Serie A
Udinese-Fiorentina 2-3: è ancora Europa! Kean porta la Viola in Conference | Le pagelle gigliate
Fiorentina, serata clamorosa a Udine: Palladino all’ultimo tuffo grazie a Kean e alla vittoria del Lecce in casa delle Lazio conquista un posto in Conference League.
Kean spinge la Fiorentina di Palladino al quarto anno di Conference League.
Una vittoria importante che permette al club di Commisso di essere ancora in Europa, sebbene nella competizione meno prestigiosa. Palladino guida i suoi ragazzi a conquistare 65 punti in campionato e al sesto posto finale.
L’Udinese trova il vantaggio con Lucca nel finale primo tempo, ma il difensore Bijol si fa espellere poco prima del fischio di metà frazione. Nella ripresa la Fiorentina ribalta in pochi minuti lo svantaggio con Fagioli e un preziosismo di Comuzzo. L’Udinese non ci sta e pareggia con Kabasaele. Nonostante il vantaggio del Lecce a Roma, la Viola non riesce a sbloccarsi, lo farà con il suo totem Kean nel finale.
Palladino raggiunge il risultato minimo, ma vitale in vista del suo futuro in viola
Udinese-Fiorentina, le pagelle viola

DE GEA 6 – Sui due gol non può nulla e per il resto i friulani non sono granché pericolosi.
COMUZZO 6,5 – Un po’ indeciso sul gol di Lucca, ma si regala un gol di tacco fantastico nella sua terra.
Dal 35’st PONGRACIC sv
PABLO MARI’ 6 – Porta in dote l’azione che ha fatto espellere Bjol, poi non sempre lucidissimo.
RANIERI 6 – Serata tranquilla in difesa, nel secondo tempo spinge anche lui.
DODO’ 6,5 – Spinge con continuità e per tutta la durata della gara.
MANDRAGORA 6,5 – Il solito trascinatore, non precisissimo questa sera in area avversaria ma preziosissimo in mezzo al campo.
RICHARDSON 6 – Ha il grande merito di servire un assist bellissimo a Comuzzo, poi poco altro.
Dal 25’st GUDMUNDSSON 5,5 – Un quarto d’ora senza incidere granché, sbaglia anche un gol che era nelle sue corde
FAGIOLI 7 – Non solo un gran gol che riapre la partita per i viola ma una gara giocata con continuità. L’Europa porta il riscatto della Fiorentina.
GOSENS 6,5 – Un finale di campionato non esaltante e così anche stasera, fino a quando a dieci minuti dalla fine serve l’assist a Kean.
BELTRAN 5,5 – Forse la sua ultima partita in viola senza lasciare grandi tracce.
Dal 39’st NDOUR – S.v.
KEAN 7,5 – Una serata non semplicissima, tra errori e fuorigioco spreca molto. Ma il gol decisivo, giustamente, è suo, autore di una stagione da fenomeno
Serie A
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali: la scelta su Sottil
Al Via del Mare si apre la 15° giornata con Lecce-Pisa. Da entrambe le parti c’è voglia di riscatto per uscire da una situazione molto scomoda di classifica.
Primo anticipo della nuova giornata di Serie A che mette di fronte due squadre direttamente coinvolte nella lotta salvezza. Un punto di differenza e un grande balzo in palio aumentano ulteriormente la pressione. Entrambe arrivano da una sconfitta e puntano a riprendere la marcia verso l’obiettivo stagionale. I salentini vogliono cavalcare l’onda d’entusiasmo derivante dall’ultimo successo tra le mura amiche.
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Danilo Veiga; Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Sottil. Allenatore: Di Francesco.
PISA (3-5-2): Semper; Calabresi, Caracciolo, Canestrelli; Touré, Akinsanmiro, Aebischer, Vural, Leris; Moreo, Meister. Allenatore: Gilardino.

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Hellas Verona, l’ultima vittoria a Firenze nel segno di…Kean
Per la 15° giornata di Serie A l’Hellas Verona sarà di scena al Franchi contro la Fiorentina. Nell’ultimo successo dei gialloblu in Toscana c’entra Kean.
A poche settimane dal giro di boa la squadra di Zanetti arriva al confronto forse più importante vista la situazione. I viola infatti occupano ancora l’ultimo posto in classifica, tre punti più sotto proprio dei veneti.
Hellas Verona, Kean ex di giornata: decisivo nell’ultima vittoria scaligera
Un incrocio curioso quello che vede di fronte l’attaccante italiano e il club gialloblu, che l’ha accolto agli albori della sua carriera quando ancora non aveva esperienza in Serie A. Kean all’Hellas Verona infatti fu un’operazione vantaggiosa per entrambe le parti, sia dal punto di vista economico (prestito secco) per il club che professionale per il giocatore.
Torniamo dunque alla stagione 2017-2018, con gli scaligeri che erano appena tornati nel massimo campionato dopo un anno di Serie B e puntavano a un mercato scoppiettante per raggiungere la salvezza. Nello specifico, arrivarono giocatori come Alessio Cerci e Romulo (alla sua seconda esperienza in riva all’Adige), uniti a Giampaolo Pazzini e per qualche settimana anche ad Antonio Cassano.
Kean trovò sistemazione proprio sul gong del calciomercato estivo e l’allenatore Fabio Pecchia non esitò a concedergli spazio anche da titolare. Nonostante l’annata si rivelò fallimentare col passare delle giornate, il classe 2000 in prestito allora dalla Juventus si mise in mostra e collezionò 19 presenze totali e 4 gol all’attivo.
Due di questi arrivarono proprio contro la Fiorentina all’Artemio Franchi nella vittoria per 1-4 dell’Hellas (gli altri marcatori furono Alex Ferrari e Vukovic per il Verona mentre Gil Dias per i viola), che trovò uno dei pochi successi di quella stagione, poi terminata con la retrocessione. Quel precedente contro i viola però rimane l’ultima vittoria scaligera in Toscana e, ironia della sorte, domenica alle 15 sarà proprio Kean a dover risollevare le sorti della sua attuale squadra, in una situazione completamente ribaltata.

LA GRINTA DI MOISE KEAN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Bremer pronto al rientro da titolare già contro il Bologna: Spalletti ci pensa
Juventus: Bremer torna dopo l’infortunio al menisco: convocato col Pafos e vicino al rientro da titolare. Possibile ritorno già contro il Bologna.
Dall’infortunio, passando per l’operazione di metà ottobre, fino ad arrivare alla convocazione di mercoledì per la sfida contro il Pafos. Ma ora Bremer punta a prendersi tutto.
Il difensore brasiliano, infatti, non vede il campo dal 27 settembre, data in cui la sua Juventus affrontava l’Atalanta, nonché ultima sua partita stagionale. La causa principale è da ricondurre all’infortunio che lo ha costretto a sottoporsi a una pesante operazione per una lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro. Un problema non nuovo per l’ex Torino, che in passato aveva già accusato lo stesso guaio.
La differenza, però, questa volta riguarda i tempi di recupero, più lunghi del previsto, che hanno costretto la squadra bianconera ad aspettarlo ben oltre le previsioni iniziali. Al mese e mezzo previsto si sono aggiunti prima giorni, poi settimane, fino a sconfinare oltre il limite del mese stesso. Un periodo fatto di indiscrezioni poi smentite, che aveva fatto temere il peggio ai tifosi e agli addetti ai lavori.
Tuttavia il peggio è ormai alle spalle. Il suo nome, finalmente ritrovato nella lista dei convocati per la gara di mercoledì contro il Pafos, pur senza scendere in campo, ha rincuorato definitivamente i tifosi, che ora sperano solo di rivederlo tra gli undici titolari.
Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, questo potrebbe accadere già dalla prossima gara, che vedrà gli uomini di Luciano Spalletti impegnati contro il Bologna, domenica sera a partire dalle 20:45.
Juventus, cosa cambia il rientro di Bremer
Con il tanto atteso rientro di Bremer, Luciano Spalletti potrebbe ora valutare un cambio di sistema, passando da una difesa a tre a una con un difensore in più. Un assaggio di linea difensiva a quattro era già stato proposto nel secondo tempo dell’ultima partita di Champions League, quella contro il Pafos, con il brasiliano in panchina, quasi come se volesse fargli vedere da vicino la nuova Juventus non appena il numero 3 tornerà a disposizione.
La ragione è stata spiegata proprio dallo stesso tecnico in conferenza stampa, quando, rispondendo alle domande dei giornalisti nel post gara di mercoledì, aveva dichiarato — nelle parole riportate da calciomercato.com —:
“Spero di arrivare a una quadra definitiva quando avrò un difensore centrale di piede destro. Perché altrimenti si limita troppo la squadra nelle uscite con Kelly a destra e Koopmeiners a sinistra.”
Un riferimento nemmeno troppo velato al brasiliano, che non appena sarà disponibile potrebbe cambiare radicalmente il modo di giocare della Juventus.

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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