Torino, ruggito paraguaiano

Contro il Sassuolo l’attaccante paraguaiano Antonio Sanabria ha confermato di essere uno dei valori aggiunti del Torino. A colpi di gol ma non solo. 

 

Torino, il Sanabria ritrovato

Il suo avvio di stagione non era stato  esaltante. Antonio Sanabria, però, è cresciuto alla distanza. E, come il buon vino, con il tempo migliora.

“Un cambio di rotta chiaro e decisivo–  spiega “Toro.it” – da quattro gol nelle prime quindici giornate a quattro gol nelle ultime otto con una media totalmente cambiata”. Al Torino poco importa quale sia stata la causa di questa metamorfosi. Guarda soltanto all’effetto, alla sostanza, ovvero che vi è stata. E tanto gli basta.

Un Sanabria a trazione trasferta. “Il numero nove – spiega ancora Toro.it- ha segnato sette delle otto reti lontano dal Grande Torino“.  Sembrerebbe quindi che un fattore balsamo prezioso per altri goleador ovvero il sostegno del pubblico sia per lui un fattore di alta pressione. E per questo il ragazzo rende di più lontano dal campo amico.

Ma in casa granata auspicano che il mal di “Grande Torino” possa essere rimosso al più presto dal talentoso paraguaiano.

Ma Sanabria può appendere anche un’altra medaglia alla parete delle soddisfazioni oltrechè il ritorno al gol sonante: “con quello segnato al Sassuolo – spiega ancora Toro.it – Sanabria ha allungato ancora il proprio record personale di gol in A in una stagione raggiunto lo scorso anno col Genoa”.

Il suo massimo assoluto, ancora non eguagliato, risale alla stagione 2015-16 con le undici reti in Liga con lo Sporting Gijon

.  Ma i record esistono anche per essere frantumati. E lui lo sa.