Serie A
Torino – Fiorentina 0-0: una Viola molle non approfitta della superiorità numerica | Le pagelle gigliate
Torino – Fiorentina termina a reti bianche: una sfida nervosa, con scelte arbitrali che faranno discutere. I viola non approfittano della superiorità numerica nella ripresa.
Termina con un pareggio che alla fine non accontenta nessuno. Il Torino non riesce ad inserirsi nella corsa all’Europa, la Fiorentina vede scappar via le formazioni davanti.
I viola non approfittano di una ripresa giocata in superiorità numerica, vista una generosa espulsione di Ricci per doppia ammonizione, nel recupero del primo tempo.
Una prima frazione che ha visto gli uomini di Juric più in palla, vicini al gol in più occasioni: il VAR annulla giustamente un gol di Zapata. Nella ripresa il gioco lo comanda la Viola, ma poche volte crea problemi a Milinkovic-Savic, mentre in contropiede Zapata e Bellanova restano insidiosi.
Nel finale espulso anche Juric che aveva provato ad aggredire, non solo verbalmente, Italiano.
Torino – Fiorentina, le pagelle viola
TERRACCIANO 6,5 – Tiene la porta inviolata, chiamato molto in causa dai compagni con i piedi: fa anche un paio di buoni interventi.
KAYODE 6 – Il Toro attacca maggiormente a sinistra con Bellanova, lui si propone molto, ma non trova il guizzo per i compagni.
MILENKOVIC 7 – Il migliore viola della serata: Zapata trova il gol, ma si libera fallosamente di lui. Il VAR ripara la decisione di Marchetti. Poi con il colombiano è lotta furiosa…
RANIERI 5 – Serata da dimenticare velocemente. Ammonizione per troppa foga dopo una manciata di minuti, uno svarione a metà primo tempo manda in porta Bellanova. Sostituito dopo pochi minuti della ripresa.
Dal 54′ MANDRAGORA 6 – Italiano lo inserisce come centrale per dare man forte nella costruzione dell’azione, ma deve difendere, e lo fa discretamente, contro Zapata.
BIRAGHI 5,5 – Bellanova lo mette spesso in difficoltà, si perde Zapata da angolo nella ripresa. Di suo mette un ottimo cross per Nico Gonzalez, che per poco non insacca.
ARTHUR 5 – A fine primo tempo resta fuori, complice anche un colpo subito dopo pochi istanti dall’inizio della gara. Nel primo tempo comunque è sempre in difficoltà. Si becca l’ammonizione da cui scaturisce l’espulsione di Ricci.
Dal 45′ MAXIME LOPEZ 5 – Non riesce a dare verticalità al gioco viola, nonostante una ripresa con il pallone tra i piedi.
BONAVENTURA 6,5 – Buona gara dopo quella contro la Lazio, si muove lungo tutto il fronte d’attacco e nella ripresa un suo inserimento è il colpo più pericoloso per il portierone granata.
Dall’85’ NZOLA – S.V.
SOTTIL 5 – Viene poco coinvolto e nelle poche volte in cui deve essere protagonista non prende mai un’iniziativa concreta, nonostante il proprio dirimpettaio Djidji non sembri un fulmine di guerra.
Dal 68′ IKONÈ 5,5 – Non ha tempo e non trova il modo di entrare concretamente in partita.
BELTRAN 6 – Gioca più da mezzala che da attaccante. Qualche buon tocco e sponda nella prima frazione. Ammonito, salterà la Roma per squalifica, ma Italiano vista la pessima serata di Marchetti lo toglie per evitare guai.
Dal 45′ BARAK 6 – Le ultime apparizioni pare di rivedere una vivacità diversa in Barak: niente di clamoroso, ma fisicamente pare stia tornando ai suoi livelli.
NICO GONZALEZ 6 – Ci si aspetta di più, si accende a intermittenza: ma rimane sempre l’elemento che può scompigliare l’assetto avversario. Stasera si vede poco.
BELOTTI 5,5 – Partita complicata per il Gallo: fischiato ad ogni azione. Nel primo tempo non gli arriva un pallone; qualcosa meglio nella ripresa, ma non c’è troppa precisione.
Serie A
Milan, Gabbia: “Contento di essere tornato. Al Villarreal…”
Il difensore del Milan Matteo Gabbia ha parlato ai microfoni di Unlocker Room – The Rossoneri Podcast in merito al suo ritorno alla corte di Pioli nello scorso mercato di gennaio.
Le parole di Gabbia
“E’stato molto strano. Sapevo di dover andare via questa estate, avevo parlato anche con il mister. All’inizio dell’estate avevo delle possibilità che non mi facevano vivere quell’emozione che volevo sentire. Il giorno in cui siamo partiti per l’America, ho sentito il mio agente che mi diceva di non partire perché era tutto fatto con il Villarreal. Ma eravamo sull’aereo e quindi sono partito. Il mio procuratore ha sentito il direttore Furlani e mancavano ancora delle cose, gli hanno detto che finché non era tutto definito sarei dovuto rimanere giustamente con il Milan. Ho fatto due o tre giorni a Los Angeles fino a che non è stato tutto definito e sono tornato indietro. E’ nata abbastanza velocemente e da subito mi è piaciuta come esperienza, ero voglioso di mettermi in gioco anche in un paese e campionato diverso. E’ stato molto bello, sono stato felice della scelta che ho fatto, di come sono andati i sei mesi e poi di essere tornato ovviamente.“
Serie A
Fiorentina, sfida decisiva: torna Commisso
Fiorentina: entro giovedì è atteso il ritorno del presidente viola per stare vicino ai ragazzi in un momento importante e per programmare il futuro
Il numero uno viola sta tornando in Italia, il presidente Rocco Commisso è atteso a Firenze entro giovedì, giorno del match di Conference League contro il Club Brugge.
Il presidente viola vuole assistere alla partita più importante della stagione per stare insieme alla squadra e ai suoi tifosi in una sfida complicata e ottenere un buon risultato per rendere la sfida di ritorno una pratica più semplice.
Rocco Commisso a fine stagione sarà chiamato a decidere il futuro della squadra toscana a lungo termine e per chiarire le idee a tutti con una riunione generale.
Serie A
Juventus, Rabiot sì o no? C’è una deadline
In ottica calciomercato estivo si prevedono grandi manovre in casa Juventus, soprattutto in un centrocampo individuato come anello debole della rosa bianconera.
Juventus, la permanenza di Rabiot resta un nodo da sciogliere. Si decide entro l’inizio degli Europei
Uno dei reparti che necessita di maggior attenzione in fase di mercato estivo è senza dubbio il centrocampo. La Juventus infatti concentrerà le proprie forze sul rinforzare la propria mediana, anche in base agli addii.
Il caso più importante ma anche il più controverso è quello di Adrien Rabiot, con cui la dirigenza bianconera si è incontrata sabato scorso dopo il match col Milan.
Il tema dell’incontro è stato ovviamente l’eventuale rinnovo, senza escludere la possibilità di salutarsi.
Non sono emersi dettagli che lascino pensare ad un’opzione piuttosto che un’altra, ma la novità è che Rabiot e la madre agente Veronique avrebbero comunicato allo staff dirigenziale della Juve una data di scadenza, entro la quale sarà sciolto ogni dubbio sul futuro del francese.
Il 14 giugno, non a caso il giorno in cui avranno inizio gli Europei 2024 in cui Rabiot sarà impegnato con la sua Francia, sarà la deadline.
Dopo il rinnovo annuale dello scorso anno, la sensazione è che le strade si possano dividere soprattutto perché il giocatore vorrebbe un contratto lungo con adeguamento rispetto ai 7,5 milioni di euro/annuali attualmente percepiti e la Juventus non sembra poterlo accontentare.
Tutto resta in stand-by quindi, serve un’apertura da parte di Rabiot a rinunciare all’adeguamento e solo in quel caso la dirigenza bianconera presenterà un’offerta di prolungamento.
Nel frattempo Manchester United e Bayern Monaco restano alla finestra.
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