un volume appassionante in cui Michele Padovano riassume interminabili 17 anni di vita. Proprio come dice il suo libro, “Tra la Champions e la libertà”.
Un lungo tragitto fatto di problemi, galera, processi e arresti domiciliari, fino alla tanto attesa libertà. Padovano sarà al Ristorante Seta per svelare tutti i dettagli della sua incredibile storia. Appuntamento, dunque, nelle Marche venerdì 29 marzo. “Mi sento marchigiano d’adozione”, ci ha detto Michele Padovano, intercettato al ritorno in Italia da Malta. “Juve? Credo la società sia in linea con i programmi. Avevano chiesto a Max Allegri qualificazione Champions e valorizzazione giovani – Next Gen. Credo questi obiettivi siano stati raggiunti. Poi non lo nascondo: non è che Allegri abbia un gran gioco. Si può sempre migliorare nel gioco del calcio..”. E su Euro 2024: “Lorenzo Lucca dell’Udinese mi piace come attaccante, contento sia stato convocato da Spalletti. Il CT e questa Italia qualcosa di buono ci faranno sicuramente vedere…”. Grazie Michele per la disponibilità… Grazie a te Daniele (Bartocci) per l’attenzione.
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