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Torino, Vanoli: “Darei tutto per vincere il derby, servono cuore e passione”

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Torino-Juventus, Vanoli

La conferenza stampa di Paolo Vanoli, allenatore del Torino, alla vigilia del derby di campionato contro la Juventus. Si gioca sabato 11 gennaio alle 18.

Alle 18 di sabato 11 gennaio si affronteranno TorinoJuventus : una stracittadina che capita in un periodo estremamente difficile per entrambe le squadre. I padroni di casa hanno vinto solo 2 delle ultime 14 partite: l’ultima affermazione all’Olimpico Grande Torino risale al 25 ottobre contro il Como. L’unico derby vinto dai granata negli ultimi 30 anni è datato 26 aprile 2015: da lì in poi 16 successi bianconeri e 5 pareggi, Coppa Italia inclusa.

La Vecchia Signora deve dimenticare il ko col Milan in semifinale di Supercoppa Italiana: si tratta della prima sconfitta stagionale contro un club italiano. La squadra di Thiago Motta è infatti l’unica imbattuta in campionato, e il consistente ritardo in classifica è dovuto agli 11 pareggi: gli ultimi 3 incontri casalinghi di Serie A sono terminati tutti 2-2, mentre l’ultimo successo è il 2-0 nel derby d’andata dello scorso 9 novembre.

Torino-Juventus: Vanoli presenta il derby in conferenza stampa

Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby: “Abbiamo fatto una buona settimana. Oggi avevamo alcuni dubbi: Coco è rientrato ieri in gruppo, oggi in rifinitura Ricci e Gineitis ci proveranno. Ma speriamo ci siano“.

Cosa si può imparare dall’ultima stracittadina?
Che è molto importante per la nostra gente: era il mio primo derby da allenatore del Toro, lo sento ancora di più. Ma non abbiamo fatto una prestazione da Toro, non basta per vincere il derby. In queste partite bisogna gestire i momenti e capire come ci si arriva. Con il Parma l’abbiamo interpretata bene, ci sono mancati solo i tre punti. Queste gare si giocano con la mentalità di vincere, la voglio trasferire ai ragazzi“.

Torino

SAMUELE RICCI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Juventus non avrà a disposizione Vlahovic e Conceicao
Non penso a guardare loro. Il derby ha la sua valenza, è importante: troviamo una Juve forte, anche senza quei due hanno valori importanti. Dobbiamo imparare la lezione del derby d’andata, abbiamo la fortuna di giocare davanti al nostro pubblico e deve essere un’altra partita. Si vince non solo sul piano organizzativo, ma anche con cuore e passione“.

Può essere la partita della svolta?
Assolutamente sì. E’ da un mese che vedo la squadra avvicinarsi al mio carattere e alla mia fame di fare qualcosa di importante. Sono gare che possono dare la svolta: non è importante solo il risultato, ma anche la prestazione“.

Il mercato e le parole del presidente Cairo
Quando si è vicini, ci si confronta: è la cosa che nel passato è mancata un po’. Per vivere i problemi, bisogna viverli vicina alla squadra. Ho chiuso il capitolo mercato in questa settimana perché il derby è troppo importante. La società deve capire l’importanza di questo mercato. Il presidente ha fatto un discorso importante alla squadra.“.

La carica della squadra
Trovare la chiave per il giusto equilibrio è importante: c’è una chiave collettiva e una individuale, è un aspetto importante e da considerare. Devi trasformare tutta l’energia e la voglia quando c’è il fischio d’inizio“.

Sul modulo iniziale
Ora mi chiedi la formazione… Ho dimostrato di non essere integralista: quando si parla di numeri, nel calcio moderno sono semplici numeri per i giornalisti. Poi nella gara, c’è l’interpretazione. Nelle partite ci sono più partite, vediamo domani“.

L’avvicinamento della squadra al derby e le sensazioni dei tifosi
I tifosi a fine partita con il Parma hanno chiamato i ragazzi sotto la curva per fare capire l’importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successi tante“.

I pochi gol segnati
Non riuscire a segnare è diverso da non riuscire a creare. Penso a Coco e Karamoh, se vedi che non tirano a porta vuota i dati dicono che non hai tirato…Ma bisogna saper leggere i numeri. Soprattutto con il Parma abbiamo creato tanto, non siamo stati bravi a concludere ma il migliore in campo è stato il portiere. A Empoli abbiamo vinto con l’eurogol di Adams, ma se guardiamo le occasioni il portiere ha fatto grandi parate. E’ da un mese che creiamo, ora dobbiamo diventare concreti“.

La maggior costruzione di gioco del Torino
Ho giocatori da palleggio, guardi le caratteristiche. A parte Gineitis che ha continuità nell’attaccare l’area, gli altri nostri centrocampisti sono più propensi al palleggio. Mi hanno insegnato che per segnare, serve attaccare la linea difensiva: Karamoh ci ha aiutato anche per sfruttare meglio Vlasic e Adams. Le valutazioni dipendono dalle caratteristiche dei giocatori. Questo Toro è una squadra che arriva nell’ultimo terzo con il palleggio, anche se a me piace andare al concreto“.

Cosa farebbe per vincere la stracittadina
Arrivo da sacrificio e passione, ogni preparazione è diversa. Ho vissuto il derby in silenzio, ho voluto sentire e guardare e lo farò fino alla fine. Per vincerlo farei di tutto. So quanto manca, dopo tante sofferenze… Ho capito cosa vuol dire soffrire a Torino, sarebbe una gioia immensa. Darei tutto. E’ la passione di questo lavoro, la voglia di vincere ogni partita. Ma è una parola grande, me la tengo per me…“.

Torino

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Maripan e il minutaggio ridotto di Sanabria nell’ultimo periodo
Sono scelte tecniche. Per me i giocatori sono tutti importanti, ma ne giocano 11. C’è lo stato di forma, le situazioni… Qui c’è stato un maestro come Ventura che più di una volta ha fatto il 4-2-4… Per arrivare a questo c’è un lavoro dietro. Sanabria sta bene, devono essere tutti al servizio della squadra. Sappiamo che è un giocatore importante, ha detto che si prendeva responsabilità senza Zapata ed è importante. Maripan aveva bisogno di tempo per avere la condizione e arrivare oggi ad essere importante per noi“.

L’apertura del Filadelfia
Da quando sono arrivato, sono tra quelli che ho aperto di più. Lo volevo fare di più, ma un mese e mezzo il Fila non era agibile per rifacimento campo, ma ho aperto lo stadio per la partitella con la Primavera. Per aprire una struttura ci sono anche problemi di sicurezza che prima non c’erano. Non l’ho aperto perché c’è il derby, i nostri tifosi hanno dimostrato sempre di stare vicino alla squadra. Non ho potuto aprirlo prima, volevamo festeggiare un augurio di buon anno. Ora coincidono tutte le cose“.

Sto cercando personalmente di far capire cos’è il Toro ai miei giocatori. L’ho fatto tante volte con un video sulla storia del Toro, quando si può con qualche ex giocatore, poi nel quotidiano con i giovani come Njie. Io devo essere il primo a farlo. Ma mi dispiace che si dica che si apre solo per il derby: i tifosi hanno dimostrato che ci sono vicino. Se non lo pensassi, aprirei contro il mio club perché ce l’hanno con presidente e direttore. Io voglio unire la squadra, io mi prendo la responsabilità

 

Serie A

Hellas Verona-Lazio, curiosità e statistiche

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La partita Hellas Verona-Lazio, valida per la 21° giornata di Serie A, si giocherà domani alle ore 18 allo Stadio Bentegodi di Verona.

La partita Hellas-Verona-Lazio si giocherà domani alle ore 18 allo Stadio Bentegodi. I veneti sono 17° posto in classifica , mente i biancocelesti sono al 4°posto in classifica, in piena zona Champions League.

Hellas Verona-Lazio si giocherà domani alle ore 18

Hellas Verona-Lazio, curiosità e statistiche

La partita tra il Hellas Verona e la  Lazio  si preannuncia alla vigilia una partita importante per entrambe, i gialloblù in chiave salvezza, i biancocelesti per continuare sognare il traguardo Champions League.

La Lazio è imbattuta in 16 delle ultime 18 sfida con il Verona, con 10 vittorie e 6 pareggi. L’ultima vittoria dei veneti risale al 24 ottobre del 2021: vittoria per 4 a 1 con Igor Tudor in panchina.

Una curiosità particolare è quella dei cartellini estratti dall’arbitro, con Verona e Lazio guidare questa speciale classifica in Serie A: i biancocelesti sono in testa con 55 cartellini e gli scaligeri con 53. Per l’esattezza, sono 51 gialli e 4 rossi per i laziali, 47 gialli e 6 rossi per i veneti.

Per quanti concerne i gol, Lazio e Verona sono insieme all’Atalanta, le squadre con più reti realizzate da giocatori subentrati dalla panchina: in questa stagione, per i biancocelesti 10 gol mentre i veneti 6 gol.

Questa partita è la sfida numero 56 in Serie A: 22 vittorie della Lazio, 13 del Verona e 20 pareggi. Il punteggio che ricorre tra le varie sfide è 1 a 1, registrato in 12 occasioni, l’ultima 9 dicembre 2023 con gol Zaccagni ed Henry.

La Lazio è la formazione contro cui Diego Coppola ha disputato più incontri in Serie A: sei divisi in 526 minuti. Il numero 42, inoltre, è il calciatore gialloblù che vanta più duelli aerei vinti (56), più respinte difensive (75) e intercetti (35)nel torneo in corso.

Amin Sarr ha esordito in Serie A proprio contro la Lazio nel match d’andata giocato il 16 settembre scorso. L’attaccante classe 2001 ha realizzato 3 gol in 14 presenze in questo campionato, tutti segnati fuori dallo Stadio Bentegodi.

La Lazio è la squadra contro cui Grigoris Kastanos ha preso parte a più reti in Serie A: 3, frutto di un gol e due passaggi vincenti, incluso quello per la rete di Tengstedt nel match d’andata contro i biancocelesti.

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Serie A

Napoli, Manna: “Kvaratskhelia ha chiesto di andarsene”

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Napoli, Kvicha Kvaratskhelia

Napoli, Khvicha Kvaratskhelia lascia il club dopo aver chiesto la cessione, nonostante trattative per un rinnovo contrattuale complesso.

Napoli, la decisione di Kvaratskhelia

Khvicha Kvaratskhelia, il talentuoso esterno georgiano, ha deciso di lasciare il club, una scelta che ha sorpreso molti appassionati di calcio. Secondo quanto detto da Manna, direttore sportivo del club partenopeo, il giocatore avrebbe espresso la volontà di partire, interrompendo le trattative per un rinnovo contrattuale che si stavano rivelando complicate. Le divergenze tra le aspettative salariali di Kvaratskhelia e l’offerta del club sembrano aver portato a una decisione inevitabile.

Napoli, e ora per il futuro?

Oltre alla situazione di Kvaratskhelia, il club sta valutando potenziali movimenti di mercato, tra cui l’acquisizione di Garnacho. La dirigenza sta attualmente esaminando le opzioni disponibili per rafforzare la squadra e colmare il vuoto lasciato dalla partenza del georgiano. Le decisioni prese nei prossimi giorni potrebbero influenzare significativamente la formazione del team per la prossima stagione.

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Fonte: l’account X di Schira

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Serie A

Milan, Conceicao: “Dobbiamo avere fame. Mercato? Stiamo parlando con la società”

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Milan, Leao

Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato in conferenza stampa al termine della sconfitta nel big match contro la Juventus di Thiago Motta.

Arriva la prima sconfitta di Conceicao sulla panchina del Milan. A condannare i rossoneri le reti dei bianconeri Mbangula e Weah. Il tecnico portoghese, al termine della sfida, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la sconfitta dei suoi.

Milan

Milan, le parole di Conceicao

Dipende anche dal fatto di avere pochi ricambi in certi ricambi e dalla fatica? Una reazione che non c’è stata

“Nel primo tempo è stata una partita equilibrata, abbiamo avuto più occasioni. Poi nel secondo tempo la Juve ha avuto più voglia di vincere, più fame. Potevamo prendere anche un altro gol ad inizio ripresa perché vogliamo giocare in uscita dentro l’area con la pressione dell’avversario: sono cose che non capisco. Ma sono io il responsabile, l’allenatore. Il primo passo per vincere una partita è voler vincere”.

E quindi il Milan non ha avuto voglia di vincere?

“È quello che dico io. Ma quale stanchezza, ma quale benzina, ma dai su. I giocatori hanno tutto per recuperare dalle partite precedenti, dobbiamo avere a casa il frigo vuoto per avere più fame”.

Quanto sei preoccupato, o stimolato, dalla caratteristica di questa squadra che ha difficoltà nel mettere quel qualcosa in più?

“È proprio quello. Ho avuto piccole squadre quando ho iniziato ad allenare 13 anni fa, ho avuto squadre che a livello tecnico non erano granché ma avevano una fame e una voglia incredibile. Nella vita è così, dobbiamo avere obiettivi per crescere. Una volta arrivati al Milan dobbiamo volere ancora di più perché dobbiamo continuare successo, fame, voglia con gli obiettivi personali per arrivare a fine carriera ed essere orgogliosi di quanto fatto.

Quello che vedo non è nuovo, lo sentivo prima perché ho seguito praticamente tutte le partite del Milan. Sono io che devo cambiare atteggiamento e mentalità dei giocatori. Io sono il responsabile, io sono l’allenatore e io mi prendo la responsabilità di questa sconfitta perché non sono stato bravo all’intervallo con questo calo poi nel secondo tempo. Ok, se sbagliamo gol e l’avversario è stato bravo va bene. Ma quando ci mancano altre cose per me è difficile, sono io come allenatore che devo cambiare la situazione”.

Nei momenti di difficoltà, con tante assenze, non sono i giocatori più rappresentativi a dover dare qualcosa in più come Theo e Leao?

“Sì ma non possiamo secondo me appoggiarci sempre sui giocatori più esperti. Gli altri hanno le loro responsabilità, non è che possiamo mettere tutto il peso sulle spalle di Theo, Leao e Mike, non è giusto. Ci sono anche gli altri e non si possono nascondere. È il calcio ed è la vita. Ho giocato per 25 anni e so com’è, che in questi momenti di difficoltà escono quelli che hanno più esperienza e più maturità. Ma nessuno si deve nascondere.

Dobbiamo guardarci negli occhi e vedere come possiamo fare di più, io per primo, e come cambiare questa situazione. Non è una situazione che siamo una squadra tecnicamente non al livello delle altre grandi in Italia, o non è che a livello fisico non possiamo arrivare ad un momento importante con tutti al top, a livello di organizzazione non è che non possiamo arrivare a livelli alti. Dopo c’è anche un’altra parte che per me è la cosa più importante. Se non hai la base, la voglia, la fame, la voglia di vincere la partita e ogni duello, come se ogni duello fosse decisivo: qua manca questo. E io come allenatore mi prendo questa responsabilità per cambiare questa situazione”.

Sul mercato?

“Stiamo parlando con la società. Se avete visto i cambi della Juve sono diversi rispetto ai nostri ragazzi. Sono anche entrati bene, ma non voglio trovare delle scuse. Non manca la benzina, perchè siamo a gennaio e dobbiamo giocare. Io non trovo scuse sul mercato. Ovviamente vorrei qualcosa in più e ne stiamo parlando a gennaio”.

 

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