Serie A
Tudor: “Mi piace vincere, non divertire. E sulla Lazio e Sarri…”
Inizia l’era Tudor in casa Lazio: le dichiarazioni del croato, che ha preso il posto del dimissionario Sarri, nella conferenza di presentazione.

Lazio: le parole del neo allenatore biancoceleste Igor tudor
Igor Tudor si presenta al mondo Lazio.
Dopo l’ufficialità e i primi giorni di lavoro sul campo nel centro sportivo di Formello, l’allenatore croato parla nella conferenza stampa di presentazione.
E sono tanti gli argomenti affrontati da Tudor.
Le sensazioni
“Ho trovato mezza squadra perché sono tanti in nazionale. Mi ha lasciato una bella squadra sotto ogni punti di vista, con ragazzi pronti a lavorare. La cultura di lavoro era già ben instaurata, grazie a Sarri.
C’è grande predisposizione, i ragazzi sanno che si deve e fare meglio. Sapere che c’è voglia di fare è un ottimo inizio. Poi ognuno allenatore ci mette del suo, mantenendo le cose che mi piacciono e aggiungendo qualcosa”.
La filosofia
“La mia idea di calcio vedremo, io penso che un allenatore non debba rinunciare a niente nel calcio, bisogna provare a dare tutto a una squadra. A me piace vincere, non far divertire, ma se vedo una partita e dopo un po’ mi annoia, cambio canale. La gente è sempre più esigente, vuole vedere vincere la squadra, ma se non gli piace non va bene. Per me non bisogna vincere per caso, poi è chiaro che se si è inferiore e bisogna rinunciare a qualcosa”.
Sul possibile cambio modulo
“Questo lo vedremo in corsa, devo valutare. Chiaramente un allenatore prende un giocatore in base al proprio modo di giocare. Staremo attenti a fare valutazioni in fretta, poi magari in estate aggiustare. Prima però priorità a questi due mesi, ci sono punti in palio e la coppa.
A me piace un calcio offensivo, poi l’importante è l’equilibrio. Importante è capire cosa possiamo permetterci in base alle caratteristiche dei giocatori. Voglio una squadra che attacchi con un grande numero di giocatori. È un lavoro da fare col tempo.
I centrocampisti devono avere tutto, devono essere completi, avere intelligenza tattica. Giocare verticale e orizzontale. Abbiamo difensori bravi. Non do l’importanza a come sono abituati a giocare, ma mi importa che siano forti. Magari serviranno tempistiche diverse, ma se sono forti escono tutti. Ho tanti giocatori di livello”.
Lazio con due attaccanti
Sì, potrebbe succedere. Un allenatore si adatta ai giocatori, anche perché puoi fare le stesse cose, ma il risultato non è mai uguale, magari simile. Poi è normale che un tecnico non deve rinunciare al suo”.
Guendouzi, Immobile, Kamada e Luis Alberto
Tudor parla del rapporto con Guendouzi:
“Non leggo i giornali. Cos’è successo a Marsiglia? Con Matteo ho un ottimo rapporto, è sanguinoso, vuole giocare sempre. Siccome non si possono giocare tutto, ogni tanto succedono cose di campo: niente più, niente meno. Sono contento che lo ritrovo. Ha un’esperienza importante, faremo bene le cose insieme”.
Su Kamada spiega:
“Non si parla di modulo di gioco, ma di stile. Un allenatore porta cose nuove, non vorrei parlare di singoli, devo valutarli tutti. Sono molto attento, scelgo in base a quello che vedo. Nella palestra c’è una scritta che mi rappresenta: non è la voglia di vincere che determina, ma di prepararsi a farlo”.
Sul recupero di Immobile…
“Ciro qua ha fatto la storia, poi succede qualcosa e sembra chissà cosa. È un giocatore amato da tutti, poi esce una cosetta e fa subito notizia. E’ un giocatore di cuore, ci ho già parlato e lo vedo voglioso di dare il suo contributo. L’ho visto in panchina tenerci, è una cosa bella”.
Non poteva mancare un cenno su Luis Alberto:
“L’importante che un giocatore sia forte, lui lo è. Può giocare ovunque: mezz’ala, dietro la punta e anche dietro la difesa se vogliamo essere offensivo. Sono tanti anni che sta qua, qualcosa vorrà dire. Lo vedo motivato, orgoglioso, oggi ha fatto un grande allenamento”.
Contratto e futuro
“Penso che tutto ha importanza, fare programmazione a lungo termine non ha senso. Io credo nel lavoro, vogliamo partire subito forte, non sarà facile tanto e subito, ma questo non vuol dire che non bisogna attendere molto. Ora ci aspettano gare belle, forti, così come piace a me.
Alla fine i giocatori fanno la differenza, io vedo una squadra forte e che ha un po’ di tutto. Si può fare bene.
A me la lunghezza del contratto non ha importanza. Se non lavoro bene posso andare a casa domani. Io vivo nel presente e per il lavoro, se faccio bene resto, sennò vado avanti”.
E su Sarri…
“Il precedente allenatore non lo commento. Maurizio è una persona che stimo tanto, è uno che ha fatto la storia a Napoli, vincendo anche in carriera.
C’è una grande predisposizione e cultura del lavoro grazie a Sarri. Poi c’è un ordine nella linea difensiva, il lavoro in passato fatto bene. Qualcosa lascerò, aggiungendo altro.
Nei dettagli non entro perché ci vuole tempo e perché restano nello spogliatoio”.
Serie A
Inter, futuro di Sommer in bilico: rinnovo in standby
Il futuro di Yann Sommer all’Inter è incerto: il contratto del portiere svizzero scade a giugno e le trattative per il rinnovo sono ferme.
Il futuro del portiere svizzero Yann Sommer all’Inter è attualmente incerto. Il suo contratto, che scadrà a giugno, è al centro di discussioni che sembrano non trovare una soluzione. Secondo le ultime indiscrezioni, le trattative per il rinnovo sono ferme, sollevando dubbi sul futuro del giocatore nel club nerazzurro. Questa situazione di stallo potrebbe aprire scenari interessanti nel prossimo mercato estivo, con diversi club pronti a inserirsi qualora Sommer diventasse un’opportunità a parametro zero.
Implicazioni per l’Inter e il mercato dei portieri
La permanenza di Sommer è cruciale per la strategia dell’Inter, che dovrà valutare attentamente le opzioni disponibili. L’eventuale partenza del portiere svizzero costringerebbe il club milanese a cercare un sostituto all’altezza, in un mercato dei portieri che si preannuncia vivace. Questa incertezza potrebbe anche influenzare la gestione di altri giocatori nel reparto difensivo, rendendo il prossimo periodo di calciomercato particolarmente interessante per i tifosi e gli addetti ai lavori.
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Fonte: l’account X di Schira
Yann #Sommer’s future at #Inter is in doubt. His contract expires in June and the negotiations for the contract extension are currently stationary. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 7, 2025
Serie A
Milan, Altafini: “Allegri? Ha dimostrato agli scettici il suo valore, chi lo ha criticato dovrebbe chiedere scusa…”
L’ex calciatore del Milan Josè Altafini incensa Massimiliano Allegri, celebrandolo per i risultati ottenuti sin qui con la squadra rossonera.

MASSIMILIANO ALLEGRI PREOCCUPATO E ADRIEN RABIOT RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Josè Altafini
L’importanza di Allegri
José Altafini, ex calciatore e icona del calcio, ha espresso parole di grande apprezzamento per Massimiliano Allegri in un’intervista a Tuttosport. Altafini ha sottolineato come Allegri abbia saputo dimostrare il suo valore a coloro che lo criticavano. Nonostante la rosa del Milan sia rimasta praticamente invariata rispetto alla scorsa stagione, il tecnico ha saputo fare la differenza. I nuovi acquisti come Rabiot e Modric sono aggiunte importanti, ma il brasiliano sottolinea come questi siano arrivati per “sopperire a cessioni pesanti”.
L’assenza di campioni come Reijnders e Theo Hernandez, venduti dalla società, non ha impedito al Milan di mantenere una solida struttura difensiva. Altafini attribuisce questo successo alla grande organizzazione difensiva inculcata da Allegri, capace di trasformare una difesa che l’anno scorso subiva molti gol in una delle più solide del campionato.
Il futuro e le aspettative
Altafini non si ferma ai complimenti e lancia un messaggio alla società rossonera. Secondo lui, è fondamentale che il club supporti Allegri, soprattutto in vista del mercato di gennaio. Rinforzare la rosa sarà essenziale per mantenere il livello di competitività raggiunto e affrontare al meglio le sfide future. Il Milan ha dimostrato di avere un ottimo potenziale, ma per continuare a crescere è necessario investire in nuovi talenti e consolidare la propria posizione in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Altafini a Tuttosport: “#Allegri ha dimostrato a chi lo criticava tutto il suo valore. Qualcuno dovrebbe pentirsi per come l’ha trattato! La rosa del #Milan è praticamente la stessa dell’anno scorso, quasi nessuno dei nuovi acquisti sta giocando titolare. Ergo il valore aggiunto è Max. A centrocampo hanno preso #Rabiot e #Modric, che è straordinario, ma hanno perso un campione come #Reijnders. Senza dimenticare che la società ha venduto anche un altro big come #TheoHernandez, che a sinistra faceva la differenza. Dietro poi sono e giocano gli stessi dell’anno scorso: come mai Tomori-Gabbia-Pavlovic l’anno scorso prendevano sempre 1-2 gol a partita e adesso no? È semplice: Allegri è stato bravissimo nell’inculcare loro una grande organizzazione in fase difensiva e i risultati si vedono. Ora però la società lo deve supportare, rinforzando la rosa a gennaio”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 7, 2025
Serie A
Cagliari-Roma, le formazioni ufficiali
Cagliari-Roma, match valido per la quattordicesima giornata di Serie A, mette di fronte i sardi di Pisacane (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Cagliari-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Rodriguez, Luperto; Palestra, Deiola, Adopo, Folorunsho, Obert; Borrelli, S. Esposito
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante (C), Koné Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Baldanzi

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