Serie A
Udinese, Runjaic: “Siamo più forti della scorsa stagione. Okoye? Non ha giocato 4 mesi, ha bisogno di tempo”
Il tecnico dell’Udinese Kosta Runjaic ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Parma, in programma domani alle 15:00.
La squadra friulana è reduce da una brutta sconfitta casalinga contro il Bologna. Da che la difesa era diventato un punto di forza dei bianconeri, adesso qualcosa dev’essere rivisto. Domani l’Udinese sarà impegnato alle 15:00 nella trasferta ostica al Tardini contro il Parma di Cuesta. Ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match il tecnico dell’Udinese Runjaic, di come ha preparato la partita e del momento della sua squadra.
Udinese, le parole di Runjaic
Un’altra partita con diversi regali, ora c’è il Parma, pensate al triplo impegno?
“In questa stagione stiamo commettendo degli errori evitabili, nel calcio si fanno errori ma ovviamente l’obiettivo è ridurli. Non abbiamo inoltre sfruttato al meglio le occasioni avute, segnando meno di quanto avremmo potuto e subendo più gol di quelli che avremmo dovuto subire a livello statistico. Dobbiamo quindi migliorare, ma è un campionato dove grandi squadre come Napoli, Juventus o Inter hanno già 3 o 4 sconfitte, fa capire quanto sia una Serie A difficile. Dobbiamo giocare nella stessa maniera indipendentemente che davanti ci sia il Verona o il Napoli, abbiamo perso con il Bologna, ora c’è il Parma per rifarci e siamo concentrati su quello. Non pensiamo alla gara di Coppa Italia con la Juventus, ci penseremo dopo. Il Parma è squadra giovane con giocatori di qualità, a Verona hanno vinto meritatamente, sono dietro di noi in classifica ma giocano bene e saranno in casa loro. Hanno un gioco coraggioso, contro la Roma sono stati coraggiosi, sono finiti sotto di due reti, ma sono rientrati in partita, questo mostra la volontà del Parma di non mollare mai. Bisognerà stare molto attenti, è una squadra che sa essere pericolosa anche sui piazzati, sfruttando anche le rimesse laterali. Noi siamo pronti, dobbiamo fare bene dal punto di vista della maturità, con l’energia giusta. Siamo più forti rispetto alla scorsa stagione, anche se non sempre i risultati lo stanno dimostrando, ora bisogna dimostrare quello di cui siamo capaci”.
Dall’inizio del campionato Zanoli sembra un po’ in ritardo, come mai? Questione di preparazione?
“E’ arrivato a settembre, non ha fatto la preparazione con noi, non so con precisione cosa abbia fatto al Napoli ma non era un giocatore fondamentale lì. Quindi ha fatto una preparazione diversa dalla nostra. Sta lavorando molto ed è un ragazzo che vuole diventare un giocatore chiave per noi, vuole confermarsi come esterno destro e ha fornito qualche buona prestazione, deve migliorare. So che ci si annoia a sentire sempre le stesse cose, ma bisogna allenarsi e avere i giusti periodi di riposo visto che l’esterno di centrocampo è quello che spende più energie. Sono ottimista, è un ragazzo veloce a cui piace andare in uno contro uno. In allenamento ce lo mostra e sono ottimista per il suo prossimo futuro. Tra di noi siamo anche diretti in quello che ci diciamo, ho parlato di quello che non mi è piaciuto anche nel primo tempo, l’obiettivo è non commettere determinati errori. Zaniolo anche è arrivato a settembre, Goglichidze è reduce da una gara dove ha concesso un rigore, è inesperto e sta maturando. Non voglio difendere per forza i miei giocatori ma bisogna valutare tutti gli aspetti, Okoye non ha giocato 4 mesi e ha bisogno di tempo per trovare il ritmo giusto. Abbiamo subito il 2-0 con il Bologna che ha quasi chiuso la partita, si è assunto un rischio ed è arrivato un gol, ogni giocatore ha bisogno di un determinato periodo di tempo per mostrare la miglior versione di se. E’ normale per una squadra come l’Udinese. Non sono soddisfatto al 100%, ma non parlerei di crisi, c’è da lavorare”.

Maduka Okoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dopo il 2-0 la squadra è parsa un po’ mollare la presa troppo facilmente, i cambi non hanno impattato:
“Sì, ho sentito anche i fischi dei tifosi che non erano d’accordo con i cambi, ma devo prendere delle decisioni. Ogni partita ha la sua storia, il Bologna ieri ha vinto in modo eclatante con il Salisburgo 4-1, ci fa capire che squadra sia. E’ una squadra che vive un buon momento e per i subentrati non è stata semplice, soprattutto se giochi contro il Bologna, sei in casa tua e sei sotto di due reti. Non abbiamo mostrato una grande reazione, questo è vero, ma dobbiamo imparare dagli errori. Dovevamo fare meglio tra il primo e il secondo gol. Anche a Roma abbiamo avuto una grande occasione con Zaniolo non sfruttata, con il Bologna Ekkelenkamp ha avuto un’occasione ma si è fatto sorprendere dal passaggio. Sono tutte cose di cui parliamo con la squadra, ho fatto dei cambi perché non ero soddisfatto delle prestazioni, anche di Davis, ha dato un suo contributo, tre volte era ben posizionato ma non gli è arrivata la palla, ma mi aspetto anche altro da lui. Così come per Zaniolo. Sono giocatori che per noi hanno segnato, come Buksa, a livello statistico abbiamo un attacco che sta facendo buoni numeri, però abbiamo fatto 12 gol, non 20, quindi c’è da migliorare, bisogna fare di più ed essere ancora più concentrati”.
Stanno mancando i numeri dalla mediana:
“Sicuramente, non citerei però solo i centrocampisti ma anche gli esterni. Nella scorsa stagione non abbiamo avuto numeri ottimali da parte degli esterni per quanto riguarda gol e assist. Sappiamo la situazione, Zanoli è stato acquistato per aumentare la spinta, i nostri esterni non devono saper solo difendere ma anche attaccare. Anche squadre come il Milan basano il loro gioco sulla fase difensiva per poi pungere in attacco. Penso che presto raccoglieremo i frutti del nostro lavoro”.

ALESSANDRO ZANOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kristensen quando potrà avere di nuovo minuti? Si aspetterà la Coppa Italia?
“E’ stato fuori abbastanza a lungo per via del suo infortunio, si è infortunato in una situazione di calcio da fermo in allenamento. Ha subito un infortunio serio, ha lavorato duramente per tornare a disposizione, ha svolto due sedute con la squadra, ancora non complete ma per buona parte. Domani non ci sarà e nemmeno contro la Juventus, ma sto vedendo miglioramenti, se vedremo passi in avanti vorremmo convocarlo contro il Genoa. Bisogna capire il momento giusto per farlo rientrare e avere meno rischio di una ricaduta”.
Vi siete fatti una tabella di marcia per arrivare nella metà sinistra della classifica?
“Ci troviamo in un processo di crescita, difficile dare tempistiche, l’Udinese in estate cambia giocatori, ma l’anno scorso abbiamo posto delle fondamenta. Abbiamo un buon mix di giocatori, prima o poi raccoglieremo i frutti di questo lavoro, bisogna vedere la velocità di apprendimento, poi l’aspetto psicologico è fondamentale per raggiungere gli obiettivi, vogliamo fare il maggior numero di vittorie possibili in casa, dobbiamo essere difficili da affrontare in casa, ora ci concentriamo sul Parma. Dobbiamo continuare sulla strada tracciata nella scorsa stagione, senza guardare troppo in là. Vedremo se riusciremo ad arrivare tra le prime dieci, l’obiettivo è sempre migliorarsi, la tabella a volte non rispecchia a pieno quanto fatto in campo. Sta a noi spingere e sostenere i giocatori affinchè migliorino, solo così la squadra potrà crescere”.
A parte il problema segnalato per Kamara nel resto della rosa stanno tutti bene?
“A parte Kristensen sono tutti a disposizione sì”.
Serie A
Atalanta, quadra ritrovata con Palladino: possibile rimonta alla zona Champions?
L’Atalanta ha ritrovato la giusta serenità con l’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. Prestazioni convincenti e risultati positivi: possibile rimonta?
La Dea dopo un inizio di stagione piuttosto negativo, con il cambio in panchina sembra essersi rivitalizzata. La gestione di Ivan Juric non ha portato i frutti sperati dalla famiglia Percassi, che però è stata umile e lucida nel fare un passo indietro e decidere di cambiare allenatore.
Con Palladino in squadra è tornata grande serenità e in queste prime prestazioni si è vista un’Atalanta in pieno stile Gasperini. Il tecnico dev’essere in grado di riprendere lo strepitoso lavoro fatto negli anni dall’attuale allenatore della Roma, aggiungendo ovviamente il proprio tocco.
Operazione che non è riuscita altrettanto bene a Juric, che era stato scelto proprio per la sua propensione alla marcatura a uomo a tutto campo e alla sua esperienza al fianco dello stesso Gasperini.

IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, l’obiettivo è la zona Europa?
Da quando la Dea ha cambiato gestione tecnica, sono arrivate 3 vittorie e 1 sconfitta tra tutte le competizioni. In Champions League l’Atalanta si accomoda in una buona posizione di classifica grazie al secco 0-3 rifilato all’Eintracht Francoforte, mentre in Coppa Italia accede ai quarti di finale dopo lo schiacciante 4-0 ai danni del Genoa di De Rossi. Quello che manca da rimettere a posto è la situazione in campionato, dove però c’è sicuramente bisogno di tempo.
L’Atalanta al momento occupa la 12° posizione in classifica a quota 16 punti. Nelle zone alte del tabellone però, c’è molto traffico con tante squadre in lotta per gli stessi obiettivi e che nel cammino si pestano i piedi le une con le altre.
Per questo, nonostante una situazione attuale non positiva, la Dea può e deve ancora sperare ad un piazzamento in Europa. La rosa a disposizione di Palladino ha un altissimo tasso qualitativo, con giocatori che hanno dimostrato di poter fare grandi cose.
Il tecnico deve riuscire a dare continuità di risultati, mantenendo alto l’umore e l’intensità, caratteristica alla base della squadra nerazzurra. Vedremo se l’Atalanta riuscirà nella rimonta alla zona Europa, entrando nelle prime 7 della classe.
Serie A
Inter, Thuram in forma smagliante: ora serve sbloccarsi in campionato
L’attaccante francese dell’Inter Thuram ha trovato una doppietta nell’ultima sfida di Coppa Italia contro il Venezia. L’infortunio sembra essere alle spalle.
Può sorridere Cristian Chivu e tutto l’ambiente nerazzurro. Dopo un periodo di assenza è finalmente tornato al gol Marcus Thuram. Il francese nell’ultima gara contro il Venezia ha dato dimostrazione di aver recuperato al meglio la sua condizione fisica dopo l’infortunio.
Ad una buona prestazione nel derby, ha seguito una partita più opaca sul campo del Pisa, che poteva far pensare ad uno stato di forma non ancora ideale. La gara di Coppa Italia ha invece messo in evidenzia la forma smagliante del figlio d’arte, che è riuscito a riallacciare il feeling con la porta grazie ad una splendida doppietta.
I suoi sostituti, ovvero Esposito e Bonny, non hanno di certo sfigurato, con gol e prestazioni che hanno testimoniato il loro grande talento e la loro voglia di dimostrare. Ciò non toglie che l’apporto che può dare Thuram al reparto offensivo dell’Inter ha un peso specifico decisamente superiore.

MARCUS THURAM RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, servono i gol di Thuram anche in campionato
I gol in coppa sono sicuramente serviti per trovare quella fiducia che un grave infortunio potrebbe aver portato via. Il lupo però, perde il pelo ma non il vizio, e Thuram il fiuto del gol non sembra di certo averlo smarrito.
Il francese però, adesso deve tornare a segnare anche in Serie A, per muovere sia la classifica della squadra, che quella dei marcatori. Al momento l’attaccante dell’Inter è fermo a quota 3, con l’ultima rete in campionato che risale alla sfida contro la Juventus dello scorso 13 settembre, quasi 3 mesi fa.
La formazione di Chivu produce tanto, ed ha bisogno del suo bomber per riuscire a concretizzare al meglio le tante occasioni create. Allenatore, tifosi, società e fanta-allentori, aspettano con ansia il ritorno al gol di Marcus Thuram e chissà che la sfida di sabato contro il Como non possa essere l’occasione giusta.
Serie A
Bologna, la doppia punta può essere un’opzione?
Il Bologna di Vincenzo Italiano ha trovato la vittoria nel finale contro il Parma grazie all’aiuto delle due punte. Con il recupero di Immobile diventa un’idea.
La squadra rossoblu nonostante uno scivolone nell’ultimo match casalingo contro la Cremonese, ha ritrovato in questa parte della stagione la miglior versione di se stessa. Con i giocatori messi a disposizione di Italiano però, il tecnico ha anche l’opportunità di sperimentare qualcosa di diverso: nel finale della sfida di Coppa Italia contro il Parma, sono subentrati dalla panchina per stappare il risultato sia Castro che Immobile.
Conoscendo il modulo base utilizzato dall’ex allenatore della Fiorentina, è piuttosto inusuale vederlo fare questo tipo di scelta tecnica. Il risultato della gara dice che il suo coraggio è stato ripagato ed il Bologna ha vinto proprio grazie alla rete del classe 2004 argentino, maturata nel finale.
In panchina sono rimasti giocatori come Orsolini o Cambiaghi, a testimonianza che la decisione del tecnico nasce da un’idea ben precisa di mettere in campo le due punte e di certo non per mancanza di alternative.

SANTIAGO CASTRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, Immobile rivoluziona l’attacco rossoblu
Fino a questo momento della stagione nel ruolo di centravanti si sono alternati Castro e Dallinga. Entrambi hanno risposto presente nelle occasioni in cui sono stati chiamati in causa, dimostrando di essere giocatori di talento e qualità.
Da qualche tempo dai box è tornato Ciro Immobile, il quale ha recuperato del tutto dall’infortunio ricavato alla prima giornata di campionato contro la Roma. Un giocatore come l’ex capitano biancoceleste sicuramente sposta gli equilibri nelle idee di Vincenzo Italiano, il quale sta pensando ad una possibile soluzione tattica.
Il Bologna gioca stabilmente con due esterni alti, un trequartista di inserimento ed un’unica punta. Chissà che questo recupero non possa portare ad un cambiamento di modulo, quantomeno a partita in corso.
Per il tecnico diventa difficile alternare 3 attaccanti di livello in un unico posto a disposizione, correndo il rischio di bruciare soprattutto i due più giovani a causa della poca continuità.
Vedremo se il tecnico deciderà di cambiare qualcosina, o se invece preferirà conservare le sue certezze. Gli ultimi minuti della sfida contro il Parma però, lasciano sicuramente le porte aperte a nuovi scenari tattici.
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